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Player Addicted: Heroes Of The Storm

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Player Addicted: Heroes Of The Storm

Una cosa che forse molti di voi non sanno è che prima ancora di essere una telefilm addicted io sono una videogiocatrice (e no, prima che lo chiediate non sto parlando di Candy Crush Saga o Hello Kitty Onlinebecause the videogames world is dark and full of misogyny).

Fatta questa doverosa premessa, ho deciso di mettere a frutto una conoscenza costruita nel corso di lunghi pomeriggi passati a picchiare furiosamente sulla tastiera e a imprecare come uno scaricatore di porto consigliandovi alcuni giochi a cui secondo me vale la pena dare almeno una possibilità.

Per cominciare ho scelto Heroes of The Storm (d’ora in poi HOTS), un MOBA della Blizzard scaricabile a titolo completamente gratuito dal sito ufficiale.

Innanzitutto è necessaria una piccola parentesi: i MOBA, o multiplayer online battle arena, sono un genere di videogame che vede due squadre sfidarsi nel tentativo di distruggere la struttura principale avversaria (in HOTS questa struttura è rappresentata dal nucleo).

Il campo di battaglia è diviso in un numero variabile di lane (in genere tre, ma anche due nel caso di particolari mappe), delle corsie lungo le quali gli eroi devono avanzare distruggendo i minion e le fortezze nemiche in modo da aprirsi una strada verso il nucleo.
In questa epica impresa gli eroi saranno aiutati da mercenari che sarà possibile assoldare (leggi: corcare di mazzate) e da obiettivi che spunteranno ogni tanto in mappa.
Ciascuna mappa ha il suo particolare obiettivo, non starò a farvi una descrizione di ognuna perché sarebbe una cosa lunga e tediosa e perché sul sito del gioco trovate comunque delle schede esaustive. Vi basti sapere che nel 99% dei casi gli obiettivi sono fondamentali per vincere la partita. Sappiate anche che sempre nel suddetto 99% dei casi i membri della vostra squadra si comporteranno da decerebrati e li ignoreranno ferocemente, causandovi ulcere ed emicranie memorabili.

Nel corso della partita, le squadre guadagnano punti esperienza, che permettono ai giocatori di avere accesso ad abilità e talenti via via più potenti e distruttivi: nel corso dei primi minuti non fatevi tentare dagli scontri, cercate soprattutto di accumulare esperienza.
Una regola d’oro è non lasciare mai una lane scoperta, cercate di dividervi sempre con intelligenza in modo da massimizzare il vostro guadagno in termini di crescita del team (sì, non siamo in League of Legends, in HOTS l’esperienza viene equamente suddivisa fra tutti i giocatori, quindi potete evitare di bestemmiarvi addosso perché uno vi ha rubato la kill).

Per quanto riguarda i ruoli che il giocatore può svolgere all’interno del team, essi sono fondamentalmente:

  1. Tank: sulle sue spalle grava fondamentalmente il destino del mondo. Questo povero essere deve avere occhi ovunque e una laurea in matematica per calcolare sempre esattamente chi si trova dove e quando.
    Non solo, deve scegliere il momento opportuno per ingaggiare il team avversario (un solo secondo di tempismo sbagliato può portare allo sterminio dell’intera squadra) e fare scudo con il proprio corpo per impedire ai nemici di ridurre in poltiglia i suoi compagni.
    Come ho detto una vita di stenti.
    Consigliati per cominciare: Johanna, Muradin, ETC.
  2. Healer: il figlio della serva 2.0. Non è raro vedere il pirla di turno fatto di carta velina tuffarsi da solo stile Tania Cagnotto in mezzo a cinque nemici armati fino ai denti, finire maciullato e poi lamentarsi per i restanti minuti della partita perché OVVIAMENTE la colpa è dell’healer che non è stato in grado di tenerlo in piedi (se sentite dell’astio è perché a parlare è proprio un healer).
    Consigliati per cominciare: Lili, Malfurion.
  3. Specialista: altra categoria sfigatissima e vittima di pregiudizi. Di base il loro compito è fare più danno possibile alle strutture avversarie e accaparrarsi esperienza per i membri del team, permettendo di aggiudicarsi un vantaggio che può rivelarsi fondamentale.
    Ricapitolando, quindi, ‘sti poveri cristi passano l’intera partita a farsi un mazzo tanto, buttando giù a testate le torri nemiche e schivando come ninja gli avversari che cercano di far loro la pelle, ma in genere vengono presi a male parole alla prima occasione da tutto il resto della squadra.
    C’è anche da dire che per molti di loro specialista è sinonimo di kamikaze, quindi  talvolta gli insulti sono pure giustificati.
    Consigliati per cominciare: Sylvanas, Nazeebo.
  4. Assassino: quelli che di professione se la tirano. Ma tipo un sacco. Mentre gli altri sputano sangue per tenerli in vita, quelli si pavoneggiano come Oberyn davanti alla Montagna, sparano palle di fuoco a caso e gigioneggiano con la folla.
    Per sapere come reagiscono quando ovviamente finiscono per farsi ammazzare grazie al loro elevato grado di idiozia, vedere il punto 2.
    Consigliati per cominciare: Raynor, Valla.

I vari eroi possono essere acquistati in game grazie alle ricompense giornaliere ottenibili portando a termine determinate missioni, ma è anche possibile trovarli all’interno dei forzieri ricompensa che si ottengono ogni volta che si sale di livello o comprarli dallo shop.

Se volete vedervi qualche video per cercare di farvi un’idea generale, vi consiglio quelli di Pallytime, che oltre ad essere molto preparato è anche estremamente simpatico (così eviterete di farvi due balle tante mentre cercate di raccapezzarvici).
Nel caso invece preferiste uno streamer italiano, potete seguire Mithril su Twitch.

Dal momento che giocare da soli è sempre un po’ noioso, non mancate di passare dal gruppo Sexy Panda Tea Party, dove potrete trovare un nutrito gruppo di player di tutti i livelli con cui fare gruppo.

Detto questo, vi aspetto tutti in game!

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Nata come Elisa, fin da bambina dimostra un’inquietante e insopprimibile attrazione per i telefilm e per il bad boy di turno. Le domeniche della sua infanzia le trascorre sfrecciando con Bo e Luke per le stradine polverose della sperduta contea di Hazzard. Gli anni dell’adolescenza scivolano via fra varie serie, senza incontrarne però nessuna che scateni definitivamente il mostro che dorme dentro di lei. L’irreparabile accade quando un’amica le presta i DVD di Roswell: dieci minuti in compagnia di Michael le bastano per perdersi per sempre. Dal primo amore alla follia il passo è breve: in preda a una frenesia inarrestabile comincia a recuperare titoli su titoli, stagioni su stagioni, passando da “Gilmore Girls” fino ad arrivare a serie culto quali “Friends” ed “ER”. Comedy, drama, musical… nessun genere con lei al sicuro. Al momento sta ancora cercando di superare il lutto per la fine di “Sons of Anarchy”, ma potrebbe forse riuscire a consolarsi con il ritorno di Alec in quel di Broadchurch…

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