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Suits | Recensione 6×03 – Back on the map

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Suits | Recensione 6×03 – Back on the map

Beeeentornati amici!!!

Non so a voi ma a me questa settimana è sembrata eterna ed ho avuto la conferma che guardare “Suits” ogni 7 giorni è uno STILLICIDIO. Ho perso l’abitudine ad aspettare l’episodio successivo e posso ufficialmente dire che attendo le magiche note di “Greenback Boogie” come si attende il dolce al proprio compleanno. E non solo perché ormai la conosco a memoria e muoio dalla voglia di ballicchiarla e canticchiarla.suits sigla

Ma non divaghiamo e atteniamoci all’episodio!Con questa puntata la cara “Suits” è tornata nella norma dei suoi episodi con una Donna insuperabile, Jessica che fa da domatore alle sue tigri, Louis che combina casini, Mike…che cerca di risolvere i suoi casini e finisce per trovarsi in acque ancora più profonde, Rachel che cerca di dimostrare, come sempre, che non è alla Pearson-Specter-Litt per via del suo cognome, un nuovo nemico all’orizzonte che minaccia Harvey e il cliente rompiscatole da ammansire. L’ennesima conferma, insomma, dell’ottima qualità di scrittura che riesce a rinnovarsi pur rimanendo fedele a se stessa, senza stancare il pubblico.

Anche questa settimana abbiamo avuto un file rouge che ha attraversato la puntata: la prepotenza vista come modo per schiacciare l’avversario o meccanismo di difesa ad un attacco. Più o meno ciascuno dei personaggi si è ritrovato a fare il bullo o a rispondere con forza ad uno. È stato interessante notare come più o meno tutti siano prepotenti nei confronti degli altri, anche quando lo fanno a fin di bene.

harvey(Quanta tristezza vi ha dato Harvey che guarda l’ufficio vuoto di Mike? Sigh!)

La prepotenza di Harvey è propria del suo personaggio e la situazione di Mike ha esacerbato la sua naturale tendenza a “bullizzare” gli altri, spinto dalla sua rabbia mal gestita: lo fa con Donna (che però lo rimette a posto in un secondo come sempre), lo fa con Cahill (che sono contenta sia dalla loro parte anche se temo il giorno in cui vorrà riscuotere il favore fatto ad Harvey), lo fa con Louis quando agisce alle spalle del collega per poter portare a termine la sua missione personale. Una cosa da sottolineare, però, è la somiglianza fra Specter ed il cliente prestigioso: Harvey aveva remore a rappresentarlo per via delle sua maniere da prepotente (come Harvey) ma accetta perché conosce il codice di condotta dell’uomo, un codice d’onore molto simile al suo. Tra l’altro, questa è una delle cose che amo di più del suo personaggio: la parola di Harvey è parola data e rispettata.

La prepotenza di Mike è legata alla condizione disperata in cui versa. Le minacce di Gallo, l’impotenza dello psicologo e dello stesso Harvey, tutto lo porta a reagire come un animale messo all’angolo più che come un predatore ed è solo nella sequenza finale con cui riesce a liberarsi – chissà se definitivamente – di Gallo, che rivediamo il vecchio Mike, l’allievo di Harvey Specter.

mikeLa prepotenza di Louis è quella tipica di chi sa che diventerà vittima per cui attacca prima di essere attaccato. Lo sguardo terrorizzato di Litt al gruppo di rampanti analisti finanziari è quello del nerd della scuola davanti alla squadra di football e sì, le mille fisime di Louis certo non sarebbero state ben tollerate dagli affittuari, per cui l’uomo chiarisce fin dall’inizio i confini da rispettare. In aggiunta, nel suo caso, ho notato anche un legame fra l’eccessivo snobismo dei rimproveri di Louis ai vari candidati per l’affitto e il non aver del tutto accettato l’attuale situazione dello studio legale. Insomma, Louis trova problemi in ogni candidato perché in realtà non vorrebbe dover affittare affatto: ne è dimostrazione l’aver scelto quello che credeva essere un gruppo di vecchietti o l’aver ingaggiato delle comparse nello scorso episodio. Piccola parentesi: io non so come riesca Rick Hoffman a dire certe battute rimanendo serio. E, per la cronaca, ancora mi stupisco di come non lo trovi disgustoso quando è così volgare. Straordinario. Louis Litt non sarebbe ciò che è senza Rick Hoffman e spero che un giorno questo venga debitamente riconosciuto.

