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The 100 | Recensione 1×13 – We Are Grounders (Part 2)

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The 100 | Recensione 1×13 – We Are Grounders (Part 2)

Si sa, la fine di una delle proprie serie preferite è un momento drammatico per ogni telefilm addicted. Catartico. Qualsiasi telefilo in ascolto sa di cosa parlo. Mi riferisco a quel senso di smarrimento, di incolmabile vuoto che colpisce lo spettatore nel momento in cui realizza che quello è l’ultimo episodio, che non ci sarà un promo della prossima puntata, non ci sarà un “next Wednesday on CW”: è il momento “che-cosa-ne-faccio-della-mia-vita-ora-?”.

Consolatevi: non siete soli. Ma soprattutto, ricordate che è solo l’ultima puntata della prima stagione! A ottobre avremmo di nuovo a che fare con i nostri the hundred, con le tresche, i grounders dagli addominali più scolpiti di un Guido di Jersey Shore, i triangoli amorosi, i cervi radioattivi e via discorrendo. Cosa volete che siano quattro mesi?

Come sapete, questo finale “We are grounders” è stato diviso in due parti: la prima, andata in onda settimana scorsa, e la seconda, andata in onda questo mercoledì. La prima parte ci aveva lasciati con Clarke e Bellamy ancora una volta divisi, ancora una volta rivali, che cercano di convincere i propri compagni a fuggire in modo da evitare lo scontro con l’esercito dei grounders (nel caso di Clarke) oppure a rimanere e combattere per quella che ormai è diventata anche casa loro (nel caso di Bellamy). Questa parte finale si apre con Clarke, Finn e Bellamy che discutono del futuro di Raven, rimasta ferita nello scontro con Murphy.

Possiamo parlare della scena Bellamy-Finn? I due proprio non si sopportano, e ci credo: hanno gli stessi gusti in fatto di donne, ma per tutto il resto sono completamente diversi, entrambi vogliono avere ragione. Sapete tutti da che parte sto io, ma devo dire che questa tensione tra omini affetti da Complesso del Maschio Alfa (non lo conoscete? E’ molto diffuso) è sempre divertente da vedere. Adoro.

Purtroppo, l’idea di Clarke si rivelerà molto presto terribilmente sbagliata: nemmeno un passo fuori dall’accampamento e qualcuno si ritrova con la fronte spaccata a metà, non il migliore degli inizi insomma. Il gruppo si ritrova, forzatamente, a mettere in atto il piano di Bellamy: rimanere nell’accampamento e difendere il territorio circostante con ogni mezzo possibile.

Questo è l’episodio che ha consacrato Bellamy e Clarke quali leader del gruppo: non sono solo gli altri a riconoscere ai due ragazzi questo ruolo, ma anche le circostanze non fanno che riconfermare la loro essenzialità per la sopravvivenza di tutti. Era di Bellamy l’idea di rimanere nell’accampamento così come quella di usare i Mietitori come arma contro i grounders, ma è di Clarke la trovata dell’esplosione che sconfiggerà definitivamente i grounders durante l’attacco finale. Entrambi sono indispensabili, si compensano a vicenda e per la prima volta vediamo che, in realtà, non c’è uno più “capo” dell’altro.

Una puntata ottima perché in una puntata incentrata sull’azione, i colpi di scena, la violenza e i combattimenti, gli autori sono anche riusciti a ritagliare dei momenti, seppur molto brevi, di interazione tra i personaggi.

Ho apprezzato molto la scena tra Raven e Clarke perché l’ho trovata molto onesta: per la prima volta Raven riconosce la rivalità nei confronti di Clarke, abbiamo visto il suo risentimento, la sua invidia, nel vedere l’altra arrivare sempre prima di lei. Essere la seconda scelta, del resto, è una posizione che difficilmente aggrada a qualcuno, no?

Eppure Clarke è perfetta anche in quel momento. La cosa frustrante di una rivale come Clarke, povera Raven, è che è talmente ineccepibile che non puoi nemmeno toglierti la soddisfazione di detestarla, perché in fondo in fondo piace anche a te. Oltretutto, ha anche la faccetta simpatica di Eliza Taylor.

Inutile dire che ho amato le scene Bellarke, quegli sguardi sono qualcosa di reale, e se gli autori non lo hanno fatto apposta, beh, posso solo pensare che qui gatta ci cova tra Bob Morley ed Eliza Taylor perché quei due si guardano in un modo che wow.

