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Once Upon A Time | Recensione 6×07 – Heartless

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Once Upon A Time | Recensione 6×07 – Heartless

Dopo la puntata di passaggio della scorsa settimana, questo settimo episodio della sesta stagione di “Once Upon A Time”, “Heartless”, si è mosso in due direzioni: ci ha riportato indietro nel tempo, ma contemporaneamente ha anche fatto fare un passo avanti alla narrazione della storyline di quest’anno.

Il tutto è avvenuto con un tono in qualche modo delicato, per quanto i nostri eroi fossero impegnati in una lotta contro il tempo.
Partiamo da una piccola precisazione: è indubbiamente vero che parte di quanto avvenuto in questa puntata, ovvero quella relativa a Snow e Charming, sia in un certo qual modo qualcosa di già visto, ma innanzi tutto è un qualcosa che ha sempre funzionato e come è evidente funziona ancora, in secondo luogo è pur sempre una nuova versione, diciamo più… avanzata (una sorta di 2.0) e, infine, è di certo meglio di storyline nuove ma decisamente mal gestite viste negli ultimi anni, pertanto direi che è una sorta di “felice” ritorno alle origini.

Partiamo da Zelena.
Il momento dello scontro tra lei e la sorella versione Evil Queen doveva arrivare, non poteva essere diversamente, poiché nonostante lei resti oscillante e ben lontana dalla redenzione, Zelena ha riscoperto una sua umanità (invidia sempre presente anche se a un livello latente a parte, d’altro canto con lei è inevitabile) e la Evil Queen è davvero troppo evil per essere una buona sorella.

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Belle e Tremotino. Anche questo doveva succedere e, onestamente, era anche ora che Belle dicesse tali cose al marito, che se le merita senza dubbio, è la semplice verità.
La domanda è: ma davvero Tremotino voleva le forbici delle Parche per qualcosa di così banale e perverso (trattandosi di un neonato, un bambino) come tagliare il destino del figlio appena nato? Spero ci sia ben altro dietro.
In ogni caso, lui e la Evil Queen… BLEAH. Le facce di Killian, Emma, Henry e tutti nella cucina di Emma (a proposito, quella casa è bellissima) alla rivelazione di Regina sul loro passato sono state divertentissime, ma anche davvero realistiche… è il pensiero di tutti. BLEAH.

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E veniamo alle parti centrali e più importanti dell’episodio, ovvero Snow e Charming, da una parte, ed Emma e Killian, dall’altra, tra i quali è intercorso anche un parallelismo.
Come abbiamo visto, l’episodio si è aperto con un flashback che ci ha riportato nella Enchanted Forest in un periodo precedente all’incontro tra Snow e Charming, prima che lui diventasse Principe e quando lei era ancora ricercata e in fuga. Ovviamente, però, li abbiamo visti diretti verso lo stesso luogo e il loro cammino si è incrociato, seppur in una situazione di pericolo, come a ribadire che per loro è sempre stato destino incontrarsi.
Il confronto tra Snow e la Fata Turchina, sulla spilla, con l’affermazione di Snow, “L’Amore non dà valore”, ha mostrato quanto Snow fosse diversa allora, di certo influenzata dalla disperazione per gli eventi che le stavano accadendo. La sua evoluzione è sottolineata nel presente con la sua dichiarazione di voler combattere sino all’ultimo respiro.
Immagino possa dirsi che sia il fatto che l’arbusto fosse nato dall’amore tra Snow e Charming, che quello per cui proprio a lui dovesse accadere qualcosa una volta risvegliata Snow, fossero chiari a tutti, nel primo caso perché del loro True Love si parla dal primo episodio della prima stagione, motivo per cui era difficile che ci si riferisse a qualcun altro; nel secondo, perché la Evil Queen ha parlato di solitudine e in questo si è rivolta direttamente a Snow, facendo ben capire che voleva che fosse quest’ultima a sperimentarla… e dunque che avesse trovato un modo per tenere separati i due al risveglio di Snow è stato evidente.
Tuttavia, non si può negare che esistano due particolari interessanti: in primo luogo, è sempre bello veder ribadito quanto sia profondo il sentimento che li lega, il quale è stato il propulsore di tutta la storia; in secondo luogo, questa nuova versione della Maledizione del Sonno è davvero ben più malvagia… e ricorda tantissimo una maledizione che ha colpito altri due famosissimi amanti divisi da una persona malvagia, condannati a non poter mai essere umani nello stesso momento. Lui lo era di giorno, mentre di notte si trasformava in un enorme lupo nero; lei lo era di notte, mentre di giorno era un bellissimo falco.
Parlo di Isabeau d’Anjou ed Etienne Navarre, i protagonisti di “Ladyhawke”.

