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Revenge | Recensione 4×01 – Renaissance

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Revenge | Recensione 4×01 – Renaissance

Quando ho saputo che avrei trascorso questa nuova stagione telefilmica fianco a fianco dell’ormai “tradizionale” Revenge, sono stata sinceramente entusiasta della scelta. Forse per via della straordinaria terza stagione? Non credo proprio. Forse perché ormai chi mi conosce sa che riesco a trovare del buono anche in quelle serie tv che quasi tutti a quanto pare danno per spacciate (o peggio ancora, TRASH!)? Probabile. Ma il vero motivo per cui sinceramente speravo che mi fosse assegnato Revenge è perché sono ormai quattro anni che nessuno come questa serie mi fa sentire che un nuovo anno seriale è ormai cominciato. Quelle musiche fortemente inquietanti, le sfumature di grigio che sembrano aver ormai invaso gli Hamptons, le voci fuori campo che guidano perfettamente le azioni e le vite dei nostri protagonisti, sono tutte caratteristiche che ormai hanno reso la serie, nel bene o nel male, una certezza, una tradizione come ho detto prima, come un compagno di classe con cui sai che probabilmente avrai dei contrasti durante l’anno ma che a Settembre non vedi comunque l’ora di rivedere perché è un punto fisso e la quotidianità ha sempre un non so che di rilassante. E poi per quanto mi riguarda bisogna ricordare e ammettere che Revenge, anche nel suo momento più buio, riesce sempre a Rinascere, per l’appunto “Renaissance”.

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Rinascita. Titolo, voce fuori campo e storie sono sempre perfettamente allineate in Revenge ma due sono state le sorprese maggiori riscontrate nei primi secondi di questa nuova prèmiere: l’assenza del celebre flashforward che ci mostra un evento particolare prima di illustrarci come ci si arriverà (e di questo sinceramente ho sentito la mancanza) e il passaggio di testimone della voce narrante dalla nostra Ems a una sorprendente Victoria che adesso, quasi per contrappasso, si ritrova a vivere la stessa condizione della sua acerrima nemica.

Victoria ci dice infatti che tre sono i modi che una persona ha per scomparire: morire, mentire e rinascere ed è proprio la rinascita e quell’istinto quasi primordiale di sopravvivenza che spinge adesso la detronizzata e vedova Victoria Grayson a tornare a vivere e a promettere vendetta alla donna che, quattro anni fa è giunta negli Hamptons, e un’estate dopo l’altra, le ha portato via tutto. Perché pensandoci, su un aspetto non potremo mai discutere ossia sull’idoneità sempre perfetta del titolo della serie perché in fondo nessuno ha mai detto che la vendetta avrebbe toccato solo Emily Thorne e ogni stagione alla fine non è altro che un circolo vizioso di piccole e grandi rivincite e rinascite dai torti subiti. Quindi ecco che anche in questa prèmiere il tema della rinascita compare sempre, per ogni personaggio in modo diverso, ma alla fine però è sempre il desiderio di vendetta a tenere davvero banco perché per quanto sia rinato, nessuno di loro è davvero cambiato, nel bene o nel male.

Per affrontare la rinascita e il ritorno vendicativo di tutti quei personaggi che ormai sentiamo come amici di vecchia data, dividerò le loro storie e i loro caratteri in due sezioni, quasi sempre classi chiuse in Revenge:

  • I Personaggi veri, i pilastri della serie, il lato più profondo, affascinante e originale di Revenge;
  • Gli Inutili, il cui nome non lascia granché spazio all’immaginazione, ossia tutti quei personaggi che si ostinano a sprecare parte di quei 42 minuti che sarebbero perfetti se destinati solo al primo gruppo e che nonostante la scrematura che si effettua ogni anno, rispuntano sempre fuori come funghi;

Ovviamente partiamo dai componenti del primo gruppo e ovviamente partiamo dalla nuova regina degli Hamptons, quella regina che senza neanche rendersene conto si sta imprigionando da sola in quella gabbia dorata che aveva ospitato fino a poco tempo prima il suo predecessore:

