Sono confusa. Sarà per i troppi spoiler, sarà perché noi fan di Pretty Little Liars siamo troppo intelligenti e ci eravamo già arrivati oppure sarà che personalmente mi aspettavo una scena finale alla Toby-A, EzrA & coA. ma questo summer finale, per quanto bellissimo, a tratti incredibilmente triste e inquietante e anche evidentemente diverso dai precedenti, non è stato shockante quanto avevo previsto nell’intera stagione che mi ero costruita nella mia mente. E la vera sorpresa per me non è stata tanto la morte ampliamente annunciata di un personaggio importante quanto la storyline che hanno impostato per il futuro di un altro personaggio, la mia Liar, lei che problemi non ne ha mai avuti finora, l’unica e inimitabile Spencer Hastings.
(RIP piccola Hobbit :'( )
Because she’s MONA
L’avrò anche visto arrivare ma non significa che la morte di Mona non mi abbia sconvolto un minimo anche perché, prima che A aprisse quel dannato cofano negli ultimi secondi, la mia mente era già partita in quarta con la convinzione: “Finchè non vedo il corpo, non ci credo”, povera Mona perché è stata la prima vera “sfigata” di Rosewood di cui hanno effettivamente fatto vedere il corpo e da una prova del genere non si torna indietro, neanche una come Marlene potrebbe. Cosa posso dirvi? Mona va via ma porta con sé nella tomba tanti segreti che a quanto pare rimarranno tali, come recita il titolo dell’episodio e il verso della canzone simbolo dello show; Mona esce di scena ma io non ho ancora capito da che parte stesse. Fin dall’inizio io ho puntato su Melissa nel TotoMorte e se a tratti la sua dipartita sarebbe stata (almeno per come l’avevo immaginata io) più drammatica ma in fondo esclusivamente per Spencer, uccidere un personaggio chiave e ancora così vivo e inserito nella storia come Mona è stata indubbiamente una decisione narrativa straordinariamente coraggiosa e oserei dire anche vitale per la serie e per gli sviluppi che questa scelta apporterà nella seconda parte della stagione.
Come ho ripetuto spesso, io Mona non riuscivo mai a capirla del tutto ma a questo punto credo che fosse anche un’ambiguità del tutto voluta perché con un personaggio del genere abbiamo imparato, forse troppo tardi, che l’unica risposta ai tanti perché che la circondavano era: “Because she’s Mona!”.
Mona era a tratti un po’ il simbolo di una serie come PLL, era enigmatica, inquietante, vagamente folle, onnisciente ma alla fine pur sempre una ragazza con un obiettivo più comune e ordinario di quanto lei non lo fosse mai stata: essere accettata, far parte di qualcosa di più grande, sentirsi protetta e amata come Spencer, Aria, Hanna e Emily si amano l’una l’altra. Mona era anche l’emblema di tutto ciò che Alison aveva fatto, della persona in cui l’aveva trasformata dopo averla sottoposta a sottili e malvagie torture psicologiche, del gioco in cui l’aveva spinta in qualche modo e che alla fine, io credo, si sia ritorto contro nel peggiore dei modi e sebbene io dubiti che Ali sia stata la persona che ha messo fine alla vita di Mona, non ho dubbi nel credere che, in fin dei conti, lei è il motivo per cui è morta.
Restando dell’idea che Mona fosse da sempre strettamente legata alla A originale e che quest’ultima l’abbia utilizzata per i suoi scopi, ciò che questo summer finale mi ha mostrato non è altro che una ragazza inserita fin dall’inizio in un gioco più grande di lei e che quando ha cercato di tirarsene fuori perché la sua vendetta era compiuta e perché aveva capito di poter davvero avere altro dalla vita, è stata fermata probabilmente dalla stessa persona con cui aveva collaborato fin dall’inizio.
Spencer, Aria, Hanna e Emily hanno finalmente deciso di tagliare non i ponti ma quelle dannate catene che le tenevano legate ad Ali e sapevano, senza ombra di dubbio, che Mona poteva essere l’unica in grado di aiutarle a liberarsi di lei, semplicemente “perché è Mona”. E Mona d’altro canto accetta, per tante ragioni: perché sente di essere in debito con loro, perché isolare Alison è da sempre stato il suo obiettivo principale ma soprattutto perché condividere l’amicizia che lega le ragazze era quel desiderio che Mona non avrebbe mai ammesso, forse neanche a sé stessa, e aiutarle a riprendersi le loro vite poteva essere forse, in futuro, la leva giusta per far parte di quel piccolo club esclusivo che Spencer, Aria, Hanna e Emily non sanno neanche di aver formato.
