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Sense8 FINALE – L’amore vince davvero su tutto

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Sense8 FINALE – L’amore vince davvero su tutto

Addicted, Sense8 è ufficialmente finito.

Io e Claw cercheremo di mettere nero su bianco le nostre sensazioni, e le emozioni che abbiamo provato durante questo finale di 2 ore e mezze!

Questo finale è stato proprio un finale, ovvero ha chiuso praticamente tutte le storie, mettendo davvero un punto a questa serie che ha rappresentato un viaggio all’interno di me, che mi ha permesso di mettermi (o rimettermi) in discussione. In questo commento a caldo, confesso subito che questo finale NON MI HA TOTALMENTE SODDISFATTA. Ecco perché:

1. Alcuni personaggi NON sono esistiti in pratica, uno su tutti LITO, MISSING.

La sua storia era davvero conclusa? Insomma… vero che in questo frangente la sua storia personale non fittava per nulla, però onestamente questo non giustifica l’assenza totale del suo personaggio. E’ pur vero che i due minuti in cui è stato in prima linea, è stato un signor protagonista, ovvero la solita drama queen. Dategli le sue proteine, e nessuno si farà del male!

2. TUTTO TUTTO, NIENTE NIENTE. Il dover condensare in 2 ore (quindi più o meno due puntate) 10 episodi secondo me non è stato gestito al meglio: probabilmente quello che abbiamo visto se ponderato nell’arco di 10 puntate sarebbe risultato lineare e scorrevole; in questo modo invece alcune cose sono state frettolose e incoerenti, tipo Felix che arriva a Napoli tutto consapevole del mondo sense8… Diciamo che avrei preferito meno carne al fuoco e meno bordello di personaggi tutti insieme, era tutto TROPPO insomma e questo ha portato a sacrificare molto (vedi punto 3).

3. TUTTI presenti, NESSUNO protagonista. Questo potrebbe non essere necessariamente un punto a sfavore, se non fosse che mi è mancata terribilmente la personalizzazione di ogni singolo personaggio, LA SUA STORIA, il suo essere e il suo animo. (Tanto per dire, mi è mancato in modo incredibile Hernando.)

4. L’evoluzione di Kala…

Kala ha passato il finale a baciare contemporaneamente sia Wolfie che Rajan, e la cosa inquietante è che a entrambi stava bene… ma seriamente Rajan non si è chiesto come mai Wolfie fosse così legato a Kala (e viceversa)?!? Io dico no a una cosa a tre fra di loro, non mi sta bene dopo il percorso che Kala ha fatto per due stagioni, ridurla così, a una che non solo non si sa decidere, ma che sembra proprio non sapere cosa vuole, va contro la sua evoluzione. Confesso però che Rajan mi ha stupita positivamente, è davvero una bella persona, si mette in gioco e farebbe di tutto per chi ama.

In mezzo a tutto questo ci sono state anche cose che ho davvero apprezzato e per cui ho pianto…

1. Sun e Mun. Solo per il fatto che i loro nomi sono il giorno e la notte, e che come tali si complementano, questi due meritano il podio come ship… quanto non ho esultato quando Mun ha salvato Sun a Parigi?!? Era telefonatissima come cosa, ma è stata davvero MERAVIGLIOSA. Belli, belli loro insieme, anche se mi rimane ancora un mistero come tutti questi coprotagonisti possano accettare così di buon grado e in men che non si dica tutto quello che scoprono… possibile che nemmeno uno abbia fatto resistenza?!

2. La fotografia e il modo in cui alcune scene sono state girate, in primis i tramonti sui tetti di Parigi, SPETTACOLARI. Meravigliosa la scena in treno, con l’alternarsi della musica in cuffia e in plenaria, con loro che ballano e che si ritrovano tutti insieme in macchina… Rimane un mistero: ma che treno era??? Mai visto un frecciarossa così, nemmeno in business.