 

Emily Thorne

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Ritroviamo infatti Emily Thorne più legata di quanto non lo sia mai stata alla sua nuova identità, dimenticando quasi di aver lottato per tutta la sua vita pur di poter tornare ad essere, senza vergogna e senza paura, Amanda Clarke. Emily, per quanto indossi perfettamente la maschera di donna rinata e completamente in controllo delle sue emozioni, si sta perdendo senza neanche accorgersene, dilaniata da quel dolore che non vuole neanche affrontare. In segno di profondo sfregio verso chi ha rappresentato il suo incubo peggiore, Emily compra e inizia a vivere nella famosa Grayson Manor, mostrando in fondo un attaccamento quasi morboso per quel luogo ma evitando anche una decisione altrettanto morbosa di restare a vivere nella casa in cui aveva ritrovato il suo fidanzato ucciso violentemente e posizionato in modo macabro sul divano.

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Emily va avanti, perché a quanto sembra questo è ciò per cui è stata addestrata: organizza il Memorial Day, intraprende pubbliche relazioni, distrugge auto e si allontana da ogni possibile confronto con le sue emozioni, che sia di fronte al suo migliore amico o a quella persona che forse un giorno sarà pronta a riconoscere come l’unica davvero giusta per lei, da sempre.

Ciò che è certo è che anche in questo stato di forte negazione, Emily non fa mai niente davvero per caso, ogni sua azione è controllata, è guidata da un obiettivo che ti mostra solo quando è giunto il momento e questa prèmiere non fa eccezione perché la macchina che Emily tampona come se stesse guidando per la prima volta appartiene a una povera donna che ha recentemente subito la sua stessa sorte ossia perdere, per colpa di un’anonima coppia di aristocratici senza scrupoli, la persona che amava. Emily quindi, portata a compimento la sua vendetta, sceglie di indossare il cappuccio di Robin Hood riparando i torti altrui e concedendo a questa donna un posto in prima fila per la rovinosa caduta dei suoi Grayson personali. Ma come Batman ricorda al Joker ne “Il Cavaliere Oscuro”, non tutti sono come lei, non tutti riconoscono nella vendetta la loro unica via di fuga, non tutti ne traggono beneficio perché alla fine niente ti restituirà ciò che hai perso. Emily lo capisce, forse in ritardo, forse dopo l’ennesimo confronto con la sua coscienza che porta il nome di Nolan Ross, ma questo non sarà certamente abbastanza per convincerla a riprendere davvero in mano la sua vita, lasciandosi dietro una volta per tutte, il suo passato.

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Ciò che davvero mi spaventa però non è tanto il suo non voler affrontare il dolore quanto quell’ostentata sicurezza che dimostra e che, abbassando le sue difese, potrebbe rivelarsi fatale di fronte ad una Victoria determinata tanto quanto lo era lei a raggiungere la sua… Revenge.

Victoria Grayson

E dato che l’abbiamo nominata, passiamo da un polo all’altro occupandoci di Victoria ex-Grayson. In un percorso che la vede più simile ad Emily di quanto nessuna delle due sia disposta ad ammettere, Victoria vive ogni giorno rinchiusa in quell’istituto di sanità mentale come un giorno in più dedicato a mettere a punto il suo piano di fuga, sorridendo (come sempre) alle persone di fronte a sé, ammettendo errori che in realtà non si pente affatto di aver compiuto ma soprattutto circondandosi delle sue personali “FauxAmanda”, ossia quelle alleate che ha tenuto vicine a sé con il solo intento di sfruttarle come risorse necessarie per fuggire dal suo ricovero forzato e tornare in quel mondo che le spetta.

Se il tentativo della telefonata viene facilmente intercettato da Emily, il secondo colpo va pienamente a segno e con quell’eleganza innata che la contraddistingue e che mi fa sinceramente impazzire, Victoria risorge e lascia l’istituto come se stesse sfilando per Dior, lasciandosi però dietro le persone che l’hanno aiutata e come FauxAmanda ha dimostrato, il passato alla fine viene sempre a bussare alla tua porta.

