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Orphan Black | Recensione 2×08 – Variable and Full of Perturbation

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Orphan Black | Recensione 2×08 – Variable and Full of Perturbation

Holy Tilda Swinton, mi sono spoilerata il colpo grosso che gli autori avevano in serbo per questa puntata! E cavolo se l’avevano nascosto bene, visto che il trailer ci aveva fatto concentrare su tutt’altro. Well, so much for being late… questo è quello che ci si becca a non vedere gli episodi nel secondo esatto in cui escono: spoilers, spoilers everywhere! Ho appena finito di leggere l’articolo sul lunedì di un telefilm addicted e ora so esattamente come definire la mia situazione in due parole: categoria 2. Stramaledettisima categoria 2, ritardatari che non siamo altro!!! E potrei continuare con le imprecazioni per un altro quarto d’ora, pensando alle altre cose che sono saltate fuori in questo episodio (queste per fortuna non me le sono rovinate come una scema andando in giro a leggere articoli random su Orphan Black, che ovviamente oltreoceano escono prima ancora che la mia sveglia suoni la domenica mattina…lo so, sono una volpe!) ma il tempo è poco e le chiacchiere molte, quindi partiamo senza ulteriore indugio con questa ottava recensione.

Ok, diciamolo subito: Tatiana ha creato un nuovo clone. *insert random exclamation* se è forte quella ragazza…anche quando non fa la ragazza! La puntata si apre con un camioncino che fa slalom tra le auto e va a inchiodare dentro un garage. Ne escono due tipi dall’aspetto poco raccomandabile, uno con la faccia coperta e l’altro evidentemente ferito. In punto di morte, il ferito (Sammy, apprendiamo dopo) rivela all’amico Tony un messaggio da recapitare a una poliziotta che aveva cercato di entrare in contatto con loro tempo addietro. La poliziotta altri non è che la fin troppo presto dipartita Beth Childs (non so voi ma a me un paio di volte è capitato di pensare a come sarebbe stato questo altro personaggio…ma d’altronde se non fosse morta proprio davanti a Sarah in quella stazione non avremmo neanche avuto tutto questo) e Tony altri non è che… TATIANA! Again!!!

*più o meno anche la mia faccia alla scoperta che c’è un’altra Tat in giro per il mondo…*

Gran parte della storyline di questo nuovo personaggio si svolge nel loft di Felix, a cui è stato affidato da Art (ovviamente colui che ha risposto al telefono di Beth, che nessuno si aspettava avrebbe più squillato dopo tutto questo tempo), e tra sospetti, detti e non detti, avances e immagini da fan fiction che nel cervello di Felix si trasformano in qualcosa di molto simile all’incesto di casa Lannister, arriviamo al momento in cui viene deciso che, nonostante i trascorsi apparentemente poco leciti di Tony, è il caso di mettere anche lui al corrente del Clone Club. Ho trovato carino l’approccio quasi impacciato di Sarah, che effettivamente è stato l’ultimo acquisto da quando abbiamo iniziato a seguire le loro vicende e che quindi non si era mai trovata finora a dover introdurre personalmente l’argomento con un nuovo clone, e allo stesso tempo ho adorato la reazione (della serie “Ah sì, cloni? Interessante. Cosa c’è per cena?”) di Tony… anche nel suo relazionarsi con l’appena scoperta sorella.

 

