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Shadowhunters – Finalmente è finito [Series Finale]

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Shadowhunters – Finalmente è finito [Series Finale]

Il finale di serie di “Shadowhunters” è andato in onda ed è arrivato anche su Netflix. Facciamo dunque un’analisi di quanto visto.
Queste ultime puntate, che ci hanno condotto al series finale di “Shadowhunters”, hanno continuato sulla scia delle tre precedenti, ovvero la politica del “sbattiamo tutto insieme a caso e frulliamo”. In questo modo abbiamo avuto un susseguirsi di eventi resi in modo superficiale, appena accennato e del tutto privo di pathos.

Cosa ci ha portato questo series finale

(Arriviamo un po’ in ritardo, ma causa malessere fisico la pubblicazione ha dovuto essere rimandata.)

Come anticipato, si può dire che in realtà questo series finale di “Shadowhunters” sia diviso non in due, ma in tre parti.
Nella prima parte abbiamo visto Clary concludere la sua “avventura” al fianco di Jonathan-Sebastian, cosa che l’ha portata a cercare di uccidere le persone da lei amate, mentre Magnus è stato sminuito accettando addirittura di costruire un rapporto con suo padre, che è uno dei Nove Principi dell’Inferno. Padre a cui si è ribellato e che ha allontanato da sé (e da tutti, neutralizzandone il pericolo) solo quando ha scoperto che era la causa della sua rottura con Alec.
Jordan è morto privato della drammaticità degli eventi che lo riguardano e del fatto che la sua morte si abbatte su tutto il gruppo, di cui lui faceva parte a pieno titolo. Almeno abbiamo avuto il bel discorso di Simon.
Infine, Alicante. E’ meglio evitare di commentare le torri anti demoni che si aprono e rivelano dei cannoni (che sparano cosa, esattamente, visto che gli Shadowhunter usano spade di acciaio celeste per combatterli?!) e ovviamente è chiaro che questo era stato in origine pensato come un finale di stagione il cui filone narrativo doveva essere sfruttato durante il quarto anno dello show, tuttavia è evidente nella puntata che anche questo attacco e la battaglia che ne consegue (presa dal terzo romanzo dell’esalogia, “Città di Vetro”, come suggerisce il titolo dell’episodio) sono del tutto sprecati, risolti in pochissimi minuti, ancora una volta privando lo show della drammaticità dell’originale. L’entrata in scena di Magnus è fantastica, ma purtroppo lui è usato come mezzo per chiudere in fretta la questione; si poteva mostrare un qualcosa di più, far vedere i protagonisti che combattono (come effettivamente avviene nel romanzo, dove l’attacco ad Alicante è prima una battaglia e poi una guerra ferocissima).

Nel doppio finale abbiamo visto cose di una stupidità colossale: Raphael che decide di intraprendere la carriera ecclesiastica;

risata

l’apparizione di Jocelyn per avvisare la figlia che gli Angeli, Raziel in primis, hanno deciso di punirla per aver fatto la cosa giusta (anche perché Raziel è del tutto contro la persecuzione dei Nascosti, è il motivo per cui Valentine muore); Luke che torna Shadowhunter; le Rune che brillano, fatte di glitter; Maryse e Luke, secondo le parole fatte pronunciare a Clary, sono fatti l’uno per l’altro (sì, per scannarsi); Luke che gira tranquillamente per il mondo con Maryse mentre Clary, SUA FIGLIA, non ricorda più niente, nemmeno lui.
Il fatto che sia Clary a dimenticare, invece di Simon, è un evento creato per la solita politica del “invertiamo tutto ciò che Cassandra Clare ha scritto, così, tanto per” e come sempre crea tutta una serie di problemi: mentre qui vediamo un’ingiusta punizione di cui non si capisce il motivo, la verità è che quello di Simon è un gesto altruistico, un sacrificio che lui fa per salvare tutti, perdendo la natura soprannaturale (e tornando umano) e i suoi ricordi; nessuno di loro, nei mesi successivi, si arrende e tutti lo tengono d’occhio da lontano, fino a quando decidono di provare ad avvicinarlo perché si rendono conto che forse c’è ancora speranza di fargli tornare i ricordi… qualcosa in lui scatta e Simon intraprende tutto un nuovo viaggio, che lo porta a diventare uno Shadowhunter, mentre qui l’unico che ha una vera reazione è Jace; visto che Clary dimentica Luke, che conosceva da prima di scoprire di essere una Shadowhunter, dimentica anche sua madre? Pensa di non averne una e di essere nata sotto un cavolo?

