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Pilot Addicted | Divorce

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Pilot Addicted | Divorce

Non abbiamo ancora finito con i Pilot Addicted!
Quindi… Pronti per un nuovo pilot? Questa volta si tratta di “Divorce”, la nuova comedy di HBO con protagonista Sarah Jessica Parker al suo ritorno in televisione. Io (Syl) e Sam l’abbiamo commentato per voi.
Allora partiamo.

“Divorce” è il nuovo show targato HBO, la cui trama è molto brevemente quella che segue: nei dintorni di New York si intrecciano le storie di varie coppie sposate, con e senza figli, apparentemente benestanti, le cui vite sembrano scorrere tranquille nella quotidianità del matrimonio. In particolare, il focus viene posto sulla coppia formata da Frances e suo marito, i quali hanno anche due figli. Alla cena di compleanno di una loro amica, il litigio di questa con il marito, che sfocia in un incidente con una pistola, dalla quale la donna fa accidentalmente partire un colpo mentre è preda della rabbia, e in un infarto fanno mettere in discussione a Frances la sua relazione, ormai monotona, con il marito, ed ecco che la parola viene pronunciata: divorzio.
Frances parla di divorzio amichevole, di non voler ferire il marito, né, tanto meno, i figli, di essersi semplicemente resa conto di non amarlo più e di volere, quindi, una separazione tranquilla, senza drammi e possibilmente indolore per avere un nuovo inizio… ma presto scoprirà che avere questo nuovo inizio è più difficile di quanto pensasse.

 

divorce

Vengo dagli anni e dalla scuola di “Sex And The City”, che ho vissuto appassionatamente come una sorta di religione. Non potevo quindi non attendere con ansia e meraviglia il ritorno di Sarah Jessica Parker a casa HBO, nella sua nuova serie televisiva, lungamente annunciata.
Posso dire con onestà di non essermi avvicinata a questo pilot aspettandomi di trovare barlumi della Carrie di un tempo, non vivo in privazione e non aspetto il suo ritorno. Ho fatto pace con la fine tanto tempo fa. Penso, però, che sia impossibile non sovrapporre nemmeno per un minuto Frances alla brillante ragazza newyorchese diventata icona di quel periodo, immaginandola magari come la versione più adulta e disillusa. In realtà, Frances e Carrie non sono riferibili l’una all’altra e questo è un grande punto di partenza.
Divorce” è una comedy dark che tratta di un argomento certamente non allegro come il divorzio. Lo fa con un passo meno esuberante e patinato di quanto mi aspettassi, ma non mancano momenti di comicità surreale che strappano involontariamente una risata.
Il tema è abbastanza scontato nel suo svolgimento: come detto prima, Frances, grazie a un evento inaspettato e imprevisto, molto sopra le righe (l’amica fa partire un colpo contro il marito di Frances, provocando l’attacco di cuore del marito legittimo, qualcosa che non capita solitamente durante normali feste tra adulti borghesi e risolti), si rende conto che la sua vita si è appiattita in una routine che non la fa più sentire viva. Non che i sintomi di disagio non si fossero già fatti sentire, visto che Frances ha un amante francese che somma in sé tutti gli stereotipi del caso, ma non era arrivata al punto di rottura, quello in cui non vuole più accontentarsi della vita arida dentro alla quale è scivolata quasi senza accorgersene. Anche il suo rapporto con i figli pre-adolescenti è abbastanza in trend con gli stereotipi, ovvero ci viene presentata la figlia oppositiva che la tratta con sufficienza. Vuole quindi una rottura di maggior impatto e cioè divorziare. Poi ci ripensa, in uno stato di confusione emotiva e sentimentale che può essere stato causato dallo shock. A mettere un punto fermo è invece il marito, che se prima era disposto a impegnarsi per salvare il matrimonio, non lo è più quando scopre all’improvviso il tradimento della moglie e, in una scena che io ho trovato drammatica ed esilarante insieme, la chiude fuori di casa.

Si nota già un capovolgimento delle classiche caratterizzazioni di genere: è il marito (ottimamente interpretato da Thomas Haden Church) a calarsi nella parte della coppia che reagisce d’istinto e non ha un grande controllo delle emozioni, abbandonandosi a qualche picco di isteria, mentre Frances rimane calma e fredda per la maggior parte della puntata. Lo tratta anche con un po’ di condiscendenza e paternalismo. Mi piace questo ribaltamento dei ruoli, finalmente moderno.

Per il resto non è un pilot che abbia brillato di picchi narrativi, visto che ci ha presentato una situazione abbastanza prevedibile, lasciandoci comunque a chiederci che cosa succederà nel resto della stagione: proseguiranno nell’idea del divorzio a colpi di vendette in stile “La guerra dei Roses”? Tenteranno una riconciliazione? E, quel che mi preme di più, dove andrà a dormire Frances nel frattempo? Non può davvero lasciarla fuori in mezzo alla neve!

