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Suits 8×09 – Mozione di Rinvio

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Suits 8×09 – Mozione di Rinvio

Bentornati ad una nuova recensione di “Suits“!

Non ho paura a scriverlo, questo è probabilmente uno dei migliori episodi di questa 8a: mi è piaciuto moltissimo, ha saputo tenermi col fiato sospeso per 40 minuti ed è stato in grado di regalare il giusto grado di approfondimento psicologico. Insomma, promosso!

Dopo qualche puntata in cui sembrava che la situazione stesse migliorando, lo studio legale si è ritrovato nuovamente dilaniato da uno scontro interno ed un attacco esterno. Il tutto mentre Katrina era dilaniata internamente da ben altri tipi di battaglie.

Ma andiamo con ordine:

  • Bratton-Gould all’attacco: devo dire di avere indovinato la ragione per cui Bratton attaccasse lo studio ben prima che ci arrivassero loro e tuttavia ho apprezzato la scelta degli autori. Come saggiamente riflettono Robert e Harvey verso la fine della battaglia, essere posti davanti all’inesorabile avvicinarsi della propria fine, rende le persone in grado di fare cose assurde. C’è una certa tristezza, tuttavia, in un uomo come Bratton che in punto di morte decide di dedicare i suoi ultimi sforzi per alimentare il proprio odio e tentare di recuperare un ruolo sociale che ha rovinato lui stesso con le sue azioni: è stata un po’ la versione di tutti i giorni del classico villanesco “Se fallisco io, allora crollerete tutti con me”. Eppure, la Morte lo ha preso prima del tempo e ha regalato un colpo di scena che risolve in un lampo la situazione a favore della  Zane Specter Litt ma lascia l’amaro in bocca: “We were at war but I’ve known that man for over 30 years” cit. Robert Zane. Mi è piaciuta molto l’idea di riprendere un grave errore (dal punto di vista legale ma da quello morale ne siamo un po’ tutti stati contenti) del passato, un errore fatto a fin di bene vero, ma pur sempre una pericolosissima spada di Damocle che ondeggiava sulla testa dello studio da allora. Mi piaciuto ancora di più che si sia concluso in maniera relativamente inaspettata ma anche realistica. Storyline approvata appieno, insomma.
  • Samantha vs Alex: io ‘sti due non li sopporto più. Proprio quando sembrava che le cose stessero migliorando, che i due stessero diventando amici e non si facessero più la guerra, ecco che il conflitto riemerge con ancora più violenza in maniera comunque coerente con ciascuna delle parti coinvolte. Era scontato che si arrivasse ad uno scontro diretto, non era possibile che finisse tutto in maniera pacifica, perché entrambi hanno lavorato sodo per ottenere quel posto e nessuno dei due, giustamente, è disposto a lasciar perdere per far vincere l’altro. In maniera coerente con quanto abbiamo visto di lei finora, Sam è colei che da l’inizio alle danze: spinta in parte dal desiderio di disfarsi di un cliente scomodo, in parte – o dovrei dire, soprattutto – dalla volontà di battere il collega e conquistarsi sul campo il nome sul muro, la Wheeler fomenta la causa e direttamente convince il suo cliente ad andare in tribunale contro un altro cliente dello studio legale. Se a livello personale ho trovato la mossa incredibilmente sleale nei confronti di Alex, a livello narrativo è stata inserita nel quadro di un personaggio ambizioso e determinato che si è guadagnato ogni cosa nella vita, lottando con le unghie e con i denti. Tuttavia, per quanto Sam possa essere un avvocato migliore di Alex (e ne sono convinta), non credo sia una persona adatta a fare da managing partner perché, come già Harvey prima di lei, non è in grado di anteporre il bene dello studio al proprio: ciò che dovrebbe fare un managing partner. Dall’altro lato abbiamo un Alex che reagisce solo se provocato ma che anche da per scontato che debba essere Samantha a soprassedere e, quando si accorge che così non sarà, non esita a coinvolgere una terza persona per risolvere il problema. Alex, pur essendo un ottimo legale, tuttavia non è abbastanza scaltro da essere proponibile come managing partner e per questo nemmeno lui avrebbe il mio voto. Notiamo quindi in questo episodio – una sorta di primo round della prossima puntata – il profilarsi di quelle che saranno le dinamiche future: da un lato Sam che coinvolgerà Robert, dall’altro Alex che chiamerà in causa Harvey perché lo scontro fra i due avvocati non è altro che lo specchio dello scontro fra i due nomi grossi dello studio impegnati da sempre in una battaglia fra due ego decisamente ingombranti. Ed è in questo contesto che diventerà fondamentale la posizione che assumeranno Louis e Donna e qualcosa mi dice che quest’ultima finirà per tirare le orecchie a tutti.
  • Katrina Bennett: un proverbio recita “The heart wants what it wants” e Katrina ne rimane inconsapevolmente vittima. Arrivata alla promozione da senior partner, inizia a capire di volere qualcosa di più nella propria vita e questo qualcosa inizia a desiderarlo anche in rapporto alla propria amicizia con Brian. Un’amicizia che, da parte di Katrina, si spinge verso lande proibite e che potrebbe solo farla soffrire inutilmente. Non credo tuttavia che i sentimenti per Brian siano dovuti ad un reale interesse nei confronti dell’uomo, quanto ad un essere pronta per una relazione e l’averla cercata in una persona che sente inoffensiva e vicina e con la quale sente di avere un’affinità. Non è un caso che Katrina abbia trovato in Louis un mentore e credo che i due abbiano in comune molto. Immagino saranno domande a cui avremo risposta solo in un futuro in cui approfondiremo il passato della donna e il modo in cui deciderà di affrontare questo imprevisto nel proprio rapporto con il suo associato.

TOP 3:

  • La morte inaspettata di Bratton: arrivata all’improvviso, ha colto di sorpresa tutti risolvendo quello che avrebbe potuto essere “il grande nemico della stagione” e lasciando un po’ di amaro in bocca.
  • Samantha che sa di valere più di Alex e non è disposta a farsi da parte: pur non amando particolarmente la donna, è ammirevole (nonché giusto) che non sia lei a soprassedere.
  • Il colloquio finale fra Katrina e Louis: la loro è una bellissima amicizia e le parole, poche ma profonde, di Louis hanno reso quel momento speciale.

La prossima settimana ci aspetta un episodio scoppiettante in cui lo studio e la sua unità verranno messi alla prova: come finirà?

Prima di salutarvi vi ricordo le pagine da cui passare per news e chiacchiere su Suits ma non solo:

Suits Italia

How to Get Away with Fandom

 

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