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Outlander 3×07 – Ritrovarsi non è facile

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Outlander 3×07 – Ritrovarsi non è facile

“Outlander” torna a essere un appuntamento settimanale, e con il settimo episodio di questa sua terza stagione ci presenta una puntata in qualche modo di transizione, la quale, però, segna anche una sorta di punto di svolta e getta le basi per il nuovo capitolo della vita di Jamie e Claire.

Anche questo episodio, come i primi di questa stagione, segue due binari, che poi si riuniscono e portano al finale: abbiamo, da una parte, Claire e Jamie e, dall’altra, Fergus e il giovane Ian.

L’inizio della puntata riprende la narrazione proprio dagli istanti con cui “A. Malcom” ci aveva lasciato, ovvero con Claire costretta a fronteggiare l’uomo che si è introdotto nella camera di Jamie. E così scopriamo che la scena della sigla, nella quale vediamo Claire intenta a praticare un foro in un paziente (nel ‘700), viene proprio da questo episodio.
La frase di Jamie, borbottata quasi come un’imprecazione, “Stubborn as always” (“Testarda come sempre”) ci riporta alla realtà del loro rapporto, una delle tante cose che lo rende davvero bello e che lo fa amare così tanto: Jamie e Claire sono disperatamente innamorati l’uno dell’altra, ma questo non impedisce loro di vedere i reciproci difetti o di infuriarsi tanto da desiderare quasi di strozzare l’altro. Questo rende i loro personaggi e il sentimento profondissimo che li lega credibili, pur nella storia fortemente connotata dall’elemento fantastico del viaggio nel Tempo, perché anche quando si ama è normale infuriarsi con la persona amata e litigare.
E infatti alla fine di quella giornata, dopo poco più di ventiquattro ore dall’essersi ritrovati, eccoli intenti a discutere, con Claire che critica le scelte di Jamie, ferendolo involontariamente con l’affermazione secondo la quale Jamie non sa cosa significhi essere un genitore preoccupato, e lui che risponde non solo irato per quella frase e le critiche espresse da Claire, ma anche addolorato e geloso perché tali parole hanno evidenziato una realtà che per lui è stata fonte di immenso dolore, per l’appunto, per vent’anni. Claire e Brianna gli sono state strappate via e un altro uomo ha preso il posto che doveva essere suo, come marito e come padre. Il litigio tra i due è normale, doveva avvenire, perché per quanto si amino sono connotati da un differente modo di pensare: Claire è una donna del XX secolo, Jamie è un uomo del XVIII, con condizioni di vita estremamente diverse; inoltre, è comprensibile per Jamie temere che Claire sia tornata a provare sentimenti profondi per Frank, perché quando Claire e Jamie si sono conosciuti, quando si sono sposati, lei amava Frank. In più, come evidenziato già la settimana scorsa, i due hanno passato più tempo separati che insieme e, dopo i lunghissimi anni trascorsi e con le esperienze che li hanno cambiati inevitabilmente, devono imparare a conoscersi di nuovo. Una cosa tutt’altro che facile e non certo esente da momenti critici.
Tuttavia, come sempre la condivisione non manca tra i due, così come il romanticismo, per quanto essi siano precedenti al litigio; in questo modo ci troviamo dinanzi a uno dei momenti particolarmente belli della puntata, ovvero il discorso di Claire sul suo impegno e sulla sua dedizione come medico e la romantica risposta di Jamie.
Jamie che, quando lei sta per uscire, esplicita quel timore che era già visibile nello scorso episodio: “Tornerai subito dopo?”
Come si diceva la scorsa settimana, Jamie teme che distogliendo lo sguardo da lei, Claire possa sparire, ha paura che Claire non sia reale, sia solo un sogno destinato a svanire all’improvviso.



Infine, in questa parte abbiamo l’introduzione di un personaggio che i lettori conoscono bene, ovvero Margareth Campbell, e troviamo anche Ian, la cui reazione alla vista di Claire è meravigliosa, una delicata dimostrazione di quanto fosse sincero il suo affetto per la cognata (così come quello di Jenny) e, dunque, del fatto che lui è davvero una bellissima persona, e pertanto personaggio. Ovviamente nelle parole di Ian c’è anche una sorta di rimprovero implicito (che si deve collegare a ciò che vedremo e si intuisce già dal promo del prossimo episodio), proprio perché per molto tempo Jenny e Ian hanno pianto la perdita di Claire e si sono preoccupati per il dolore di Jamie, che è sembrato loro incapace di riprendersi da esso.