È stato carino anche presentare tutte le altre ragazze tramite i loro disegni, che esprimono un po’ il modo in cui Felix le vede (Alison e il pallone da calcio, la soccer mum sempre attiva; Cosima in camice sbottonato, la scienziata che però non è solo cervello e zero carisma; Sarah e…beh, una “licenza artistica”, interpretatela come volete). A fine episodio Tony riceve il suo Clone-phone con registrati i numeri di Art, Felix e Sarah per qualsiasi evenienza e…se ne va. Lo rivedremo? Non ci è dato saperlo, quel che è certo è che con questo personaggio la Maslany ha scalato ancora di più le vette del talento recitativo e ha piantato la bandiera a cima Emmy (e se non lo vince “è perché è tutto un magna magna”), calandosi non solo in “just another variation in my sister’s skin” ma in una sfida per qualunque attore, anzi la sfida madre: rendere credibile l’interpretazione di un personaggio di un altro sesso. Non so se è esagerato paragonare il risultato alla Hilary Swank di “Boys don’t cry” ma il lavoro di Tatiana dietro alla creazione di ogni versione di sé è notevole e si vede tutto. Senza contare che inserire un clone trans è stato non solo un mettere ulteriormente alla prova la protagonista ma aprire tutto un discorso meta-narrativo che andrebbe oltre le solite boiate che scrivo ogni settimana. Credo che in Orphan Black sia stato fatto un lavoro di introspezione dei personaggi, in particolare di quelli femminili, non indifferente, si sia data profondità a ognuno di loro come in pochi altri show si fa e per giunta si è condito il tutto con sfumature che possono catturare qualsiasi tipo di pubblico. Inserendo questo nuovo personaggio, con tutta la sua storia di cui abbiamo solo pochi accenni (“Not our usual identity crisis” “You know, I did all that work a long time ago”), ci troviamo davanti a una persona con esperienze totalmente diverse alle nostre ragazze alle spalle, una persona che ha già fatto uno studio sulla sua identità e ha scelto di voler essere qualcosa di diverso. Portare sullo schermo un personaggio così è stata una scelta coraggiosa e ammirabile da parte degli autori, ma per come si sono messe le cose sembra quasi che questo incontro sia destinato a essere unico. Se l’obiettivo era solo scuotere l’opinione degli spettatori e concentrare la loro attenzione su temi di interesse sociale diversi dal solito ci sono senz’altro riusciti, ma creare un personaggio così e poi farlo sparire dopo appena un episodio sarebbe un peccato oltre che uno spreco. Da un punto di vista più razionale capisco però che Tatiana fa già abbastanza salti mortali così, anche senza un ennesimo clone da impersonare, e quindi ok lo stesso: dateci quello che credete sia meglio per noi guys, mi fido di voi ciecamente.

E a proposito di fede, lancio un sassolino nell’ultima riga dedicata alla storyline di Tony rievocando il famoso messaggio di Sammy che abbiamo atteso per tutto l’episodio: “Tell Beth to keep the faith. Paul is like me. He’s on it. He’s a ghost”. Voi cosa ne pensate, cosa avrà voluto dire? Ricordiamo che anche Paul, come Sammy, è un ex-militare… Che abbiano lo stesso passato alle spalle e sia stato fatto leva su quello per reclutarli al Dyad? “He’s on it”: cos’è quell’it? E in che senso è un fantasma (a parte l’ovvio, visto che questa settimana Paul ha latitato e la cosa sta innervosendo Rachel)? Il primo pensiero che ho avuto è che finalmente un’ombra decisamente più interessante possa essere stata gettata sulla figura di Paul, che magari ora si scoprirà che ha deciso di rimanere ancorato al Dyad per motivi tutti suoi e che in realtà è legato a qualcun altro… Io per ora sono scossa da tutto il resto (di cui ora andiamo a parlare) per pensare a qualsiasi altra cosa o dedicarmi alla costruzione di qualsivoglia ipotesi, quindi aspetto di sentire anche la vostra in merito.

Ma l’episodio, che avrebbe potuto limitarsi a questo paio di big twist per essere promosso, punta alla lode e ci regala invece altri momenti d’oro a livello di continuity, che riassumerò in due blocchi:

La verità sul progetto Leda
Innanzitutto, proprio quando credevo che mi sarei portata questo dubbio fino alla prossima stagione, Orphan Black scioglie un nodo cruciale aperto in questa, ovvero le originali mire del progetto Leda e cosa rende Sarah speciale rispetto alle altre cloni. Semplicemente: niente, il motivo per cui lei è fertile e le altre no è puramente casuale e, addirittura, un difetto, perché le cloni erano state originariamente pensate per essere sterili di proposito. Lo stallo tra la fazione di Mrs. S. e Rachel viene rotto quando quest’ultima manda una nuova proposta per un patto: per tenere Kira a casa bisogna “sacrificare” Ethan, detentore della sequenza genetica originale e quindi potenzialmente l’unico in grado di trovare una cura per la malattia di Cosima. Prima del momento di lasciare andare l’uomo, ho apprezzato quei momenti in cui l’abbiamo visto con Kira, i modi gentili, le letture serali, il tono con cui la rassicura: “Don’t worry, I’m nobody’s pawn”.

