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Scream Queens | Recensione 1×06 – Seven Minutes in Hell

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Scream Queens | Recensione 1×06 – Seven Minutes in Hell

Un’altra settimana ormai nel mio mondo equivale a “un’altra puntata di Scream Queens” e, come da tradizione, apro la mia recensione con una delle tante perle che Chanel ci regala a cadenza settimanale.

Seven Minutes in Hell (titolo che ironizza sul gioco fatto dai ragazzi durante il pigiama party, seven minutes in heaven) mi è piaciuta molto di più della puntata precedente, che non mi aveva particolarmente entusiasmato e che avevo trovato un po’ calante rispetto allo standard a cui la serie ci aveva abituato nei primi episodi. Posso dire con orgoglio che Chanel Oberlin & compagnia non hanno assolutamente perso il loro smalto, e così nemmeno il loro creatore, Ryan Murphy. Scream Queens è tornato in tutta la sua geniale assurdità con questo sesto episodio, carico di tutto quel trash, humor nero, battute politicamente scorrette ma anche della sana suspense che un po’ erano mancate la settimana scorsa.

Partiamo subito col commento vero e proprio perché le considerazioni da fare sono veramente tante.

– Inizio col segnalare una delle tante citazioni disseminate nell’arco della puntata, When a stranger calls, thriller del 1979 che vede come protagonista una giovane baby-sitter che si rende conto di non essere sola in casa quando riceve una chiamata da uno sconosciuto (appunto) che le chiede insistentemente se ha controllato i bambini. Film che ha fatto da capostipite a quel filone horror di cui Scream è l’esponente più famoso che vede il telefono come strumento con cui il killer “gioca” con le sue vittime mentre le osserva molto da vicino. Chi conosce questo genere, sa che il più delle volte, infatti, si trova già in casa.

Questo è il motivo del “Qualcuno ha controllato i bambini?” frase apparentemente random e che sicuramente i tanti detrattori dello show avranno etichettato con “Ma non ha senso“. In realtà il senso c’è eccome, e ci sta perfettamente considerato che Scream Queens altro non è che un gigantesco tributo di Ryan Murphy al genere horror, ma in modo scherzoso e più leggero rispetto all’altra sua creatura, American Horror Story.

Senza contare che, proprio in quest’episodio, i protagonisti si trovano tutti intrappolati nella stessa casa con il serial killer. Un classico.

Chanel #3 è il mio nuovo personaggio preferito. Ok, dopo Chanel. E dopo Chad. Ok, diciamo che la maggior parte dei personaggi dello show sono assurdi e spassosissimi e che ogni puntata ho un nuovo preferito quindi non faccio testo.

L’ho quasi shippata con Sam, giusto un attimo, poi Red Devil ha deciso di soffocare la poveretta con una busta di plastica e di conseguenza sono entrata a far parte di quella frangia specifica di shippers sfigati che non appena iniziano ad apprezzare una coppia o uno dei due viene fatto fuori, o qualcuno parte per la legione straniera oppure sono entrambi palesemente innamorati di qualcun altro quindi non succederà mai. E questa volta è così. It’s never gonna happen.

Ah, tuttavia lasciatemi dire che la Vera Storia dei Paraorecchie di Chanel #3 mi ha divertito, ma non troppo. O almeno non quanto mi sarei aspettata. Ero convinta che sarebbe stato qualcosa di ancora più grottesco, anche se in realtà anche quest’idea che tutti quelli che si innamorano di lei impazziscono perché è la figlia di Charles Manson si è rivelata decisamente folle.

Hester dopo questa puntata potrebbe essere la sospettata Numero 1, e in effetti lo è, anche se mi sembra fin troppo apertamente psicopatica, è attratta da tutto quello che riguarda la morte e il fatto che sia stata lei a trovare il corpo di Sam è decisamente ovvio. Ricordate però che molto spesso nei film di genere il killer è o la persona più insospettabile e quasi marginale nella trama, oppure qualcuno di talmente ovvio da essere escluso immediatamente.

Senza contare che ho notato una certa somiglianza tra Gigi ed Hester, e la conferma che Gigi collabora con il killer non ha fatto che riportare la mia attenzione sempre più insistentemente su questo particolare, che, ovviamente potrebbe essere un caso o magari potrei aver notato solo io questa presunta somiglianza. Ma pensiamoci: nella scorsa puntata, quando Gigi parlava con uno dei due Red Devil, ha parlato di un “lui“. Sappiamo dunque che uno dei due killer è certamente un maschio, ma l’altro? Dal modo in cui Gigi si è rivolta a lui (o lei) possiamo dire che il tono era severo ma allo stesso tempo materno, proprio come una madre che rimprovera il figlio.