Con l’aiuto di Mona, Spencer, Aria, Hanna e Emily riescono a scoprire cosa Alison ha confessato alla polizia e quali bugie è riuscita a dire per eludere addirittura anche la macchina della verità ma la vera rivelazione non è tanto la scoperta del doppio volto di Ali, quello che adesso è ormai evidente e che alla fine in tanti abbiamo riconosciuto fin dall’inizio, ma bensì il capovolgimento di una storia che adesso vede Mona come chiave dell’unica possibilità delle ragazze di sfuggire al controllo di Alison una volta per tutte.
Ciò che mi ha sempre colpito particolarmente di Mona, più delle indagini, più delle sue grandiose capacità di hacker, più della sua estrema intelligenza, è la sua straordinaria attenzione alla psicologia umana, in particolar modo quella di Alison che certamente ha passato molto tempo a studiare e analizzare, prima per diventare come lei e poi per sconfiggerla definitivamente. Mona mostra alle ragazze finalmente ciò che Alison è e che è sempre stata ma soprattutto illustra loro ciò che tutte quattro significavano per lei, ossia semplicemente una caratteristica, una determinata qualità che le rendeva adatte a quel gioco, a quella sfida perenne che era la sua vita. Intelligenza, Lealtà, Ammirazione, Compassione, Alison aveva scelto Spencer, Emily, Hanna e Aria per questi motivi, perché ognuna di loro aveva qualcosa che a lei serviva o che semplicemente le mancava.
Mona vive per la prima volta sullo stesso piano delle ragazze, condivide il loro obiettivo e lavora con loro per raggiungerlo ma proprio quando credeva di esserci riuscita, proprio quando pensava di aver ottenuto quella rivincita per cui aveva sacrificato tutta la sua vita, Mona paga il prezzo più alto per aver assecondato il desiderio malato di qualcuno che adesso ha scelto di non avere più bisogno dei suoi servigi.
L’aspetto davvero shockante dell’episodio, come ho preannunciato, è stato per me l’arresto di Spencer con l’accusa di aver ucciso Bethany Young, scambiandola probabilmente per Alison DiLaurentis, quindi avvisate Melissa che tutto ciò che ha fatto per proteggere sua sorella, per quanto bellissimo, a quanto pare non è servito a molto. Parlo di “aspetto shockante” perché credevo che, almeno da questo punto di vista, i problemi per Spencer fossero ormai archiviati ma a quanto sembra la storia tende a ripetersi e con le sue finte confessioni e le parole non dette ma appena accennate, Alison ha scelto di proteggersi lasciando Spencer, Aria, Emily e Hanna in balia delle bugie che lei per prima ha detto, guardandole mentre cadono una dopo l’altra come un effetto domino e ricominciando proprio da quella ragazza che è stata per lei un’eterna spina nel fianco, un comportamento indubbiamente troppo simile a quello che da sempre ha avuto A nei loro confronti.
Ma Spencer la conosciamo, non ha mai smesso di lottare, e prima di essere arrestata ha provato con tutta se stessa a combattere contro quella trappola che Alison aveva poggiato delicatamente ai suoi piedi. Accompagnata da quelle persone che le ricordano ancora una volta che qualsiasi cosa succeda l’affronteranno sempre insieme, Spencer torna al Radley ma questa volta sotto copertura al fianco di un’esperta Mona e di Aria che funge da esca e da distrazione mentre Hanna e Caleb (a quanto pare non è possibile mentire a quel faccino dolce!) restano in auto a controllare tutto dall’esterno.
Purtroppo però il magnifico gioco di squadra non serve a molto e la scoperta di un evidente astio di Bethany nei confronti di Alison e soprattutto di sua madre che a quanto pare aveva avuto una relazione con il padre di Bethany, non impedisce a Holbrook di arrestare Spencer di fronte agli occhi delle sue amiche e di Toby.
E anche Toby non se la passa esattamente bene perché nonostante la divisa gli stia da Dio e nonostante il regalo meravigliosamente dolce di Spencer, non riesce neanche a raggiungere la serata che doveva ufficializzare il suo ingresso in polizia perché viene improvvisamente travolto da un’auto e costretto a una sedia a rotelle anche se solo per qualche tempo.
Che Spencer uscirà di prigione nel giro di un secondo è indubbio; che Ali pagherà presto questo affronto a una Hastings è praticamente certo. E qui parte anche il coro “Ridatemi Melissa, rivoglio Melissa”, Two Hastings are better than One!