Con un ritmo così poco frenetico, ho avuto il modo di apprezzare l’accuratezza delle scelte scenografiche e la colonna sonora che ha accompagnato questi primi trenta minuti. Ho trovato interessanti le parti di dialogo tra marito e (ex?) moglie, grazie soprattutto all’interpretazione dei due attori che, per il momento, brillano più dei loro rispettivi personaggi e del copione a loro assegnato.
È comunque un prodotto qualitativamente sofisticato, come mi aspettavo da HBO, che credo possa essere giudicato meglio tra qualche puntata, perché, a differenza di altri pilot, non ha messo troppa carne al fuoco con l’affanno di volere a tutti i costi la nostra attenzione.

Ci rivediamo più avanti per il commento all’intera stagione!
– Syl

 

Dicevamo, nuova serie targata HBO. Una comedy.
Devo dire che ogni volta che vedo apparire il logo della HBO mi aspetto di sentire due sigle in particolare: “Sex And The City” e/o “Game Of Thrones”.
Sappiamo tutti che l’emittente non si è limitata solo a questi due, ma si può dire che essi siano i più iconici.
E proprio da “Sex And The City” viene la protagonista di “Divorce”, colei che interpreta Frances: Sarah Jessica Parker, che così fa il suo ritorno sul canale che le ha dato la fama.

Anche questa storia parte in “media res”, per così dire: ci troviamo dinanzi a questi personaggi, ormai cinquantenni o quasi, sposati da molti anni, che improvvisamente si trovano a realizzare che la loro realtà coniugale non è mai stata quella che desideravano e a fare i conti con essa.
Potremmo dire che sono cinquantenni annoiati, in qualche modo, coppie in cui il dialogo, quello vero, non esiste praticamente più, oppure che nascondono un risentimento che anni e anni di cose non dette, scelte non condivise, hanno alimentato sotto la cenere. E si sa, alla fine certe situazioni esplodono, che sia con un litigio che provoca un infarto o con la scoperta che uno dei due da un po’ di tempo ha un amante, qualcuno che fa sentire nuovamente vivi, nuovamente giovani, forse, che dà pepe alla noia che sembra essere diventata quella vita in cui ci si sente incastrati, che rende il sesso nuovamente divertente e desiderabile.

Lo show, proprio per queste tematiche, appare da questo pilot come piuttosto “adulto” e anche crudo, in un certo senso. Le cose vengono dette senza mezzi termini. Qualcuno potrebbe evidenziare che questa è un po’ la firma della HBO, d’altronde anche “Sex And The City” è sempre stato del tutto esplicito e “Game Of Thrones” di certo non risparmia niente e nessuno. Quindi sì, è vero, è un po’ la firma dell’emittente, ma “Divorce” ha una crudezza diversa, venata di sarcasmo e ironia, di cattiveria sottile, ovvero quella della quotidianità.
Per quanto le situazioni e i personaggi possano essere “ridicolizzati” un poco (vedasi il marito di Frances, che è dotato di una melodrammaticità estrema), ciò che viene mostrato è la rappresentazione di come e quanto le persone normali, le coppie, possano ferirsi a vicenda.

Dire se l’episodio è piaciuto è difficile, questa volta: di certo ci sono le basi per una buona serie tv, se il tutto verrà portato avanti senza scivolare in situazioni da “soap opera” (cosa che, ritengo, si può pensare di escludere), ma “piacere” non credo sia il termine giusto. Almeno per ora.

Il pilot, a differenza di altri da noi analizzati nei giorni scorsi, non è adrenalinico, anzi, si prende tutto il suo tempo, che in un certo senso corrisponde anch’esso alla realtà della vita, ma è ben realizzato e la “lentezza” dà modo di apprezzare vari aspetti, come le scenografie e la musica e sì, anche la recitazione (applauso a Thomas Haden Church, interprete del marito di Frances, per il suo marito così meravigliosamente melodrammatico fino ai limiti del ridicolo, la vera nota umoristica, per quanto si tratti di umorismo nero, in un certo senso). Il punto è, comunque, che credo che “Divorce” sia da tenere d’occhio, perché potrebbe rivelare delle sorprese.

(Ho solo una critica: ma possibile che, anche in mezzo a tormente di neve, si ostinino a mostrare le protagoniste con cappottini leggeri, aperti, senza sciarpe e solo con camicette o magliettine al di sotto?! Autori di “Gilmore Girls”, parlo anche di voi. Non. Ci. Crede. Nessuno.)

cattura

-Sam

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