Sto esagerando con le macchinazioni dite?

– Ogni mia recensione ormai è una lettera d’amore a Chad Radwell, ma che devo fare, è troppo stupido e lo adoro. Chad Radwell is the new ottusangolo.

– Già nella scorsa recensione avevo avanzato dei sospetti sul carino-ma-inutile Earl Grey. Questa puntata non ha fatto che riconfermare i miei sospetti.

Prima cosa: come faceva a sapere che le ragazze avevano intenzione di fare un pigiama party? Certo, potreste obiettare che se sei un serial killer, trovarsi nella casa in cui dovresti commettere gli omicidi non è esattamente il modo migliore per non essere notato: tuttavia questo ragazzo è talmente inutile che non saprei nemmeno dire se era presente o meno, obiettivamente io non l’ho visto quasi mai. E’ un caso che non l’abbiano inquadrato oppure non si è visto perché non c’era?

Ricordatevi, inoltre, che Red Devil è andato nuovamente in cerca di Zayday, quasi come per vendicarsi del suo “tradimento”. Che Earl Grey abbia voluto trovare un modo semplice per entrare nella casa delle KKT e uccidere Zayday?

Chanel Oberlin paladina del Girlpower. Di nuovo.

– Tuttavia, questa volta ho da dire qualcosa anche su Pete. Come sapete, l’ho escluso, come penso tutti, a partire dal secondo episodio. Qualcosa me l’ha fatto rivalutare come possibile Red Devil: non tanto il fatto che non fosse presente in questa puntata e che dunque renderebbe molto più facile il toto-killer, quanto più il fatto che Scream Queens è, sostanzialmente, un grande mix di tutti i film horror più famosi e che si è già ispirato abbastanza a Scream. Se dovessimo prendere a esempio il capolavoro di Wes Craven Pete dovrebbe essere quasi certamente l’assassino. Vi spiego perché (saltate questa teoria ovviamente se non avete mai visto il film, rischio spoiler del finale!): non solo perché è l’interesse amoroso della Final Girl Grace come nel primo film della saga Billy era il ragazzo di Sidney, ma il primo indizio l’abbiamo avuto proprio su di lui. Quando abbiamo visto il costume di Red Devil nel suo armadio tutti abbiamo pensato che fosse troppo ovvio e che fosse troppo presto, così l’abbiamo immediatamente scagionato. In Scream, la stessa cosa accade con Billy, quando Sidney riceve una telefonata da Ghostface e subito dopo lo incontra con un telefono in mano. Un caso?

– Per la nuova rubrica “Chanel Insegna“: come essere carine con qualcuno che non ti è realmente simpatico

E questa storia che Chanel guarda documentari sulla Mafia usandoli a mò di modello per detenere il potere incontrastato delle KKT? Geniale.

– Molto ironica la scena finale, in cui le ragazze ballano dopo che due di loro sono stati massacrati nella stessa casa in cui vivono.

Chiaramente, una presa in giro di tutti quei film horror ambientati in licei e college americani in cui, nonostante mezzo campus venga barbaramente ucciso, i loro compagni continuano a fare feste e ubriacarsi come se non ci fosse un domani.

La mia recensione anche per questa settimana si conclude qui, io vi lascio col promo del prossimo episodio e vi ricordo anche di mettere un bel like a queste pagine Facebook se volete tenervi costantemente aggiornati con news, foto, interviste e tutto quello che riguarda Scream Queens e i suoi protagonisti!
Emma Roberts Italia
Scream Queens – Italia
Ariana Grande Italy

Alla prossima!

https://www.youtube.com/watch?v=n7iU_1pGD48

1 COMMENT

  1. Quanto si possono amare Chanel e Chanel #3? Maestre di vita! Ahahahahahah!
    Chad il nuovo ottusangolo è fantastica!
    Il riferimento al film non lo avevo mica capito…sono un caso disperato!
    Io non ho delle teorie per il toto killer, ho sempre pensato a Grace, ma non ho prove alla base della mia teoria…
    Ottima recensione!!! Alla prossima!!!

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