3. La storia di Wolfie. Il mio piccolo grande eroe… tutto l’episodio a volerlo abbracciare, coccolare, fargli capire che non è solo. E poi lui che scopre di avere una Famiglia, di avere Kala… perché non è vero che sei un mostro, e adesso lo sai.

Mi rimane, infine, un profondo MEH sulla scelta di far finire tutto a unicorni e arcobaleni… ero pronta a piangere e vedere qualcuno morire, hanno voluto dare un happy ending globale, il che è bellissimo, ma poco reale. Diciamo che sono un po’ rammaricata dalla scelta di dare un taglio fin troppo fantascientifico al tutto, quando finora era sì così (non è una serie storica…) ma molto REALE: in questo finale ho visto meno realtà, e più assurdo, e secondo me non è stata una mossa vincente.

gnappies

Ci son due possibili commenti per questo episodio Finale di Sense8, uno a caldo appena conclusa la visione, e uno a freddo dopo averci ragionato per qualche ora, ma la prima cosa che voglio dire è riassumibile in una sola e semplice parola: GRAZIE.

Perché NO, non abbiamo avuto il finale perfetto, non sarà stato magari il finale che ci aspettavamo, ci saranno state delle imperfezioni, dei grossi MAH, delle pecche e delle scelte/decisioni/scene molto affrettate, ma il lavoro svolto da Lana, il reparto scrittura e TUTTI coloro coinvolti nel progetto è stato IMMENSO. Sarà per questo che non mi sento di criticare, sarà per questo che se anche NON COMPLETAMENTE SODDISFATTA (cosa che però, l’essere soddisfatta, a pensarci bene mi è successa con davvero pochi finali di serie), non ho potuto fare a meno di mantenere il sorriso davanti a un lavoro IMMANE, e un sacrificio davvero grande da parte di coloro che hanno lavorato NON PER NETFLIX, ma per i loro FAN.

Perché questo finale è un SALUTO e un’ ODE ai fan, coloro che lottando strenuamente hanno conquistato questa sorta di chiusura per il loro show, uno show che meritava davvero TANTO, TANTO di più.

Questo finale ha delle note che stonano, tutto appare troppo VELOCE, come il coinvolgimento dei personaggi secondari che sino a oggi non sapevano nulla di questo mondo, vengono TAGLIATE praticamente tutte le storyline del singolo a eccezione di quella di Nomi (per via della proposta di matrimonio della S2), di Wolfgang e di Kala (per il fatto che viene tenuto prigioniero e per il legame tra i due), e qualcosina di Riley e Will per i loro collegamenti rispettivamente con Mr Hoy e gli altri sensate e Jonas, e brevemente Sun per l’arrivo di Mun (che OTP RAGAZZI). Altri vengono azzerati, vedi Lito o Capheus. Insomma, ciò che rende FORTE lo show, come i singoli momenti di crescita o di vita quotidiana dei singoli personaggi, è andato perso per dar spazio alla risoluzione rocambolesca delle cose. Veniamo quindi a conoscenza della Lacuna, che resta però solo accennata e non comprendiamo davvero (si avverte solo la superficie di un iceberg), di tutta la storia di Angelica, che fortunatamente era già stata analizzata inizialmente nella s2, infine, ci viene presentato il BOSS della BPO, anche se, nel tempo in cui si vede, appare più come una caricatura. Questi sono tutti effetti collaterali del riassumere in una singola puntata praticamente il quantitativo di un’ intera stagione (10/12 episodi), sacrificando così tante, troppe cose.

Io però voglio vedere del buono in tutto questo, e sono passata sopra molti momenti forzati (l’innamoramento di Mun, Felix che sbuca a caso, tutti che sono amici di tutti e coinvolti nelle vicende) perché davvero secondo me questo era il MEGLIO che si potesse fare, e non riesco che ad apprezzare tutto questo con tanta gioia portata dal GRUPPO di Sensate e dalla loro bellezza, dall’amore che questo show ci ha trasmesso e mostrato, dai legami che si sono creati. Tutto quello è ancora presente e, anche se affrettato, e per questo magari poco sensato, è una cosa che posso accettare.

