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Revenge | Recensione 3×12 – Endurance

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Revenge | Recensione 3×12 – Endurance

Cari amici,

voglio iniziare questa recensione con la mia sobria reazione alla fine di questo episodio:

Scusate, ma dopo SETTIMANE in cui mi limo le unghie durante la visione, finalmente una bella scossa, un po’ di emozioni e colpi di scena credibili.

L’episodio mi fa sciogliere già al primo minuto con Nolan che trova il modo di introdursi nella camera di Emily per salutarla e accertarsi che stia bene… Dolcissimo <3

Nel frattempo, ogni personaggio, affronta la convalescenza della nostra protagonista in un modo diverso:

Victoria, come al solito, cerca di non far andare il figlio in galera. A tradimento, catapulta Emily alla Grayson Manor, ovvero l’equivalente di un covo di serpi fameliche, in modo da poter gestire un eventuale ritorno della memoria. Insomma, la solita Victoria, che però non ha fatto i conti con la coppia Nolan/Emily, di cui parlerò più avanti.

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Conrad, dopo la lite con Daniel dello scorso episodio, mi ha dato l’impressione di volersi avvicinare a Emily per scagionare Lydia e dare una lezione al figlio; vedremo se davvero ha qualcosa in mente.

Aiden cerca in tutti i modi di aiutare Emily ma, non appena riesce a rivederla, riceve una vera e propria doccia fredda. Emily deve scegliere tra lui e la sua vendetta e di fronte all’ennesimo torto ricevuto, l’ennesima ingiustizia, ovvero l’infertilità, non riesce ad andare avanti con la sua vita. L’odio è troppo forte, più dei sentimenti che ha per Aiden. Hate is a lot like love. You can’t force it. Non ho mai creduto in questa coppia, ma un po’ mi dispiace per Aiden, ha fatto davvero di tutto per Emily, tranne capire la verità. Lei si è lasciata trasportare da lui, perchè ormai aveva perso Jack e senza la sua vendetta non le rimaneva altro. Sono convinta che Emily abbia fatto la cosa giusta a lasciarlo andare e l’ha fatto con una frase che, seppur tra le righe, non può passare inosservata: l’amore non puoi imporlo.

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Il dolore di Aiden dura giusto 5 minuti, perchè appena fa due chiacchiere con Niko, complice la rabbia di essere stato lasciato, la fiamma con la bella figlia di Takeda si riaccende. Il lato pericoloso della faccenda è che la signorina in questione non sa, o finge di non sapere, che l’ amante ha fatto fuori suo padre. Questo mi fa pensare che entro la fine della stagione, Aiden potrebbe fare una brutta fine, visti i risvolti non proprio positivi della trama che si sta delineando.

Nolan: Ormai sapete che lo amo, perciò non mi dilungo con i complimenti. Ha raggirato Patrick e Victoria alla grande, non si è lasciato trasportare dai sentimenti che prova per il ragazzo e ha fatto bene, visto che merita di meglio. Questo “cocco di mamma” può anche tornarsene da dove è venuto! Non vedo l’ora di sapere il contenuto della letterina che gli ha confezionato sulla storia di Victoria. Ci sarà da divertirsi, preparo i pop corn.

Daniel: si conferma l’omuncolo che è sempre stato, codardo e vittimista. Va a piagnucolare da Sara e lei, sveglia più o meno quanto lui, crede anche a quello che le dice. Non voglio parlare del promo della 3×13, perchè gli insulti peggiori li voglio conservare per la prossima settimana. Emily lo ha preso in giro per 2 anni e ha tutte le ragioni di trattarla male, anche di insultarla, ma un UOMO degno di questo nome, non mette le mani addosso a una donna, va alla polizia e racconta tutto. TUTTO. Su di lui, su Emily, sui suoi genitori, su tutto lo schifo che ha nascosto sotto il tappeto per anni. Se non lo fai, non sei diverso nè da tua “moglie”, nè da mamma e papà. Non dimentichiamo che, per quanto Lydia possa essere irritante, rischia di andare in prigione per un tentato omicidio che non ha commesso.

Jack: poche righe fa parlavo di UOMINI, degni di questo nome. Non a caso, ora parlo di Jack. Leggo un po’ ovunque che questo personaggio è noioso o stupido e davvero non capisco. Non capisco come l’onestà, la lealtà e il coraggio di Jack possano risultare noiosi. Forse siamo troppo abituati ai vampiri, ai licantropi, ai bad boys strafighi e irriverenti, che la normalità ci sembra superata. In realtà la fantascienza, di questi tempi ,è trovare davvero un uomo come Jack: un amico che, dopo tutto quello che ha passato, ha ancora voglia di aiutare il prossimo, che  non ha paura di rifiutare la donna che ama, se questo può servire ad aiutarla a capire dove ha sbagliato. Un uomo buono, che prende a pugni un riccone prepotente con fior di avvocati pronti a spellarlo. Uscite e andate a cercarlo. Sarà più facile trovare un vampiro 🙂

Il rapporto tra Jack e Emily, che sembrava tornato ai vecchi tempi, subisce però una nuova scossa. Lui si era riavvicinato, mosso anche dal rimorso per averla spinta verso un piano frettoloso e impreciso, ma nel momento in cui capisce che l’amica si è imbarcata di nuovo nella sua vendetta accusando Lydia, rimane di stucco e qualcosa mi dice che torneranno a scontrarsi.