louisdonnaLa prepotenza di Donna è parte del suo fascino, è una forza benevola volta a riportare in riga i suoi due avvocati preferiti: Louis e Harvey. Se nel primo caso somiglia sempre più spesso ad una balia, nel secondo è anche l’unica persona che riesca veramente a toccare i tasti giusti con Harvey, a prevedere i suoi bisogni prima che lui si accorga di averli.

In tutto questo marasma, l’unica ad avere un chiaro contatto con la realtà è Jessica che è tornata con questa puntata, al suo ruolo di socio dirigente/domatore di leoni. Lei non ha più bisogno di essere prepotente, emana forza e rispetto senza mai perdere il controllo. Ogni volta che la vedo, mi ricorda una leonessa.

rachel

Chi, invece, sta scoprendo solo ora la sua forza è Rachel. Mi è piaciuta molto in questo episodio ed in particolare, mi piace il rapporto che stanno sempre più velocemente costruendo fra lei e Jessica. Se Mike è l’allievo di Harvey, non ho dubbi che vogliano fare di Rachel, l’allieva di Jessica. Inoltre, ho la sensazione, che questo periodo lontana da Mike, servirà per mettere più in luce il personaggio della ragazza, svicolandola da semplice interesse amoroso del protagonista e dandole modo di brillare di luce propria.

Ed il titolo dell’episodio si collega proprio a questo uso della prepotenza per riconquistare qualcosa che è proprio: la visibilità come studio, la dignità come persona, la visibilità al mondo.

Sono molto incuriosita da quanto deciderà di fare Mike in rapporto alla possibilità di uscire prima dal carcere tradendo la fiducia del compagno di cella. Senza dubbio l’aver coinvolto la mafia irlandese (almeno credo, Cahill è un cognome di origini irlandesi), porterà nuova violenza nella vita dei nostri avvocati, una violenza che è stata assente dalla serie fin dall’inizio e che consente di aprire una nuova linea narrativa e nuove sfumature per i nostri personaggi.

Vi lascio al promo del prossimo episodio….che vedrà Mike fare esattamente quanto pensavo che avrebbe fatto. Ma quali saranno le reali conseguenze?

E vi ricordo la pagina Suits Italia, sempre ricca di informazioni, foto e tante cose belle.

That’s all Folks!

 

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Ha un passato da ladra insieme alle sorelle Occhi di gatto, ha difeso la Terra nel team delle guerriere Sailor e fatto magie con Terry e Maggie. Ha fornito i sigari sottobanco ad Hannibal e il suo A-Team, indagato con gli Angeli di Charlie Townsend, ha riso con la tata Francesca ed è cresciuta con i 6 Friends di NY. Ha imparato ad amare San Francisco difendendo gli innocenti con le Streghe, è stata un pivello insieme a Jd-Turk-Elliott, ha risolto crimini efferati con praticamente il 90% di poliziotti e avvocati del piccolo schermo e amato la provincia americana con Lorelai e Rory Gilmore. Avrebbe voluto che il Fabbricatorte non chiudesse mai e non ha mai smesso di immaginare Chuck e Sarah che «sedano rivoluzioni con una forchetta». Lettrice appassionata, Janeites per fede, amante delle storie sotto ogni forma fin da piccola. Segue serie poliziesche, comedy e sit-com soprattutto, uniche allergie riconosciute sono quelle allo sci-fi e all'horror.

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