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“Quelli che… arriva la pagella!” – Outlander, Arrow e si salvi chi può!

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“Quelli che… arriva la pagella!” – Outlander, Arrow e si salvi chi può!

Carissimi! Dite la verità, vi stavate chiedendo che fine avessi fatto! Ebbene, non vi siete ancora liberati di me! Ci mancherebbe che vi abbandono sul più bello… ovvero quando è ora di tirare le somme di questa stagione telefilmica 2014/2015 e dare un po’ i numeri, ah no scusate, vedere quali sono (a mio modestissimo parere) le serie TV promosse, bocciate o magari solo rimandate.

D’altronde noi passiamo la nostra vita ad essere valutati, immancabilmente a fine anno scolastico ci sono gli scrutini e poi espongono in plenaria i voti quindi perché non valutare il lavoro di produttori esecutivi ed attori nelle nostre amate serie?

Eccomi, la vostra Miss Minci è qua per servirvi e condividerà con voi le sue impressioni sulle serie che quest’anno “oh, spacchi di brutto”, quelle che “vabbè un’altra possibilità gliela do” e quelle che “anche no, grazie”.

Let’s go!

Iniziamo da chi quest’anno è riuscito a fare bene, a fare centro e guadagnarsi il mio posto in prima fila per la prossima stagione ovvero le serie che “OH, SPACCHI DI BRUTTO!

OUTLANDER

Non posso che cominciare da questa serie che, di puntata in puntata, è stata un vero e proprio crescendo di emozioni, di contenuti e di aspettative e che, ora che è finita e siamo lontanissimi dalla seconda stagione, ha lasciato un vuoto dentro di me. Jamie Alexander Malcolm Mackenzie Fraser: un nome complesso che rappresenta un uomo che complesso non è. Non perché sia semplice o privo di spessore, non fraintendetemi, Jamie è una persona cristallina: fa dei suoi ideali il suo stile di vita, si mette in gioco, è fatto di vero. Claire Beauchamp Randall Fraser, un nome che racchiude in sé tutti i protagonisti di questa storia, una donna che è il fulcro attorno al quale ruotiamo, la nostra voce narrante. Una donna forte, temprata dalla crudeltà della guerra, una donna realista ed empirica che si ritrova in una situazione irreale ma che accetta e vive appieno nell’amore che nasce per questo suo “Highlander”. Jonathan Black Jack Randall il nostro antagonista, spietato e violento e assolutamente fantastico. No, non sono uscita di senno, io ho adorato questo personaggio perché sì, ha fatto le peggio cose ed io l’ho odiato così tanto che per questo l’ho adorato, proprio così, mi ha fatto entrare nelle sue corde ed io, quando un cattivo mi entra così sotto pelle (tanto da sperare che non ci lasci le penne), ringrazio l’attore e i produttori per quello che hanno saputo creare. E qui l’empatia si crea con tutti i personaggi. Tutti. Applausi per voi.

THE ORIGINALS

The Originals è l’esempio lampante di come, un villain può diventare l’eroe di una storia. Certamente Klaus Mikaelson è ben lontano dal prototipo classico di eroe a cui pensiamo eppure… non si può non simpatizzare per lui. Sì cari miei, Klaus è una super merdaccia, è egoista, è dispotico, fa sempre qualcosa per cui lo prenderesti a badilate in faccia per tanto è stronzo eppure ci piace, quando qualcosa lo spezza dentro siamo spezzati con lui e tutti quelli che lo feriscono meritano di fare una brutta fine (per mano sua ovviamente). Grazie per avermi regalato un’altra stagione fantastica con il mio vampiro originario preferito. Grazie Joseph Morgan per il tuo fantastico talento. Grazie per avermi fatto percepire le più flebili emozioni di Klaus, per avermi fatto vivere il suo impercettibile cambiamento, perché qualcosa sta cambiando e forse è già cambiato, ma ancora molta strada c’è da fare ed io non vedo l’ora di percorrerla insieme a lui e alla sua famiglia! Menzione speciale per la storia, molto ben strutturata e in crescendo, nulla lasciato al caso, tutto ben pianificato verso il finale di quella che è stata una vera e propria favola.

PENNY DREADFUL

Vero, la seconda stagione è più o meno a metà proprio in queste settimane ma ve lo devo dire: Penny D. è quella serie che non potete assolutamente perdervi. Le atmosfere dark della Londra vittoriana fanno da contorno a storie che intrecciano licantropi, vampiri, streghe… e il risultato è strabiliante. Ogni puntata ti cattura, ogni personaggio ha una profonda frattura, una fragilità d’animo che fa da contraltare alla sua incredibile forza di volontà. La storia è ben strutturata e poco prevedibile (certo io in questo non faccio molto testo perché non è esattamente il mio forte fare congetture sull’ “e poi”) ma ciò che colpisce sono i dialoghi, la profondità dei temi trattati dietro ad argomenti non facili e spesso irreali come gli zombi o i vampiri.