Sembrava davvero un nonno affettuoso che legge storie alla sua nipotina. La stessa storia (“L’isola del dottor Moreau”) che leggeva alla piccola Rachel e che le cita durante l’incontro nell’ufficio di lei: “The bit about how he’d be forgiven for hate, but not for irresponsibility”. Ethan chiede di essere perdonato per l’odio, ovvero l’essere felice della morte di Leekie, ma non per la sua irresponsabilità, cioè creare degli esseri volutamente sterili, per evitare che dei prototipi potenzialmente instabili geneticamente potessero riprodursi. E questo fa scattare la Rachel pazza furiosa nella testa di una Rachel in carne e ossa sempre apparentemente impassibile, anche di fronte alla scoperta che suo “padre” non ha scelto qualcun altro per essere speciale al suo posto, ma le ha condannate tutte all’infertilità per scelta, e nonostante l’idea di fondo non fosse completamente errata per Rachel questa dura verità, che la sua condizione cioè non è reversibile, è un colpo ancora peggiore da incassare rispetto all’essere “meno importante” di una Sarah qualsiasi. Francamente non posso essere completamente in empatia con lei, neanche dopo aver visto l’espressione in camera della Rachel interiore, non dopo aver assistito alla freddezza con cui tratta suo padre in questo secondo incontro (It was a day I’ve dreamt of for twenty years” “Well, I have not”): dopo avermi fatto credere nello scorso episodio di non essere davvero un cubetto di ghiaccio scolpito per assomigliare una donna, Rachel non si smentisce e torna a comportarsi come quell’impostato bastone di legno che proprio non riesco a farmi piacere.

     

Il peggioramento di Cosima
L’ultimo colpo di scena della puntata è senz’altro il momento che tutti noi che avevamo avuto modo di vedere il trailer temevamo: la crisi di Cosima. Il suo arco narrativo in questo episodio comincia con lei che estromette letteralmente Delphine dal suo laboratorio (e la francesina viene temporaneamente retrocessa a messaggera di Rachel) in seguito al litigio dello scorso episodio. In seguito vediamo crescere, anche se in maniera “atipica”, il rapporto con Scott, con la ragazza che si unisce a lui e alcuni suoi amici in un gioco di ruolo a cui li straccia senza neanche impegnarsi troppo (that’s how you befriend a nerd). Infine, per buona pace di tutti noi, Cosima e Delphine si riappacificano grazie a una serata a base di erba ed elio (no, sul serio), dove però la prima trova anche il modo di mettere in chiaro cosa da ora in poi non perdonerà più da parte sua, che se la ama davvero deve voler bene a ognuna delle sue sorelle allo stesso modo e non fare nulla per tradirle. E poi si scambiano quel tenerissimo “Je t’aime” “…and I love you, too”. Awww, belline loro!

Sembrerà assurdo, però, ma il momento che ho preferito di questa storyline è stato quando Cosima decide di rivelare la sua identità a Scott e lui, dopo un attimo di wtf, le risponde quanto sia onorato di lavorare al suo fianco. Questo Scott, uscito quasi dal nulla, si è guadagnato la piena fiducia della nostra scienziata preferita e ora anche il mio affetto, questo momento tra loro mi ha davvero quasi commossa.
Purtroppo però, a seguire l’incontro tra la nostra Cos e il suo…Ethan arriva la crisi di cui sopra, e l’ultima immagine di lei che abbiamo è a terra con le convulsioni.
*abbandona un attimo il pc e si rannicchia in un angoletto in preda ai singhiozzi*
NON LASCIATE MORIRE COSIMA!!! Non siamo in uno show della Rhimes, per Diana!

Note sparse:
– Non potevo mancare di commentare anche la storyline di Alison, che torna dal rehab per trovare suo marito a letto…con delle bottiglie di alcol! Ho apprezzato la svolta nella storia di questi due personaggi, con la chiacchierata notturna cuore a cuore, la riappacificazione e alla fine le confessioni: “Ho ucciso Aynsley” “E io Leekie”. Yay, fondiamo un club degli assassini per caso!

Ancora migliore la scena successiva, con i due che scoprono il cadavere dello scienziato imballato alla bell’e meglio e lasciato nel bagagliaio della loro macchina, mentre l’arma del delitto è stata giustamente riposta ordinatamente nel cassetto da cui è stata presa. Donnie, sei un co***one per aver ucciso una persona praticamente starnutendo, ma neanche le regole base per nascondere un delitto? In America non lo guardate CSI?
– Delphine ha capito che la storia dell’infarto di Leekie è una boiata ma confida a Cosima che crede che la responsabile sia Rachel; Rachel sa di aver detto una boiata ma non sembra preoccuparsi di capire chi sia il vero colpevole. Ad ogni modo, Alison pensaci tu perché se lasci tutto nelle mani di tuo marito e qualcuno decide di indagare più a fondo domani siete tutti e due in galera…

 