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Ma per il momento è la stessa Victoria che bussa alla nuova porta di Emily, annunciandosi e promettendole una nuova guerra che sembra non essere intenzionata a terminare.

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Il colpo di scena però arriva nel momento in cui crediamo che il primo confronto tra le due regine sancisca l’epilogo della puntata e invece Victoria non ha neanche il tempo di allontanarsi dalla nuova ThorneHill  perché David Clarke l’afferra e la narcotizza non prima che lei riesca a realizzare di trovarsi di fronte al fantasma di tutti i suoi sbagli.

E a chiudere il quadro dei personaggi di cui vale la pena discutere ci sono ovviamente Nolan Ross e Jack Porter, probabilmente adesso le persone più importanti per Emily.

Nolan Ross

Se Victoria sa certamente come uscire, Nolan è probabilmente il principe delle entrate.

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Non si può dire lo stesso dei suoi capelli che cominciano ad avere vita propria e ad assumere il famosissimo stile Pokemon.

Il ruolo di Nolan è sempre lo stesso fin dall’inizio, è la coscienza di Emily, è colui che riesce a leggerle dentro meglio di chiunque altro, è colui che le resta affianco in tutti i suoi piani, anche quando non li condivide, solo per assicurarsi che lei rimanga lucida fino in fondo e che non si perda nei suoi stessi percorsi. Ma è forse proprio per questo che Emily gli aveva tenuto nascosto i dettagli della sua ultima opera, perché ciò che stava facendo profumava di irrazionale e di negazione in ogni sua fase e perché sapeva che Nolan le avrebbe detto tutto ciò che non avrebbe voluto sentire.

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Ma da troppo tempo ormai Emily ha imparato che non vuole fare a meno di lui così ogni volta che lo respinge, fa poi il primo passo per riavvicinarsi perché Nolan è il solo che riesce anche a vedere oltre il suo cinismo e a leggerle dentro ancora una volta quella fragilità che solo poche persone avevano riconosciuto.

Jack Porter

Jack invece ha una rinascita tutta sua, indipendente anche se in fondo ogni sua azione, se ricondotta al principio, risale sempre ad un unico obiettivo. In uno dei momenti più WHAT THE HELL dell’episodio, ritroviamo la recluta Porter intento ad indossare la divisa e a cominciare un nuovo capitolo della sua vita. Archiviati quindi l’accusa di rapimento e lo storico Stowaway (che comunque rivediamo, agonizzante ma ancora in vita), l’agente Porter è un uomo nuovo, fresco di accademia (probabilmente la stessa frequentata da Toby Cavanaugh) e accompagnato da un nuovo buddie, un belloccio che sono pronta a scommettere creerà pochi problemi. I motivi di questo repentino cambio di rotta Jack li affronta proprio con Emily, fingendo inizialmente che siano solo ragioni economiche ma ammettendo subito dopo che in realtà è effettivamente stanco di tutta la corruzione nella polizia degli Hamptons (un po’ lo stesso motivo di Toby se ci pensate) e da troppo tempo in lui si era manifestato il desiderio di proteggere le persone che ama e di non lasciare impuniti i torti a cui ha assistito personalmente. Il mio cuore Jemily è diventato però tachicardico nel momento in cui Jack ha ammesso di aver aspettato per proteggere Emily, perché nonostante tutto si è sempre fidato di lei e ha aspettato che portasse a compimento il suo piano. Ma oltre ad Emily, vediamo Jack alle prese con una causa persa: l’inutile Charlotte di cui parlerò a breve, ora per l’esattezza.

