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Reign | Recensione 4×04 – Playing With Fire

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Reign | Recensione 4×04 – Playing With Fire

Io lo sapevo, lo sapevo, LO SAPEVO e ne ho avuta la conferma nell’esatto istante in cui Claude ha deciso che in fondo poteva capitarle di peggio rispetto a Luke Narcisse, in quel preciso momento ho capito che le mie preghiere erano state esaudite e che Leith fosse ancora vivo. Trattandosi però di Reign, ovviamente questa resurrezione non poteva che trasformarsi nella fiera del puro angst sentimentale condito da un pessimo, pessimo, pessimo tempismo. Oh my Leith, perché ti fanno questo, perché? E no, non rispondetemi che è la storia, perché in questo caso no, non è la storia – la vera Claude infatti non sposò Leith, ma nemmeno questo provvidenziale figliolo di Narcisse di cui nessuno, Narcisse compreso probabilmente, conosceva l’esistenza. Sto iniziando a pensare che ci siano delle cimici nascoste nel mio cervello, visto che di recente gli autori di qualunque telefilm – qualunque – stanno facendo prendere alle storie delle pieghe che sono l’esatto opposto di quelle che vorrei io.

In ogni caso, esattamente come sapevo di Leith, alla stessa maniera sapevo che quel viscidone di Darnley non si sarebbe mai buttato di sua spontanea volontà in mezzo alle fiamme per salvare chicchessia – quindi era abbastanza ovvio che prima si fosse caricato la ragazzina sulle spalle, e poi avesse appiccato l’incendio. Darnley – che sarà anche viscido e insopportabile ma non è stupido (purtroppo) – ha capito benissimo che per conquistare Mary non basta la promessa di un rafforzamento della linea di discendenza. Mary è una regina forte, che ha bisogno di un uomo altrettanto forte che la aiuti a tenere le redini di una Scozia divisa dalla religione e – why not – conquistare l’Inghilterra, che però presenta problemi simili. Quindi diciamo che Darnley è un pochino costretto a mettere in scena questo teatrino, ma visto che nemmeno Mary è stupida, impiega mezzo episodio per iniziare a domandarsi che razza di uomo abbia accettato di sposare. Te lo dico io, Mary, Queen of Scots: hai accettato di sposare un uomo falso e viscido, attratto solo dal potere e dall’idea di vendicarsi su Elisabeth che secondo lui non ha mantenuto la promessa fattagli, e che nel corso del vostro matrimonio ti farà solo soffrire passando il tempo a complottare contro di te. A questo punto era quasi meglio mettere da parte gli interessi della Scozia in quanto popolo e nazione, e scappar via con Gideon.

Amo il fatto che i percorsi delle due regine della Gran Bretagna, continui ad andare di pari passo: infatti, mentre Mary è impegnata a far capire a Darnley che non è lui a comandare, che non è lui la parte forte della possibile relazione, Elizabeth è impegnata a far capire ai nobili che la circondano che essere donna non è sinonimo di essere debole. Ne fa un po’ le spese Gideon, abbandonato a se stesso con una figlia in gravissime condizioni di salute, e mi chiedo se questa svolta personale dell’uomo possa riportarlo in Scozia e fargli voltare le spalle alla nazione alla quale ha giurato fedeltà.

In Francia invece, Catherine deve dividersi fra Claude, Leeza e Charles – cercando di aiutare la prima, arginare la furia distruttrice della seconda e fermare la furia auto distruttiva del terzo. L’ho già detto, ma lo ripeto lo stesso: la storyline attuale di Charles mi affascina e non poco – la disperazione, la necrofilia (e l’apparente vampirismo) – e spero che abbiano modo di svilupparla come si deve.

