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Once Upon A Time | Recensione 5×12 – Souls of the Departed

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Once Upon A Time | Recensione 5×12 – Souls of the Departed

Miei amatissimi Oncers! We’re BAAAACK!

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Sono stati mesi di pura sofferenza, e massacrarmi di video Captain Swan non mi ha aiutata. Ma ci siamo, siamo tornati, abbiamo un nuovo arco narrativo e abbiamo di nuovo lo scopo della nostra vita.
Mi sentite tirare un sospiro di sollievo? Bene. Io sento i vostri.

Passiamo subito al sodo, abbiamo tanto di cui parlare.

Forse, e dico solo forse, da un Centesimo episodio mi sarei aspettata un pochino di più. Normalmente questo genere di eventi viene festeggiato in grande stile, e un mashup casuale di personaggi dal passato, infilati in una puntata a grandi linee introduttiva, non è quello che speravo. Non esattamente.
E forse mi aspettavo di più anche sul lato Captain Swan, dopo tutta la pubblicità che ci siamo sorbiti relativa al ritrovamento di Hook.
MA.
tumblr_o3h18agyRn1sjcg5bo1_250Innanzitutto, rivedere Emma Caulfield nei panni della Strega Cieca di Hansel e Gretel mi ha incantata [la adoro dai tempi di Buffy, si era capito?].
In secondo luogo, ho AMATO la punizione di Cora. Ma dire amato è dire davvero poco. Ho applaudito. Ho adorato Ade in quel momento. La perfetta legge del contrappasso per quella stronza inferocita che non ha fatto altro che rovinare la vita a Regina. [Sulla perfetta legge del contrappasso c’è tanto da dire, e ci ritorneremo dopo]
Terzo: un episodio del genere lascia aperte migliaia di porte. Finché i nostri sono nell’Underworld, c’è la chance per uno qualunque dei personaggi visti in questa puntata di ricomparire e di sistemare i propri conti in sospeso, quindi non sarà probabilmente l’ultima volta sullo schermo per la Strega, per Cora, per Pan o per Neal, benché la comparsa e scomparsa casuale di personaggi sia il peggior difetto dei nostri autori [e benché Neal dica di non avere nessuna questione in sospeso che lo trattenga dall’essere felice ovunque si trovi. Grazie, Neal, lo sapevamo già. Ti sei sacrificato per quel bell’elemento di tuo padre, lasciando in vita una donna che ti amava e un figlio al quale non hai nemmeno detto addio, e adesso non hai rimpianti e sei in paradiso. Comodo!].
In ultimo: ho apprezzato comunque la centricità di Regina. Il dramma familiare di Regina è stato ciò che più ha influenzato la storia di Storybrooke da quando è stata creata, e la risoluzione della storyline di suo padre e dei rimpianti che lo hanno bloccato nel Limbo chiude un ciclo lasciando aperte, per il futuro, molte nuove possibilità per Regina e per il suo personale cammino verso la redenzione.

Ma veniamo all’analisi del nostro episodio.