L’altra metà della puntata (circa) è incentrata su Fergus e il giovane Ian, i due “cugini” per così dire, così dediti ad aiutare Jamie sempre e comunque. Le scene che coinvolgono i due, insieme e poi solo Ian, sono quelle che donano all’episodio un certo umorismo, ma sono anche quelle che fanno convergere la narrazione sul finale.



Fergus, in particolare, è sempre lo stesso di quando lo abbiamo conosciuto, bambino. Gli anni sono passati, anche un numero non indifferente, ma lui non è cambiato affatto. I suoi discorsi a Ian sulle donne ricordano quelli che faceva a Murtagh a Parigi, quando era solo un bambino ma le capiva molto meglio degli adulti. Fergus rientra in quella caratterizzazione dell’uomo francese gran conoscitore delle donne, perché l’amore dovrebbe essere la specialità dei Francesi (ovviamente da un punto di vista letterario e di semplice nomea).

“Un ménage a trois. Two women and one moi! A rather religious experience.”

Era e resta adorabile anche adesso che è adulto, anche quando parla di sesso.
(Devo dire che sto adorando l’interprete, César Domboy, non solo bellissimo, ma anche davvero bravo, incarna Fergus alla perfezione. Mi salva dalla disperazione per l’assenza di Richard Rankin, anche se, devo ammetterlo, mi ero abituata a pensare a Fergus solo nella sua versione bambino e adesso mi ritrovo un tantino destabilizzata… Del tipo: “Oh, Fergus, adorabile piccolo, da proteggere… Oddio. Che cos’è questo figaccione impenitente?! Eri un bambino cinque minuti fa!”)
Da parte sua, Ian inizia a mostrare la sua caratterizzazione: leale, deciso, intelligente e tenero.
Per ciò che concerne l’inizio dell’intimità con la bella locandiera… beh, si potrebbe dire che è un tratto di famiglia, a quanto pare!
Proprio Ian, con la sua non cercata avventura, ci porta a un altro bel momento dell’episodio, ovvero il suo salvataggio a opera di Jamie nella tipografia in fiamme. La drammatica situazione, infatti, è un mezzo per rivedere Jamie nei panni dell’uomo d’azione e la scena del salto ricorda quanto forte egli sia sempre stato e continui a essere.




E così vediamo la bellissima tipografia andare in fiamme e, una volta uscito con il nipote, Jamie osservare con dolore ciò che era riuscito a costruire andare in cenere e quell’insegna che tanto amava a terra, proprio a sottolineare il crollo di tutto questo.
Un momento molto triste, un altro dolore che si aggiunge ai numerosi che lui ha vissuto (per quanto di certo ben inferiore a molti di questi), eppure quell’insegna a terra e la stessa tipografia che brucia sono anche un simbolo: quel capitolo della sua vita è giunto al termine e un altro se ne sta aprendo, un nuovo capitolo che lo porterà altrove, come i lettori ben sanno.


La TOP 3 della settimana:

  • La dichiarazione di Jamie a Claire. Edward e Bella chi?! (Scherzo, eh, però ragazzi…)
  • Sono indecisa tra Ian padre che rivede Claire e Jamie che salva Young Ian.
  • Fergus. Tutto Fergus. E, con Jamie, questa scena:



Awww! Mi sciolgo in tutte le scene in cui Claire e Jamie trattano Fergus da figlio, perché anche se lui continua a chiamarli “Milord” e “Milady”, è questo quello che lui è per loro… il loro primo figlio. Non posso dire quali scene aspetto ansiosamente per non fare spoiler, ma credo che i lettori possano capire facilmente a cosa mi riferisco.

Anche per questa volta mi fermo qui e vi lascio con il promo del prossimo episodio, “First Wife”, che dovrebbe vedere il ritorno di un personaggio amatissimo... *inserire sarcasmo estremo qui*

Ricordatevi di passare in queste meravigliose pagine per news, aggiornamenti e spoiler settimanali sugli episodi, sui nostri attori e personaggi preferiti e sul mondo british!

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

4 COMMENTS

  1. Tra tutte le puntate di questa terza stagione, la 3×07 è in assoluto quella che mi è piaciuta meno.

    Non voglio fare la lettrice integralista perché è evidente che l’adattamento televisivo di un libro, anzi svariati libri, comporti delle modifiche, ma quando queste modifiche finiscono con lo snaturare alcuni personaggi, la delusione c’è e non la nascondo.