MOMENTI TOP:

  • Primo fra tutti, Catherine che promette a Claude di eliminare il problema alla radice – nel caso Luke dovesse per l’appunto rivelarsi un problema. Il ritorno di Leith può essere classificato sotto la voce “Luke Narcisse è diventato un problema”? Io spero di sì, e non lo dico da semplice amante del personaggio di Leith e della coppia Leith/Claude, ma lo dico perché darebbe il via a una reazione a catena che manderebbe all’aria anche la rinnovata chimica fra Narcisse e Catherine, scatenando il putiferio – visto che si tratterebbe del secondo figlio di Narcisse malamente assassinato a corte.
  • Le vacanze di Mary mi sono piaciute molto, abbiamo rivisto per un attimo quella Mary che era appena tornata alla corte di Francia con le sue damigelle e che non era ancora invischiata fino al collo in problemi di politica e sopravvivenza. In particolare, ho apprezzato quel brusco ritorno alla realtà che ha dovuto affrontare quando si è resa conto che per Darnley invece, si trattava solo ed esclusivamente di affari, di politica, di ritorno personale. Vediamo nei suoi occhi la nostalgia per quei tempi in cui, con un’altra persona – con Francis – poteva concedersi per intere giornate di giocare a essere solo una ragazza e nulla di più. La malinconia al pensiero che uno scenario del genere non si ricreerà più nella sua vita, perché la fortuna di poter condividere il peso della corona con una persona amata non tornerà mai più.

MOMENTI FLOP:

  • Di nuovo, Greer. Io dico, con che diritto ti lamenti dell’atteggiamento di Castleroy? Non lo ami, non lo hai mai amato, è sempre stato la tua seconda scelta – o meglio, la scelta di comodo – e ora l’hai pure bellamente mollato a far da babysitter a un pargolo non suo e hai ancora il coraggio di lamentarti. Ovvio che Castleroy non sia più l’uomo di una volta, vorrei ben vedere dopo l’accusa e la condanna per tradimento alla corona di Francia. Un po’ di comprensione? Un po’ di gratitudine magari, nei confronti dell’uomo che ti ha parato il culo in tante di quelle occasioni che ormai ne abbiamo perso un po’ tutti il conto? Ma no, we no longer share a bed, e onestamente sarebbe strano il contrario! Castleroy santo subito, che questa è peggio di Kenna (che chissà che fine ha fatto, chissà se alla fine è riuscita a sedurre il principe di non ricordo cosa).
  • James e Lady Knox. Se negli episodi precedenti ci avevano lasciato intendere che in fondo potesse esserci dell’interesse sincero nei confronti della donna, a sto giro ci hanno dato esattamente l’impressione opposta, dal momento che l’uomo non si fa alcuno scrupolo ad usarla per scoprire i piani di John Knox, e poi andarsene senza guardarsi nemmeno alle spalle. Mi ha un po’ delusa anche l’arrendevolezza di John Knox e il fatto che accetti così passivamente il passaggio di James a quello che, dal suo punto di vista, è il lato oscuro della forza quando, negli ultimi episodi della terza stagione, avevamo avuto modo di vederlo dipinto come un personaggio molto più autorevole e forte.

QUOTE OF THE WEEK:

Catherine: The only monster in this Castle is gossip.

(xoxo, Gossip Girl)

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Nella sua testa vive nella Londra degli anni cinquanta guadagnandosi da vivere scrivendo romanzi noir, nella realtà è un’addetta alle vendite disperata che si chiede cosa debba farne della sua laurea in comunicazione mentre aspetta pazientemente che il decimo Dottore la venga a salvare dalla monotonia bergamasca sulla sua scintillante Tardis blu. Ama più di ogni altra cosa al mondo l’accento british e scrivere, al punto da usare qualunque cosa per farlo. Il suo primo amore telefilmico è stato Beverly Hills 90210 (insieme a Dylan McKay) e da allora non si è più fermata, arrivando a guardare più serie tv di quelle a cui è possibile stare dietro in una settimana fatta di soli sette giorni (il che ha aiutato la sua insonnia a passare da cronica a senza speranza di salvezza). Le sue maggiori ossessioni negli anni sono state Roswell, Supernatural, Doctor Who, Smallville e i Warblers di Glee.

2 COMMENTS

  1. Eeeccomi.

    Allora, l’episodio mi è piaciuto, in generale.
    Bellissimo il momento in cui Mary corre nel prato… sembra proprio un ritorno alla S1.
    Darnley è uno schifoso. Esattamente come fu quello vero.
    Dannata accuratezza storica.

    E Gideon, Gideon!!! My poor Gideon.
    Però l’ho adorato quando ha urlato contro Elizabeth, che a tratti ne ha proprio bisogno.

