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Outlander | Nella stagione 2 lo show cambierà radicalmente

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Outlander | Nella stagione 2 lo show cambierà radicalmente

outlander_stillIl produttore esecutivo Ronald D. Moore e le star Caitriona Balfe e Sam Heughan hanno parlato con The Hollywood Reporter di quello che i fan potranno aspettarsi dalla seconda stagione del drama in onda su Starz.

Outlander sembrerà uno show completamente diverso.

Nonostante il successo e le nomination ai Golden Globe ottenuti dal drama con la prima stagione, i prossimi episodi saranno diversi rispetto a quello che gli spettatori sono ormai abituati a vedere nella serie fantasy.
I kilt e i castelli delle Highlands sono stati messi da parte. Al loro posto troveremo feste dell’alta società nella sfarzosa Parigi e vedremo Claire (Caitriona Balfe) e Jamie (Sam Heughan) tentare di avvicinare i ribelli giacobiti guidati dal principe Charles Stuart (Andrew Gower) con l’intento di fermare la disastrosa battaglia di Culloden prima che sia troppo tardi. Se nella prima stagione le battaglie si svolgevano nel fango ed erano ricche di dettagli crudi e raccapriccianti, quando avrà a che fare con la società francese, Jamie combatterà più con le parole che con la spada.

Dal momento che Dragonfly in Amber, il libro su cui è basata la seconda stagione, è molto diverso rispetto alla storia precedente, sia per quanto riguarda lo svolgimento della trama che le ambientazioni, il produttore esecutivo di Outlander Ronald D. Moore ha dovuto affrontare un compito insidioso quando si è trattato di adattarlo poiché non tutti gli spettatori sarebbero stati a conoscenza dei cambiamenti di tono dei libri.

“È stata una sfida impegnativa” ha detto Moore a The Hollywood Reporter. “Abbiamo dovuto lavorare con un libro più difficile da adattare rispetto al primo, dal momento che è più complesso: le epoche e i punti di vista si alternano, si passa da Parigi alla Scozia, per metà è una storia di cospirazione politica in cui non si sa mai di chi fidarsi, per l’altra metà è una storia di guerra. Adattare un libro simile rappresentava una sfida più grande, così come capire che tipo di cambiamenti avremmo fatto e come renderlo comprensibile per un pubblico che non lo ha letto”.

Tuttavia, Moore non teme che il “mondo diverso” presentato nella seconda stagione possa far perdere a Outlander il suo appeal.

“È uno show molto diverso. Stiamo reinventando la serie in un modo completamente nuovo” ha dichiarato Moore. “Visivamente l’ambientazione è radicalmente diversa dalla Scozia. Nella prima stagione c’erano massicci muri di pietra, arredi pesanti, legno scuro, grosse candele. Ora tutto è molto sofisticato, aristocratico, sontuoso e bello, con ricami, candelabri raffinati e argento. È affascinante poter inserire i nostri personaggi in questo mondo completamente estraneo per loro. Sono gli stessi personaggi che conosciamo dalla stagione 1, ma sono stati trasportati in un mondo nuovo”.

Il lato positivo di spostare la storia a Parigi? I costumi.

“Di sicuro realizzare i costumi per questa stagione non è stato facile. Credo che mia moglie [la costumista di Outlander Terry Dresbach] mi darebbe uno schiaffo se dicessi che è stato semplice” ha detto Moore con una risata. “Almeno c’erano molti più dipinti e incisioni dell’epoca a cui poter fare riferimento: non ci sono molti dipinti che ritraggono gli Highlander del periodo di cui parliamo, invece. La maggior parte dei quadri di quell’epoca ritraeva ovviamente l’aristocrazia, non la gente del popolo, non il mondo di Jamie e Dougal. Per questa stagione c’era molto più materiale di riferimento”.

Mentre Claire si adatta velocemente alla vita a Parigi, Jamie, nato e cresciuto nelle Highlands scozzesi, farà fatica ad abituarsi alla sua nuova casa, soprattutto dopo quello che gli è successo alla prigione di Wentworth.

