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Sherlock | Recensione 3×01 – The Empty Hearse

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Sherlock | Recensione 3×01 – The Empty Hearse

Due anni, due lunghi anni d’attesa e finalmente ci siamo: Sherlock è tornato!
The Empty Hearse prende spunto dal racconto di Sir Arthur Conan Doyle intitolato “The Adventure of the Empty House” la cui trama non è poi così complicata in quanto incentrata sul ritorno di Sherlock e sulla cattura dell’ultimo uomo appartenente alla rete del defunto Moriarty: Lord Moran. Nell’episodio Moran è presente ma in tutte altre vesti rispetto al racconto, è infatti parte di una rete terrorista sotterranea ed il responsabile per aver piazzato una bomba sotto il Parlamento nel giorno di un’importante votazione. Il giorno è quello che i britannici ricordano come “Guy Fawkes Day” e non è un caso, non so quanto conosciate la storia ma Guy Fawkes, esponente del Gunpowder Plot fu arrestato il 5 Novembre del 1605 perché stava piazzando degli esplosivi sotto la House of Lords per attentare alla vita di Re Giorgio I; ecco perchè ancora oggi in alcune città (come si vede anche nell’episodio) vengono accesi dei piccoli falò in cui viene bruciato un pupazzo che chiamano appunto Guy Fawkes. Se v’interessa tutta la storia e le usanze li trovate qui. Questo è il plot della parte crime dell’episodio,  che vedrà protagonista anche la metropolitana londinese, come anticipato dagli spoiler. Il resto della puntata ruota, come dicevo, intorno al ritorno di Sherlock e alle reazioni delle sue varie conoscenze. La più attesa era ovviamente quella di Watson che, altrettanto ovviamente, non ha preso così bene da subito il ritorno dall’oltretomba del suo amico, se poi ci aggiungiamo il fatto che Sherlock sceglie di manifestarsi proprio quando lui sta facendo la proposta di matrimonio alla sua fidanzata Mary (perché sì, anche John ha una vita), abbiam fatto tombola.

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Watson si sente giustamente il fesso di turno, l’unico a non essere a conoscenza del piano, lui, il suo migliore amico, è stato scavalcato persino dai senzatetto. Ma alla fine, nonostante tutto lo perdona, perché è quello che si fa con le persone a cui tieni, con le persone che per te hanno un particolare significato e senza le quali la tua vita sarebbe radicalmente differente. Anche dopo averlo perdonato, come sempre si sente preso in giro dall’amico, considerate le circostanze.

Il dottore continua però, così come facciamo noi, a domandarsi “How?”. Sherlock parla di 13 possibili scenari, di cui riesce ad accennare solo a due, tre se includiamo la versione che racconta ad Anderson, ma per il momento non sembra vogliano darci spiegazioni concrete sulla caduta.
Mrs Hudson manifesta la sua sorpresa urlando, un po’ la reazione tipo delle fangirl, la reazione di Anderson è invece quella di un matto fondamentalmente, che ha speso gli ultimi 2 anni ad elaborare teorie su teorie, anche assurde. Lestrade è lo zio di cui a Natale nessuno si ricorda mai il nome, quello un po’ più cinico e burbero, ma allo stesso tempo è quello che accoglie il nostro investigatore nel più sempice e genuino dei modi.

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Infine c’è Molly. Già nel finale della seconda stagione, si capiva che l’anatomopatologa avrebbe rivestito un ruolo importante nel piano di Sherlock ed in questo episodio ci viene confermato con uno dei rari momenti di “umanità” del personaggio… E no non mi riferisco all’idea di Anderson di come Sherlock sia sopravvissuto, ma al discorso chel’investigatore le fa mentre sono al lavoro sul caso, dal quale si evincono i suoi sentimenti per la ragazza. Non è amore assolutamente, è affezione incondizionata e stima per una persona che in generale aveva sempre sottovalutato ed è stata una delle scene che ho preferito.

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Altra scena che mi è piaciuta molto è stata quella tra Sherlock e Mycroft, per quest’ultimo infatti il discorso “ritorno dall’oltretomba” è diverso perché lui era uno dei pochi al corrente di tutto il piano. Sono stata contenta di aver visto Mycroft per più tempo ed in un così bel confronto con suo fratello, e tra una partita all’allegro chirurgo e una gara per dimostrare chi è più sveglio di chi, Sherlock che sembra perdente nel gioco delle deduzioni, riesce però a toccare il fratello su un nervo scoperto, ma non per ferirlo, semplicemente per fargli capire che chi è diverso non deve necessariamente sentirsi isolato. Almeno per lui questa cosa si è rivelata essere giusta.

