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Supernatural | 10×02 – Reichenbach

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Supernatural | 10×02 – Reichenbach

Tanto quanto è stato per il precedente episodio, anche questo ha la mera funzione di spiegarci, per sommi capi, la direzione intrapresa da questa stagione. Ormai, sembra che tutto si basi sul rapporto tra demoni, Dean e Crowley in primis, e angeli, non dimentichiamoci di Metatron e la Grazia presa a Castiel, ma per lo meno abbiamo rivisto i nostri due bros insieme e già questo ci piace.

dean young

L’episodio inizia con un flashback che ci rimanda al 2003 in cui vediamo Dean uccidere il padre di Cole; è così che scopriamo il motivo per cui lui, il ragazzo che ha rapito Sam, è così ossessionato dal più grande dei Winchester. Sorvolando sul fatto che ai tempi Dean aveva circa ventiquattro anni e se Cole ne aveva tredici, ora dovrebbe averne ventiquattro ma sembra coetaneo di Dean, è stato bello rivedere Dean con la sua solita giacca di pelle e l’amuleto di Sam, considerando quanto siano cambiate le cose da allora, mi ha fatto venire la malinconia… Ma, tornando al presente, è così che scopriamo anche che il ragazzo in questione non è un cacciatore, bensì un ‘comune’ soldato che brama vendetta. Siamo stati talmente abituati a vedere coinvolti sempre cacciatori già avviati, per così dire, in cerca di vendetta che all’ipotesi che Cole potesse essere un semplice ragazzo, non ci avevo proprio pensato. Eppure, chissà Dean in quante altre situazioni analoghe a questa si sia trovato coinvolto. Comunque, a prescindere da tutto questo, la presenza di Cole è stata fondamentale in questo episodio, non tanto per via della sua storia, alquanto irrilevante in realtà, ma perché è stata d’aiuto a mostrare il vero Dean…o solo il Dean che il nuovo sé vorrebbe essere?

crowley

Nonostante ci ritroviamo con ulteriori conoscenze riguardo la situazione attuale, ancora non ci è del tutto chiara la posizione di Dean. Per lo meno, non è chiara né a me, né a Crowley…
Il rapporto tra i due, rispetto a quanto ci era sembrato nel primo episodio di questa stagione, in cui – ci tengo a sottolinearlo – è stato spiegato che hanno passato più di sei mesi insieme, a ridere, scherzare e ammazzare allegramente, non solo canzoni al karaoke, ma parecchie persone e demoni, ci risulta nettamente diverso; la presenza di Crowley, nel ‘vivere quotidiano’ di Dean, sembra quasi irrilevante, tanto che mentre lui si dà alla pazza gioia tra balletti sexy e scazzottate, Crowley è costretto a pensare alla burocrazia infernale da solo.
Quindi, potrebbe essere che Crowley si tiene alla larga da Dean perché ha paura che i suoi poteri siano talmente imponenti da sovrastare i propri e, di conseguenza, fargli rischiare l’attuale alta posizione all’Inferno che, senza Abadon, praticamente è assicurata? Ebbene, con questo episodio, tale ipotesi si fa abbastanza concreta.

crowley e dean foto

A seguito di tutti i suoi sforzi, Sam riesce a trovare Dean, grazie per l’appunto all’aiuto, per niente gratuito, di Crowley e abbiamo la possibilità di rivedere i due fratelli insieme. Tornando al discorso iniziale riguardante la natura di Dean, è nel primo approccio che ha con suo fratello non appena lo vede che tornano a farsi più forti i dubbi sulla sua umanità. Perché, come prima cosa, ha l’impulso di chiedergli chi gli abbia fatto del male al braccio? Nonostante replichi subito dicendo che non gli interessa, non ho potuto fare a meno di pensare che se fosse stato davvero e completamente un demone, o comunque se non gli fosse interessato davvero, nemmeno l’avrebbe detto. Magari è una stupidaggine e mi sbaglio, anche perché le sue azioni seguenti mi lasciano pensare che non mi toglierò facilmente il dubbio, ma la speranza è l’ultima a morire.

Sembra che anche Sam sia di questa opinione e decide, per l’ennesima volta, di provare a salvare a suo fratello. Innanzitutto, tanta stima per la scaltrezza di Crowley nel decidere di farsi dare la first blade, in cambio della soffiata su dove si trovasse Dean, e per essersi sistemato nel miglior modo possibile per restare sicuro del suo ruolo all’Inferno ma, ben conscio di ciò di cui Dean ormai sembri essere capace, non credo che lo lascerà andare tanto facilmente, piuttosto, credo che confidi in Sam affinché riesca a rimettere in sesto il cervello di Dean, perché nella situazione di mezzo in cui si trova, e dando a Crowley l’impressione di essere totalmente irragionevole con lui al punto da non porsi il minimo problema a sfidarlo davanti i suoi seguaci, non può essergli di alcun aiuto, anzi… Probabilmente, secondo me, è proprio questa ‘sfiducia’ di Crowley nei suoi confronti che porta Dean a dimostrare agli altri e a se stesso che è in grado di essere un vero demone.

demon dean

“What are you?” “I’m a demon.”