Still no sign of Helena, anche se Kira la nomina con affetto paragonandola a uno degli angeli (ma non erano farfalle?) che appende in camera con sua madre. Per quanto ne sa Sarah, Helena è ancora in prigione (al sicuro, verrebbe da dire); per quanto ne so io, potrebbe già essere di nuovo su un lettino da laboratorio a far giocare Henrik all’Allegro ginecologo.
“No, I’m Harry freakin’ Potter”…e la mia testa aveva già fatto questa associazione (la canzone è al minuto 6:00 all’incirca. Scusate l’OT, è così che funziona la testa di una con troppi fandom stipati in poco spazio)
– Tornando un secondo alla rassicurazione di Ethan a Kira prima di salutarla, quelle parole assumono un valore in più quando, nell’ultima scena, vediamo la piccola aprire il libro lasciatole dall’uomo e trovarvi tutti i suoi appunti riguardanti l’esperimento con i cloni.
“You’re the very best of us”: come non essere d’accordo con questa affermazione riguardo Felix?

Direi che di parlare ho parlato fin troppo, ora vorrei sentire la vostra in proposito: cosa ne pensate del comportamento di Ethan, della storia di Paul, di Toby, della situazione di Cosima… insomma, che ve n’è parso di questo ottavo episodio e cosa vi aspettate per la tranche finale di questa seconda stagione? Io purtroppo sarò via per qualche giorno la prossima settimana quindi probabilmente la prossima recensione arriverà un po’ in ritardo, nel frattempo però non fatevi mancare la vostra dose giornaliera di Clone Club andando a mettere un bel mi piace alla pagina Orphan Black Italia. Qui di seguito, come al solito, trovate il trailer del prossimo episodio. Alla prossima!

http://www.youtube.com/watch?v=dnmbzB5pNoI

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Ale
Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

4 COMMENTS

  1. Temo che, da un momento o l’altro, Ethan si pianti un proiettile in testa e dica Adios a tutti i suoi cloni. Può essere una cosa plausibile? Quell’uomo mi sa di marcio e di paura. Forse solo con gli uccellini si sentiva al sicuro ma, ora, fuori dal mondo, sembra un pappagallo rinchiuso in una gabbietta e non sa cosa fare.
    RACHEL.
    Io mi sto affezionando alla Proclone. E’ strano perchè, insomma, chi riuscirebbe ad immedesimarsi in quello che ha dovuto passare? Ma quei flash in cui distrugge l’ufficio hanno reso evidenti il fatto che anche lei ha un cuore, anche lei (un po’ come tutte le cloni) ha voglia di un figlio, anche lei vorrebbe una vita normale con un uomo che la ami… e questo non credo sia Paul il perso in chissà quale strano posto dopo la conversazione con Mrs. S. Questi due (Paul e Mrs. S) sono i personaggi più ambigui di tutta la serie tv.
    (SAVE)COSIMA
    Se me l’ammazzano, sono bastardi. E’ la migliore, davvero. Tutti la vogliono bene e anche lei ne vuole agli altri cloni, tanto da chiamarle sorelle. E’ come se il CLONE CLUB della prima stagione si sia trasformato in “club delle sorelle”.
    “Non siamo in uno show della Rhimes” AHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHA
    SARAH&TONY
    Dopo Felix che ha baciato sua sorella (si, lo ha fatto anche perchè proprio lui ha tenuto a precisare che Tony è quello che si avvicina più a Sarah caratterialmente), ci vediamo una scena di Sarah e Tony fantastica.
    E, poi, era da tempo che non si sentiva “Just one, I’m a few, no family too. Who am I?” (e poi si pensa anche alla povera Katja Obinger morta).
    ALISON
    No, ma lei meriterebbe tutto uno spin-off di tipo comico. Penso che lei sia il clone (insieme a Cosima) che vorrei vedere più spesso sullo schermo perchè non mi stancherei mai di ridere.

    Tatiana Maslany se li merita davvero tutti i complimenti che riceve. Datele, inoltre, un clone italiano così posso davvero riposare in pace.

  2. Vedere il bacio tra Felix e Tony mi ha provocato la stessa sensazione di stupore provata quando ho scoperto che l’attore che interpreta Felix è canadese e quel fantastico accento inglese è finto.