Ciò che veramente NON posso accettare è però il comportamento di Kala e come abbiano trattato la coppia Kala/Wolfgang (aka la mia OTP della serie perché il MAI UNA GIOIA per me è sempre presente) perché per quanto Kala volesse bene a Rajan, non ha mai dimostrato tutto questo AMORE nei suoi confronti (Kala un po’ da TSO per tutta la puntata) e optando per un finale del genere, con lei indecisa che si tiene entrambi, e che a Wolfgang STA BENE (WHAAAAT?) hanno sminuito a mio parere una storia d’amore EPICA. So bene che probabilmente la cosa sarebbe andata in questa direzione anche con un’eventuale s3 (non a caso il personaggio di Rajan è stato sempre presente nella serie), però magari con il tempo, più episodi e migliori spiegazioni questa evoluzione sarebbe stata più sensata, perché così è proprio…BOH.

Se dovessi trovare una grossa PECCA sarebbe questa, una di quelle che proprio non mi vanno giù, ma il resto da buona ottimista innamorata del cast, della serie e del lavoro di Lana, è stato per me molto, molto bello. Un piccolo saluto da parte di una serie che aveva ancora molto da dire, e che alla fine ha deciso di chiudere con il botto (non immagino quanto sia costata la location della Torre Eiffel), con un matrimonio MERAVIGLIOSO e una scena finale che unisce TUTTI i personaggi. Vi state chiedendo se mi sia emozionata? Sì, l’ho fatto, per cui il mio giudizio per questo finale è molto POSITIVO, ma con un accenno di odio prepotente nei confronti di Netflix che ci ha impedito di avere il VERO finale che ci saremmo meritati noi e coloro che ci hanno messo l’anima in questo progetto.

ADDIO CLUSTER

Claw

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Nata negli anni 80, grazie al suo papà clone di Magnum P.I., cresce a pane e “Genitori in blue jeans” (dove si innamora di Leonardo di Caprio che troverà poi in quei film tanto amati come "What's Eating Gilbert Grape" o “Total eclipse”), l’uomo da 6 milioni di dollari, l’A-Team, Supercar e SuperVicky. L’adolescenza l’ha trascorsa tra Beverly Hills 90210, Santa Monica e Melrose Place..il suo cuore era sul pianeta di Mork e alle Hawaii..anche se fisicamente (ahimè) era sempre e solo nella provincia bergamasca. Lettrice compulsiva fin dal giorno in cui in prima elementare le hanno regalato Labirinth è appassionata di fantasy (Tolkien è il suo re, Ann Rice e Zimmer Bradley le sue regine) e di manga (Video Girl AI in primis per arrivare a Paradise Kiss e Nana), anche se ultimamente è più orientata a letture propedeutiche pediatriche! Ama studiare (tra laurea, dottorato e master ha cominciato a lavorare a 28 anni!!) ed imparare, ma non fatela arrabbiare altrimenti non ce ne è per nessuno!

7 COMMENTS

  1. non posso che condividere su Wolfie e Kala, più che altro lei cambiava opinione a seconda di quello che le dicevano gli altri, prima Bug poi Will.
    infine Kala che dice “i know what love is because of you” a Wolfgang, e poi vogliono farmi credere che è innamorata sia di lui che del marito?
    ami entrambi ma sai cosa significa amare solo grazie a Wolfgang… c’è qualcosa che non quadra

    ok amare e tutto, ma ad Amanita starebbe bene che Nomi frequenti un’altra? o Hernando nel caso di Lito? non credo

    • ma infatti, totalmente non sense, e poi dai, ma ti pare?!? scelta pessima e incoerente con i personaggi.

