Con la Ship Addicted di questa settimana voglio portare alla vostra attenzione una coppia che ha fatto battere il mio povero e piccolo cuoricino solamente di recente. Tutto ha avuto inizio qualche mese fa quando ho finalmente recuperato le due stagioni di Dollhouse, unica serie di Joss Whedon che ancora mancava all’appello, innamorandomi follemente di due dei personaggi che questo non sicuramente recentissimo telefilm mi ha fatto conoscere. Di chi parlo? Semplicemente di Victor e Sierra, o per meglio dire di Tony e Priya.

In Dollhouse Victor e Sierra son tra i personaggi principali di una storia molto complessa che basa le sue fondamenta su un organizzazione segreta in grado di sfruttare una tecnologia rivoluzionaria, terribilmente affascinante e allo stesso tempo terrificante. La Dollhouse offre i servizi di vere e proprie “bambole” chiamati Active, persone alle quali è stata rimossa completamente la propria personalità e ora atte ad ospitarne delle nuove a seconda della richiesta dei facoltosi clienti. Immaginate un mondo nel quale qualsiasi persona può essere “cancellata” via per essere sostituita da una nuova identità totalmente differente dalla precedente che a sua volta può essere programmata per avere certe caratteristiche o abilità. In questo modo la Dollhouse può garantire i bisogni dei suoi clienti, che varino dagli ingaggi romantici sino alle missioni con un indice di rischio anche parecchio elevato. Prendete Priya, una bella australiana con un talento artistico non indifferente notato dall’unico farabutto che insieme al successo la ha condotta verso la sua fine. Rifiutando le avance di un uomo potente la ragazza non aveva idea di quello a cui sarebbe andata incontro ed è così, dopo esser stata pesantemente drogata, che viene portata alla Dollhouse ove la sua personalità viene cancellata e custodita gelosamente su un hard disk che le verrà reso dopo il suo servizio. Il nome da Active che le viene dato è Sierra, bella presenza, terribilmente dolce e in grado di conquistarsi da subito l’attenzione del pubblico, o quanto meno la mia. Ora, inserite in questo universo Tony, un soldato segnato dalla guerra la cui vita pare aver perso qualsiasi senso e avvicinato dall’organizzazione per donare 5 anni della sua vita in cambio di una gran quantità di denaro e la soluzione a tutti i suoi problemi. In questo modo nasce Victor, uno degli Active più richiesti della Dollhouse, sempre molto presente all’interno delle trame pur non potendo vantare il ruolo di protagonista ma in grado di ritagliarsi il giusto spazio nella storia. Bene, ora mettete Victor e Sierra nella stessa scena, lasciateli il tempo di interagire e senza nemmeno rendervene conto finirete per vedere i vostri occhi assumere lentamente una forma a cuore e sul vostro viso si dipingerà un espressione sognante che non posso che esprimere così:

Boiate a parte la storia tra Victor e Sierra non è fatta di alti e bassi, non ci son periodi bui e periodi felici. Non osserviamo la loro relazione nascere e svilupparsi con il passare degli episodi in un crescendo sempre più emozionante, tribolato, strappalacrime…NO. Tutto questo non fa parte della ship di cui mi son innamorata dopo solo una manciata di episodi. Certo, vi è uno sviluppo, come per qualsiasi storia, personaggio o show che si rispetti ma in questo caso la storia d’amore tra i due è fra le più particolari e complesse che io abbia mai visto nonostante sia, allo stesso tempo, di una semplicità disarmante. ODDIO, finirò per contraddirmi. La bellezza di questa coppia, il fascino, il motivo per la quale si sta attaccati allo schermo durante le loro scene è il fatto che Victor e Sierra non si sarebbero dovuti innamorare perché in quanto Active, Doll, esseri ridotti ad una sorta di stato infantile privati di ogni conoscenza del mondo, non POTEVANO provare dei sentimenti.

Quasi non riesco ad esprimere a parole la meraviglia di questa cosa. Mi è veramente difficile spiegare quale sia la loro unicità perché solo osservandoli si può veramente capire ciò di cui parlo. Dei gusci vuoti, degli involucri senza personalità, non possono sviluppare delle emozioni, dei sentimenti così profondi, dei ricordi in alcun modo. Ed è proprio questo che rende il tutto ancora più bello (MASOCHISMO MODE ON) il fatto che i due non avrebbero dovuto innamorarsi, non avrebbero potuto farlo ma…è successo. Tutto qua. Due persone provenienti da mondi diversi, con terribili storie alle spalle e un presente altrettanto sconvolgente da vivere si son trovate e mai più lasciate. Ma partiamo dal principio, perchè tutto deve avere un inizio e, per quanto inusuale e particolare, anche la storia tra i due lo ha.

