Home Pilot Addicted Pilot Addicted | Fleming. The Man Who Would Be Bond

Pilot Addicted | Fleming. The Man Who Would Be Bond

0
Pilot Addicted | Fleming. The Man Who Would Be Bond

Torniamo a parlarvi di pilot, questa volta il prodotto in questione è targato BBC America e s’intitola Fleming. The Man Who Would Be Bond, va in onda il mercoledì sera negli Stati Uniti mentre la messa in onda in UK è slittata al 17 febbraio.

FLEMING
Fleming: the man who would be Bond parla – come si può intuire dal titolo- della vita di Ian Fleming, colui che diede vita a quella che sarebbe poi diventata la spia più famosa nel mondo dei romanzi e soprattutto nel mondo del cinema: James Bond.
Non tutti sanno che in realtà il personaggio di Bond è ispirato alla stessa vita dell’autore, che partecipò con la Marina ad azioni di spionaggio.
Questo primo episodio ci mostra un giovane Fleming, interpretato da Dominic Cooper, figlio ribelle di una famiglia aristocratica inglese, scialacquatore e donnaiolo che si sente messo in ombra dal fratello Peter, scrittore di discreta fama e figlio modello. La sua vita cambia però quando gli viene offerto un lavoro dalla Marina britannica, dove – nonostante confermi la sua scarsa disciplina – riesce a mostrare fin da subito la validità del suo pensare fuori degli schemi. Nell’episodio abbiamo anche modo di vedere come inizia la storia con la donna che poi diventerà sua moglie, interpretata da Lara Pulver.
Devo dire di aver trovato l’inizio un po’ lento, probabilmente perché il primo obiettivo è quello di introdurre lo spettatore ai personaggi e al contesto storico; poi però l’episodio ha cominciato a tenere un buon ritmo e ho seguito la storia con buon interesse. Gli attori e le rispettive interpretazioni mi sono parse valide, le situazioni realistiche (tranne una che mi è sembrata un po’ troppo “romanzata”, per così dire. Quando la vedrete, probabilmente capirete a quale mi riferisco). Nel complesso, i circa 40 minuti di episodio trascorrono in maniera alquanto piacevole e scorrevole e sicuramente proseguirò con la visione anche la prossima settimana.
Bornwithoutamask

Non sono mai stata una grandissima estimatrice delle trasposizioni cinematografiche di James Bond pur trovando molto interessante e affascinante il suo personaggio. Quando ho sentito parlare di questa miniserie targata BBC America dal titolo Fleming: The Man Who Would be Bond, ed in seguito scoperto che Dominic Cooper avrebbe interpretato il protagonista, ho deciso però di aggiungerla alla lunga lista degli show da vedere.
Il primo episodio regala dei brevi scorci della vita agiata che conduce Ian Fleming insieme a sua moglie nel 1956 per poi catapultarci velocemente a 13 anni prima, l’inizio della storia di quello che diventerà l’autore dei romanzi su James Bond.
Ho trovato questo primo episodio veramente coinvolgente, non ho distolto l’attenzione dallo schermo neanche per un secondo e gran parte del merito va dato ad un Cooper che riesce a dar vita ad un personaggio schivo, intrigante, affascinante e carismatico. Lara Pulver interpreta invece Ann, la donna che riesce a catturare l’attenzione di Ian con un solo sguardo e che, come abbiamo visto nei primi minuti dell’episodio, diventerà sua moglie. Tra i due c’è una buona chimica anche se l’ultima loro scena l’ho trovata un tantino forzata, ma non per questo meno bella. Con l’Inghilterra e la Germania ormai in guerra una personalità come quella del più piccolo dei Fleming può far comodo nel settore dello spionaggio e dalle sue esperienze e avventure nascerà poi il personaggio di Bond. In conclusione la serie è convincente e coinvolgente, a me è piaciuta parecchio e anche se è presto per dirlo mi aspetto veramente tanto!
Claw