  2. Io invece non sono d’accordo.
    Prima di tutto, Kala proviene da una cultura ancora molto conservatrice, di matrimoni che, nel XXI secolo, sono ancora combinati e pertanto dove pensare di divorziare è un qualcosa di veramente difficile (se non impossibile); in secondo luogo, lei per Rajan ha sviluppato una sorta d’amore e dopo che lui ha accettato non solo quello che lei è, ma di aiutare lei e tutti gli altri, di rischiare la vita anche per loro e di mettere a disposizione le sue risorse, che per lei tutte quelle persone sono famiglia e che nel suo mondo non esiste solo suo marito (peraltro con una risposta che ha un senso granitico: “Potresti mai inventarti una bugia così grossa? Potreste mai essere tutti pazzi contemporaneamente?” FA-VO-LO-SO), come poteva mai lasciarlo? Il tutto è nella frase che lei gli dice: “Sei molto di più dell’uomo che ho sposato.”
    Una frase bellissima che chiarisce tante cose.
    Infine, l’evoluzione di Kala sta anche proprio in questo: lei, che proviene da una cultura così “chiusa”, che ha sempre ritenuto di dover agire secondo delle precise regole (“Quale regola devo seguire?”), dinanzi al dover fuggire, all’essere braccata come un animale e al rischio della vita suo (davanti alla quasi morte, per di più) e delle persone a lei care, decide che è ora di smettere di imporsi regole e di vivere, prendendo tutto ciò che la vita ha da offrirle.
    Rajan poi lo dice nel finale il perché della sua accettazione, a parte l’evidente e immenso amore per lei: “Non credevo di poter provare tali sensazioni.”
    E anche Hernando chiarisce la situazione, con un frase che in realtà vale per tutti i non sensate: “E’ incredibile, la mia mente si sta espandendo.” E in fondo, questo è uno dei messaggi portanti della storia sin dal suo inizio, per cui è normale che ciò venga mostrato in primis attraverso i personaggi.
    Quanto a Wolfie: lui vive in un mondo che ha delle regole molto particolari. Ha scoperto da bambino che sua madre era la sua sorella adottiva, ha ucciso il suo stesso padre e parte della famiglia paterna… E Rajan invece gli ha salvato la vita, a lui, pur avendo scoperto che era un suo rivale. Inoltre sa bene, dall’inizio, che Kala proviene da quel tipo di cultura.
    E per una persona che, come dice lui stesso, per tutta la sua vita è stata sola, con un solo amico-fratello… davvero si può credere che rinuncerebbe anche solo a una parte di questa nuova famiglia? E’ tutto un dono, per lui.

    Per quanto riguarda i comprimari che hanno accettato: beh, la maggior parte di loro già avevano visto accadere delle cose e sapevano, Felix è chiaramente stato chiamato (avete presente il viaggio da Parigi a Napoli? Sono duemila chilometri e loro li fanno in treno e in macchina. Hai voglia quanto ci vuole ad arrivare!) e francamente avendo solo questo finale a disposizione è superfluo vedere la sua convocazione, Mun VEDE davanti ai sui occhi e, come Rajan, si rende conto che quelle più di dieci persone non possono mentire e non possono essere tutte matte.
    Come diceva Sherlock Holmes, eliminato l’impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità.
    Rajan e Mun hanno menti razionali e seguono questo semplicissimo concetto, avendo davanti a loro le prove.

    Infine, è verissimo che è tutto veloce ed è lapalissiano che, se avessero avuto altre stagioni, quello che abbiamo visto sarebbe stato sviluppato in esse, ma non avevano altre stagioni avevano solo questo, per cui è normale che avvenga tutto in modo concentrato.
    E io, invece, VOLEVO che fnisse bene e che non morisse nessuno di loro.
    Avevano già patito abbastanza e meritavano un happy ending. Per di più hanno creato le coppie perfette, che si completano in tutto e per tutto, non potevano dividerle.
    Evviva l’happy ending.