Nonostante io non sia mai stata una shipper SwanFire, ho trovato toccante e commovente il momento iniziale tra Neal ed Emma.
Neal è stato una parte importantissima del suo percorso sin qui. Incarna tutto ciò che Emma si è lasciata alle spalle: i dubbi, l’insicurezza, l’idea stessa di non poter essere amatatumblr_o3ookjQolA1taf6o9o1_250 se non da qualcuno che poi l’abbandonerebbe.
E’ tragicamente poetico il modo in cui Neal cerchi di convincerla che sia meglio abbandonare la ricerca di Hook per sempre, esattamente come lui ha abbandonato lei più volte nel corso della loro vita assieme, e come Emma insista fin da subito nel voler andare a cercare il suo pirata, arrivando addirittura a chiedere aiuto al suo primo amore per cercare il suo attuale amore, con Neal che sorride e le dà un bacio in fronte come una benedizione sottintesa, il tutto alle porte del parco giochi che li ha visti assieme per la prima volta, in quel maggiolino giallo che è stata la loro casa per tanto tempo. Un parco giochi che si chiama, non a caso, “Revelation”. E nel quale vediamo cartonati riprodurre i palazzi di New York dove loro si sono incontrati per la seconda volta.
Ma quale potrebbe essere la vera rivelazione per Emma, in questo caso?
Che Neal la ama? Lo sapevamo. Per quanto sia stato un personaggio controverso, che non l’ha mai capita appieno e che non è mai stato completamente alla sua altezza, Neal era comunque sinceramente innamorato.
Che riportare Hook dal mondo dei morti avrà un prezzo elevatissimo, oltre alla perdita di metà del suo cuore? Anche questo, bene o male, lo possiamo immaginare. In OUAT la costante della morte come atto definitivo ci ha accompagnati per cinque stagioni, è ovvio che, ora come ora, uno stravolgimento di questo canone sia mirato anche a mostrare PERCHE’ la morte sia e debba rimanere un fattore definitivo e imprescindibile. Perderebbe altrimenti di valore, ed è una cosa che un autore non può permettersi.
Che Neal è morto da vero eroe e che, essendo in pace e non avendo alcun rimpianto, nemmeno quello di aver lasciato la donna che ama ed il figlio a vivere una vita senza di lui, non ha niente a che fare con il Limbo di anime disperate in cui si trova Hook? Questo forse sì, ma più che altro per introdurci all’episodio da un’ottica differente.
La mia attenzione si è focalizzata su una frase in particolare di Neal: “Non andrà come pensi”.
Emma vorrebbe riportare indietro Killian, il suo Killian, l’uomo che ama, dal regno dei morti.
Un regno dal quale nessuno è mai tornato, e che contiene in questo caso tutte le anime di coloro che sono periti lasciandosi alle spalle qualche conto in sospeso.
Come possiamo vedere alla fine dell’episodio, non è detto che queste anime siano confinate nel Limbo per l’eternità: la risoluzione del proprio conto in sospeso apre al Principe Henry le porte di un regno migliore, dove una luce pura lo accoglie e dove regna la pace.
In aggiunta a tutto ciò, abbiamo la frase di Pan “Posso tornare, prendendo il posto di un’anima vivente. E chi ti ha accompagnato, per il momento, è vivo”… esattamente come i Dark Ones guidati da Nimue.

Vi lascio ragionare su questo concetto per un po’. Questa è roba da Angolo delle Speculazioni.tumblr_o3ngdxfkLo1qf5hjqo1_250 tumblr_o3ngdxfkLo1qf5hjqo3_250

A sfatare ogni mito su un possibile pellegrinaggio in una località paradisiaca è, come sempre, il “caro” Mr. Gold.
Lui c’è stato [per 5 minuti, ricordiamolo] in questo Limbo. Sa come ci si muove e chi andare ad interpellare [come se ci fosse rimasto per delle decadi]. E, soprattutto, puntualizza una cosa che gli altri probabilmente non hanno ancora realizzato: il Limbo non è fatto solo di rimpianti, che già di per sè sono pericolosi per gli ex-villain della situazione. Il Limbo è popolato anche da Villains che devono il loro biglietto d’ingresso per “ContoInSospeso-Land” probabilmente agli Heroes della situazione.
Se ne deduce facilmente che per Snow, Emma, Charming e Regina non è un bel posto dove stare.
Se ne deduce, altrettanto facilmente, che la loro permanenza lì scatenerà probabilmente una specie di rivolta di proporzioni epocali, nel senso di guerra aperta su vasta scala o quantomeno di un tentativo di rivalsa da parte dei defunti incazzatissimi per essere finiti in quel postaccio.
La parola Limbo poi, già di per sè non evoca certo sensazioni piacevoli.
Il Limbo è una dimensione a metà, dove non c’è nulla di finito e definito, e dove le anime sono costrette a vivere senza soluzione di continuità sino alla risoluzione di ciò che lì le trattiene. Risoluzione che porta, nella più classica delle intepretazioni, “Sopra” verso la luce e la pace, o “Sotto” verso le fiamme e il tormento eterno.
[N.B. E guarda caso, per raggiungere l’antro di Ade bisogna andare Sotto…]
Killian, nel commovente e brevissimo scorcio che abbiamo avuto del nostro pirata, sembra ridotto più da “Tormento Eterno” che da “Luce e Pace”… Ma in quel caso, conta comunque come anima recuperabile? Perché sia il Principe Henry che Neal sembrano piuttosto soddisfatti di come stanno e, da vecchia fan di Ghost Whisperer, si sa che una volta entrati nella “Luce” i fantasmi sono in pace col mondo e non possono tornare, no?
E una volta entrati nel fuoco? Cosa succede loro?

