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Quotes of the Week #48

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Quotes of the Week #48

Non ci crederete mai (nemmeno io ci crederei vista la settimana che ho avuto), ma è di nuovo domenica! Yayyyyyy! E domenica è sinonimo di riposo? Ovviamente (per me) no, ma sicuramente è sinonimo di Quotes of the Week! Yay, vampiri! Yay, Daniel Grayson è stato nominato ufficialmente gioppino della settimana! Yay… la smetto, la smetto (ve l’ho detto, ho avuto una settimana difficile e oltremodo lunga e infinita!).

Ma seriamente, lasciatemi aprire l’appuntamento di oggi con la best freaking quote of the week (nuova denominazione e del tutto meritata, credetemi). Ricordate tempo fa quando avevo (quasi) iniziato a provare autentica simpatia per Daniel Grayson? O forse non avevo reso noto al mondo questo mio pensiero… in ogni caso, sono quasi sollevata dal fatto che sia tornato il solito gioppino se non peggio, perché provare simpatia per lui mi risultava quasi inquietante. Ma vi prego, ditemi che quando gli sono uscite queste parole dalla bocca anche voi avete iniziato a rotolare per tutta la stanza in preda alle convulsioni da riso isterico, ero (quasi) fiera di lui (lui nell’accezione di gioppino ovviamente).

Daniel: Sterilising you was my gift to the universe.

Daniel: Sterilizzarti è stato il mio dono all’universo.

(Mi dicono dalla regia che “gioppino” non faccia parte del vocabolario italiano ma solo di quello locale, quindi vi rendo noto che il gioppino è… ufficialmente Gioppino è una maschera bergamasca, Wikipedia vi dirà – testuali parole – “Ha assunto, tuttavia, anche una connotazione negativa, come persona furbastra e inaffidabile tanto che nel linguaggio comune si suole dire fare la figura del Giupì di chi non mantiene la parola o usa mezzucci per concludere raggiri di poco conto”, io ci aggiungo “una specie di pagliaccetto”, ecco.)

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Aperta e chiusa la parentesi Daniel Grayson/Revenge, fatemi aprire un capitolo immenso dedicato ad Après Moi, Le Déluge, ovvero l’undicesima puntata di The Originals nonché la migliore in assoluto finora, almeno secondo me. L’ho proprio adorata (e ci ho pianto fiumi di lacrime pure!). Partiamo dalla citazione più leggera fra quelle che andrò a proporvi, ovvero un classico scambio di frecciatine fra Elijah e Klaus.

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Elijah: If you were trying to win the girl’s trust, perhaps poisoning her one true love was not the most splendid idea.
Klaus: Oh, are there any more inopportune deaths you’d like to wave in my face?
Elijah: Give me a month, I’ll get you a list.

Elijah: Se stavi cercando di guadagnarti la fiducia della ragazza, forse avvelenare il suo vero amore non è stata la migliore delle idee.
Klaus: Oh, ci sono altre morti inopportune che ti piacerebbe rinfacciarmi?
Elijah: Dammi un mese, ti farò avere una lista.

The Originals ruota tutto intorno al concetto di famiglia, la famiglia Originale per l’appunto. E in ogni puntata non si perde occasione di sottolinearlo, quasi sempre per bocca di Elijah.

Rebekah: I don’t know why I bother, you two will just do what you want anyway.
Elijah: No, our decision must be unanimous.
Klaus: This is not a democracy.
Elijah: You’re quite right. This is family.

Rebekah: Non so perché mi preoccupi tanto, voi due farete comunque a modo vostro.
Elijah: No, la nostra decisione deve essere unanime.
Klaus: Questa non è una democrazia.
Elijah: Hai ragione. Questa è una famiglia.

Nel corso della puntata, Elijah ha modo di riflettere molto sul concetto di amore, e lo fa spesso ad alta voce, a volte senza nemmeno conoscere la vera identità di chi gli sta di fronte…

Elijah: Have you ever experienced something so profound and wonderful that when it was taken from you, your life felt unbearable?
Sabine: Yes, I have felt that and I’ve got the scars to prove it.
Elijah: I believe that when you love someone and that person loves you in return, you’re uniquely vulnerable.

Elijah: Hai mai sperimentato qualcosa di così bello e profondo che quando ti è stato tolto, la vita ti è sembrata insopportabile?
Sabine: Sì, l’ho provato e ho cicatrici che lo dimostrano.
Elijah: Credo che quando si ama qualcuno e questa persona ricambia, si diventi vulnerabili in maniera unica.

E nemmeno con Hayley – dalla quale è palesemente preso – riesce a lasciar andare il passato.

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Elijah: Do you have any idea how rare love is? In a thousand years, I have found it but twice.

Elijah: Hai idea di quanto sia raro l’amore? In mille anni, l’ho trovato solo due volte.

Hayley però non è per nulla d’accordo con questo suo ostinarsi a vivere nel passato.

Hayley: If I feel something, I act. If I want something, I take it. I won’t choose the dead over the living, so why are you?

Hayley: Se sento qualcosa, agisco. Se voglio qualcosa, lo prendo. Non sceglierò i morti al posto dei vivi, perché dovresti farlo tu?

Ma questo non è stato solo l’episodio di Elijah vs il suo amore perduto, è stato anche l’episodio in cui abbiamo dato l’addio a un personaggio che secondo me è riuscito a entrare nel cuore di tutti, a dispetto magari di un’antipatia iniziale.

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Davina: And if it is, if this is all I have, I’ve had a lot. I had Monique, and I had Tim…and I had someone who fought for me from the moment he met me. Most people don’t get that even if they live to be a hundred. Marcel, I’m ready.