    • A me è piaciuto tantissimo, ripeto che son strafelice di averlo anche solo ottenuto questo finale però è impossibile che alcune non risultino quanto meno affrettate o troppo veloci per poterle del tutto accettare. Perché è palese che Lana volesse andare in quella direzione sia per Kala/Wolgang/Rajan che per il resto ma il fatto di aver avuto solo due ore e non 10/12 per mostrarlo rende inevitabile che la cosa risulti quanto meno STRANA ai miei occhi, poi rispetto ogni decisione presa però è normale che risulti così essendo una cosa che andava diluita e spiegata meglio.
      Idem Mun che io ADORO e davvero sono livida per il fatto che Netflix ci ha privato di poter vedere crescere il loro amore, risulta comunque poco credibile almeno all’inizio, poi una volta accettato il punto in cui si trova a livello sentimentale lo si guarda al centro dell’azione senza problemi ma siamo passati da un bacio a praticamente “ti amo follemente Miss Bak” nel giro di troppo poco tempo per renderlo assolutamente credibile, ciò non significa che io non sia stata felice di vederlo.

      Diciamo che secondo me molte cose hanno un po’ perso il loro valore proprio per il fatto delle tempistiche, io ho bisogno di un po’ di tempo per vedere cose credibili, vedi il collega di Will, lui era già stato perfettamente introdotto e ha perfettamente senso che la prenda così bene, ma gli altri avrebbero dovuto metabolizzarci un attimino su, cosa che purtroppo sempre per il fattore tempo però non potevamo vedere ma questa non è colpa di Lana o di Sense8, è colpa di Netflix.

      Comunque il Trenitalia che arriva puntuale e così MERAVIGLIOSO mi ha fatto ridere e non poco, solo nei telefilm queste cose!

      • Certo, ma tanto lo sapevamo tutti che le cose dovevano essere portate alla fine in quest’unico episodio invece che in ulteriori stagioni, quindi c’era da aspettarselo, no?
        Il punto è uno solo: ovviamente tutti i fili devono essere tirati in un finale, invece che in stagioni, ma nonostante quest’obbligo di stringere tutto, l’episodio fila? Sì, fila, perché non sembra un taglia e cuci come invece è successo ad altri finali.
        Poi chiaro che è un peccato essere stati costretti a vedere di meno, ma almeno quel meno è stato fatto bene.

        Mah, io non incolpo Netflix, bensì chi non ha supportato lo show. Se lo show non viene supportato abbastanza (perché non visto tramite canali ufficiali) a fronte dei costi esorbitanti che comporta, è colpa di chi, potendo farlo, non lo ha supportato.
        Netflix non fa beneficienza e deve avere entroiti maggiori rispetto alle normali emittenti perché deve mantenere il vasto catalogo di offerte (ovvero il pagamento dei diritti per i millemila telefilm, film, anime, cartoni e documentari non suoi) e se uno show costa tantissimo ma, come ammesso dagli stessi interpreti di “Sense8”, non fa visualizzazioni sufficienti in proporzione a quanto si spende per realizzarlo, è purtroppo ovvio che venga cancellato.
        Netflix ci ha creduto tanto da investirci ancora per dargli un finale.
        Cosa che nessuna emittente aveva mai fatto prima, visto che tutte se ne sono sempre fregate di lasciare le serie tv con finali a cliffhangeroni.
        Io sono felice che invece abbiano voluto investire per dare un finale degno alla storia.

  3. Forse sarò l’unica voce fuori dal coro però lo sviluppo tra Wolfgang kala e rajan a me è piaciuto tantissimo, lo trovo l’unico sviluppo possibile perché rajan È un uomo buono e scommetto che con il tempo kala se ne sarebbe potuta innamorare… e tutti e tre insieme li trovo molto carini ❤ L’unico problema è stato affrettare delle cose: probabilmente se ci fossero state una o due sere in più, in cui poterci mostrare lo sviluppo della loro relazione a molti la cosa sarebbe sembrata meno strana” tra virgolette, e ve lo dice una che ogni volta che kala e Wolfgang comparivano sulla scena aveva gli occhi a forma di cuoricino

    • No, non sei l’unica, anche a me è piaciuto proprio perché mostra l’evoluzione di Kala: un percorso notevole proprio perché derivante da una delle culture più “chiuse” ancora esistenti.
      E lo stesso dicasi per Rajan.

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