Credo che in questa puntata finale, finalmente, sia stato possibile vedere oltre la corazza di Clarke, farsi un’idea più precisa dei suoi sentimenti, delle sue emozioni. Credo che Clarke sia ancora molto confusa, non penso che lei sia consapevole di essere innamorata dell’uno oppure dell’altro, o almeno non lo era finora. Clarke prova un sentimento per Finn, e questo l’ho sempre riconosciuto, nonostante non sia la mia ship.

Ma, bisogna ammettere che la sua reazione quando si è accorta che Bellamy mancava all’appello, il fatto che si sia rifiutata di chiudere il portone fino all’ultimo, è qualcosa di molto importante su cui riflettere.

Clarke è razionale, fa sempre la cosa giusta, Clarke non si fa mai sopraffare dalle emozioni, eppure, ha messo a rischio la vita di tutti i suoi compagni solo per fare in modo che Bellamy salisse sulla navicella. Mi dispiace per il povero Finn, devo dire che questa volta l’ho rivalutato e mi è un po’ dispiaciuto di averlo massacrato nelle recensioni precedenti, ma sta di fatto che quando Clarke ha perso di vista Bellamy, pur avendo gli occhi di Finn di fronte a sè, ha chiuso la porta lasciandolo indietro.

So che tutti voi vi starete domandando se Finn e Bellamy siano realmente morti cercando di fare gli eroi, è stato il grande colpo di scena della puntata. Certo, tutti gli indizi fanno credere quello, del resto sono rimasti da soli in mezzo a un’orda di terrestri armati fino ai denti. E’ un bel pugno nello stomaco, gli autori hanno fatto bene a chiudere la stagione lasciandoci col dubbio che due dei personaggi principali, nel bel mezzo di un triangolo amoroso con la protagonista, siano morti. Personalmente credo che in qualche modo si salveranno, o al massimo se ne salverà uno solo. Posso anche sbagliarmi, ma escludo categoricamente che siano morti entrambi. Sarò in fase di negazione, che devo dirvi.

Ultima, ma non per importanza, la scena tra Bellamy e Octavia. Credo sia stato tremendo per entrambi stare lontani e fingere di odiarsi per tutto questo tempo e soprattutto essersi lasciati con delle parole così dure come quelle della loro ultima discussione. A parte la loro riappacificazione, ancora più commovente se pensiamo a quello che è successo dopo a Bellamy e al fatto che avrebbe potuto tranquillamente fuggire con Lincoln e Octavia ma ha preferito tornare indietro e aiutare i suoi compagni, questa scena ha segnato un momento fondamentale nel rapporto tra i due fratelli Blake: Bellamy ha lasciato andare sua sorella (non solo in senso letterale, si intende), una cosa che non era mai stato in grado di fare.

Sarò sincera: questa volta la parte sull’Arca e il lancio verso la Terra mi ha annoiato abbastanza. Mi interessava molto di più quello che stava accadendo nell’accampamento, senza contare che già si sapeva che la madre di Clarke sarebbe riuscita a raggiungere la Terra, è sempre la CW, e dei sopravvissuti dell’Arca che si raccontavano la rava e la fava dei dettagli tecnici del lancio me ne importava proprio poco: infatti, come volevasi dimostrare, di tutte le stazioni dell’Arca l’unica che non è andata a fuoco è proprio quella in cui era presente Abby. Che caso.

Ah, vogliamo parlare del tatto di Abby che si mette a descrivere quanto meravigliosa sia l’aria sulla Terra a quel povero cristo di Jaha che intanto sta morendo soffocato sull’Arca senza più ossigeno?

“ Avresti dovuto essere qui”

“Lo so, ma sto morendo per salvarti le chiappe, stronza.”

Il resto del finale è stato un succedersi inesorabile di eventi e colpi di scena, da Anya che entra nella navicella ma viene salvata da Clarke, i grounders che spariscono tra le fiamme, i due corpi carbonizzati che sembrano a tutti gli effetti essere quelli di Bellamy e Finn. Avrei ritenuto questa puntata ben fatta anche se si fosse fermata alla sconfitta dei grounders, ma gli autori hanno voluto esagerare, e devo ammettere che il plot twist finale è stato perfetto, inaspettato, come dovrebbe essere un finale di stagione che si rispetti.

