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The 100 6×04 – Nuovi inizi, vecchi problemi

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The 100 6×04 – Nuovi inizi, vecchi problemi

Quello che doveva essere un nuovo inizio non si è rivelato poi così “nuovo”. In questa 6×04 di “The 100” scopriamo che anche nel meraviglioso mondo di Sanctum non è tutto oro quel che luccica e dietro quel frastornante technicolor si nascondono parecchie ombre.

I Figli di Gabriel sono i nuovi Grounders

La loro prima apparizione non può non avervi fatto ripensare alle prime stagioni. La somiglianza è palese, anche nel look. Li accomuna poi il fatto che, come per Mount Weather, appaiono i cattivi della situazione, quando si scopre poi che la loro controparte non è esattamente un esempio di giustizia e purezza. Il mistero del loro leader è ancora tutto da svelare, ma certamente non gli si può dar torto. Per ora sappiamo solo che l’ideologia secondo la quale i Prime siano delle divinità è sbagliata e che la “religione” di Sanctum si basa su una bugia, però non conosciamo ancora le radici di questo scisma e la vera storia di questo fantomatico Gabriel.

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Ciò che è certo è che la coppia Octavia-Diyoza è una scelta vincente. Octavia ha ancora bisogno di tempo per guarire e per capire che combattere non è il solo modo per affrontare i propri demoni. È disperatamente alla ricerca di una guerra, di un motivo per continuare a lottare, perché credo che, se si fermasse anche solo per un secondo, tutto quello che è successo dalla morte di Lincoln in poi le ricadrebbe addosso spezzandola. Credo anche che Rose le abbia ricordato in qualche modo la bambina che era, la ragazza nascosta sotto il pavimento, e che questo abbia scosso qualcosa in lei. Diyoza è partita in missione con lo scopo di assicurare un futuro a sua figlia, Octavia forse potrebbe dare un senso a tutto ciò che ha fatto.

I Prime sono i nuovi Heda (?)

Il simbolo di A.L.I.E. e il sangue nero ci avevano dato qualche indizio, ma direi che fino a metà episodio non avevo del tutto realizzato che effettivamente la casta dei Prime si trasmettesse dagli albori della creazione di Sanctum attraverso una sorta di fiamma. Quello che ci hanno sempre detto, e che vediamo ora in Madi, è che lo spirito dei Commanders permane all’interno della fiamma e che l’Heda successivo ha memoria delle sue vite passate ed è in contatto con le coscienze di chi l’ha preceduto. Sembra invece che questo non accada con i Prime e che la coscienza all’interno del chip prenda il sopravvento annullando completamente il suo ospite.

The100_6x04_Clarke

Se queste sono le premesse, per Clarke si mette davvero male. Mi chiedo però se il fatto che non sia una natblida per nascita possa avere un qualche riscontro. Non dimentichiamo inoltre che a Sanctum non conoscono la storia dei Grounders (a meno che Jordan non abbia raccontato anche questa nei suoi momenti di intimità) e quindi la presenza di Madi e Gaia potrebbe davvero fare la differenza.

Condannare Russell e gli altri mi è comunque difficile. Per quanto la loro ideologia sia sbagliata, chi non vorrebbe restare accanto alle persona che ama per sempre? Un altro grande leit motif di “The 100”: cosa si è disposti a fare pur di sopravvivere e difendere i propri cari? Come si stabilisce il confine tra buoni e cattivi?

Passiamo ora ai momenti migliori dell’episodio:

  • Il confronto tra Bellamy ed Echo. Ricollegandomi alla recensione della 6×02 (che potete recuperare QUI), ho trovato molto azzeccata la riflessione che The Lady and The Band ha fatto su Echo. All’inizio ho trovato quasi fuori luogo le parole di Bellamy. È vero che per l’ennesima volta si è trovato ad affrontare una decisione difficile, a mettere il bene comune davanti al proprio, ma non mi sarei mai aspettata che si sfogasse in quel modo sulla donna che ama. Questa uscita apparentemente senza senso, però, ci ha permesso di guardare dietro il muro difensivo che la spia di Azgeda ha sempre elevato intorno a sé, dimostrando che è davvero un personaggio interessante e con del grande potenziale.

The100_6x04_Bellamy_Echo

  • Il confronto tra Raven e Clarke. Dovreste ormai sapere che Raven è uno dei miei personaggi preferiti e che, in linea di massima, sono d’accordo con le sue parole. Clarke ha compiuto scelte difficili, si è fatta carico di responsabilità che spesso non è stata in grado di sopportare e che in alcuni casi non toccava a lei sopportare. Non sono per nulla d’accordo però con il paragone con Octavia, a cui il ruolo di leader è stato imposto, a differenza di Clarke che, nel bene o nel male, ha avuto le palle di prenderselo anche quando era in una posizione scomoda. Spero che Raven esca da questo ruolo di vittima, non solo per avere finalmente una gioia nella vita, ma soprattutto per smettere di dover subire le scelte degli altri; se deve soffrire, che almeno sia per sua stessa mano.
  • Una parentesi di tenerezza per Jordan. Non mi riferisco al suo love affair con Delilah, ma al fatto che abbia scelto gli altri come sua famiglia, anche a costo di dover dire addio ai suoi genitori. Si è fidato di quelle storie e di quei volti dietro al vetro e ha deciso di vivere con loro. E mi fa davvero molta tenerezza il fatto che, sebbene l’abbiano appena conosciuto, gli altri abbiano verso di lui un atteggiamento da zii, che vogliano proteggerlo e incoraggiarlo. Vedere Jordan con loro è come avere ancora una piccola parte di Monty e questo scalda davvero il cuore.

The100_6x04_Jordan

Non è la prima volta che i nostri si trovano ad affrontare una situazione difficile, in un territorio sconosciuto e circondati da estranei. È la prima volta però che, nel bene o nel male, affrontano tutto questo senza Clarke. Gli schemi si ripetono, ma questa potrebbe essere la vera novità.

Vi lascio con il promo della 6×05 e vi ricordo di passare dalle pagine Facebook dedicate a “The 100”.

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The 100 – Bellarke Italia Page

DeCento

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