E allora in tutto questo turbinio di pensieri ti dimentichi quasi che è una serie horror (almeno per me è così, vero è che non la guardo mai la sera altrimenti dovrei dormire con la testa sotto le coperte… in fondo sono ancora una bambina paurosa!) e ti focalizzi su ciò che i personaggi sentono e provano, quello che vogliono, su quale sarà il loro destino.

Veniamo adesso a quelle serie che “ANCHE NO, GRAZIE” perché per un motivo o per l’altro non mi hanno convinta.

ARROW

Dopo tre stagioni ve lo devo dire: Oliver Queen mi hai sfraccicato le balls con le tue crisi di identità. Seriamente, e non posso più essere Oliver Queen perché sono The Arrow, non posso essere Arrow perché voglio essere Oliver Queen, non posso essere né Oliver né Arrow allora dai che divento l’erede del demone, Al Sah Him per poi diventare non si sa bene chi, forse Oliver Queen, che se va in giro con una Porsche con la sua bella. (Oh Mr Queen è un anno che non hai più un soldo, vuoi dirmi come hai fatto a sbarcare il lunario?!? Perché giuro che a me lavorare piace ma se posso non fare una beata ciolla tutto il giorno e permettermi una porsche faccio cambio volentieri…). Il tutto poteva anche avere un suo senso se non fosse per la faccia monoespressione di Amell che l’unica cosa che ti ispira è una randellate di mazzate in testa così almeno un minimo di pena te la fa. E poi cioè parliamone, gli Olicity. Due stagioni a costruire una ship e cosa fanno? Ti piazzano un bacio in un promo e poi ovviamente si rivela una presa per il culo pazzesca perché tutto finisce ancora prima che sia iniziato. Ma a parte questo, che potrebbe anche creare del potenziale per il futuro, Felicity mi ha parecchio delusa in questa stagione, arrendevole, con la metà della sua solita verve, fiacca. Insomma si è amellizata pure lei. Ora, non vogliatemene, io la adoro, ma questa non è stata la sua stagione. Siate onesti. Salvo solo Diggle e Ray, ah Ray, che ventata d’aria fresca, che uomo. Meno male che te ne vai (Legends of Tomorrow ti aspetto!!!!) da qua altrimenti il virus Amell colpiva anche te.

ONCE UPON A TIME

Ora, dopo una terza stagione davvero sopra le righe, non potevo non avere delle elevatissime aspettative. Peter Pan è sempre stata una delle mie favole Disney preferite e i produttori esecutivi, come sempre in Once, l’hanno resa davvero in un modo eccezionale, imprevedibile ma al tempo stesso perfettamente contestualizzata. Ecco, un passo falso dovevano farlo. Altro che uno. Tutta la prima parte della stagione non era per niente inserita in alcun filo logico, non c’ho trovato alcuna connessione al proseguimento della stagione, come giustamente diceva Anna nei suoi commenti, come se la parte di Frozen fosse stata incollata lì a posteriori. E la storia che doveva essere il fulcro, la ricerca dell’autore, è stata solo accennata e poi risolta in una manciata di puntate. Vogliamo parlare del lato Oscuro di Emma? Più che volta al suo lato da cattiva sembrava una fattona in cerca di una dose (modalità “che c’hai un deca?” – attiva), il tutto perché?!? Perché non riusciva a perdonare i suoi genitori per aver commesso un gesto poco “eroico”, perché non poteva fidarsi di loro… seriamente? Il tutto risolto in quanto, due puntate? MA DAI. Avete messo tanta carne al fuoco e una parte s’è bruciata. Salvo solo Regina e la sua storia perché in mezzo a tutti questi personaggi raffazzonati è l’unica sempre coerente e che dà un po’ di brio. E poi Emma Signore Oscuro rende la prossima stagione interessante… ma questa, anche no.