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Mi piace pensare (poi magari è una semplice coincidenza) che l’espediente del cappello utilizzato per spiegare tutto ciò sia stato ripreso poi successivemente, quando Sherlock e Mary vanno a salvare Watson dall’incendio. C’è una bimba isolata dagli altri che indossa un cappello molto simile, l’unica che invece di essere spensierata e ridere avverte che c’è qualcosa che non va, l’unica che è poi genuinamente colpita dal vedere i decorso degli eventi.

Interessante è stato anche il primo incontro tra Sherlock e Mary, la fidanzata di Watson, a quanto pare entrambi si piacciono, cosa rara  per il re degli investigatori, pur avendo subito individuato tutti i  pregi, difetti ed abitudini della donna. Ma cosa ne farà di tutte queste informazioni? Per quello credo ci tocchi attendere il prossimo episodio.

In generale quello di Mary esce da questo primo episodio come un buon personaggio, una donna sveglia, ironica, intelligente e sensibile e le interazioni con gli altri personaggi, John in primis, non risultano pesanti o forate, tutt’altro.

Sarò onesta, credo sia l’episodio meno bello della serie finora. I punti forti dello show ci sono sempre, ottima regia, attori fantastici, fotografia splendida, ma in una serie composta da tre episodi a stagiore, realizzare un episodio simile è praticamente uno spreco. Seppur prendendo per i fondelli, e ci ho riso di gusto anche io, Sherlock si piega alla volontà del pubblico e la solidità complessiva delle passate stagioni viene in parte a mancare. Giusto per essere più chiara, non dico che non avrebbero dovuto fare un episodio simile, perchè è carino, leggero e fa ridere, ma avrei preferito che Gatiss e Moffat mettessero tutto quello che hanno trovato gli ultimi 2 anni su tumblr e affini, all’interno di una webseries o di alcuni minisode.
Anche i personaggi, sono risultati in qualche modo alterati, Sherlock sembra quasi una caricatura di sé stesso, una macchietta, l’umorismo sottile ed elegante che caratterizzava in parte il suo personaggio, scade in scontato dalla battuta facile. Anche dal punto di vista sentimentale risulta essere molto approssimativo, o almeno io mi sarei aspettata più coinvolgimento emotivamente parlando, ed alcune sequenze sono riuscite ad intenerirmi ma nulla più. Inoltre manca la cura nei dettagli che ha sempre fatto distinguere Sherlock, la parte crime è quasi inesistente e si risolve in modo grossolano, in più le linee metropolitane citate sono praticamente tutte sbagliate.
Se l’intento era quello di realizzare un episodio troll ci sono riusciti benissimo, ma si sono staccati anni luce da quello che la serie ha rappresentato per due anni. Spero che dal prossimo episodio si torni a fare sul serio perché voglio davvero vedere e vivere il “the game is back on” che ci hanno proposto nel miniepisodio e che sto aspettando scalpitante.

Curiosità:

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– Finalmente riusciamo a sentire il famoso: “Eliminate all other factors, and the one which remains must be the truth”.
– Gatiss ha una certa familiarità con la parola “Lazarus”
– Sulla tv per un momento compare il nome del prossimo nemico di Sherlock, che vediamo anche alla fine per pochi minuti
– I Genitori di Sherlock sono in realtà interpretati dai genitori di Benedict Cumberbatch
– Amada Abbington che interpreta Mary è realmente la compagna di Martin Freeman
– C’è anche un cameo di Darren Brown, che interpreta sé stesso
– Uno dei pazienti di John, fa un richiamo (seppure largo) alla storia che troviamo nel racconto originale. Holmes infatti, si finge un libraio che dopo essere stato urtato da Watson in piena folla e andato via, senza essere riconosciuto, si ripresenta a casa sua con dei libri che potrebbero interessargli, prima di svelargli la sua identità

Ovviamente queste sono le mie impressioni riguardanti l’episodio non leggi universali, quindi aspetto di sentire anche da voi cosa ne avete ne avete pensato nei commenti. Vi lascio consigliandovi la splendida pagina italiana dedicata alla serie Sherlock (BBC) Italia, e con il trailer del prossimo episodio che andrà in onda domani sera. Enjoy!

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