Ed è proprio qui che rientra in discussione il perché sia stata importante la presenza di Cole. Per un istante, proprio come Sam, ho creduto che Dean avesse deciso di tenere in vita il ragazzo per ‘pietà’, invece, lo ha fatto solo perché tenendolo in vita, dopo averlo umiliato, gli ha reso il resto dei suoi giorni su questa Terra un vero inferno. Un simile ragionamento contorto e crudele non mi avrebbe stupito nemmeno da parte del vecchio Dean, quello completamente umano, in quanto, nonostante abbia spesso dimostrato di essere superficiale o addirittura frivolo, ha sempre dato mostra della sua intelligenza e caparbietà, soprattutto quando si trattava del suo lavoro e sappiamo fin troppo bene quante volte, anche insieme a Sam, sia stato in grado di architettare piani geniali pur di averla vinta, ma ciò che sconvolge è che, in questo caso, la sua intelligenza non va contro un essere sovrannaturale, ma contro un semplice ragazzo, padre di famiglia, che vorrebbe solo vendicare suo padre. Dean stesso ha avuto questo desiderio per mesi, quando scoprì che John era morto a seguito del patto con Yellow Eyes, ma la similitudine della situazione sembra non averlo minimamente toccato nella coscienza e, anzi, sembra averlo spronato a rovinare la vita di quel ragazzo nel peggiore dei modi. Sinceramente, credo ancora che ci sia qualcosa di Dean nel demone che è diventato, ma nella seconda metà di questo episodio, tutto sembra voler rendere vana la mia speranza, soprattutto la parte in cui mi è sembrato di sentirgli dire che l’Impala è solo una macchina. Fingerò che non l’abbia mai detto. Sarebbe troppo da accettare per il mio povero cuore.

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Come ho anticipato all’inizio di questa recensione, la decima stagione di Supernatural sembra convergere direttamente verso i problemi tra demoni e i problemi tra angeli, tanto che ancora non ci siamo liberati di Metatron. Nonostante sia stato reso innocuo e impotente in una cella in Paradiso, le sue minacce restano pericolose. Mentre la salute di Castiel peggiora di minuto in minuto, a causa della non-proprio-sua Grazia, la situazione riguardante gli angeli ribelli passa immediatamente in secondo piano nel momento in cui Hannah inizia a mostrare…umanità. È Castiel stesso a farglielo notare e, da parte mia, non credo sia un male, magari la prossima volta che incontrerà un angelo caduto ci penserà un po’ di più prima di ucciderlo pur di non lasciarlo libero, ma credo però che per un angelo, così legato al Paradiso, non debba essere una cosa positiva. Infatti, il suo essersi ammorbidita la porta addirittura da Metatron. Se non fosse stato per Castiel, che ormai sembra essersi arreso all’evidenza riguardo la sua condizione, probabilmente la donna avrebbe creduto alle parole di Metatron e ceduto a patti con lui pur di guarire Castiel. Per quanto possa farmi piacere un risvolto del genere, confido nel fatto che i due bros o il solo Castiel riescano a trovare una qualche soluzione, ma a sapere che Metatron resta incarcerato lì dov’è, sto più tranquilla e entusiasta all’idea di vedere più drammi all’Inferno che in Paradiso, lasciando che ora ci si concentri di più sui demoni, considerata anche la condizione di Dean.

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Niente di speciale in questo episodio, ma diversi spunti da cui trarre ipotesi, soprattutto sul futuro di Dean e Crowley.

Voi che ne pensate?

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Giulia, 23 anni, abruzzese, studentessa universitaria di "Beni Culturali: cinema, musica e teatro", presso l'Università degli studi di Siena. Appassionata di cinema fin da bambina, ad un certo punto della sua vita, esattamente quando scoprì Supernatural nel 2006, ha iniziato a diventare una drogata anche di serie tv. Adora passare ore ed ore davanti al suo pc a fare lunghe maratone telefile, occupando il suo tempo libero con un'altra forte passione, la scrittura (riducendosi a studiare la notte, ai limiti della sopportazione umana!). Il suo sogno nel cassetto è di diventare una sceneggiatrice, ma si accontenterebbe anche di diventare una 'semplice' scrittrice di romanzi fantasy. Ha una vera e propria ossessione per tutto ciò che riguarda gli angeli e, più in generale, per ogni sorta di creatura sovrannaturale. Sa che un giorno farà il giro degli Stati Uniti a bordo dell'Impala insieme a Sam e Dean ma, nel frattempo, si accontenta di vederli solo attraverso lo schermo.

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