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Scandal | Recensione 4×13 – No More Blood

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Scandal | Recensione 4×13 – No More Blood

«Do I stay here or should I go over there? People are predictable, unchanging, monotonous. They use the same language, the offer the same excuses, they make the same mistakes. People are endlessly disappointing ‘cause you hope they won’t be.»

Papa Pope rules. Il grande Rowan ha centrato il punto ancora una volta: le persona non cambiano, commettono sempre gli stessi errori e deludono. Questa è una grande verità, ma non voglio analizzare la puntata solo in chiave negativa; voglio vederci anche dell’altro. Commentare telefilm come Scandal, dove la morale è fortemente compromessa, non è facile. Non è permesso vedere tutto bianco o tutto nero. Quello che la puntata mi chiede di fare è di vedere anche il grigio e le sue sfumature (no, non mi sto riferendo alla fine che ha fatto Graham Mr. Grey).

Se accettassi completamente l’affermazione di Rowan direi che Fitz è tornato ad essere un burattino, che Liv gioca troppo spesso al di sopra delle proprie possibilità, che Mellie ha agito solo per il potere, che Huck continua a cadere in vecchie abitudini, che Abby si è fatta sottomettere, che Jake si è fatto zittire.

Io, però, ho visto molto più di questo. Fitz ha fatto nuovamente la voce grossa, cercando di imporsi, cercando di farsi sentire, di sovrastare gli altri come avrebbe sempre dovuto fare. Questo è il presidente che avrei voluto vedere nelle tre stagioni passate, questo è il personaggio che ho sempre voluto che Shonda raccontasse. Non ho mai pensato che un presidente potesse avere completa autonomia – sarebbe irreale – ma volevo che fosse una figura imponente, un personaggio carismatico, un leader e un protagonista che mi potesse piacere; per cui potessi tifare. Quindi si, ho visto un cambiamento in questo presidente e spero che si mantenga su questa linea. Serviva arrivare al rapimento dell’amore della sua vita perché lui tirasse fuori le palle?! Beh così sia!

Mellie è un personaggio in costante evoluzione, un personaggio che ci sta mostrando mille sfaccettature e che si merita un grande spazio in questo show.

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Molti penseranno che il chiedere ad Elizabeth di mettere Andrew fuori dai giochi sia stata solo una questione di potere, ma io no. Quell’uomo l’ha fatta sentire protetta e amata per poi tradirla, umiliarla e per essere pronto a distruggerla in pubblico. Tutti nella Casa Bianca hanno fatto cose disdicevoli. E quindi? Dev’essere proprio Mellie, la donna che ha messo a tacere innumerevoli fattacci altrui, a pagare?! No way. Mellie non ha tutelato solo la sua possibile presidenza, ma si è anche vendicata del dolore che le è stato causato, di quella fiducia che aveva donato a quell’uomo e che è stata tradita.

Huck ha avuto davvero dei bei momenti in questa puntata. Se nello scorso episodio ero preoccupata che questo personaggio ricadesse nel solito meccanismo sbagliato e ridondante, in questo ho visto qualcosa di nuovo in lui. «Liv locks him in», è Liv che ha sempre tenuto a bada la bestia che c’è in Huck e quando hanno preso la sua protettrice, la bestia è uscita. L’appello di Quinn «I’m your puppy» e il modo in cui Huck l’ha ascoltata, l’ha presa sul serio… È stato semplicemente diverso. Ero pronta ad una reazione brusca, a qualcosa di violento e, invece, l’ha guardata negli occhi, ha giurato ed ha mantenuto la promessa. Certo provocare un ictus al VP non è una cosa carina, ma hey sempre meglio che farlo a fette.

Il momento più bello e sorprendente della puntata è stato senz’altro il ritorno di Stephen e il salvataggio di Liv.

«Once a gladiator, always a gladiator» Quel gladiatore che forse molti di voi si erano dimenticati e che eppure aveva avuto molto più spessore di Harrison in quei pochi episodi della prima stagione torna con uno Shonda-twist favoloso. Lo sguardo fra Stephen e Liv, quella speranza e quella felicità nei loro occhi sono state semplicemente indescrivibili. Il ritorno di questo personaggio è stato fantastico e il suo re-inserimento nei gladiatori lo sarebbe altrettanto. Liv, in un modo o nell’altro in passato, è riuscita a salvare cinque anime e quelle anime continuano a dar prova di essere sempre legate a lei e lei a loro.

Liv sapeva che quel «Thank you» pronunciato con la voce tremante non era abbastanza per ringraziare Stephen per quello che ha fatto per lei, per questo ri-offrendogli i suo posto voleva dire che l’arena è sempre e sarà sempre aperta per lui; come lo è per Abby. Abby è scesa in campo, era lei l’ultimo gladiatore nell’arena, il più vero e leale, e ha fatto l’impossibile per vincere e ce l’ha fatta sconfiggendo Cyrus, l’unico personaggio che è rimasto e rimarrà sempre Cy, The Devil; quello che non è cambiato, quello che metterà sempre il potere, la patria sopra ogni cosa.

La scena finale Olitz… Beh non sono mai stata una loro fan, ma Shonda è stata davvero crudele. Forse anche Shonda era annoiata da Fitz, perciò ha deciso di strappargli il cuore, pestarlo ripetutamente, per poi frantumarlo in mille pezzi. Mente Liv pronunciava quelle parole, quasi non potevo crederci. Certo una reunion fra loro sarebbe stata banale e scontata, ma quelle parole sono state orribili e piene di ingratitudine. Ho capito perché Liv l’ha fatto, l’ha fatto per lo stesso motivo per cui Cy stava per lanciarle dei missili addosso: «She is his beating heart, held in the hands of his enemies». Se Olivia non fosse stata così importante per il presidente, tutto questo non sarebbe accaduto perciò credo che con quelle parole Liv abbia voluto ritirarsi da quella posizione, abbia voluto smettere di battere per lui.