    In nessun universo parallelo, Jamie avrebbe mostrato un atteggiamento menefreghista di fronte alla preoccupazione di Ian verso il figlio scappato di casa. Tanto meno gli avrebbe mentito in quel modo. E infatti nei libri il tutto è gestito molto diversamente. Da un uomo con il senso della famiglia di Jamie, sentirgli dire certe frasi è totalmente quanto di più lontano dal suo personaggio.

    Così come ho trovato inutile tutta la lunghissima sequenza iniziale sull’intervento col trapano di Claire (per giunta inventata di sana pianta dagli autori della serie). Mi sembra abbia tolto tempo prezioso alla storia, solo per far fare a Claire quel discorso sui doveri di un medico. Bellissimo eh, ma totalmente poco credibile se rapportato ad un uomo che aveva tentato un nanosecondo prima di stuprarla e ucciderla. Neanche una donna in odore di santità arriverebbe a tanto.

    E ho storto il naso quando, dopo la bellissima dichiarazione di Jamie che hai riportato anche tu, lei non ha avuto alcuna reazione affettuosa nei suoi confronti. Capisco che l’intento sia quello di rappresentare le difficoltà del loro ricongiungimento dopo 20 anni di separazione, però passare dalla passione alle stelle della 3×06 alla freddezza di questa 3×07 mi è parso un cicinin troppo repentino.

    La parte migliore della puntata sono stati Fergus e il giovane Ian. Spassosi e adorabili da soli, irresistibili in coppia. Anche su di loro gli autori hanno fatto alcune modifiche ma stavolta in meglio. E i due attori sono PERFETTI nei loro ruoli, tanto fisicamente quanto dal punto di vista recitativo.

    Per la 3×08 ho aspettative altissime, è una puntata cruciale, spero di vedere la serie tornare ai livelli delle puntate di Ardsmuir e Helwater (la prima stagione, mi sa, resterà irraggiungibile a questo punto.)

    • Ciao.
      Arrivo in ritardo, ma tra Halloween e i vari impegni di questi giorni non ho potuto rispondere prima. 🙂

      Posso capire, questa è stata una puntata di transizione.

      Comprendo il tuo punto di vista sulla questione Ian, anche io ero rimasta così, ma poi ho capito a cosa era funzionale il tutto, c’era un senso, quindi lo accetto.

      Sulla sequenza dell’intervento chirurgico, ho letto anche altrove questa tua stessa opinione, ma ritengo si sottovaluti cosa voglia dire essere medico, quanto profondo sia il senso di appartenenza, ciò che scaturisce da quel giuramento. Sì, qualunque medico (degno di tale nome) avrebbe fatto ciò che ha fatto lei. Non è questione di santità, è l’essere un medico.
      E’ per questo che i medici salvano e curano assassini, terroristi e via dicendo, così come gli Avvocati li difendono in aule di tribunali, nonostante le efferratezze che queste persone possano aver commesso.
      E guarda, non lo dico da un punto di vista teorico, ma perché ho contezza di cosa voglia dire una professione nella quale ci si trova a dover separare i propri sentimenti personali da essa, per l’appunto. Ci sono casi in cui devi mettere da parte ciò che senti e devi fare ciò che va fatto, stop.
      Io stessa mi sono trovata in una situazione analoga e quando mi è stato chiesto se, diciamo, “non mi faceva impressione”, se riuscivo a tollerare il pensiero, ho risposto di sì, perché quello era il mio dovere.
      Claire è nella stessa situazione e fa ciò che, come medico, deve fare. Questo non significa che abbia perdonato l’uomo, ma lei è un medico ed è suo dovere.

      Davanti alla dichiarazione di Jamie non è rimasta fredda, ha un’espressione timida. E questo è uno degli aspetti che mi sta piacendo nella loro interazione, al momento. Ci sono parti in cui entrambi sono intimiditi, quasi “ragazzini”. E questo particolare mi sta piacendo molto, dà la misura di quanto sia rimasto intenso il sentimento in ognuno dei due. Lei lo ama talmente tanto che, a fronte del tempo passato e del fatto che lei sia una donna matura, torna ragazzina dinanzi a lui. Poi Claire non è che debba fare chissà quali dichiarazioni, ha mollato la sua carriera, la sua vita, e soprattutto una figlia ancora giovanissima, per tornare da Jamie. Più dichiarazione di così!