Sono stati bravi: quando hanno parlato di “uomini delle montagne” avevo capito che si trattava di una nuova minaccia e, quando ci hanno mostrato i Mietitori, nascosti in cave scavate nella roccia, ho immediatamente collegato le due cose. Non ho mai pensato che gli uomini delle montagne fossero altri, e il loro arrivo mi ha totalmente spiazzato. Questa è una svolta narrativa, nessuno si sarebbe aspettato che la storia prendesse una piega simile, gli autori non ci avevano mai dato alcun indizio.

Non so chi siano questi uomini delle montagne, cosa vogliano dai ragazzi e perché li tengano prigionieri come cavie da laboratorio in camere bianche, asettiche e simili a stanze di ospedale, non so perché i sopravvissuti the hundred siano stati messi in quarantena, so solo che non vedo l’ora di capirci di più a ottobre. Questo è un finale di stagione.

Questo di solito è il momento in cui vi lascio col promo dell’episodio successivo, ma come ben sapete, questa volta andrà diversamente. Vi ridò appuntamento a ottobre, e colgo l’occasione per ringraziare tutto il fantastico fandom di The 100 (è sempre bello sapere di non essere soli nei propri scleri da telefilm addicted), coloro che hanno intrapreso questo viaggio per il pianeta Terra con me e che hanno seguito le mie recensioni settimanalmente, commentando, condividendo o anche solo semplicemente con un like sui social network.

Ringrazio anche due pagine Facebook con cui ho collaborato, The CW Italia e The 100 serie tv (la prima si occupa di tutti gli show CW in generale, troverete quindi The 100 ma anche The Vampire Diaries, The Originals, Arrow e altri mentre la seconda è una pagina incentrata unicamente su The 100 e se vi siete appassionati anche voi alla serie come me non potete assolutamente perdervela), e vi ricordo sempre che non è mai troppo tardi per mettere mi piace, soprattutto adesso che è ora di tenersi informati con foto, video, news e soprattutto per sopravvivere all’attesa.

Ci vediamo a ottobre!

6 COMMENTS

  1. ciao,
    solo 2 cose, l’idea di usare i Mietitori come diversivo è stata di Finn con l’appoggio di Lincoln; e il triangolo amoroso per ora lo vedono solo le fan Bellarke… oggettivamente l’unico triangolo che ho visto io è Raven-Finn-Clarke.

    Silvia

    • Ciao! Ti ringrazio per il commento 🙂 Devo, però, contraddirti, soprattutto per quanto riguarda la prima affermazione 🙂
      1) Quando Finn e Clarke parlano dei Mietitori, è Bellamy il primo ad avere l’idea di usarli contro i grounders, ma inizialmente sia Finn che Clarke escludono a priori la cosa. Quando poi Finn si trova con Lincoln vicino al nascondiglio dei Mietitori, riflette su quello che ha detto Bellamy e capisce che aveva ragione, infatti, ripeterà la sua stessa frase “I nemici dei miei nemici sono miei amici” (o qualcosa di simile) 🙂 ;
      2) per quanto riguarda il triangolo o non triangolo tra finn-bellamy-clarke in effetti non si può parlare di triangolo vero e proprio, ma penso sia innegabile che gli autori stiano gettando le basi per qualcosa di futuro, c’è un’intesa tra Finn e Clarke, certo, ma c’è anche qualcosa tra Bellamy e Clarke, seppur non definita e ambigua. Finn stesso, qualche episodio fa, si era mostrato geloso e infastidito che Clarke avesse scelto proprio Bellamy per una spedizione e che si fidasse di lui.

  2. Pur non amando particolarmente Finn ed essendo Bellarke, credo che quando Clarke capisce di dover chiudere fuori lui e Bellamy cerchi il consenso di Finn, ho visto questo in quell’ultimo sguardo tra i due!!
    Ciao, Chiara

    • Ciao! Grazie per aver commentato.
      Il fatto è che in uno sguardo ci possono essere molte cose, ognuno ci può leggere significati diversi…chissà se sapremo mai per davvero cosa passava nella testa di Clarke e Finn in quel momento 🙂
      Io personalmente, avevo interpretato lo sguardo più come una scusa, un “Mi dispiace, devo farlo”, ma non esclude che ci potesse essere anche una richiesta di conferma come dici tu.
      Anche se nello sguardo di Finn io, personalmente, ci ho visto anche una punta di delusione quando ha visto Clarke che stava per chiudere la porta lasciandoli fuori…

    • E’ una cosa molto sottile, la si capisce solo nel fatto che Finn ripeta la stessa frase di Bellamy 🙂 grazie per il commento!

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