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Revenge | Recensione 2×16 – Illumination

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Revenge | Recensione 2×16 – Illumination

Jack Nolan

 

“To carry a secret is to play with fire…try to pass it on and you risk hurting someone else…hold on to it and eventually you’ll get burned.”

Ci troviamo di fronte ad un episodio di assestamento. Dopo il grande terremoto dei due precedenti capitoli, Revenge procede ad un ritmo veloce, ma forse c’era bisogno di un episodio che sì, offrisse degli spunti interessanti, ma che calmasse un pochino le scosse acque degli Hamptons.

Daniel ed Aiden sottraggono a Charlotte e Declan , e ce ne vuole, l’award per la storyline più noiosa dell’episodio. Diciamocelo, in Revenge ci interessano davvero poco gli affari, il business, e tutte le questioni che riguardano la Grayson Global. Revenge è una primetime soap opera. Vogliamo drama, vogliamo romance, vogliamo Emily e Victoria in una piscina che si scatenano in una catfight. Del bilancio della società dei Grayson e delle varie dietrologie e macchinazioni che sono dietro agli affari non ce ne può fregare un emerito cazzo.

Rimango della mia idea su Aiden. Ha fatto il suo corso, ed è un personaggio che ha dato (in senso lato) ciò che poteva dare. A meno che la VanCamp, essendo la Taylor Swift del giro, non voglia aggiungere Barry Sloane alla sua collezione di “colleghi che mi sono fatta,” può anche allontanarsi dagli Hamptons  per quanto mi riguarda.

È chiaro che vogliono ancora giocarci con la relazione tra Emily e Daniel, ma mi sembra molto una sorta di fan-service, visto che è palese che quella storia non andrà mai da nessuna parte. Been there, done that. Inoltre, come notavano molti fan, mettersi con Daniel, per Emily, sarebbe come una sorta di tradimento al nome di suo padre.

Jack: da bravo ragazzo Americano a figlio di puttana in meno di due episodi. And I’m loving it. Jack ha imparato dalla migliore, i sorrisi falsi stanno a Victoria Grayson, come gli abbracci falsi stanno a Jack Porter. Sicuramente una ventata d’aria fresca per coloro che volevano una svolta per questo personaggio. A me è sempre piaciuto, anche com’era prima: genuino, buono, ma devo dire che vederlo in queste vesti badass è piacevole. Vuole la verità, e Emily, ad un certo punto, dovrà farci i conti. E quando ci sarà questo confronto, che ormai aspetto da due stagioni,  ci sarà un ulteriore svolta per il personaggio.

Jack non si fida, né di Emily né di Nolan ormai, non cosciente che sono le uniche due persone che hanno a cuore il suo interesse. Mi dispiace vedere Jack e Nolan in questo tipo di situazione, anche perché la loro amicizia è una delle cose che preferisco dello show.

Scopriamo che Emily da piccola faceva seria concorrenza a Bonnie Bennet. Era una piromane. È sempre piacevole scoprire un po’ di backstory riguardo la nostra protagonista. Il Foster Brother aveva scritto “porto problemi” in faccia, non appena è apparso sullo schermo, quindi non mi sono affatto stupido dei risvolti di questo episodio.

Sento un vago  aroma di ricatto, con un contorno di tresca con Charlotte, alla quale è bastato poco per  smollare Declan. Comprensibile, se la ragazza vuole testare le voci sugli uomini di colore, e beh, è fidanzata con Declan.

Guai, tanti guai per la nostra Emily: il Foster Brother sarà un grosso ostacolo, ma nulla di paragonabile a cosa sta diventando Jack, con cui ripeto, dovrà avvenire un confronto.

La mia Victoria, pur non avendo fatto molto per l’episodio, si merita una menzione d’onore, semplicemente per il fatto di esistere e comparire sullo schermo. Ho adorato la nonchalance con cui ha organizzato la festa più ipocrita e falsa nella storia dell’ipocrisia e della falsità. Kudos.

Un episodio sicuramente non ai livelli dei due precedenti, ma che continua sulla scia del rinsavimento dello show. Tralasciando alcune parti noiose, è  stato godibile. Interessante anche la svolta di Falcon, seppur molto sci-fi come la chiavetta di Nolan.

Voto: 7

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