“PLL diventa ogni giorno più inutile, trash e banale, lo vedo solo per divertimento anche se sono troppo cool per questa serie tv” … ehm no, questo commento non lo leggerete mai seriamente nelle mie recensioni, #sorrynotsorry! “Episodio fenomenale, meraviglioso, perfetto” … ecco questa sarebbe un’esagerazione, dite che devo essere sincera eh? Damn! Ok ragazzi, posso ammetterlo: PLL non mi ha fatto impazzire questa volta ma in fondo me lo aspettavo, è la tipica “quiete dopo la tempesta” … beh, prima dell’altra tempesta ovviamente! (E anche “quiete” prendetelo nel senso lato del termine!) Indubbiamente un paio di momenti positivi ci sono stati e se A avesse continuato a stringere la sciarpa gialla intorno al collo di Ali avremmo senz’altro visto un’altra storia meravigliosa , ma non possiamo avere tutto dalla vita no? In compenso ho ricominciato ad odiare Emily, perché deve sempre farmi arrabbiare quella ragazza?
“A doesn’t shoot and miss”
È incredibile come Caleb sia diventato la voce della verità dopo essere tornato a Rosewood da circa 5 minuti e la sua perspicacia diventi invece direttamente proporzionale all’odiosità di Alison e all’ingenuità di Emily, e voglio definirla “ingenuità” perché sono una brava persona e perché quando si tratta di Emily sparlare sarebbe come gettare terra sul corpo della signora DiLaurentis, tanto per intenderci. Ma la verità è questa al momento: da una parte abbiamo Caleb che inquadra subito la situazione e riconosce il gioco di A che contrariamente a ciò che può sembrare, non è un idiota perché continua a mancare Ali ma semplicemente ha ricominciato a giocare con lei e con le sue paure, e dall’altra parte abbiamo la simpaticissima Alison che con astuzia dice “non era A perché altrimenti mi avrebbe uccisa” e dopo un secondo riceve il messaggio “non ti volevo uccidere, non ancora”, che dire: a chi tutto e a chi niente.
Stupidità a parte quindi, dopo averci provato la prima volta, A ha deciso di passare al livello successivo, al suo livello, perché in fondo sta soltanto ricominciando a torturare psicologicamente le sue vittime, come ha sempre fatto, spingendole sull’orlo del precipizio per poi lasciare che tornino al sicuro solo per poter ricominciare da capo il giorno dopo. Per questo motivo dell’esplosione di casa Cavanaugh loro subiscono soltanto il contraccolpo, dell’aggressione subita in casa sua Ali riporta solo un gran mal di testa e un po’ di mal di gola, perché giocare con le proprie vittime non è altro che il primo capitolo del manuale dello stalker professionista e le ragazze adesso devono ricominciare a programmare le loro vite in base ai progetti che A ha in serbo per loro.
In realtà però tutto sarebbe molto più facile se il loro unico problema fosse A e se potessero dedicarsi interamente a questo obiettivo probabilmente l’avrebbero archiviato molto tempo prima. Ognuna delle ragazze deve invece affrontare i propri demoni personali e quello di Hanna è sempre lo stesso dall’inizio della stagione e si chiama Alison DiLaurentis. Con Hanna divento quasi empatica perché mi sembra che si stia spingendo sempre più a largo e che dopo ogni episodio la sua capacità di respirare e di tornare a riva diminuisca drasticamente. Hanna sta soffocando ma nessuno sembra notarlo. Alison le sta togliendo tutto, la sicurezza, il sorriso, la tranquillità e adesso anche la fiducia di Emily e proprio con Hanna la cara Ali riesce a far emergere il suo vero volto, con sottili e velate frecciatine che minano ogni singolo tentativo di Hanna di tornare ad avere una vita normale. Alison diventa sempre più subdola, indossando la maschera della vittima per eccellenza ma quando nessuno sta guardando, si mostra per quello che è e che è sempre stata: una ragazza cinica ed egoista che gioca con le vite degli altri per prenderne ciò che più le serve. E a chiudere il quadro della perfetta giornata di Hanna Marin ci pensano i “suoi” ragazzi e se Travis è colui di cui ha bisogno, Caleb è l’unico che ha sempre voluto ma che adesso forse diventerebbe soltanto un’altra variante sbagliata nella sua vita.
Di fronte quindi a tutto ciò che non va nella sua quotidianità, quando Hanna scorge una possibile soluzione ai suoi problemi, sceglie di afferrarla al volo, anche se non sembra giusto, anche se sa che forse non risolverebbe davvero la sua situazione. Alison sembra decisa a fuggire nuovamente perché in fondo è ciò che le riesce meglio, andare via e lasciare che gli altri paghino al suo posto, e se quello è il suo desiderio, Hanna decide di aiutarla a realizzarlo, sperando così di tornare in una realtà dove affrontare A è molto più semplice e accettabile che convivere con Alison.
