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Outlander 3×11 – Benvenuti Ai Caraibi

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Outlander 3×11 – Benvenuti Ai Caraibi

Il weekend del Ringraziamento ha portato allo stop molte serie tv, ma non ha fermato “Outlander”, che con “Uncharted” ci introduce infine all’ultima parte della stagione, con un episodio in un certo senso diviso in due, a doppia tonalità.

Si potrebbe iniziare con una citazione del buon vecchio Capitan Jack Sparrow.

“Benvenuta ai Caraibi, tesoro!”

Claire approda, infatti, sull’isola di Santo Domingo (oggi Repubblica Dominicana, con Santo Domingo come Capitale) e da lì inizia la sua lunga ricerca della salvezza e del marito.
La puntata, come si diceva, in un certo senso è divisa a metà dai due toni che la caratterizzano: inizialmente drammatica, vira poi più sul leggero con scene di umorismo davvero divertenti… e, come al solito, con qualche nota toccante.

In tutta la prima parte seguiamo Claire, “naufraga” e alla ricerca di un qualche segnale di vita umana sull’isola sconosciuta, per ottenere l’aiuto necessario a trovare e tornare da Jamie.
Queste scene sono silenziose, con i soli rumori della natura e della fatica di Claire e con l’unica voce fuoricampo di Claire, che racconta cosa fu quell’esperienza, che si fa sentire a tratti. Una scelta davvero opportuna, atta a dare la misura di cosa volesse dire, in quelle epoche, trovarsi soli in una tale situazione (nonché la paura e lo sgomento della protagonista), a sottolineare la drammaticità di ciò che Claire deve affrontare in quello che sembra un paradiso per la bellezza della natura, delle spiagge, dell’oceano, ma che in verità è un luogo irto di insidie e pericoli, dove il sole brucia e si può morire già solo per questo, anche se è un’isola e non il deserto. E infatti le avventure di Claire sono terribili.
Inoltre, questa scelta ricorda Jamie sul campo di Culloden.


Come vediamo, Claire viene salvata da Padre Fogden e da Mamacita, in sostanza sua suocera, e da questo momento inizia la virata verso l’umorismo, pur con gli interludi toccanti, qual è proprio quello del racconto dell’amata di Padre Fogden.
La situazione in parte complica ulteriormente il cammino di Claire, quantomeno all’inizio, ma con l’entrata in scena di questo personaggio si dà anche spazio a una breve analogia tra lui e Claire, in merito alla profondità dell’amore provato, davvero un bel momento.
Padre Fogden è piuttosto tocco, ma in fondo è buono.

Proprio l’incontro con Padre Fogden e Mamacita è ciò che porta Claire a ritrovare Jamie e Fergus.
Le scene che costruiscono il parallelismo tra Claire, che corre verso la spiaggia, e Jamie e l’equipaggio rimasto sulla spiaggia, reduci da una tempesta che li ha fatti “naufragare” (ha causato la morte di buona parte dell’equipaggio, Capitano compreso, e costretto Jamie, Fergus e gli uomini rimasti – tra i quali spiccano proprio quelli di Jamie… questi Scozzesi sono resilienti – a riparare i danni subiti dalla nave), è al cardiopalma, si sente la tensione costruita per far dubitare che Claire non arrivi in tempo e non riesca a ricongiungersi a suo marito e al loro figlio adottivo e ai loro amici.
Tutto questo fa sì che poi il sollievo per la riunificazione dei due sia davvero grande.



Da questo istante, la puntata prende definitivamente quei toni più leggeri di cui si diceva, inframezzati da momenti commoventi e teneri.
Si parte dalla dolcissima considerazione di Jamie su Fergus e Marsali, che ha anche il merito di sottolineare un punto piuttosto importante: per quanto i protagonisti della storia siano Claire e Jamie, come lui stesso dice alla moglie non sono gli unici a provare un amore così profondo, ci sono altri in grado di amarsi in modo così assoluto, ovvero, ad esempio, Fergus e Marsali (e non sono gli unici, oltre a Claire e Jamie). Certo, in sostanza fanno tutti parte della stessa famiglia e forse quella capacità così infinita di amare in modo totale è in qualche modo “ereditata”, vuoi per l’esempio (nel caso di Fergus), vuoi per caratteri simili (nel caso di qualcun altro, che non cito per non fare spoiler), ma che Jamie e Claire non siano gli unici resta un fatto innegabile.