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Nel gruppo degli INUTILI ci sono due coppie di fratelli, legati a doppio filo perché i pari si riconoscono tra loro: i Grayson e i LeMarchal. Ora, esattamente, perché dopo esserci liberati di Patrick, Conrad e Aiden, non riusciamo a levarci di torno anche questo grazioso quartetto di buoni a nulla?? A Margaux e Daniel ai ferri corti perché entrambi hanno i loro problemi, lei con la parrucchiera morta mentre le faceva i capelli e lui costretto a vendersi anche le figurine del baseball pur di pagarsi da bere e lo stile da talebano, rispondono Charlotte e Gideon sulla stessa lunghezza d’onda o sulla stessa striscia di coca, scegliete voi. Ora mentre Margaux, Daniel e Gideon sono uno spreco di parole nella mia di già infinita recensione, su Charlotte voglio soffermarmi perché in fondo sono stata una delle poche a difenderla spesso ma adesso comincia a darmi sinceramente fastidio, lei e il suo “ogni scusa è buona” per lasciarsi andare a droghe, alcol e ragazzi sbagliati quando invece anche lei, come l’inetto Daniel, ha avuto tante possibilità di fermarsi e dire “no, QUESTA sono io”, di non essere la solita vittima della situazione e soprattutto di non diventare psicopatica con l’unica persona che le ha detto la verità e l’ha protetta, ossia Jack. Spero ancora che questa possa essere la stagione della svolta per lei perché, volendo, Charlotte potrebbe avere ancora molto da offrire ma se dovesse continuare così preferisco che la si mette su un aereo come Ashley o su una macchina come Patrick e la si spedisca il più lontano possibile dagli Hamptons.

In conclusione, Revenge è tornato e lo ha fatto col suo stile migliore, un po’ in sordina come ogni prèmiere, con un sorriso di facciata e tanti mostri sotto il letto. Le aspettative per questa stagione sono alte e non voglio aspettare gli ultimi episodi per apprezzare pienamente questa serie. Io rinnovo la mia fiducia a tutto il team del doppio infinito sperando di poter dire alla fine: “Ve l’avevo detto”.

 

 

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Occasionale inquilina del TARDIS e abitante in pianta stabile di un Diner americano che viaggia nel tempo e nello spazio, oscilla con regolarità tra Stati Uniti e Gran Bretagna, eternamente leale alla sua regina Victoria e parte integrante della comunità di Chicago, tra vigili del fuoco (#51), squadre speciali di polizia e staff ospedalieri. Difensore degli eroi nell’ombra e dei personaggi incompresi e detestati dalla maggioranza, appassionata di ship destinate ad affondare e comandante di un esercito di Brotp da proteggere a costo della vita, è pronta a guidare la Resistenza contro i totalitarismi in questo universo e in quelli paralleli (anche se innamorata del nemico …), tra un volo a National City e una missione sullo Zephyr One. Accumulatrice seriale di episodi arretrati, cacciatrice di pilot e archeologa del Whedonverse, scrive sempre e con passione ma meglio quando l’ispirazione colpisce davvero (seppure la sua Musa somigli troppo a Jessica Jones quindi non è facile trovarla di buon umore). Pusher ufficiale di serie tv, stalker innocua all’occorrenza, se la cercate, la trovate quasi certamente al Molly’s mentre cerca di convertire la gente al Colemanismo.

5 COMMENTS

  1. david clarke che narcotizza victoria è stata l’unica parte che mi ha davvero interessata, con lei che prima di addormentarsi riesce a riconoscere quel volto, quel passato che torna prepotente. e conoscendo la cara vicky tenterà sicuramente di manipolarlo pur di metterlo contro la figlia!

    il resto cose già viste e idem, anche a me charlotte e daniel cominciano a darmi seriamente sui nervi con la prima che sembra si stia impegnando per diventare victoria 2.0 (e in questa puntata ha tipo sfiorato tremila denunce!) e il caro fratello che è ormai come il papà defunto. se nessuno si offre volontario li prendo volentieri io a calci nel sedere!! infine daniel lo odio tanto perché è a causa sua se amanda non potrà più avere figli

    alla prox puntata 🙂 P.S. diciamo pure che nolan è il grillo parlante di amanda!

