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Supernatural – Recensione 15×01: Una première che sa di addio

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Supernatural – Recensione 15×01: Una première che sa di addio

RECENSIONE SUPERNATURAL 15×01: È stata una première che sa di addio quella della quindicesima stagione di Supernatural: ancor prima di venire catapultati di nuovo nell’azione era già magoncino, con quel “the road so far” che non vedremo mai più in una season première dal momento che non ce ne sarà un’altra.

Alla fine della stagione quattordici ci eravamo lasciati con l’interrogativo “e se Chuck avesse riportato in vita tutti i fantasmi già affrontati dai Winchester nel corso degli anni?”, ed è questione di poche scene per capire che sì, è proprio quello che Chuck ha fatto e ci risulta chiarissimo quando anche i due fratelli capiscono che la donna in bianco è la loro donna in bianco.

A livello narrativo l’episodio è uno come tanti, ma serve a introdurci un nuovo personaggio – Belfagor – e a contestualizzarci la grande lotta che vedremo in questa stagione – o quantomeno in parte di essa. I fantasmi del passato dei Winchester – nel senso più letterale dell’espressione – sono tornati e sono più agguerriti che mai. Per quanto l’idea sia abbastanza banale, in realtà c’è anche del genio in essa perché permette agli autori di costruire un grosso arco narrativo che potrebbe fungere da tributo allo show stesso. E se la quindicesima stagione di SPN non fosse altro che un lunghissimo tributo a ciò che lo show è stato?

Finora gli elementi ci sono tutti: il passato che torna a tormentare Sam e Dean – che è poi come lo show si è aperto più di dieci anni fa, con la caccia al demone dagli occhi gialli che aveva ucciso Mary quando Sam non era altro che un bimbo in fasce – la loro risolutezza a chiudere i conti una volta per tutte – come in molte altre occasioni è capitato – e una gang che non ha nulla di razionale o sensato – con l’introduzione del personaggio di Belfagor che riequilibra il rapporto bene/male all’interno del gruppo ricordandoci che gli assoluti non esistono.

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So che non dovrei simpatizzare per Belfagor, ma sinceramente si è fatto amare in questa première. Decide di aiutare i Winchester per gli stessi motivi che spingevano Crowley a farlo – ovvero per preservare l’ordine naturale delle cose all’inferno – ha un senso dell’umorismo che strappa più di una risata e in un certo qual modo preserva il corpo di Jack dandoci la flebile speranza che lui in qualche maniera possa ancora tornare. Capisco però Castiel, che si dimostra estremamente umano nel suo rifiutare anche solo di rivolgere la parola alla creatura che sta invadendo il corpo di colui che, come dice Dean, was our kid.

In questa première che sa di addio, torna anche il rancore verso Chuck, questo Dio che dovrebbe prendersi cura del genere umano ma che invece lo usa per scriverci storie a suo piacimento. Potrebbe sembrare un discorso trito e ritrito, ma è così reale e il rancore nei suoi confronti così motivato, che anche noi spettatori sentiamo esattamente ciò che provano Sam e Dean.

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RECENSIONE SUPERNATURAL 15X01 – MOMENTI TOP
  1. La morale dell’episodio, a sottolineare ancora di più la mia teoria del tributo, è stata che gira e rigira sono sempre i fratelli Winchester contro il resto del mondo. Il loro rapporto ha tenuto in piedi lo show per quindici anni e si dimostra fin da subito anche il punto forte di questa nuova stagione. supernatural 15x01
  2. Sam che dice “shut up” al fantasma del clown mi ha fatto volare altissimo visti i precedenti di Sam con i pagliacci.
  3. Belfagor che con la nonchalance tipica dei migliori demoni ruba un paio di occhiali di dubbio gusto da un cadavere e diventa così il più stiloso fra i suoi compari.

Insomma, una première tutto sommato promossa e che mette molta carne al fuoco presentandoci tutte le situazioni tipiche che hanno reso grande questa serie – una première che sa di addio, come ho già detto. Vorrei non avere le aspettative altissime che invece ho, perché le ultime stagioni ci hanno purtroppo dimostrato che gli scivoloni sono dietro ogni angolo, però la verità è questa: che le ho altissime. Sinceramente non mi interessa come finirà, ma l’importante è che diano a tutti questi personaggi il finale che meritano perché è vero, gli scivoloni a livello narrativo ci sono stati e sono stati tantissimi e a volte terribili, ma i personaggi no, quelli sono rimasti fantastici dalla loro prima scena – e presumo sia questo il motivo per cui alla fine è stato impossibile per la stragrande maggioranza del fandom abbandonare questa serie. 

Staremo a vedere!

A voi è piaciuta la première? Fatecelo sapere nei commenti!

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Nella sua testa vive nella Londra degli anni cinquanta guadagnandosi da vivere scrivendo romanzi noir, nella realtà è un’addetta alle vendite disperata che si chiede cosa debba farne della sua laurea in comunicazione mentre aspetta pazientemente che il decimo Dottore la venga a salvare dalla monotonia bergamasca sulla sua scintillante Tardis blu. Ama più di ogni altra cosa al mondo l’accento british e scrivere, al punto da usare qualunque cosa per farlo. Il suo primo amore telefilmico è stato Beverly Hills 90210 (insieme a Dylan McKay) e da allora non si è più fermata, arrivando a guardare più serie tv di quelle a cui è possibile stare dietro in una settimana fatta di soli sette giorni (il che ha aiutato la sua insonnia a passare da cronica a senza speranza di salvezza). Le sue maggiori ossessioni negli anni sono state Roswell, Supernatural, Doctor Who, Smallville e i Warblers di Glee.

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