    Non concordo su Greer. Lei ha amato Castleroy, infatti io ero felicissima che si fossero sposati.
    PECCATO CHE POI LUI ABBIA MANDATO A RAMENGO TUTTO FINANZIANDO UN COMPLOTTO CONTRO LA CORONA. A sua insaputa, ma l’ha fatto.
    E se Greer si è ritrovata a fare la prostituta e a restare incinta non di suo marito è stata per responsabilità di quello stesso marito. E a quell’epoca non c’erano mezze misure.
    Sono vittime entrambi, ma lei ha una forza che lui deve ritrovare.

    Il mio momento flop è un altro: NARCISSE NON AVEVA ALTRI FIGLI.
    Detto palesemente da lui nella S2, infatti quello morto di peste perché condannato da Mary era il suo erede.
    Ora improvvisamente spuntano vari figli adulti. Sono nati sotto i cavoli e cresciuti alla velocità dei Cloni di Star Wars?
    ODIO queste contraddizioni.
    C’è da dire, tuttavia, che oltre a assomigliare davvero al padre, questo figlio spuntato da una realtà parallela è un figo.
    Leith per me poteva restare morto, anche se mi aspettavo che fosse vivo. Mi è sempre piaciuto, eh, ma ormai tanto valeva farlo restare morto.

    E torniamo al discorso intrapreso due settimane fa a proposito delle discutibilissime scelte narrative della S3.
    Dicevo:
    Condé, altro personaggio realmente esistito, è stato molto importante, quindi perché introdurlo e poi farlo sparire?! E’ stato proprio stupido, perché invece di fare improvvisamente un balzo temporale tra la seconda e terza stagione, liquidando la morte di Francis al quinto episodio di quest’ultima, avrebbero dovuto sviluppare più lentamente il tutto (proprio come hanno fatto nelle prime due stagioni).
    In questo modo, invece di mostrare cose ridicole come Francis che muore e resuscita e poi la parentesi da “50 Sfumature” con quell’altro, più avanti, avrebbero non solo potuto, ma dovuto proseguire con la faccenda del Protestanti che iniziano a ribellarsi e così avrebbero sfruttato ancora Condé, senza farlo sparire manco fosse un fantasma che attraversa i muri, e mostrare lui che diventava il nemico, come capo della Congiura che fu architettata contro la Corona (nella quale pare fosse coinvolto anche il fratello, Antonio di Navarra, altro personaggio inserito nella seconda stagione), ovvero la congiura di Amboise e la successiva che vide Condé sempre coinvolto.
    E, parallelamente, avrebbero potuto mostrare Elizabeth.
    Il tutto mentre, ovvio, Narcisse da nemico diventava alleato, in quanto nobile cattolico (Narcisse che, pure lui, hanno reso ridicolo nella S3, nonostante fosse un personaggio affascinantissimo nella 2).
    Non sarebbe venuta fuori una bella terza stagione, così?

    • Purtroppo non riesco a vedere Greer come una persona che comunque ha amato Castleroy, è vero che i tempi sono quelli che erano, ma lei dal mio punto di vista ha scelto Castleroy per convenienza personale, per garantirsi una posizione e per garantirla alle proprie sorelle… e ripeto, è vero che ai tempi funzionava così, però ecco, il sentimento nel loro rapporto (da parte di lei intendo) non l’ho mai percepito più di tanto.

      Per il resto, concordo appieno su Condé, anche perché se l’avessero mantenuto in gioco avrebbero potuto sfruttare molto di più l’aspetto storico della guerra fra cattolici e protestanti, che secondo me hanno liquidato proprio male per quel che riguarda la Francia – oltre che a dare a Francis una morte un pochino più dignitosa di quella che ha avuto.

      Leith è dovuto resuscitare per introdurre l’elemento alla Beautiful ahaha, se no anche la storyline di Claude si sarebbe conclusa così (che poi, lei nella realtà non sposò per nulla questo figlio che nemmeno Narcisse sapeva di avere).

      Quello che mi chiedo io ora è: ma Bash? Ricomparirà prima della fine? O ha trovato la sua pace interiore insieme ai druidi e quindi basta, dimenticato anche lui come il povero Condé? Non che ne senta particolarmente la mancanza – anche perché la sua caratterizzazione secondo me faceva un po’ acqua da tutte le parti – ma vorrei capire che ruolo avrebbero in caso intenzione di dargli…

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