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Quotes of the Week #15

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Welcome back my folks, questa settimana ci precipitiamo senza indugio alcuno sulla quote of the week. How I met you mother ottiene nuovamente il mio favore, lo so sono di parte, ma quando si tratta di questo show io vedo solo e soltanto Barney, non che gli altri personaggi siano da meno but there’s only one Barney Stinson. Quando poi ci si mette anche Robin e il fattore OTP, io non posso far altro che crollare ai loro piedi.

I love everything about her. And I’m not a guy who says that lightly, I’m a guy whose faked love his entire life. I thought love was just something that idiots thought they felt. But this woman has a hold on my heart that I could not break if I wanted to. And there have been times that I wanted to. It has been overwhelming and humbling and even painful at times, but I could not stop loving her any more than I could stop breathing. I am hopelessly, irretrievably in love with her, more than she knows.

Amo tutto di lei. E non sono un tipo che lo dice alla leggera, sono uno che ha fatto finta di amare per tutta la sua vita. Credevo che l’amore fosse solo qualcosa che gli idioti credevano di provare. Ma questa donna ha una presa sul mio cuore che non riuscirei a spezzare neanche se volessi. E ci sono state volte in cui avrei voluto. E’ stato travolgente e umiliante e persino doloroso a volte, ma non potrei smettere di amarla più di quanto non potrei smettere di respirare. Sono disperatamente, irreparabilmente innamorato di lei, più di quanto lei sappia.

Sono davvero tantissime le cose che mi hanno colpita in questo discorso, mi ha travolta dalle prime parole e devo ammettere che in questa prima metà dell’anno telefilmico non sono state molte le quotes che mi hanno colpita veramente, quasi nessuna complessivamente (forse soltanto We are both). Trovo invece tutto questo insieme di parole assolutamente perfetto. A partire da un punto di vista meramente linguistico, la scelta degli aggettivi è molto accurata e interessante. Parole come overwhelming, humbling, hopelessly e irretrievably non sono solo molto musicali ma hanno un significato pieno, difficile da rendere completamente in italiano. Regalano un tono altisonante all’intera dichiarazione e sono proprio questi aggettivi che ci guidano all’interno del cuore di Barney e dei suoi sentimenti. Qui entra anche in gioco la bravura di Neil Patrick Harris, un attore ricco di infinite sfaccettature e di una versatilità, ce lo dimostra, infatti, il repentino passaggio da quello che era quasi un gioco tra lui e Robin ad un’esternazione inaspettata e toccante del suo amore e dei suoi timori più profondi. Possiamo vedere chiaramente il momento in cui le parole cominciano a farsi strada spontaneamente non lasciando altra scelta al povero Barney che si ritrova lì col cuore in mano senza neanche essersene reso conto.

La prossima quote non è stata scelta in base al valore delle parole in sé per sé ma più per il loro significato nei confronti dell’episodio.

Walter: Through the Looking-Glass, and what Alice found there? This place is like that.

Walter: Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò? Questo posto è proprio così.

La ragione più ovvia è che questo è uno dei miei libri preferiti e rivederlo inscenato in una versione alternativa nel mondo di Fringe è stato molto interessante. E’ qualcosa che in fondo mi aspettavo da Walter, il suo modo di vivere e vedere il mondo è molto alla Alice in Wonderland. La creazione di un piccolo universo portatile in cui tutto è upside down è un’idea geniale e quasi fiabesca. Come al solito gli sceneggiatori di Fringe sono sempre molto propensi alla sperimentazione e in questo episodio si sono divertiti a giocare con noi e il nostro spirito di osservazione. Voi quanti elementi familiari siete riusciti ad individuare?

Questa quote mi era stata suggerita da Andrea la settimana scorsa, finalmente ora posso pubblicarla e ne sono felice. Devo ammettere (mea culpa) che non seguo 2 Broke Girls, ma ho letto così tante quote brillanti ed esilaranti tratte da questa serie, e quest’ultima ne è solo la conferma, che credo che presto mi ci butterò anche io.

Caroline: Max are you smoking crack?
Max: It’s not crack. It’s lipstick. I can’t afford crack. I’m at the end of my good lipstick and I can’t afford to buy a new one so I’m going all “Breaking Bad”.
Caroline: Breaking Bad? We’re more like broke and sad.

Questa quote che mi trovo ora sottomano è geniale per due motivi:
1. Il bellissimo e ben costruito riferimento a Breaking Bad, fa sempre piacere vedere un connubio ben riuscito tra due serie così diametralmente opposte, anche solo per un attimo.
2. Il problema decisamente attuale delle due ragazze. Eh sì ti capisco Max, un buon rossetto è veramente troppo caro!

Un ringraziamento speciale a Giorgia e Luca per avere sempre una scorta di quotes fantastiche pronte quando la sottoscritta è a corto di idee. Questa settimana mi hanno fortunatamente impedito di tralasciare uno dei tanti capolavori di Jessica Lange, che non so come mi era sfuggito.

But I cried, and cried, saying: God didn’t answer my prayers!
I remember… my mother was pouring herself a whiskey; the Martin family cure for everything. She looked at me and laughed.
God always answers our prayers, Judy. It’s just rarely… the answer we’re looking for.

Ma io continuavo a piangere, e piangere e dicevo: Dio non ha risposto alle mie preghiere!
Ricordo… mia madre si stava versando del whiskey; la cura della famiglia Martin per ogni cosa. Mi guardo e rise.
Dio risponde sempre alle nostre preghiere, Judy. E’ solo che raramente… è la risposta che stavamo cercando.

In primo piano va messa ovviamente la maestria di Jessica Lange, il modo in cui per un attimo torna ad essere quella bambina che piangeva per il suo scoiattolo. Lo vediamo nei suoi occhi, nel suo modo di sorridere e parlare. Una donna che non racconta soltanto con le parole ma con ogni fibra del suo essere.
Inoltre il significato di queste parole non va applicato soltanto a Sister Jude ma anche al resto dei personaggi, che in questo episodio si trovano quasi tutti di fronte ad una svolta. Lana riesce finalmente a fuggire da quella gabbia di matti ma si ritrova in luogo di gran lunga peggiore. Kit a sua volta viene portato via e trova finalmente qualcuno disposto a crederlo, ma a quale prezzo?
Quest’anno le tematiche di American Horror Story sono diventate ancora più complesse e profonde, quando si tratta della mente umana non c’è mai fine al peggio e in questo episodio ne abbiamo la conferma.

Prima di salutarvi vorrei offrirvi l’ultima chicca della settimana.

Devo ammettere che dall’inizio di questa quarta stagione sono un po’ in rotta con TVD, trovo la trama generale abbastanza scadente ormai adombrata dall’instancabile guerra tra Stelena e Delena (e comunque io dirò sempre e solo forza Klaroline!) questo non mi impedisce però di trollare un po’ con un dei personaggi più noiosi della storia dei telefilm e non me ne vogliate.

Bye, bye Stefan!

P.S.: Mi ricorda qualcuno, Dawson anyone? Che duo fantastico!

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