  2. che dire…riassunto perfetto della premiere…sono molti i punti interrogativi che mi ha lasciato in testa e che pertanto mi hanno fatto creare teorie su teorie su teorie ahahah
    naturalmente CONCORDO sulla distinzione in gruppi. con le QUEENS e il “grillo parlante”(su definito da Federicuccia) personaggi indiscussi e i fratelli inutilità su cui troppe volte ci siam soffermati…

    le teorie sono tante e spero che le prox puntate inizino a rispondere ai tanti interrogativi formulati

    quindi….a lunedi prox ;D

  3. Ero molto indecisa se riprendere a guardare questa serie o no ma alla fine mi sono decisa per il sì dato che poi so che mi sarei pentita di non sapere come andrà a finire.
    La parte più divertente e giuro mi sono fatta un bel po’ di risate, comprendeva tutte le scene in cui compariva Victoria, il top è stata la sua uscita in abito nero dalla casa di cura. Credevo di averle viste tutte e invece ecco che sbuca lei!
    Nolan mi era veramente mancato, se non ci fosse lui che porta un po’ di saggezza gli Hamptons andrebbero allo sbaraglio. Cerca di consigliare e aiutare tutti da Emily che non riesce ancora a liberarsi della sua identità fittizia e ritornare Amanda, a Charlotte dicendo a Morgaux che la ragazza e il suo caro fratellino si sballano alla grande, mi dispiace solo che la storia passerà in secondo piano perché immagino che lei e quel genio di Daniel cercheranno in primis di vendicarsi su Gideon.
    Passiamo alla cosa che più mi ha sconvolto, Jack che è entrato in polizia, dopo un attimo di smarrimento, dovuto al fatto che pensavo fosse un ballerino di strip-tease in mezzo a tutti quei bei ragazzi, mi è sembrata la scelta più azzeccata per lui e per ciò che può dare agli altri.
    Adesso non vedo l’ora di vedere entrare in azione David!

  4. No ma vogliamo parlare di quanto Charlotte sia – se possibile – ancora più stupida? “Ecco, era questo che volevi, alla fine l’hai ottenuto!”…ma sul serio? Pronto?? Ems è miliardaria praticamente dalla prima stagione, e in quanto alla posizione sociale con un pacco di soldi come i suoi poteva farsela benissimo molto prima, se avesse voluto. Non ti viene in mente che forse, FORSE, non è questo quello che voleva? ah, già, ma tu sei Charlotte Grayson, l’intelligenza è una qualità che i tuoi genitori hanno preferito tenere per sè -.-‘

    In quanto a Jack…io lo amo, seriamente, dalla prima stagione. E’ uno dei personaggi migliori e meglio riusciti secondo me. Ma….”Perchè ho portato Ben?” Non lo so, Medioman, me lo sto chiedendo anche io! Già lo vedo che quello ha messo gli occhi su Emily .___. ti piace farti del male, ragazzo mio…

  5. No ma vogliamo parlare di quanto Charlotte sia – se possibile – ancora più stupida? “Ecco, era questo che volevi, alla fine l’hai ottenuto!”…ma sul serio? Pronto?? Ems è miliardaria praticamente dalla prima stagione, e in quanto alla posizione sociale con un pacco di soldi come i suoi poteva farsela benissimo molto prima, se avesse voluto. Non ti viene in mente che forse, FORSE, non è questo quello che voleva? ah, già, ma tu sei Charlotte Grayson, l’intelligenza è una qualità che i tuoi genitori hanno preferito tenere per sè -.-‘
    In quanto a Jack…io lo amo, seriamente, dalla prima stagione. E’ uno dei personaggi migliori e meglio riusciti secondo me. Ma….”Perchè ho portato Ben?” Non lo so, Medioman, me lo sto chiedendo anche io! Già lo vedo che quello ha messo gli occhi su Emily .___. ti piace farti del male, ragazzo mio…

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