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SHIELD | Ecco cosa non va nello show

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SHIELD | Ecco cosa non va nello show

IAIN DE CAESTECKER, MING-NA WEN, CHLOE BENNET, CLARK GREGG, BRETT DALTON

Andrò dritto al punto: Marvel’s Agents of SHIELD non è una serie riuscita.

Cinque episodi visti e sono pronto a gettare la spugna – e non sono un tipo che si arrende facilmente. Per farvi capire, sto ancora guardando Grey’s Anatomy, Project Runway e sì, lo ammetto, anche la stagione dove si scontrano ragazze e ragazze di America’s Next Top Model. Ma SHIELD mi sta portando al limite.

Con l’episodio della scorsa settimana si è fatto un piccolo passo nella giusta direzione, introducendo il Super Cattivo della stagione, Centipede. Ma trovo difficile provare qualcosa di diverso dall’indifferenza nei confronti di questo cattivo. Perché mai dovrebbe importarmi se Coulson e la sua squadra salveranno o meno il mondo dal Centipede quando non mi è stata data una sola ragione per preoccuparmi di questi salvatori? Ecco per voi sette motivi per cui SHIELD non funziona. 

1. Personaggi già visti |Tutti gli eroi di SHIELD sono archetipi ripresi dal passato. E nonostante Joss Whedon si sia fatto un nome nel sovvertire i luoghi comuni, la serie semplicemente li ricrea. Skye (Chloe Bennet) è una riproduzione poco simpatica di una “pittoresca” ragazza tecnologica, mentre il personaggio di Ward (Brett Dalton) è talmente generico che starebbe molto meglio in una delle serie procedurali della CBS. Melinda May (Ming-Na Wen), che aveva tutte le carte in regola per essere la mia preferita, purtroppo non è altro che la caricatura di quello che spesso in TV si pensa essere un Personaggio Femminile Forte (da leggere come: botte a volontà, ma penuria di altro). E ancora non sono riuscita a capire chi dei due sia Fitz e chi Simmons. Tutto quello che so è che entrambi risvegliano in me il desiderio di vedere uno dei vecchi personaggi vincenti di Whedon, imbranati ma con il loro stile – Willow Rosenberg (Alyson Hanigan) e Topher Brink (Fran Kranz), ad esempio.

2. Un leader non troppo avvolto di mistero | Poi, ovviamente, c’è Coulson (Clark Gregg) che – grazie ad alcune fin troppo ovvie allusioni – sappiamo essere una specie di clone, ologramma, ecc. Il modo maldestro con cui è stato trattato il mistero di Coulson dimostra quanta poca fiducia gli ideatori abbiano nel pubblico, dal momento che si è continuato a ripetere qualcosa che evidentemente è sbagliato invece di sviluppare il tema, quasi che chi guarda non fosse in grado di mettere insieme i pezzi. Facendo questo, uno dei potenziali temi chiave della serie è stato annacquato, creando al suo posto un mistero sterile, un protagonista statico. E’ stata anche tolta di mezzo una delle possibili ragioni per continuare a vedere la serie, dal momento che un’eventuale rivelazione – se anche ci sarà – promette di non essere entusiasmante.

3. Scooby chi? | Poi c’è la questione del perché sono state scelte proprio queste persone per formare il team. Maria Hill (Cobie Smulders) fa la stessa domanda a Coulson nell’episodio pilota e, proprio come lei, anche noi siamo ancora in attesa di una risposta. Purtroppo, forse, non ce n’è nessuna. Potrebbe non essere così sbagliato dire che gli ideatori abbiano voluto creare la loro squadra semplicemente prendendo a modello il successo della Scooby gang di Buffy o del gruppo di Firefly‘s Serenity, senza un progetto proprio, dal momento che a quelli di SHIELD sembra piacere molto ricreare elementi fortunati, senza aggiungere però niente di nuovo.

4. Super soltanto a metà | Per un mondo pieno di super-eroi, SHIELD è piuttosto carente in materia di momenti e divertimento presi in prestito dall’Universo Marvel. Anche se capisco che ci siano delle restrizioni legate ai prossimi film in uscita e ai piani del marchio, dubito fortemente che, con un budget del genere, la serie non avrebbe potuto proporre qualcosa di meglio di un ragazzo che crea il fuoco con le mani (di nome Scorch, tra l’altro).