Arriviamo, poi, a Padre Fogden e Mr. Willoughby-Yi Tien Cho, passiamo a quello tra Claire e Marsali, nel quale si vede la vera natura della ragazza, e soprattutto al matrimonio tra Marsali e Fergus, in cui Padre Fogden e la stessa Marsali danno il meglio di loro stessi.



(Fergus sta chiaramente valutando se tagliargli o meno la gola per questa domanda.)

Questo momento ci porta agli istanti più commoventi dell’intero episodio, ovvero “l’ufficiale riconoscimento” di Fergus come figlio di Jamie e Claire. Una parte della puntata davvero tenerissima e toccante, con lo sguardo di Jamie che trasmette tutto l’amore e l’orgoglio per quel bambino che hanno salvato e che li ha ripagati con infinito amore e lealtà assoluta e che dal momento in cui si è sdraiato accanto a Claire per non lasciarla sola mentre lei aspettava il ritorno di Jamie e si è invece addormentato, dopo una cena parigina finita in rissa, è diventato a tutti gli effetti il loro primo figlio. Il fatto che Fergus non sia biologicamente loro figlio non ha alcuna importanza, poiché è l’amore che crea una famiglia, non il legame di sangue. E con questo “riconoscimento” abbiamo la chiusura di un cerchio, per quanto riguarda il rapporto tra Fergus e Jamie e Claire.
Bisogna dire, inoltre, che Fergus e Marsali sono molto carini.




E giungiamo, infine, al momento tanto atteso dai lettori: la zuppa di tartaruga. Tutta la scena è davvero divertente, Claire ubriaca e malaticcia, Jamie che non riesce a fare una puntura e Yi Tien Cho che riappare in un momento poco opportuno. Chiudere l’episodio in questo modo è stata una buona scelta, perché tutto ciò dà un po’ di respiro e sollievo, soprattutto visto che altri problemi sono all’orizzonte e che di certo non ci verrà risparmiato un finale di stagione con una bella dose d’ansia e che ci lascerà bramosi di avere il seguito della storia.

Passiamo, infine, alla TOP 3:

  • Il matrimonio tra Fergus e Marsali, di una splendida comicità. Padre Fogden è favoloso.
  • “Fraser. His name is Fergus Claudel Fraser.”
  • Il brodo di tartaruga. Jamie non è l’unico in grado di fornire perle di comicità, quando è ubriaco, ferito, sconvolto… e in ogni caso anche questa volta lui ne ha fornito una: il grande guerriero Highlander è stato sconfitto di nuovo da un ago.


(La faccia di Jamie… è terrorizzato da un ago.)




E dunque, nonostante qualche taglio di personaggi e di eventi (ovviamente per il limitato spazio narrativo e l’esigenza di essere più coincisi sullo schermo, dove va eliminato il superfluo), anche questa settimana abbiamo una bella puntata, che parte con toni intensi e drammatici e si alleggerisce man mano che la narrazione procede, riservando alcuni momenti particolarmente toccanti, e che ci mostra ancora una volta una bellissima fotografia, soprattutto nella parte iniziale che vede Claire da sola cercare segni di vita sull’isola e doverne affrontare la natura splendida ma selvaggia e pericolosa.

Pertanto, anche per questa settimana mi fermo qui e vi lascio con il promo del prossimo episodio, il terzultimo di questa stagione, “The Braka”, che a quanto pare ci riporterà nel centro dell’azione.

https://www.youtube.com/watch?v=53UtEmRgI-E

 

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

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