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Supernatural | Recensione 10×06 – Ask Jeeves

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Supernatural | Recensione 10×06 – Ask Jeeves

A seguito del meta-episodio per festeggiare il traguardo del 200°, mi aspettavo che la puntata successiva avrebbe ripreso il filo logico della trama che, dopo un quarto di stagione, resta ancora del tutto imprecisata; invece, ci ritroviamo con un episodio ‘comedy’, del tutto fine a se stesso. Non che non l’abbia apprezzato o che non mi sia piaciuto, anzi… ho riso fino alle lacrime! Ma, forse, credo che sarebbe stato più consono collocare un episodio di questo genere più in là nella stagione quando – spero – ci sarà bisogno di smorzare i toni tesi che – ancora spero – acquisirà la trama. Comunque, tornando all’episodio: sono l’unica ad aver pensato a Cluedo?

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A partire dai personaggi (famiglia ricca e avida, con intrighi e segreti che li legano tra di loro nonostante all’apparenza sembri che nessuno vada d’accordo con nessuno; il maggiordomo e la cameriera), proseguendo con le armi (i coltelli, le pistole, il candelabro) e continuando con Sam e Dean che cercano indizi per capire chi sia il colpevole, è stato inevitabile riportare alla memoria quel maledetto gioco da tavolo che mi faceva perdere la pazienza. “Don’t you know? If it’s not the butler, it’s the maid.”, come ci tiene a sottolineare poi Olivia, in questo caso si è rivelato proprio vero. Devo ammettere, però, che inizialmente avevo subito dato per scontato fosse colpa dei fantasmi, visto che si è perso il conto delle volte in cui i due fratelli si sono ritrovati a dover avere a che fare con fantasmi vendicativi, ma nonostante già nel riassunto ci fosse l’indizio principale per la comprensione di questo episodio, facendo scorrere le immagini sin dagli esordi dei due bros in cui ogni volta avevano tirato ad indovinare chi fosse l’assassino in questione e avevano sbagliato.

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Niente di complesso o di importante ai fini della trama, quindi, ma godibile e, anzi, direi proprio divertente, almeno dal mio punto di vista. Sin dall’inizio, l’idea che Bobby si fosse legato a un’ereditiera per qualche motivo, mi ha fatto sorridere; sarebbe impossibile dimenticare quanto Bobby abbia significato per questa serie e mi è bastato ricordarmi di lui, il modo in cui li avrebbe presi in giro con un ‘idjit’ se fosse stato lì con loro nel momento in cui hanno capito di essersi lasciati fregare dalla cameriera, a farmi intuire quanto esilarante sarebbe stato l’episodio. Infatti…

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Arrivati alla casa dell’ereditaria, suonano il campanello e parte ‘Per Elisa’. Seriously?!

Iniziamo alla grande direi e, poco dopo, parte il gioco: la famiglia si ritrova a dover passare la notte nella casa prima che il testamento gli venga rivelato, insieme anche ai Winchester, e questa è solo la prima di una copiosa serie di situazioni cliché che accompagnano tutto l’episodio. Come il lasciarci pensare che ci sia di mezzo il maggiordomo sveglio e scaltro dietro l’apparizione dei fantasmi (nonostante, poi, gli sceneggiatori siano riusciti magistralmente a raggirare l’intera situazione), o come la soundtrack che ha accompagnato Dean in ogni suo movimento, durante la ricerca di qualcosa che lo aiutasse a capire a cosa servisse la chiave lasciata in eredità a Bobby, in pieno stile ‘Sherlock Holmes’. Nonostante la futilità dell’episodio in se, mi sono divertita molto a guardarlo e a fare caso ad ogni dettaglio, o perlomeno è quello che ho provato a fare, ma sono sicura di essermi persa qualcosa…

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Certo è, però, che mi è stato impossibile non fare caso ad ogni minimo cambiamento d’espressione di Sam. E’ stato troppo esilarante. Quando ha finto di stare al gioco allusivo delle due milf, solo per verificare che non fossero mutaforma, non ce l’ho fatta ad evitare di scoppiare a ridere da sola come un’idiota davanti al pc! Ed era da tempo che Supernatural non mi faceva ridere così, con questi episodi tranquilli e ironici a cui ci eravamo abituati nelle prime stagioni in cui erano diventato un must per la serie; ma non mi stupisce che stia succedendo proprio ora, essendo convinta ormai sin dal primo episodio dell’intento degli autori di riportare Supernatural al suo splendore originale, cosa che ovviamente mi è stata indotta dal modo in cui hanno reso questi primi episodi e, spero, renderanno anche i prossimi.

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Ciò che mi fa sperare nelle buone intenzioni degli autori è, ad esempio, il fatto che ci tengano a mostrarci, ogni volta che si ritenga opportuno, l’immagine di Dean intento a prendersi cura della sua baby, gesto che ormai da anni sappiamo interpretare come un segno che ci chiarisce lo stato di salute mentale di Dean e che, considerando il suo precedente passato demoniaco, durante il quale non ebbe alcun riguardo nei confronti dell’Impala, mi fa più che piacere. Ciò che, invece, mi spezza il cuore ogni santa volta è vedere i due Winchester a bordo dell’Impala che, dopo una qualsiasi missione, si concedono qualche minuto per stare solo tra loro, con l’intento di rafforzare il sano legame fraterno, ma ritrovandosi inevitabilmente ad evitare di parlare delle loro debolezze. Cosa che, per l’appunto, è successa anche in questo episodio… Che Dean sia preoccupato quanto Sam riguardo al Marchio? Probabile. Fatto sta che vedere Dean accanirsi contro il corpo ormai inerme della mutaforma, a me ha dato parecchio pensiero su quanto il marchio sentisse necessità di essere saziato…

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Giulia, 23 anni, abruzzese, studentessa universitaria di "Beni Culturali: cinema, musica e teatro", presso l'Università degli studi di Siena. Appassionata di cinema fin da bambina, ad un certo punto della sua vita, esattamente quando scoprì Supernatural nel 2006, ha iniziato a diventare una drogata anche di serie tv. Adora passare ore ed ore davanti al suo pc a fare lunghe maratone telefile, occupando il suo tempo libero con un'altra forte passione, la scrittura (riducendosi a studiare la notte, ai limiti della sopportazione umana!). Il suo sogno nel cassetto è di diventare una sceneggiatrice, ma si accontenterebbe anche di diventare una 'semplice' scrittrice di romanzi fantasy. Ha una vera e propria ossessione per tutto ciò che riguarda gli angeli e, più in generale, per ogni sorta di creatura sovrannaturale. Sa che un giorno farà il giro degli Stati Uniti a bordo dell'Impala insieme a Sam e Dean ma, nel frattempo, si accontenta di vederli solo attraverso lo schermo.

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