  3. Credo sia arrivato il momento di fare una modifica in tutti dizionari del mondo e alla voce Talento (quello con la T maiuscola) mettere “Tatiana Manslany”. Cioè, davvero… anche nell’interpretare un clone trans, è fantastica! E a proposito di Tony e della “strana” tensione sessuale che si è creata con Felix: sarà mica lui l’interesse amoroso di quest’ultimo di cui avevano parlato gli sceneggiatori qualche mese fa? No, perchè una strizzatina d’occhio al romance già c’è stata in questo episodio. Comunque, capitolo dolce/amaro: le Cophine hanno fatto pace e io ho gioito come se non ci fosse un domani, ma la nota dolente a cui non mi ero neanche preparata nonostante l’accenno nel trailer, è stata un pugno allo stomaco. Cosima a terra che sputa sangue, NO! NO! NO! #SaveCosima a palla!
    Passo alle rivelazioni: lo scopo del progetto LEDA era creare cloni sterili. Okay. Ma sinceramente non mi è chiaro il perchè. Nel senso, a livello scientifico che giovamento ha portato la sterilità di queste donne? In tutto ciò, quindi essendo Sarah un fallimento, Kira non è mai stata così speciale per loro, considerando anche che colui che ha la sequenza genetica originale è Ethan; che a sto punto mi porta a pensare che sia il padre di tutte le cloni. Il paradosso affascinante/inquietante è che mentre Ethan e co. volevano creare cloni sterili, i Prolethians ne vogliono una sforna bambini.
    Riguardo Paul l’inutile (adesso in modalità desaparecido), collegando tra loro le ultime vicende che lo riguardano, in base al messaggio di quel Sammy, l’ipotesi che mi viene da fare è che abbia deciso di fare il doppio gioco sia con Leekie che con Rachel e che sia sia schierato con Siobban. Comunque, il fotomontaggio di Alison con Donnie è fantastico 😀 😀 😀 quel “Our Is The Accidental Manslaughter” è la ciliegina sulla torta 😀

  4. Ancora non avevo commentato questa recensione? SHAME ON ME. Reputo questo episodio uno dei migliori della stagione e sicuramente entra nella top 5 dei miei preferiti in assoluto per quanto riguarda Orphan Black. Non c’è stato un solo momento in cui mi sia distratta, se avessi potuto avrei smesso pure di battere le palpebre per non perdermi nemmeno una frazione di quel gigantesco talento che è la Maslany. Lo so, son ripetitiva, TUTTI siamo ripetitivi ma non ci si può fare niente perché quando Tatiana ti tira fuori dal cappello un personaggio del genere dopo tutti gli altri già interpretati non puoi fare a meno di urlare “EMMY” Seriamente io continuo a chiedermi come sia possibile, come possa esistere un attrice così talentuosa e il mio amore nei suoi confronti cresce giorno dopo giorno, episodio dopo episodio, intervista dopo…ok, si è capito. Per quanto riguarda l’episodio il nuovo clone mi è piaciuto molto, il suo atteggiamento, ciò che abbiamo saputo velocemente di lei/lui per cui mi dispiacerebbe molto se la sua fosse stata un apparizione isolata cosa che comunque tendo ad escludere considerato che sarebbe uno spreco enorme. Ethan è un personaggio che invece proprio non riesco a capire, forse troppo ambiguo e svitato proprio non me la conta giusta. Quando ha lasciato per libricino a Kira nemmeno immaginavo la vera natura del contenuto e il fatto che la bambina fosse così felice di tutte quelle formule, quei simboli e le varie scritte trovate su quelle pagine devo dire la verità un po’ mi ha inquietato. Cavolo c’è così tanto da dire su quest’episodio che non riesco a ricordare di cosa tutto dovrei parlare ahahah
    Vediamo, c’è stata la scena in cui ho provato una sincera pena per Rachel e il dolore interno che la lacera per non poter diventare madre. Mi ha sconvolto anche scoprire che in realtà Sarah fosse un fallimento e non il clone meglio riuscito come si pensava, o almeno io pensavo.
    Alison e Donnie mi hanno fatta morire dal ridere e per la prima volta vedo una sorta di spiraglio per questa sfortunata coppia che prima non avevo nemmeno considerato. Sul fronte Cophine invece nonostante io e Delphine non siamo esattamente best friend mi son piaciuti da matti i momenti con Cosima, sia quello dell’Elio che quello in cui chiariscono i propri sentimenti e tutto ciò che stanno affrontando. E ora arriviamo al tasto dolente, penso mi comprerò una maglietta con la scritta SAVE COSIMA, ma che dico me lo tatuerò direttamente in fronte perché se uccidono il mio clone preferito potrei andare letteralmente in crisi. Non fatelo. VI PREGO!
    Mamma mia quanto ho scritto, quante cose insensate ma davvero potrei scriverci un libro su questa puntata e ho tentato di tagliare qua e là ahahahha

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