5. Non c’è niente di abbastanza innovativo | Comunque, se SHIELD si fosse buttato del tutto sullo schieramento “anti super eroi” (invece di restare a metà, in una sorta di limbo) questa sarebbe potuta essere la più grande risorsa della serie – un modo diverso di guardare a quel mondo, dal punto di vista delle persone comuni. Questo concetto era alla base dell’episodio pilota (che ho trovato piuttosto piacevole), incentrato sulle difficoltà di un padre a dare sostegno al figlio con l’economia in difficoltà. Il secondo episodio ha continuato a esplorare l’ineguaglianza nei super poteri, mettendo un’arma basata sul potere del Tesseract al centro di una corsa agli armamenti internazionali. Questi accenni a una storia politicamente e culturalmente rilevante, mentre all’epoca mi fecero ben sperare, adesso non fanno che ricordarmi cosa non è SHIELD: una serie brillante e innovativa. Invece di complotti ispirati a problemi e paranoie moderne, noi abbiamo Centipede, un antagonista così noioso che anche Scorch, a confronto, sembra fantasioso.

6. Le soluzioni sono troppo semplici | La semplicità di SHIELD è del tutto fuori luogo in questo mondo post-Sopranos e sembra anche terribilmente datata. E’ difficile dar vita a una tensione credibile con un cattivo così, specialmente se si pensa alle risorse illimitate di cui dispone la squadra. Ogni situazione, non importa quanto tragica possa sembrare, si riduce a una ragazzata, dal momento che sappiamo bene che in qualsiasi memento qualcuno può tirar fuori un gadget per salvare le cose. In fondo quello che ha reso Battlestar Galactica e Firefly così intriganti era il fatto che gli equipaggi fossero lontani dalle rispettive navi e da tutto l’armamentario. Ma per adesso, la squadra di Coulson non ha motivo per allontanarsi dal’arsenale di tecnologia, armi e forniture varie dello SHIELD.

7. Mancanza di complessità e intrighi reali | Sarebbe stato molto più interessante vedere la frattura tra la squadra di Coulson e le operazioni maggiori dello SHIELD e capire come il team avrebbe potuto continuare nella sua missione (qualunque essa sia) con meno risorse. Per adesso, Skye apparentemente ha lasciato cadere i suoi sospetti sullo SHIELD, ma si sarebbe potuto trarre molto più beneficio dal fatto che il governo si è mostrato del tutto indifferente alla privacy dei cittadini, sfruttando la scia della storia della NSA e di Edward Snowden. L’argomento è stato affrontato in modo vago attraverso Skye e il Rising Tide, ma abbiamo dovuto fare i conti piuttosto in fretta con il fatto che Skye non sarà il prossimo Julian Assange. Lei è solo una povera orfana che vuole scoprire la verità sull’identità dei genitori. Dando al personaggio solo questa motivazione personale, SHIELD si è lasciato sfuggire una grande occasione di dare uno sguardo critico sugli intenti e sul modo di agire dell’organizzazione. Specialmente perché posso pensare a milioni di ragioni per non tenere le parti dello SHIELD, ma solo un paio in difesa della clandestinità, tutto per il bene superiore delle operazioni.

Complessivamente, la situazione di SHIELD non è del tutto senza speranza. Ed è ancora possibile che il crollo degli ascolti spinga gli ideatori a dei cambiamenti drastici, strada facendo. Ma per adesso, ho in mentre milioni di cose che posso fare il martedì invece di sintonizzarmi su ABC e assistere a una parata di opportunità mancate.

E a voi piace SHIELD? Scrivete i vostri commenti e le vostre impressioni.

SHIELD va in onda il martedì alle 8/7c su ABC.

Fonte

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Lettrice a tempo pieno, scrittrice a tempo perso. Innamorata dei viaggi e del cibo etnico. Il suo sogno nel cassetto è aprire una libreria e passare la vita in mezzo ai libri. Intanto studia per diventare giornalista. Appassionata di telefilm fin da piccola, ha iniziato seguendo Buffy nelle sue ronde notturne e il dottor Carter nei suoi turni ospedalieri. Con il tempo ha ampliato lo spettro dei suoi interessi. Adora le serie storiche e in costume - dai Tudor a Da Vinci's demons, ma il vero amore è Spartacus -, CSI, Numbers e affini, ma anche The walking dead, Dexter, Once upon a time. E non ci dimentichiamo i teen drama, da Beverly Hills 90210 in giù. Insomma, basta davvero poco perché una serie entri nella lista delle seguite.

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