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Infine, Snow e Charming devono pur essere messi dinanzi a sfide che non riguardino solo Emma.
Poniamo l’accento su una frase che appartiene loro, pronunciata da Snow nel flashback: “Sapere che tu credi in me significa che non sono sola.”
Un’affermazione nata in Snow grazie al fatto che Charming, sebbene non si siano nemmeno visti, le abbia dato forza, l’abbia riconosciuta come persona coraggiosa, intelligente, come ha detto lui “piena di risorse”.

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Proprio questo ci porta a Emma e Killian.
Il momento tra i due, nella cripta di Regina, pur partito con una dose di humor è divenuto molto in fretta davvero bello. Come ho detto in precedenza, io non impazzisco per loro come coppia, ma ciò non significa che bei momenti debbano essere ignorati e questo lo è stato.
Abbiamo visto Emma spaventata dalla possibilità di perdere i genitori e, per questo, preda di quella sorta di tic nervoso che noi, come lei e chi la ama, abbiamo ben imparato a conoscere. E così, Killian, da vero uomo innamorato, ha trovato il modo di arginare il panico montante nella donna amata e lo ha fatto semplicemente ma con un tocco poetico, ricordando a Emma la vastità dell’amore che lega Snow e Charming e il doppio filo che lega proprio lei, Emma, a quell’amore e alla sua natura di Salvatrice, poiché le due cose sono strettamente connesse: Emma è la Salvatrice, come ricordatole da Killian, perché è il frutto del True Love.

“Remember who you are. The product of True Love.”

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Un momento bellissimo, profondo, romantico, proprio “da favola”, anche grazie all’atteggiamento cavalleresco di Killian. Un momento, altresì, non solo valido come espediente tecnico per ricordare tutto ciò che è avvenuto in precedenza e dare senso di unitarietà alla narrazione, ma soprattutto potenzialmente fondamentale, come è stato fondamentale per Snow l’incoraggiamento di Charming. Ed ecco il parallelismo: come Charming ha riconosciuto a Snow, di cui ancora non era innamorato, le capacità di cui è dotata, così qui Killian ha ricordato a Emma che lei è il frutto del Vero Amore e per questo è la Salvatrice e che, come già dimostrato in passato, può superare qualunque cosa e quindi può sconfiggere quel Destino apparentemente infausto che le si prospetta.
Sorgono, dunque, inevitabili delle domande: l’amore tra Killian ed Emma è lo stesso True Love che c’è tra i genitori di lei?
E inoltre: Emma è la Salvatrice perché frutto del True Love… Alla luce del parallelismo con Aladdin, allora, perché lui è Il Diamante Grezzo, Il Salvatore? Cosa lo ha reso tale? E anche lui e Jasmine, con il sentimento che li lega, saranno quel tipo di Vero Amore?

Impossibile non notare, in ogni caso, che ancora una volta si è fatto riferimento alla paura. Ebbene sì, anche nel momento tra Killian ed Emma. La paura di perdere Snow e Charming è ciò che le ha scatenato il tremore, la paura di non essere in grado di salvarli è ciò che lo ha fatto perdurare… e la cessazione di quella paura, grazie alla fiducia mostratale e donatale da Killian, è ciò che vi ha posto fine.
La paura.
La paura di non essere all’altezza. “Se non sono la Salvatrice, se non sono in grado di salvare le persone, allora chi sono?”
Tutto ciò riporta a quella figura incappucciata.

Come avrete notato, Jasmine, Aladdin e Jafar questa settimana non si sono visti… particolare che fa pensare che davvero vogliano portare avanti questa linea narrativa con tutta calma e, pertanto, per tutto l’anno. Ottimo. Se vogliamo tenerli fino al finale della serie, il finale-finale, quello dell’ultima stagione, va benissimo, anzi meglio.
Anche questa settimana mi fermo e come sempre vi lascio con il promo del prossimo episodio, “I’ll Be Your Mirror”, che vedrà Regina ed Emma nuovamente insieme.

 

Alla prossima settimana!

 

Ricordatevi di passare in queste meravigliose pagine per news, aggiornamenti e spoiler settimanali sugli episodi, news sui nostri personaggi preferiti!

 

Ginnifer Goodwin Italia •

You’re not a villain, you’re my mom ღ

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

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