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In aggiunta a tutto questo, dai discorsi fatti da Gold, da Regina e da Cora, deduciamo anche di aver finalmente trovato il vero creatore della Dark Curse originale.
ADE.
Prima Emma si chiede perché il Limbo sia così simile a Storybrooke e abbia tanti punti in comune con la cittadina.
Poi Regina spiega a Robin che chiunque abbia creato la Dark Curse deve evidentemente aver preso spunto da un luogo esistente per creare un intero paese dal nulla, e che lei ha aggiunto solo il proprio tocco personale. Robin, dal canto suo, sottolinea che magari è accaduto il contrario, ma il discorso vale comunque.
Facendo parecchi passi indietro, tornando al Pilot di Once, possiamo addirittura ricordare Regina che definisce Storybrooke “Absolutlely horrible”, consapevole del fatto che l’unico Happy Ending sarebbe stato il suo, quasi come se avesse già letto da qualche parte dove gli abitanti dell’Enchanted Forest sarebbero finiti.
Ade è quindi il creatore della Dark Curse originale? Quella rubata da Rumple e dalle tre Queens ad un Cernabog molto molto arrabbiato?
Presumibilmente sì. E ovviamente, ci viene introdotto alla fine dell’episodio.

Lasciatemi spendere due parole sulla trasposizione di quello che, probabilmente, è il più iconico Disney Villain dopo Malefica.
Ci piace. Ci piace la presentazione, ci piace l’ambiente di lusso con la schiavetta che gli fa la pedicure, ci piace il suo atteggiamento rilassato di pacata minaccia. E’ l’Ade più mellifluo, quello che ci viene presentato qui, non quello iracondo ma quello che si controlla, una specie di dio degli inferi specializzato nelle punizioni più consone ad ogni anima [Lucifer, anyone?], comodamente stravaccato su un’isoletta al centro di cinque fiumi di colori diversi, con altrettante porte che non si sa dove conducano.
tumblr_o3ookjQolA1taf6o9o5_250[Spiegone mitologico. I fiumi infernali della mitologia greca dovrebbero, in teoria, essere 4: Acheronte, Cocito, Flegetonte e Stige. Nell’inquadratura dall’alto che ci introduce alla dimora di Ade, di fiumi ne compaiono 5.
Potrebbero quindi aver aggiunto, ai classici 4 della mitologia greca, anche il fiume Lete, o Fiume della Dimenticanza, presente nell’iconografia dell’Inferno dantesco come quinto fiume che divide il Purgatorio dal resto dei piani, e che ha la capacità di mondare le anime dei peccati commessi, facendoglieli dimenticare.]
L’introduzione sulle note di Paganini e il completo di sartoria con annessa cravatta rossa, aiutano poi a dare un’idea del nuovo villain decisamente più raffinata degli altri presentati finora. Forse solo Regina arriva a tali livelli di eleganza e stile.
A parte l’unica, trascurabile pecca dei capelli che sembrano le fiammelle di un fornello a gas [vi prego, ditemi che hanno speso tutto il budget per gli effetti speciali in questa puntata… non voglio vederli MAI PIU’], Ade ha il profumo di quei personaggi carismatici che si incontrano poche volte nelle storie, un manipolatore con le mani in pasta in molte più cose di quante ce ne aspettiamo. Aveva promesso a Cora e ad altri la salvezza, ma da cosa? E perchè l’arrivo di Regina, Henry e Robin lo scombussola tanto, quando invece l’arrivo di Emma, Snow e Charming sembra quasi pilotato?

