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Telefilm Addicted consiglia…. Tru Calling

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“Tru Calling” è una serie di genere fantastico andata in onda per due sole stagioni a partire dall’autunno 2003. La protagonista è Eliza Dushku che, in quel periodo, era forte della popolarità acquisita come Faith nel telefilm “Buffy the Vampire Slayer”: si dice che l’attrice, per interpretare Tru, avesse addirittura declinato l’offerta di uno spin-off dedicato alla famosa cacciatrice di vampiri. Decisamente una scelta azzardata che, pur non avendo giovato alla sua carriera, ci ha regalato un piacevole prodotto d’intrattenimento.
Tru Davies non è una ragazza come le altre: a dodici anni è rimasta orfana di madre e ora, a poco più di venti, scopre di avere un potere singolare. Finita a lavorare in un obitorio assieme al suo superiore Davis, col quale stringerà un bel rapporto di amicizia, la ragazza si accorge di poter udire i morti (non tutti, ovviamente!) chiederle aiuto: ogni volta che questo accade, finisce per svegliarsi e rendersi conto di star rivivendo il giorno precedente la richiesta d’aiuto. In pratica, le sue giornate si riavvolgono per permetterle di salvare delle vite. Quando questo accade lo spettatore è coinvolto in una corsa contro il tempo che la protagonista inizia per poter salvare la persona da cui era stata contattata. Un compito decisamente gravoso per chiunque, se non fosse che Tru non è sola in questa sua missione: è infatti spalleggiata dallo scapestrato fratello Harrison e dal collega Davis. Ben presto, però, troverà anche gente a conoscenza del suo dono ed intenzionata ad ostacolarla.

Questo show, che conta soli ventisei episodi, è stato trasmesso dalla Fox ed è composto da una prima stagione di venti puntate e da una seconda di sei. Purtroppo, a causa dei bassi ascolti, è stato cancellato prima che il ciclo narrativo avesse una degna conclusione: il finale, infatti, è aperto. Nonostante questo non insignificante dettaglio, “Tru Calling” è una serie da non perdere per gli amanti del sovrannaturale per la storia intrigante e il buon cast, in cui, oltre alla già citata Dushku, figurano anche la futura star cinematografica Zach Galifianakis (Alan in “Una notte da leoni) nei panni di Davis e la futura star televisiva Matthew Bomer (il protagonista di “White Collar”) in quelli di un interesse amoroso della protagonista. Ma se c’è uno che ruba la scena a tutti, quello è il sempreverde Jason Priestley: l’ex Brandon Walsh di “Beverly Hills 90210” qui interpreta l’enigmatico Jack Harper, un personaggio interessante che avrebbe avuto ancora tanto da dire. Lungi dal voler spoilerare troppo, basti sapere che il suo è un personaggio sfaccettato ed intrigante, ben lontano dall’essere il solito avversario stereotipato al quale un certo cinema e una certa tv ci hanno abituati. “Tru Calling” è un telefilm ben fatto ed appassionante che aveva grandi potenzialità di crescita e sviluppo di trama e personaggi: la sua cancellazione, ancora oggi, lascia un vuoto in chi voleva vedere evolversi una mitologia appena accennata, ma che prometteva di essere vasta ed affascinante. Alla chiusura della serie, infatti, Doris Egan (sceneggiatrice e produttrice) rivelò che c’erano grandi piani per la prosecuzione dello show e, a leggere i dettagli che ancora oggi si trovano su internet, resta l’amaro in bocca per non aver potuto godere di quella che sarebbe potuta essere una grande serie in cui, esattamente come accade sovente nella realtà, bene e male si intrecciano sino quasi a confondersi. Sul finale, infatti, viene da chiedersi: ma Tru fa parte dei buoni o, inconsapevolmente, dei cattivi?

1 COMMENT

  1. Molto interessante questo show, lo seguivo anni fa… ma ero troppo coinvolta da miliardi di cose, pur apprezzandolo, non riuscii a vederlo fino alla fine.
    Fine… ehm ehm… quella che si chiama fine e che in realtà è un interruzione…

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