Una storyline che ho apprezzato molto in questo summer finale è stata sorprendentemente quella di Emily perché è stata a tratti divertente, romantica e addirittura badass. Innanzitutto bisogna riconoscere ad Alison un merito importantissimo: mi ha fatto apprezzare immensamente Paige che mi è davvero piaciuta, forse per la prima volta, al fianco di Emily perché quando è con lei, Emily ricomincia a sorridere e a organizzare il Natale con quasi un mese d’anticipo, arruolando anche Hanna e Caleb e indossando t-shirt sinceramente grandiose!
Emily in versione “Nazista del Natale” è stata probabilmente la parte più leggera dell’episodio ma alla pari anche della versione “Emily-Mata Hari” che cerca di attrarre Alison per tenerla occupata mentre le ragazze irrompevano al Radley. Certo, il piano di Emily non è uno dei più geniali visto che lascia il telefono alla portata di Ali ma il modo in cui l’affronta dopo a carte scoperte è davvero degno di nota, love you EM!!
A parte il ruolo attivo nella “missione-Radley”, anche Aria ha il suo momento di leggerezza con Ezra (lo so, è shockante come evento) che si prepara a trascorrere il primo Ringraziamento con la famiglia Montgomery (che a quanto pare è parecchio strana ma chi non lo è a Rosewood?) come fidanzato semi ufficiale di Aria.
E infine arriviamo anche ad Hanna per la quale non c’è molto da aggiungere se non una più che giusta distruzione dello stereotipo che la vedeva come la “meno sveglia” del gruppo mentre la sua evoluzione è stata probabilmente la migliore nel gruppo, consacrata perfettamente dalla scoperta di essere ambita da alcuni dei migliori college statunitensi, like a boss HAN!
Il finale è stato certamente grandioso, inquietante e drammatico allo stesso tempo: Mona viene dichiarata ufficialmente assassinata tra la disperazione (e questo ha fatto male) di sua madre e anche di Hanna, da sempre l’unica ad aver vissuto davvero la parte migliore della ragazza. Alison in lontananza accenna un sorriso mentre A mantiene una promessa che aveva fatto tanto tempo fa, incolpando le ragazze per le sue azioni.
Domande? Tante. Le più importanti:
Alison è A? Forse a questo punto della storia non sarebbe una gran sorpresa e proprio per questo la teoria perde di validità ma bisogna ammettere che le basi ci sono tutte e sono sempre più consistenti.
Alison ha ucciso Mona? Non credo, i capelli biondi sotto il cappuccio non sono un indizio valido considerando anche i fattori: CeCe, gemella, parrucca, Bethany (che non sono ancora del tutto certa che sia morta).
Chi è A? Beh, quando lo capite ditelo anche a me perché io non ci sto capendo più niente!
Anche questa prima parte della quinta stagione di Pretty Little Liars è giunta al termine, con un finale indubbiamente esplosivo e con premesse direi ottime per la seconda parte. Noi invece ci rivediamo a Natale per il primo episodio speciale dedicato alla festività per eccellenza che quasi certamente però Marlene riuscirà a rendere un inferno per le ragazze.
Raccontarvi PLL con i miei occhi è stato un immenso piacere come sempre,
kisses, Walkerit-A
Ho letto qualche articolo del tuo blog e devo dire che sei molto brava! Mi piace leggere soprattutto l’aspetto sentimentale del film, che tu spieghi a perfezione! Mi ritrovo in molti tuoi punti di vista!
Ma che tu sappia…. cece drake che fine ha fatto? Non può essere sparita cosi.. Sa troppo!
-Whoislying?V.
WOW Grazie mille!!! Sono felicissima che tu abbia colto il mio voler far emergere la psicologia dei personaggi che troppo spesso sembra essere ignorata da tanti altri!!! Grazie Davvero!!
CeCe Drake andò via con i documenti falsi di Alison nel finale della quarta stagione perchè era accusata dell’omicidio di Wilden ma dicono che stia per tornare e penso che tornerà anche presto perchè al momento Ali non ha molte persone su cui contare!
Il problema è…. Aly, con tutti i suoi aspetti negativi eccecc, può fidarsi di Cece Drake?
A volte penso che tutta questa storia sia stata messa su da Aly in persona con l’aiuto di Cece, ma poi mi chiedo se non sia un pensiero troppo “semplice”.. Tutto fa pensare a questo, ed è proprio per questo motivo che non mi fido xD
Altra cosa, come faccio a iscrivermi al tuo blog? Così quando sono sul mio blog e vado nella home mi appaiono gli ultimi post!! 🙂