Per quanto riguarda le serie “VABBEH, UN’ALTRA POSSIBILITA’ GLIELA DO” ce ne metto solo una, giusto per non trattenervi tutto il giorno su questo articolo…

THE FLASH

Non è che The Flash non mi sia piaciuta, anzi. Però non ha avuto quel non so che da farla diventare qualcosa di più di una serie da guardare per passare 40 min in serenità. La trama orizzontale non era neanche male, abbastanza ben strutturata ma sinceramente troppo complessa e intrigata e non sempre molto logica e ok che si parla di supereroi però boh… se il tuo antenato si ammazza ancora prima di procreare, tutti quelli prima di te, te compreso, non potranno più esistere (o mai essere esistiti) quindi mah… c’è qual quadra che non cosa… Le storie che hanno poi una forte singola di puntata in puntata mi lasciano sempre un po’ così… mi annoiano dopo un po’, e una parte di questa stagione è stata ricca di trama verticale e poca trama orizzontale. Insomma, se avessi saltato qualche puntata non ci avrei perso granchè… e allora chi me lo fa fare di seguire la serie?!? Vedremo l’anno prossimo!

Menzione d’onore ad una serie brevissima, alla sua prima stagione che mi ha catturata fin dai primi minuti per l’ambientazione, i colori, il carattere dei personaggi…

POLDARK

Ross Poldark è una persona che lotta per ciò in cui crede, che guarda avanti sulla strada senza perdere di vista ciò che lo circonda, e ciò che è giusto fare, a livello umano. E Demelza, è la genuinità, una semplicità che può essere vista come mancanza di istruzione o di grettezza ma che in fondo è solo ingenuità e purezza di spirito. Anche qua, come in Outlander, la bravura degli attori ti porta ad entrare in sintonia con ogni personaggi, anche gli antagonisti in fondo ti sembrano da “comprendere”… questa è una serie che ti entra dentro, che ti fa piangere di gioia e di dolore nel giro di poche scene, che ti fa desiderare arrivi presto la seconda stagione!

E voi cosa ne pensate? Quali sono le serie che bocciate o promuovete? Ovviamente potrei citarvene io stessa molte altre ma queste sono quelle che mi hanno impressionata di più, sia in positivo che in negativo, e scusatemi se sono stata un po’ troppo “pesante” nel giudicarne alcune ma insomma, cosa devo dirvi, io la penso così!

 

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Nata negli anni 80, grazie al suo papà clone di Magnum P.I., cresce a pane e “Genitori in blue jeans” (dove si innamora di Leonardo di Caprio che troverà poi in quei film tanto amati come "What's Eating Gilbert Grape" o “Total eclipse”), l’uomo da 6 milioni di dollari, l’A-Team, Supercar e SuperVicky. L’adolescenza l’ha trascorsa tra Beverly Hills 90210, Santa Monica e Melrose Place..il suo cuore era sul pianeta di Mork e alle Hawaii..anche se fisicamente (ahimè) era sempre e solo nella provincia bergamasca. Lettrice compulsiva fin dal giorno in cui in prima elementare le hanno regalato Labirinth è appassionata di fantasy (Tolkien è il suo re, Ann Rice e Zimmer Bradley le sue regine) e di manga (Video Girl AI in primis per arrivare a Paradise Kiss e Nana), anche se ultimamente è più orientata a letture propedeutiche pediatriche! Ama studiare (tra laurea, dottorato e master ha cominciato a lavorare a 28 anni!!) ed imparare, ma non fatela arrabbiare altrimenti non ce ne è per nessuno!

4 COMMENTS

  1. Ahahahhahahahahahahahah! Mi ritrovo a concordare con te su tutto…tranne che su Stephen. Ma va!? XD
    Sulla trama stendiamo un velo pietoso, perchè gli autori hanno fatto una porcheria, sprecare così una serie e dei personaggi con quel potenziale, è un peccato degno del peggiore cerchio infernale!!! Hanno fatto perdere la sua identità ad Oliver, quando poi l’eroe oscuro ormai tira, inutile prenderci in giro, vedi Klaus…Concordo anche su Felicity, in questa stagione ha cambiato più stati d’animo lei, che donne Barney Stinson!!! E l’altra puttanata è lasciare andare un personaggio come Ray.
    Su Amell mi trovi in disaccordo, perchè nonostante gli abbiano ammazzato il personaggio, io non lo trovo mono-espressione, al contrario, credo che con gli occhi e con impercettibili movimenti del viso e del corpo, comunichi più di mille dialoghi!!!

    • gli abbiano ammazzato il personaggio troppo vero purtroppo… Gli occhi da orso? Espressivi?…mmmmmmhhh…a me sembra sempre un cane bastonato in attesa del crocchino…

  2. Il commento sulla trama di flash e sul fatto del suicidio di thawn per salvare Barry è un po sbagliato, perche essendo un paradosso temporale in risolto da secoli non possiamo metterci qui a criticare la loro soluzione

    • @seanwlk guarda io in fisica ho sempre preso a stento la sufficienza… Però se uno non è mai esistito non è mai esistito..
      Detto questo, forse ci starebbe se considerassimo universi paralleli ma vista la mia incompetenza in merito Nn posso che tacere!

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