Davina: E se è così, se questo è tutto ciò che ho, allora ho avuto tantissimo. Ho avuto Monique, e ho avuto Tim… e ho avuto qualcuno che ha combattuto per me fin dal momento in cui mi ha incontrata. La maggior parte delle persone non ottengono tutto questo nemmeno in cent’anni. Marcel, sono pronta.

Inaspettatamente, è stato proprio Klaus a consolare Marcel per la sua perdita, Klaus che si è concesso di mostrarsi umano, di rivelare parte dei suoi sentimenti.

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Klaus: You may think I know nothing of your grief, but you’re wrong. In the days after I fled this city, I thought you were dead. It was years before I could speak your name.

Klaus: Puoi pensare che io non sappia niente del dolore, ma sbagli. Quando ho lasciato la città, pensavo che tu fossi morto. Ci sono voluti anni prima che riuscissi anche solo a pronunciare il tuo nome.

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Trasferendoci dalla New Orleans dei giorni nostri alla New York degli anni ottanta, devo ammettere che questa seconda stagione di The Carrie Diaries mi sta dando soddisfazioni immense. Dalla 2×11, Hungry Like The Wolf:

Carrie: New York has a way of changing you sometimes in ways you don’t expect. But it doesn’t just harden you or bring out the animal in you. It can also bring out the humanity. And as our instincts change, so do our actions. And sometimes the city simply brings out what’s already inside of you – a killer instinct… which may be scary or may just be about survival. But sometimes it’s hard to tell the difference.

Carrie: New York ci cambia in maniere che a volte non ci aspetteremmo. Ma non ci fa semplicemente diventare più duri o tirar fuori l’animale che c’è in noi. Può anche portare a galla la nostra umanità. E mentre i nostri istinti cambiano, lo stesso fanno le nostre azioni. E a volte la città porta fuori ciò che è già dentro di noi, un istinto omicida… che può far paura o può essere solo una questione di sopravvivenza. Ma a volte è difficile vedere la differenza.

Sebastian ultimamente è diventato molto filosofeggiante.

Sebastian: You have to look at it like loaning money. You shouldn’t do it if you need it back.

Sebastian: Devi pensare come quando presti del denaro. Non dovresti farlo se poi lo rivuoi indietro.

L’episodio di questo venerdì, This Is The Time, mi è piaciuto davvero, davvero, davvero tantissimo. Lo scenario è stato quello del junior/senior prom, durante il quale un po’ tutti sono riusciti a capire cosa vogliano davvero dalla vita, oppure a ritrovare se stessi. Primo fra tutti Walt.

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Walt: I’m not being dramatic, I’m being me. And I can’t keep pretending to be someone I’m not. I’m gay. If you can’t accept that, I understand. I also understand if you’d like me to move out of your house, so it’s up to you. But how I live my life is up to me.

Walt: Non sono tragico, sono me stesso. E non posso continuare a fingere ciò che non sono. Sono gay. Se non potete accettarlo, lo capisco. Capirei anche se voleste che me ne andassi di casa, è una vostra scelta. Ma come vivo la mia vita è una mia scelta.

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Pillole

Dalla 2×10 di Beauty and the Beast, Ancestors:

Tess: You’ve listened to what she wanted and not what you wanted for her, that’s a good thing.

Tess: Hai ascoltato cosa voleva lei e non cosa volevi tu per lei, è una bella cosa.

Dalla 1×09 di Dracula, Four Roses:

Renfield: If you want the girl, then take her. But if you cannot have her, then walk away.
Alexander: Enough! Take her or walk away, if only was that easy. The first, would put me in a mortal danger. But the second… that would be the end of me.

Renfield: Se volete la ragazza, allora prendetela. Ma se non la potete avere, allora lasciatela perdere.
Alexander: Basta! Prenderla o lasciar perdere, se solo fosse così facile. Nel primo caso, sarei in pericolo mortale. Ma nel secondo… sarebbe la mia fine.

E dalla 1×10, Let There Be Light:

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Alexander: I know it’s inside you, the darkness. I live in the darkness. But I yearn for the light. Even though it burns, I want life.
Lady Jayne: And you think you can live through Mina Murray?

Alexander: So che è dentro di voi, l’oscurità. Io vivo nell’oscurità. Ma aspiro alla luce. Anche se brucia, voglio vivere.
Lady Jayne: E pensate di poter vivere attraverso Mina Murray?

Dal pilot di Looking:

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Kevin: A winking smiley face? What are you, a Japanese teenager?

Kevin: Uno smiley ammiccante? Cosa sei, un teenager giapponese?

Dal pilot di Black Sails:

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Capitano Flint: When I say there’s a war coming, I don’t mean with the Scarborough. I don’t mean with King George or England. Civilization is coming and it means to exterminate us. If we are to survive, we must unite behind our own kings.
Billy: We have no kings here.
Capitano Flint: I am your king!

Capitano Flint: Quando dico che sta arrivando la guerra, non intendo contro la Scarborough. Non intendo contro Re George o contro l’Inghilterra. La civilizzazione sta arrivando e intende sterminarci. Se vogliamo sopravvivere, dobbiamo rimanere uniti dietro ai nostri re.
Billy: Non abbiamo re.
Capitano Flint: Io sono il vostro re!

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Anche per oggi siamo arrivati alla fine (e sì, lo ammetto… ho voluto inserire Black Sails a tutti i costi per avere la scusa di inserirci dentro Tom Hopper, fossimo su twitter ci aggiungerei pure un bel #sorrynotsorry, ve l’ho detto che ho avuto una settimana difficile!), e a me non resta altro che augurarvi una buona domenica e un buon inizio di settimana… cheers!

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