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L’arco narrativo di Cora, ad ogni modo, sembra decisamente CHIUSO. Il marito che lei non ha mai amato, e che ha usato unicamente allo scopo di innalzarsi socialmente, è ora in un posto migliore [Paradiso? Campi Elisi? Quindi le anime che non vanno verso la Luce finiscono nel Tartaro?], la figlia si è definitivamente liberata della sua nefasta influenza, compiendo un altro passo sulla via dell’eroismo, e lei è tornata ad essere, presumibilmente per l’eternità, la figlia del mugnaio che distribuisce farina, affamata e vestita di stracci.
Certo, per una che ha avuto il fegato di raggirare Rumplestilskin al massimo della sua potenza, niente è detto. Se c’è una cosa che sappiamo, è che Cora difficilmente si dà per vinta… di certo per adesso ha preso una bella batosta, ma chi può dire se rimarrà così a lungo?
E ancora: Zelena cosa c’entra in tutto questo?tumblr_o3ngdxfkLo1qf5hjqo6_250 tumblr_o3ngdxfkLo1qf5hjqo7_250

Prima di parlare del lunghissimo flashback sul compleanno di Regina, lasciatemi spendere una parolina o due sulla scena al cimitero.
Ho letto di fan del Dottore inferociti urlare allo scandalo per il paragone con Doomsday.
Ragazzi… innanzitutto un paragone col Dottore può solo GIOVARE ad una serie, e lo dico da Whovian incallita. In secondo luogo, dovete sapere che il paragone fatto con Doomsday in realtà non riguarda la scena in sè che, diciamocelo, non ha nulla a che vedere con l’addio di Rose Tyler a Ten alla Bad Wolf Bay, ma il DOLORE avvertito da una shipper CaptainSwan dopo aver visto la scena dell’ologramma in anteprima.
Ecco. Adesso potete tirare il fiato e mettere via le torce e i forconi, non c’è nessuno da bruciare, ok?tumblr_o3nfhzi0Vg1qfont0o3_500
E la scena in sè è davvero MOLTO bella, in particolar modo per l’interpretazione di Jennifer Morrison.
Abbiamo un’Emma molto diversa, in questo inizio di metà stagione. Abbiamo un’Emma molto più emotiva e vulnerabile, che lascia intravedere quel lato dolce normalmente nascosto dietro i muri che Killian ha abbattuto. Un’Emma che, nel vedere l’uomo che ama pesto ed insanguinato, non si ritrae dall’orrore ma tende la mano… in realtà tende tutto il proprio corpo verso di lui, quasi a volerlo afferrare e trarre a sè… quasi a volerlo guarire con le proprie lacrime.
E’ un’Emma alla quale non siamo assolutamente abituati, questa ragazza dalla lacrima facile e dalla voce più tremula, ma che ugualmente non ha perso un’oncia del suo smalto. E lo dimostra quando mette a sedere Rumple in maniera magistrale.

[Rumple che, tra parentesi, non ha nemmeno chiesto dove fosse suo figlio, e non ha nemmeno provato a cercarlo. Vuole semplicemente uscire da lì il prima possibile, a costo di lasciare tutti nella merda.
Facciamogli un caloroso applauso.]