Se penso alla caratteristica principale che un pilot dovrebbe avere, il pensiero corre subito alla capacità di instillare curiosità in chi lo guarda. Potrebbe non essere perfetto e avere più di qualche lacuna, ma deve saper catturare l’attenzione dello spettatore e indurlo a guardare la seconda puntata. Fleming riesce nell’intento, nonostante qualche difetto ed una sensazione di superficialità. Probabilmente il mio giudizio è condizionato dal fatto che non amo molto l’atmosfera tipica dei film di Bond che qui, in parte, si ritrova. Ma, terminata la puntata, ho subito pensato che il maggior problema sia il passaggio troppo frettoloso da un evento ad un altro.  Nonostante questo, i 45 minuti scorrono veloci senza  mai annoiarsi, non fosse altro che, da vera British Addicted, ho passato metà del tempo a riconoscere gli attori presenti. Oltre a Dominic Cooper, il protagonista, Lara Pulver (l’indimenticata Irene Adler di Sherlock), Anna Chancellor (che io ricordo sempre per la superba Miss Bingley in P&P 1995, e per The Hour, non lo avete visto? Correte a recuperarlo!) e Annabelle Wallis (Peaky Blinders conto i giorni al tuo ritorno!).
Fran

Che dire, Fleming. The Man Who Wold Be Bond, è una di quelle miniserie che attendevo, principalmente per il cast, che soprattutto i fan delle serie made in UK sicuramente apprezzerano ( poi c’è Dominic Cooper, donzelle, devo aggingere altro?).
L’uomo dietro a James Bond è Ian Fleming, affascinante dongiovanni, dalla vita non proprio facile come potrebbe sembrare, cosa che lo segna e che crescendo, fa di lui uno scettico quando si tratta di impegnarsi in rapporti interpersonali, non solo romantici. Nella sua vita farà un po’ di tutto senza mai impegnarsi più di tanto finchè non si troverà arruolato in Marina, dove le sue idee fresche ed innovative per quei tempi fanno subito capire di che pasta è fatto.
Nel pilot di questa miniserie targata BBC America, la parte sulla gioventù del minore dei Fleming, non viene ovviamente inserita, le prime scene ci mostrano Ian in viaggio di nozze con sua moglie Ann ed alle prese con la stesura del suo primo lavoro da scrittore: Casino Royale, però torniamo subito indietro nel tempo, precisamente di 13 anni, per vedere come Fleming è diventato quello che tutti conosciamo.  Incontriamo da subito due figure femminili di un certo rilievo, sia nella vita dello scrittore che nelle sue opere, la sua vecchia fiamma Muriel Wright e quella che sarà poi sua moglie Anne Geraldine Rothermere; se consideriamo che Fleming ha creato il personaggio di Bond seguendo un po’ i ricalchi della sua vita è facile intuire in che modo le due donne si collochino all’interno dei romanzi.
Il pilot è stato, a mio avviso,  abbastanza frenetico, tutto accade rapidamente, il lavoro, i litigi, le donne, cosa che rispecchia molto in grandi linee la vita del suo protagonista. Come sempre in casi come questi le interpretazioni sono impeccabili, qualcosina in più si poteva fare con la scenografia in un paio di scene, ma ci si può facilemente passare sopra; il mood dell’epoca si respira ovunque, dai costumi alle colonne sonore… God Job!
Continuerò sicuramente a vedere questa miniserie, mancano solo tre episodi al finale ed io ho già pronti i fazzoletti, (non so quanti di voi abbiano familiarità con la storia di Fleming e se hanno deciso di rispettarla in toto dal punto di vista degli avvenimenti) spero che continui a lasciarmi piacevolmente sorpresa come da pilot.
Lu

E voi avete visto questo pilot? Cosa ne pensate? Se ancora non l’avete fatto, correte a vederlo con i sottotitoli del nostro meraviglioso team di >NoWaySubs< che trovate QUI.
Buona serata e buona visione!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here