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Supernatural | Recensione 11×12 – Don’t you forget about me

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Supernatural | Recensione 11×12 – Don’t you forget about me

Superata la prima metà della stagione, ovviamente non abbiamo nessuna notizia di Amara e/o di Lucifero in incognito, perché avendoci dato tanta trama sin dai primi episodi, da adesso in poi ci toccherà soffrire un po’ prima dell’ennesima resa dei conti, ma tutto sommato stiamo procedendo piuttosto bene e pur considerando quanto poco sia amante degli episodi filler – nonché di due delle protagoniste di questo episodio, ma (ri)parlerò di loro in seguito – non posso non apprezzare i continui richiami al passato, iniziati con la decima stagione, protratti fino ad ora e chissà per quanto ne avremo… Una cosa è certa: siamo tornati al Supernatural dei primi anni.

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Più che di un episodio monster of the week, stavolta si tratta di una sorta di rielaborazione del vecchio concetto di family business, in cui Sam e Dean si uniscono temporaneamente al nucleo familiare costituito dall’adorabile Jody, Claire e Alex.

Tutto è partito da quest’ultima, se ben vi ricordate, ed è proprio a causa sua che i fratelli Winchester si ritrovano immischiati, per l’ennesima volta, in una missione che riguarda dei vampiri, sebbene non sia questo il fulcro dell’episodio.

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Due ragazze: l’una cresciuta nella costrizione di dover fare da esca per la sua “famiglia” di vampiri, l’altra che ha vissuto il trauma di crescere senza un padre e scoprire in seguito che era stato preso come vassallo di un angelo, portandolo via da lei.
Alex, intenzionata a vivere la sua vita come una normale adolescente e Claire, che aspira a diventare una cacciatrice.
Due storie diverse che, ad un certo punto della loro vita, si sono incrociate per via del fattore sovrannaturale, che in un modo o in un altro continua a perseguitarle.

Claire ha vissuto il tipico trauma da ‘voglio vendetta e ucciderò ogni creatura malintenzionata’ che porta poi all’ambizione – per così definirla – di diventare una cacciatrice e sentirsi utile in qualche modo, come se non avesse nient’altro al mondo se non il killing things.
La sua situazione ha un bel po’ di quella di Dean, volendo fare dei parallelismi, dato che entrambi, arrivati al momento di scegliere se proseguire o no per quella via, hanno fatto di tutto pur di restarci, non avendo altro a cui aggrapparsi.

D’altro canto, Alex, pur avendo vissuto un’esperienza ben più tragica, non appena le è stata data la possibilità di stare fuori da quella vita, l’ha colta al volo, provando ad integrarsi a scuola nel miglior modo possibile: un po’ come Sam, ai tempi dell’università. Ma se l’esperienza insegna, probabilmente nemmeno volendolo riuscirà a restare fuori dal sovrannaturale, anche perché sembra che le azioni compiute dalla sua “ex famiglia” potrebbero ripercuotersi su di lei.

Capisco Claire e un po’ la compatisco, immagino possa essere difficile vivere una vita normale sapendo che l’uomo nero e tante altre cose esistono davvero, però sin dall’inizio la sua vena ribelle, chiamandola così, l’ho trovata parecchio fastidiosa; sarà che la mia soglia di tolleranza nei confronti di colui che ha occupato il corpo di suo padre è nulla e riverso questo astio anche su di lei? Può darsi, ma la ritengo comunque snervante e altrettanto vale, anche se per motivi diversi, per Alex; fastidioso mostrarla come la vittima della situazione quando, ai tempi del suo lavoro sporco per i vampiri, ci provava gusto a farlo e voleva addirittura diventare vampira come loro, ma conoscere Jody, a quanto pare, le ha aperto un mondo e uscire dal covo le ha fatto scoprire cosa significhi essere una vera adolescente, con drammi adolescenziali e compiti in classe, non con adescamenti e morti sulla coscienza. Compatisco un po’ anche lei, per via della costrizione impostale da quella che riteneva la sua famiglia, ed è stato piacevole vederla più sana di mente, ma sinceramente, se non fosse stato per il succo della questione che, per me, ha dimostrato come “family don’t end with blood“, la loro storyline avrebbe potuto tranquillamente finire con l’arrivo da Jody, se non prima, ma il bello di questa stagione sta proprio nella sua coerenza ai legami e ai precetti del passato, quindi non potrei esserne più entusiasta di così, quindi staremo a vedere cosa ci riserva il futuro…

Come di consueto, vi lascio con il promo del prossimo episodio, dal titolo “Love Hurts”, e con il consiglio di seguire queste splendide pagine su facebook: I will always love Supernatural – NOI: supernaturaldipendenti – Supernatural Italia – Supernatural fan club – Jensen Ackles Italia

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