      Ah, Fergus e Ian sono carinissimi. Concordo, sono perfetti. Adorabilissimi. 🙂

      Anche io aspetto con ansia la 3×08 speriamo in bene! Io però sono tra quelli che ritengono che lo show sia andato migliorando di stagione in stagione.

      Grazie e alla prossima!

  2. Il fatto che abbiano lasciato prima tanti indizi per poi svelare chiaramente l’esistenza di un’altra moglie non mi è piaciuto affatto. Ho letto i libri qualche anno fa e ricordo che scoprirlo senza aver sospettato mai di nulla mi sconvolse…ed era quello che volevo anche qui, secondo me hanno privato il telespettatore di un momento eccezionale!

    Comunque come hai ben detto è stata una puntata transitoria e pian piano cominciamo a conoscere i nuovi personaggi e i vecchi protagonisti. Molto carino il giovane Ian e ho molto apprezzato il Fergus cresciuto, dolcissima la reazione del vecchio Ian alla vista di Claire. Jamie e Claire sono sempre loro eppure sono molto cambiati (come è giusto che sia in 20 anni), le loro incertezze, i loro timori sono giustificati ma ho trovato molto ipocrita il pensiero di Jamie nei confronti di un possibile riavvicinamento tra Claire e Frank, in fin dei conti lui ha sposato un’altra donna (e che donna x’D) e soprattutto è stato lui a spingere nuovamente Claire nel futuro dando per scontato il fatto che Frank l’avrebbe riaccolta e aiutata con il figlio, cosa che effettivamente lui ha fatto (LASCIATE IN PACE FRANK, OK? XD)

    Alla prossima 🙂

    • Ciao.
      Come dicevo a Flavia arrivo a rispondere in ritardo, ma Halloween e vari impegni non mi hanno permesso di farlo prima.

      Sulla faccenda moglie, non so, guarda. A me non ha dato alcun fastidio e anzi, questi indizi e piccoli momenti hanno contribuito a creare l’attesa del momento che deve arrivare, ma capisco il tuo punto di vista.
      Credo che questo sia molto personale, è un diverso modo di sentire.

      Su Jamie e Claire: beh, sappiamo perché lui l’abbia sposata. Io non lo trovo ipocrita, perché Jamie, tra i due, è quello che ha fatto il sacrificio più grande. Lungi da me sminuire il dolore di Claire per la separazione da lui, ma a lei è rimasta la loro bambina, poi si è costruita una vita in qualche modo appagante, nonostante tutto. A lui non è rimasto niente. NIENTE. Lei, ripeto, ha avuto una vita in qualche modo appagante nonostante tutte le difficoltà, lui non ha avuto che dolore. Lei è tornata da un uomo che un tempo amava e per il quale aveva tentato di fuggire da Jamie (e tutti gli altri), lui ha sposato una donna per alleviarle le estreme difficoltà in cui versava (partendo dal presupposto che non abbiano cambiato le motivazioni, ma vedremo). Non sono situazioni paragonabili.
      E certo che lui l’ha spinta a riattraversare le pietre e tornare da Frank, ma non per sport: lui, da marito amorevole e padre che aveva già perso una figlia, non voleva che sua moglie e il bambino che portava in grembo rischiassero la vita, voleva che fossero al sicuro.
      Non è una motivazione egoistica, non ha pensato minimamente a se stesso, ma solo al bene di Claire e del bambino, scegliendo consapevolmente l’inferno, purché moglie e bambino che aspettavano fossero al sicuro. E’ stato un gesto incredibile. Lo avrebbe rifatto e lo rifarebbe mille volte, ma questo non vuol dire che non possa aver paura o essere logorato all’idea che qualcuno abbia amato sua moglie e abbia fatto da padre a sua figlia, sia stato considerato come padre da quest’ultima, quando invece lei è sua, di Jamie, proprio perché ha compiuto quel gesto per Claire e Brianna, senza pensare a se stesso. E’ un sentimento di un’umanità e credibilità assolute.
      Inoltre, in questa scena Jamie non sta criticando Claire, al contrario, HA PAURA che l’amore che lei nutriva per lui sia in qualche modo diminuito perché è tornata da Frank e con quest’ultimo ha passato tutta la sua vita, a fronte dei soli due-tre anni passati con lui, Jamie.
      Quello di Jamie è un timore analogo e che fa coppia con quello che perdendola di vista lei possa sparire, che Claire lì sia solo un sogno.

      Grazie e alla prossima! 🙂

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