“Riprenderemo la storia di Jamie e Claire più o meno da dove l’abbiamo interrotta nella prima stagione” ha detto Heughan. “Sono arrivati a Parigi, in questo nuovo mondo, con un misto di speranza ed euforia, dal momento che sono liberi e al sicuro e stanno per diventare genitori. Davanti a loro hanno un futuro che vogliono cambiare. Eppure Jamie deve ancora riprendersi da quello che ha subito a Wentworth”.

Quello che è successo con Black Jack Randall (Tobias Menzies) continuerà a tormentare Jamie nella seconda stagione e questo causerà delle fratture nel suo rapporto con Claire.
“Jamie non ne parla. Fisicamente migliorerà ma dal punto di vista psicologico ha ancora tanti problemi” commenta Heughan. “Cerca di non pensarci, di andare semplicemente a lavoro. Lavora tutto il giorno ed esce la sera e questo lo allontana molto da Claire: la situazione arriverà a un punto in cui dovrà essere affrontata. Inizialmente questo disagio si esprime nei sogni. Il suo passato lo perseguita, lo tormenta. Avranno bisogno di sanare la loro relazione, di lavorare sulla loro intimità e complicità: finché non lo faranno, il loro rapporto rimarrà danneggiato”.

Ad aggiungere ulteriore stress alla loro relazione concorre anche il fatto che Jamie è costretto a cambiare la sua intera visione del mondo quando si tratta della rivolta giacobita. Ha dedicato la sua vita a sostenere la causa giacobita ma, in seguito alle rivelazioni di Claire sul futuro fallimento della missione, ora lavora in segreto con sua moglie per sabotare i loro piani dall’interno, con l’obiettivo di salvare la sua cultura dall’estinzione.
“Dovrà comportarsi in modo sleale: sarà dura perché è qualcosa che va contro la sua natura” ha spiegato Heughan. “Jamie e Claire dovranno indossare costantemente una maschera per mischiarsi all’élite: non sarà facile per loro. Per Jamie, in particolare, non sarà una passeggiata”.

Il fatto che Claire e Jamie siano immersi negli intrighi politici in Francia permetterà loro di vedere nuovi lati l’uno dell’altra, ora che non sono costantemente in pericolo in situazioni da “questione di vita o di morte”, come nella scorsa stagione.
“Ci si può perdere nel bellissimo e colorato mondo parigino e, con il procedere della stagione, sembra di essersi addentrati nella tana del coniglio, per così dire” ha aggiunto la Balfe. “Porteremo alla luce nuovi aspetti di Claire e Jamie e li vedremo svelare anche lati delle loro personalità non propriamente affascinanti. Ci saranno un sacco di falsità, di bugie, di manipolazione. Fanno tutto ciò in nome di una missione importante ma, mentre la scorsa stagione era maggiormente incentrata sull’azione, quest’anno la storia sarà più interessante dal punto di vista psicologico”.

Inoltre, nonostante sia Claire che Jamie fossero inizialmente entusiasti all’idea della gravidanza, con il passare del tempo lei avrà dei ripensamenti.
“Vedremo che l’imminente gravidanza non sarà tutta rosa e fiori per Claire e vedremo che cosa questo significhi per lei” commenta la Balfe. “Questo potrebbe avere delle ripercussioni sul loro rapporto. Come se non bastasse, la loro relazione continua a subire forti pressioni esterne. Quindi come faranno, come coppia, a gestirle e a crescere? E non posso nemmeno nominare la loro sfida più grande perché svelerei uno spoiler enorme”.

Un altro punto che né la Balfe né Heughan hanno potuto affrontare per non rovinare la sorpresa agli spettatori è stato il possibile ritorno di Black Jack Randall. Chi ha letto i libri sa che il sadico antenato del marito di Claire, Frank (sempre interpretato da Menzies), riappare in Dragonfly in Amber. La domanda è: tornerà anche nello show?
“Nel libro è un avvenimento davvero importantissimo” ha detto Heughan dopo una lunga pausa. “Quella storia, in un certo senso, guarisce Jamie, sistema tutto. Controlla il suo destino. È davvero felice di scoprire che Black Jack è vivo perché significa che può ucciderlo. Dopo quel momento, il vecchio Jamie fa il suo ritorno. Per scoprire se lo vedremo anche nello show, dovremo aspettare. Non posso anticipare troppo”

Outlander tornerà su Starz con la seconda stagione sabato 9 aprile.

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