E così mentre Hanna preparava la fuga, A consegnava ad Ali il suo regalo d’addio ma ecco che arriva Emily e rovina entrambi i piani.
Emily in questo episodio ha messo in atto ogni singolo lato del suo carattere che odio e che riesce a farmi imprecare senza sosta contro lo schermo del pc. Dopo essersi fatta passare quella vampata d’orgoglio che chissà per quale miracolo, aveva avuto nel precedente episodio, Emily torna ad essere l’unica e sola Ali’s Angel e passa praticamente l’intero episodio a cercare di capire chi volesse farle del male, della serie “prendi l’elenco telefonico e parti dalla prima pagina”. E se andare da Paige e pregarla, facendo leva sui suoi sensi di colpa, di dirle i nomi della Mona’s Army si dipingeva già di disperazione, la scenata che si permette di fare a Hanna quando scopre il suo piano è un tripudio di stupidità.
Il momento più triste sinceramente è stato notare che Emily si era effettivamente resa conto dell’effetto che il ritorno di Ali aveva avuto su Hanna ma aveva deciso di ignorarlo e di usarlo adesso contro di lei accusandola in fondo di aver semplicemente cercato di eliminare dalla sua vita il suo problema maggiore. Per concludere poi al meglio la sua missione, NikitEmily si scaglia contro A, si prende anche lei un paio di colpi ma riesce ad arrivare in soccorso della sua amata Alison sulla quale poi veglia amorevolmente durante la notte, meravigliosamente … insopportabili.
Ma apriamo adesso una finestra sul mondo di Spencer che stava pensando di cambiare cognome in “Maiunagioia” o forse semplicemente prenderà il mio di cognome visto che a livello di sfiga siamo molto vicine (I feel ya sistah!).
Analizziamo la sua giornata: si alza al mattino e una psicopatica stalker le dà il buongiorno ma si va avanti lo stesso perché tanto è felice con il suo fidanzato (nonostante i suoi capelli) ma a lui fanno esplodere la casa e quindi evapora per tutto l’episodio. A Rosewood però può capitare, l’importante è avere delle buone amiche su cui contare: Hanna … e no Hanna ha già troppi problemi per conto suo; Emily? Si, certo … ; Aria? Si dai, Aria c’è sempre … anche se ha ricominciato la sua strana storia con Ezra quindi l’aiuto serve quasi di più a lei e Spencer si mette nuovamente in posizione di difesa;
Ali? Dopo tutto quello che è successo, se Spencer va da Ali ci sono buone probabilità che arrivi lì dove A non è giunto due anni prima! Alla fine della giornata dunque, Spencer ha affrontato gran parte dei suoi problemi da sola ma per fortuna qualcosa cambia nelle sue dinamiche familiari e dopo aver cercato di ripulire il nome di suo padre e di far riappacificare i suoi genitori, sua madre finalmente le dice:
“Torniamo a casa!”
– ah, ecco una buona notizia –
“Ma tuo padre va via”
… ARE YOU FUCKING KIDDING ME?
Non c’è da sorprendersi quindi se il suo locale preferito da frequentare stia diventando il Radley e Eddie Lamb il suo nuovo BFF!
Nonostante quindi la sua giornata tipo, Spencer è sempre e solo l’unica a cui sembra importare davvero riuscire a scoprire qualcosa di nuovo su Bethany Young e sul suo coinvolgimento in tutta questa storia, ora che A è ufficialmente tornata alla riscossa.
E infine arriviamo al nostro piccolo elfo che certamente sta facendo più di quanto abbiano fatto Emily e Hanna finora ma in fondo restare seduta nell’appartamento di Ezra a leggere fascicoli di ricerca non è poi questo grande sforzo! E allora dopo aver parlato con Ezra della loro storia ed essersi nascosta dall’unico detective in città che lavora davvero, la Tanner che è tornata più determinata di prima, Aria raggiunge le ragazze per mostrare il regalo che Eddie Lamb aveva lasciato fuori dalla porta dell’appartamento di Ezra: un disegno che sprizza allegria da tutti i pori e che presumibilmente Bethany Young aveva fatto per la signora D.
Così un’idea geniale viene fuori dall’assemblea delle liars: ritornare al Radley e provare a raccogliere quante più informazioni possibili.
E se Aria aveva deciso di votare per Spencer (c’hai provato cara!), la soluzione che le ragazze scelgono ricade proprio sul piccolo elfo che si propone per un lavoro di volontariato proprio nell’inquietante ma celebre saniturium di Rosewood. È innegabile, la vicinanza con Spencer fa davvero bene ad Aria!
Con un nuovo piano, nuovi segreti e soliti nemici, le ragazze cominciano o forse semplicemente continuano la loro eterna guerra contro A e contro tutti coloro che quotidianamente si impegnano così duramente per distruggerle.
Noi invece ci vediamo la prossima settimana per scoprire quale altro uragano si abbatterà sulle nostre liars,
sempre vostra, Walkerit-A