Un uomo che sbircia una donna nella doccia. Così comincia il percorso di questa meravigliosa ship. Victor ha una certa reazione nel vedere Sierra lavarsi a pochi passi da lui, una reazione che in quanto doll, privato di ogni desiderio sessuale, innocente come un bambino, non avrebbe dovuto provare. L’inizio di quello che i due hanno costruito è la sintesi della loro stessa storia, un impensabile evento che nessuno aveva calcolato. Da questo momento in poi Victor proverà continuamente una certa inconscia attrazione nei confronti della donna che sembrerà sempre ricambiare, nel limite del possibile, i sentimenti di quel suo compagno. Con l’avanzare della storia, delle vicende di Echo e della Dollhouse si ha la possibilità di scoprire gli orrori che entrambi nascondono in quella pacifica e serena realtà di facciata e ci si ritrova a vedere questi due trovarsi, innamorarsi e perdersi all’infinito. Perché nonostante tutto, nonostante le varie personalità, nonostante siano ogni volta delle persone diverse Victor e Sierra finiscono sempre l’uno tra le braccia dell’altra.

Ok. Qua stiamo esagerando. Un piccolo regalino per quelli come me che si aspettavano molto più che una stretta di mano, un abbraccio, un semplice sguardo. Ma questa è la loro storia. L’amore tra Victor e Sierra è forse uno dei più puri che io abbia mai visto in una serie tv, uno di quelli che, come dice quest’immagine, riescono davvero a smuoverti.

Il loro è un amore indistruttibile, che nemmeno delle vere e proprie nuove personalità e identità possono impedire. Un amore che gli rende inseparabili, costretti quasi da una forza superiore a loro stessi a trovarsi e stare insieme. Perché in quel mondo di menzogne, in cui non si riesce a distinguere cosa è vero da cosa non lo è, in cui non si è più in grado di riconoscersi, quell’amore è l’unica cosa reale a cui aggrapparsi. Quel sentimento impossibile da nascondere, che emerge ogni qual volta ne ha occasione costringendoli a fare i conti con la loro situazione, che gli fa assaporare la gioia di avere qualcuno sempre al proprio fianco. Victor e Sierra si trovano e si perdono continuamente durante lo show, ma in realtà i due, anche quando vengono cancellati ritornando al loro stato “bianco”, infantile, non riescono a fare a meno di cercarsi con urgenza, quasi inconsapevolmente.

Anche nel loro stato di doll si preoccupano e si prendono cura l’uno dell’altro e ogni loro sorriso, lo sfiorarsi delle loro mani, o un semplice scambio di parole non è mai lasciato al caso. Scene come quella in cui i due dormono insieme, così sereni, così innocenti hanno avuto il potere di mandarmi in iperventilazione.

Per non parlare di tutte le operazioni della Dollhouse in cui si son ritrovati coinvolti, INSIEME, dandoci la possibilità di assistere ancora una volta al irrefrenabile sentimento che nasceva e cresceva nel giro di una mezz’ora di episodio. O a come, ancora una volta i due dovessero ricostruire tutto da capo, conoscersi e poi finire per accettare i propri sentimenti proprio pochi secondi prima dall’essere cancellati ancora una volta.

Nonostante la loro storia sia chiaramente impossibile, in quanto doll e in quanto impossibilitati dall’organizzazione a viverla pienamente, alla fine dello show, tristemente cancellato dalla FOX alla sua seconda stagione, i due si ritrovano VERAMENTE insieme. In un futuro apocalittico piuttosto recente, si parla del 2020, scopriamo che i Sierra ha avuto un figlio proprio da Victor che continua a usare la tecnologia per potersi difendere e proteggere la sua famiglia nonostante questa sua decisione lo abbia allontanato da casa e dalla donna che ama. Solo nel finale Sierra si rende conto del sacrificio che l’uomo della sua vita ha fatto e tentando di riallacciare i rapporti fa in modo che loro figlio si riavvicini a lui in uno splendido quadretto familiare finale che devo dire mi ha soddisfatta, per quanto possibile.

Certo, avrei preferito vedere uno sviluppo maggiore e questi due sul mio schermo ancora per molto ma purtroppo lo show non è riuscito ad andare avanti per cui ho accettato di buon grado ciò che ci è stato dato. Soprattutto considerando questa sorta di happy ending!

Grande merito per l’amore che ho sviluppato nei confronti di questa coppia va dato agli attori che hanno dato vita ai due personaggi e cioè la dolcissima Dichen Lachman, una stupenda e incantevole Sierra in grado di delineare perfettamente i tratti della sua storia turbolenta e sofferta e Enver Gjokaj attore di cui mi son letteralmente innamorata. La chimica tra i due è palese e il lavoro svolto è egregio, riuscendo a costruire una storia d’amore non semplice da descrivere o portare sullo schermo per via del loro stato di doll.
I due son anche fenomenali a dar vita a dei personaggi sempre nuovi e a marcare le differenze tra ognuno di essi, soprattutto Enver che regala interpretazione a mio dire veramente favolose e che spero di rivedere in futuro in qualche show di successo.

Arrivati alla fine mi sento quasi svuotata. Difficilissimo è stato mettere su carta quello che questa coppia è stata in grado di trasmettermi ma davvero Sierra e Victor riescono a farti assaporare l’amore vero. Un amore a cui Dollhouse ha saputo dare il giusto spazio.
Un amore che è più forte di qualsiasi altra cosa, più forte di TUTTO.

https://www.youtube.com/watch?v=QNCyliIvVX4