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Pilot Addicted | Turn

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Pilot Addicted | Turn

Rieccoci a parlare insieme di pilot, oggi è toccato a quello di un nuovo prodotto dell’emittente AMC, Turn, andato in onda per la prima volta domenica scorsa. Andiamo subito a leggere qualche opinione su questo primo episodio della stagione!

TURN
Le spie hanno sempre riscosso molto successo sul piccolo e sul grande schermo. Dopo Homeland e  The Americans, si punta tutto su quelle della Rivoluzione Americana.
La storia narrata in Turn inizia nell’ottobre del 1776, gli Inglesi hanno riconquistato numerosi territori e George Washington è in difficoltà. Su questo sfondo storico si innestano le vicende di un gruppo di ragazzi, separati dai loro ideali, tra i quali spicca Abraham (Jamie Bell), monarchico, che in poco più di 60 minuti è capace di mettersi nei guai innumerevoli volte ed innumerevoli volte riesce, per un pelo, a farla franca.
E’ difficile dare un giudizio su questo pilot; se varrà la pena seguirlo o meno, più che per altre serie, si capirà sul lungo periodo.
Il ritmo è buono e la storia interessante, quanto basta per dare a questa serie un’opportunità sperando che possa migliorare sempre di più nelle prossime puntate.
Fran

Fin dal primo promo rilasciato, ho capito che questa serie era perfetta per me: ambientazione storica, trama “completa” (essendo tratta da un romanzo) ed attori interessanti. La visione del pilot non ha smentito le mie aspettative, anzi le ha soddisfatte in pieno. Turn offre un punto di vista diverso su quella che è la Guerra d’Indipendenza Americana, sulla nascita del primo gruppo di spie. Gli attori, a partire da Jamie Bell, sono perfettamente integrati nel loro ruolo e i costumi così come le scenografie e le ambientazioni, sono molto ben curate. A volergli trovare un difetto, questo pilot eccezionalmente lungo un’ora, all’inizio ci mette un po’ ad ingranare perchè deve spiegare la situazione e le dinamiche tra i personaggi, cosa che viene fatta molto bene prima di iniziare ad introdurre la storia. Non vedo l’ora di vedere cosa ci riserveranno le nove puntate successive, mi aspetto un’ottima ricostruzione delle tecniche di spionaggio dell’epoca, così come una storia avvincente a livello di personaggi. Ora che le reti via cavo ci hanno abituati a mostri, apocalissi e fantasy vari, una serie storica sullo spionaggio si rivela quantomeno originale.
Kiiro

Turn è entrato nella mia lista di pilot da vedere recentemente in quanto, ad essere onesta, fino a qualche settimana prima della messa in onda non sapevo della sua esistenza, poi tra un trailer accattivante ed un argomento di base che incuriosisce ho deciso di vedere il pilot.
Mi libero subito di quello che per me è stato l’elefante nella stanza, essendo uno spy-drama a sfondo storico, gran parte del pilot va via per dare allo spettatore il contesto in cui si ritroverà, di conseguenza tende a risultare più lento e meno coinvolgente, si limita ad essere nozionistico ma deve esserlo per poterci permettere appieno di godere dello show nella sua interezza. Infatti la seconda parte dell’episodio acquista già un ritmo diverso, inizia a mostrarci uno spostamento di tasselli e la formazione delle prime alleanze, sicuramente cose che coinvolgono di più noi spettatori.
La sigla mi è piaciuta moltissimo sia per le animazioni che per il tema musicale, impeccabili sono i costumi e le scenografie ed il cast è di tutto rispetto. In luce a tutto ciò personalmente, proseguirò nella visione perchè c’è qualcosa di interessante, dal punto di vista plottistico è un modo diverso di portare sullo schermo lo spionaggio per come lo abbiamo visto finora e, seppur non in modo eclatante quest’episodio pilota riesce ad incuriosire al punto giusto.
Lu

Voi pensate di vedere questo nuovo show? Avete già dato una chance a questo pilot? Vi aspettiamo allora nei commenti!

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