Sempre per il principio di cui sopra Jace è stato privato di un’altra linea narrativa che lo riguarda, tanto non è il protagonista maschile della storia, è secondario.

sarcasmo

Dopo aver reso Clary quella legata a Jonathan-Sebastian, ovviamente si è pensato bene di estrometterlo anche dalla questione del Fuoco Celeste, che come dicevo la scorsa volta è stato usato in modo orribile, privato della sua natura miracolosa, bellissima e terribile al tempo stesso; inoltre, poiché il Fuoco Celeste presente nella spada serve a separare, come peraltro abbiamo visto, Jonathan-Sebastian e chi a lui è legato dalla runa infernale (in questo caso Clary), è chi viene pugnalato con essa che lo assorbe. Dunque non ha senso che Clary venga pugnalata con essa, il Fuoco Celeste l’attraversi in tutto il corpo, ma quella che assorbe il Fuoco Celeste sia Isabelle per poche schegge.

Lo spreco più grande, come già sottolineato due settimane fa, resta Jonathan Morgenstern: reso solo alla fine quello che doveva essere sin dalla sua apparizione e comunque sprecato anche in questo, resta petulante sino alla fine (arrivata in cinque minuti, anche questa grande battaglia sfumata, come tutte le altre in precedenza) e di cui non si vede affatto lo spessore.
Jonathan Morgenstern è terrificante, l’incubo peggiore degli Shadowhunter e, per quanto sia in ogni caso frutto delle ignobili azioni di Valentine (che resta dunque IL villain di tutta l’esalogia), il nemico più temibile e spaventoso che abbiano mai affrontato. Di tutto questo qui non c’è traccia.

Inoltre, a noi è stato negato il suo legame con la Regina Seelie, con la quale forma un’alleanza formidabile (è vero che gli autori avevano solo un doppio finale per chiudere la storia, ma potevano pensarci prima, tempo ne hanno avuto), e il personaggio è stato privato della tristissima fine, quando viene finalmente liberato del sangue demoniaco di Lilith e per pochi istanti diventa quello che avrebbe dovuto essere: il fratello di Clary, un semplice ragazzo, Shadowhunter come altri. Il che dimostra che, per quanto terrificante, lui fosse in ogni caso una vittima di Valentine.
Spiace dire che nonostante la scrittura scadente, nemmeno Luke Baines ha brillato. Non regge il confronto con Will Tudor.

TOP 4:

  • Simon e Isabelle: almeno abbiamo potuto vederli insieme e con più di un semplice bacio (peraltro la scena tra Alec e Simon, a cui poi si sono aggiunti gli altri, è stata molto carina).

  • Alec e Magnus: sebbene resti un peccato che, per la pessima realizzazione generale dell’adattamento (a livello di trama) il tutto non sia avvenuto nel modo giusto e con il giusto approfondimento, e sebbene Alec non sia in oro, loro restano belli ed è giusto che abbiano inserito il discorso di Alec sull’importanza del loro matrimonio.

  • Divertenti i siparietti a Edom tra Jace e Meliorn.

  • Lorenzo Rey finalmente è servito a qualcosa.

In conclusione, “Shadowhunters” come telefilm è una grandissima occasione sprecata (e il series finale non ha smentito nulla di tutto ciò): un pessimo adattamento di una bella esalogia Young Adult che, se fosse stato ben realizzato, avrebbe potuto avere vita lunga e portare anche agli spin off, almeno uno dei quali avrebbe forse potuto essere già il lavorazione.
Speriamo che almeno questo fallimento sia di lezione.

Questo è tutto dal mondo televisivo degli Shadowhunters! Grazie a chiunque in questi anni abbia letto le recensioni e ovviamente grazie alle pagine che ogni volta le hanno condivise, pagine dove vi ricordo di passare per news, aggiornamenti e spoiler settimanali sugli episodi, news sui nostri personaggi preferiti e tanto altro!

Cacciatori: strafighi in nero dal 1234
Emeraude Toubia Addicted
Idris University
Shadowhunter fino alla morte. Giuro Sull’Angelo
Shadowhunters Italia (Sito ufficiale italiano)
The White Queen Italia

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

2 COMMENTS

  1. Sono perfettamente d’accordo con te, la serie mi ha molto delusa. Ho iniziato a leggere i libri una volta iniziata per caso la serie e mano mano che leggevo mi rendevo conto di quanto fosse poco fedele al libro ma anche ai personaggi stessi. Jace per esempio era molto meglio nella prima stagione a mano a mano lo hanno fatto diventare l’ombra di se stesso 🙁 . Meno male che i libri non mi hanno deluso 🙂

    • Ciao!
      Grazie per aver letto e commentato!

      Mi fa piacere che anche tu, leggendo, ti sia accorta di quanto sia stato alterato tutto.

      Naturalmente mi spiace che questo ti abbia delusa, ma se posso non mi stupisce.
      È difficile, una volta che si conosce la saga, non restare delusi dalle alterazioni fatte tanto per, senza un vero senso logico.

      Sono però contenta che i libri non ti abbiano deluso!

      🙂

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