Standing ovation per il pugno, voglio anch’io un Jack bodyguard personale!

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Finisco la mia “arringa” con una scena tenerissima e un atteggiamento materno di Emily, che raramente abbiamo visto. Per la prima volta pensa alla possibilità di avere una famiglia, e lo fa ispirata da Jack:

Ho lasciato Amanda per ultima, perchè questo è stato un episodio molto doloroso per lei. All’inizio era giustamente ancora scossa, per la prima volta indifesa quasi terrorizzata, ansiosa di scappare: “La parte più difficile del perdere i miei ricordi è stata quella di doverli rivivere, mentre riaffioravano”. Vedendo Jack e Carl, riesce anche ad immaginare una vita normale per lei, una famiglia. Purtroppo Victoria, per la smania di ferirla, fa inconsapevolmente un grosso errore: riaccende l’odio sopito di Emily.

La notizia della sterilità, appresa dalla tua peggior nemica, nonchè madre di colui che l’ha causata, è qualcosa di troppo grosso e troppo doloroso per chiunque. Se ti chiami Amanda Clarke, è praticamente una bomba atomica. I Grayson rimangono in piedi, ricchi come prima; Daniel ha ritrovato la sua ragazza, Lydia è scappata, Victoria ha ritrovato suo figlio. Nessuno di loro ha pagato per quello che ha fatto, tranne Amanda stessa, ancora una volta e con il più duro dei prezzi: quello di non poter generare un figlio. Ultimamente detestavo Emily, non riuscivo più a considerarla una vittima. Dopo questo episodio vorrei vedere i Grayson sul lastrico, in galera, a chiedere l’elemosina, a spaccare pietre in miniera, insomma, sono rientrata nello spirito di questa serie.

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Non sono convinta  al 100% che l’infertilità sia vera,  Victoria potrebbe averla inscenata, conoscendola. Nello scorso episodio la dottoressa aveva infatti accennato solo al fatto che Emily non fosse mai stata incinta. Ad ogni modo sono felice per la piega che la storia sta prendendo. Il segreto di Amanda è al sicuro, al momento è una truffatrice che ha cercato di accalappiare il rampollo di una ricca famiglia, anche se questo cozzerebbe con lo stile di vita che ha condotto finora, le cospicue donazioni che ha fatto in questi anni ad associazioni benefiche, la casa sulla spiaggia… Insomma Victoria non si è fatta troppe domande e ci ha creduto, io qualche dubbio lo avrei avuto visto le tonnellate di indizi che portano a David Clarke. Ma questo è Revenge, che la guerra continui, palla al centro e si ricomincia:

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Di seguito trovate il promo del prossimo episodio, sottotitolato dagli amici di >No Way Subs< :

http://www.youtube.com/watch?v=n4-OK97LkLU

Vi ricordo che Telefilm Addicted vi dà la possibilità di scaricare i sottotitoli di Revenge, curati dai ragazzi di >No Way Subs<, a questo LINK.

Ogni lunedì collegatevi alla loro pagina facebook >No Way Subs< per scoprire lo stato di avanzamento dei subs (sono velocissimi!).

Alla prossima recensione!

 

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Classe 1980, nata e cresciuta a Roma, vive a Milano dal 2010. I suoi amici e colleghi sono rassegnati ormai a riportarle tutto quello che lascia in giro ogni giorno. Cellulare, chiavi, penne, anelli, non fà distinzioni, perde qualsiasi cosa. Sempre con la testa tra le nuvole riacquista lucidità e memoria solo se si parla di cinema e serie TV. Da bimba spaziava dai cartoni animati ai telefilm più improbabili fino alla folgorazione con X-Files quando per la prima volta capisce cosa si prova ad essere “Telefilm Addicted”. Sostiene infatti l’esame di maturità indossando una maglia con su scritto “I want to believe” e per sua fortuna la commissione decide di promuoverla comunque. Dopo una lunga pausa è rientrata da poco nel tunnel dei telefilm, recuperando gli anni persi a discapito degli ultimi neuroni che le erano rimasti. Si commuove facilmente, quindi durante la visione tiene sempre a portata di mano i fazzoletti, ma sa essere anche perfida con i personaggi che non le piacciono.

1 COMMENT

  1. Anche io ancora non ci credo nella sterilità di Emily…penso e spero che sia solo un tentativo di ritorsione di Victoria e non vedo l’ora che la paghi cara!

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