Ma rinfacciargli di aver truccato le elezioni, di aver giocato sporco per mantenerlo alla presidenza, di aver rinunciato ad una vita con lui solo perché rimanesse in carica… L’ho trovato disgustoso. Fitz ha dichiarato guerra ad una nazione per salvarla (che codardo sarebbe stato se non l’avesse fatto?!) e avrebbe fatto di tutto per stare con lei in passato e lei ora gli rinfaccia gli sforzi che ha fatto per farlo essere il migliore, per fargli fare la storia… Ma quale migliore? Quale storia? Se la presidenza di Fitz cadesse ora per cosa verrebbe ricordato? Per tutti gli scandali in cui è stato coinvolto? Per aver fatto sentire all’America i gemiti che emette mentre copula? Per essere stato accusato dalla moglie in diretta televisiva nazionale di tradimento? Per essere stato associato sessualmente ad Olivia Pope? Per le incursioni notturne in casa sua? Per cosa? Quindi, quale migliore? Quale storia? Questo discorso mi è sembrato pessimo, infondato… O semplicemente ridicolo.

Il dialogo-confessione fra Jake e Huck mi è piaciuto molto, anche perché è stato uno dei momenti migliori che Jake ha avuto da dopo il mid-season…. Shonda aveva bisogno di un altro pezzo di tappezzeria allora ha pensato bene di usarlo come usa Rosen in queste puntate.

Papa Pope che proclama grandi verità e preferisce i pesci alla figlia rientra sicuramente nei momenti da podio di questa puntata.

Episodio dal ritmo ottimo, ottimi twist, personaggi davvero ben caratterizzati, 42 minuti di buon intrattenimento. Voto: 8

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Linguist, writer, reader, filmgoer and totally addicted to telefilm. Studia lingue, le ha sempre studiate e sempre le studierà. Fin dalle elementari ha sempre e solo avuto in testa l'inglese, ora sa anche francese, spagnolo, russo e tedesco, ma se avesse tempo imparerebbe tutte le lingue del mondo. La sua vita da strega.. Ehm cioè filmica e telefilmica è cominciata con Hocus Pocus, poi con Charmed ed infine con Harry Potter (sì, è fermamente convinta che il mancato arrivo della sua lettera sia stato solo una svista del sistema postale italiano – qui girano solo gufi ubriachi- ù.ù ). Non essendo stata convocata a Hogwarts ha passato l'adolescenza prima a Capeside con Dawson e la sua compagnia, poi a Stars Hollow dalla famiglia Gilmore ed infine ha deciso di frequentare i “quartieri alti” di Orange County in compagnia di Ryan, Seth, Summer e Marissa e dell'Upper East Side cercando di scoprire chi fosse Gossip Girl. Per guarire la sua dipendenza da quella gioventù ricca; è andata a farsi curare al Seattle Grace Hospital, luogo dove fa ritorno ogni anno anche se Shonda cerca di ucciderla. Deve confessare, però, che gironzolando per Mystic Falls e per Beacon Hills ormai è abituata a rischiare la vita. Nel tempo libero legge, legge, legge e scrive, scrive, scrive. Sogno nel cassetto: vivere a New York e scrivere sul cinema. Piano B: piazzarsi davanti agli studios di Los Angeles e, in qualche modo, farsi assumere. Motto: A volte possiamo far avverare i sogni. Non succede spesso, ma quando possiamo dobbiamo farlo.

4 COMMENTS

  1. Non riesco a capire se l’episodio mi sia piaciuto o meno, sono contenta che la storia del rapimento si sia conclusa perché stava diventando ridicola e non ho capito come Abby sia riuscita a mettersi in contatto con Stephen e come lui sia riuscito a salvare Liv (ho guardato l’episodio senza sottotitoli e probabilmente mi è scappato qualche dettaglio).
    E poi come è possibile che Olivia parli il farsi, dove lo ha imparato?
    Cyrus mi ha davvero stancato con questo atteggiamento isterico, sempre pronto a farsi scoppiare qualche vena (devo però ammettere che il personaggio è rimasto fedele a se stesso dal pilot ad adesso).
    Il discorso finale tra i due ex (???) amanti mi è sembrato un po’ campato in aria, non ho capito perché Liv lo abbia aggredito in quella maniera.
    Almeno Andrew ha avuto quello che meritava, farlo fuori avrebbe generato più problemi che soluzioni quindi hanno risulto provocandogli un incus.

  2. Shonda geniale. Non c’è che dire. Far tornare Stephen è stato totalmente imprevisto, e proprio per questo fantastico. Da applausi!

  3. Il caro Cy non credo possa cambiare. Nonostante a volte stufi il suo atteggiamento credo sia proprio quello che lo caratterizza!
    Ah mi sono dimenticata di menzionare il fatto che Olivia sappia il persiano! Bah sinceramente mi è sembrata un po’ forzata come cosa, come se OLivia dovesse sempre apparire superiore!
    E poi si Stephen è stato inaspettato, geniale, fantastico!
    Per fortuna la fase rapimento è finita e l’asta chiusa.. stava diventando ridicola!

  4. io ho trovato il monologo finale di Olivia sublime! Monologo, anche perché Fitz é ormai ridotto allo stato ectoplasmatico, incapace di ogni reazione. Olivia non puó e non potrá mai amare una simile nullitá e lo ha detto senza ambiguitá. E d’altra parte da cotanto padre non poteva che nascere cotanta figlia

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