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Occupiamoci ora del lungo flashback del compleanno di Regina, parte principale dell’episodio.
Un flashback che ci riporta agli inizi e che racconta una parte sempre rimasta poco chiara nella linea temporale della serie.
Non so voi, ma a me Lana è sembrata un tantino caricaturale in questo flashback, forse un po’ troppo esagerata nell’interpretazione della Evil queen. C’è da dire che la situazione, di per sè, richiedeva un minimo di eccesso, non fosse altro per sottolineare QUANTO è cambiata Regina in questi anni, e quanto il trovare una famiglia l’abbia addolcita e resa consapevole di essere amata.
tumblr_o3opf33KUX1qdsjzio2_250Ho gradito molto lo spazio dato finalmente al Principe Henry, personaggio molto importante e, a mio modesto parere, molto sottovalutato finora. Come ho gradito molto anche le brevi ma sentite interazioni di Cora col “marito”, un marito che per lei non è mai contato granché, ma che in realtà prova definitivamente di essere moralmente e umanamente inarrivabile per lei. Henry e Cora che finalmente incarnano in tutto e per tutto [e vederli assieme lo sottolinea molto più che in passato] le due facce dell’essere genitore, ovviamente portando all’eccesso i lati negativi per enfatizzarli. Il genitore che si impone sul figlio, per fare in modo di realizzare sia i propri desideri mai soddisfatti, sia ciò che il genitore stesso vede come “giusto” al di là dei desideri del figlio, perché il genitore SA CIO’ CHE E’ MEGLIO dall’alto della sua esperienza, si contrappone quindi al genitore che lascia crescere il figlio, consigliandolo ma mai interferendo in maniera massiccia, guidandolo e supportandolo, lasciandolo libero di fare i suoi errori e sostenendolo quando si tratta di porvi rimedio.
Come sempre, ONCE si rivela grande metafora della vita di tutti i giorni, e dei problemi che possono presentarsi in una famiglia… e anche di come questi problemi vanno affrontati.
Contrapposta alla punizione di Cora abbiamo quindi una Regina commossa e felice, che può scusarsi col padre per quanto fatto, dirgli addio, e addirittura presentargli il nipote che, da saggio ragazzino qual è, lo ringrazia per aver creduto nella sua mamma. La sua punizione, Regina l’ha vissuta per quasi trent’anni. Ora è tempo di andare avanti.
Insomma: l’effetto generale non mi è dispiaciuto, quanto invece non mi è molto piaciuto l’espediente narrativo del rubare il cuore a Snow. Fa sembrare Regina un’assoluta inetta, quando in realtà incuteva terrore ad un regno intero, nei suoi giorni da Evil Queen. La guerra contro di lei è andata avanti per anni, quindi qualcosa doveva pur saperlo fare!

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Avevo promesso che avremmo parlato anche della legge del contrappasso, e di quello che probabilmente ci aspetta nelle prossime puntate.
Cercherò di tenerla corta, vi ho già annoiati abbastanza!
Il Limbo è letteralmente la TERRA DEL CONTRAPPASSO di per se stessa. Essendone il re, è ovvio che Ade decida per ogni anima la giusta portata della punizione che gli spetta, e questo ci viene introdotto sin dalle prime battute. [Ade specialista in punizioni è molto simile al Lucifer di Neil Gaiman che vediamo, in questi giorni, sulla Fox. Vi dirò che la cosa non mi dispiace affatto!]
Che poi assomigli in tutto e per tutto ad una Storybrooke deviata, cupa ed ostile, è solo giusto ed ovvio: nessuna delle creature dell’Enchanted Forest si troverebbe mai a casa in un mondo tumblr_o3nff1VJ5f1t6t8guo4_r1_250moderno, per di più così alieno, principio applicato in primis con la prima Dark Curse.
Possiamo dire, in un certo senso, che ognuno plasma la propria punizione in vita, per poi riceverla come anima in questo luogo. E così la Strega di Hansel e Gretel si ritrova a dover servire cibo agli altri, quando ha passato la vita ad ingozzarsi di bambini per il proprio piacere personale, così come Regina è costretta a rivivere l’eterna lotta contro l’influenza di sua madre, Snow a confrontarsi con James [cosa che probabilmente toccherà anche a David prima o poi], Rumple a confrontarsi col padre/ragazzino, Emma a vedere Killian ridotto in quello stato.
Ma loro sono vivi! Voi direte. Eggià. Ma sono ugualmente nella dimensione dei conti in sospeso e dei rimpianti, e questo ha evidentemente una valenza.
Anche se non dovrebbe, anche se sfida le leggi della magia, evidentemente NON sfida quelle della sceneggiatura. Ed è GENIALE, se ci pensate.
Perché, al punto in cui siamo arrivati della nostra storia, per poter avere un Happy Ending degno di questo nome, tutti i nostri personaggi hanno BISOGNO di affrontare le conseguenze di quanto fatto in passato, e lo abbiamo visto benissimo a Camelot.
Snow ha bisogno di venire a patti con la propria oscurità, Regina è finalmente cresciuta lasciandosi alle spalle la rabbia e l’animosità, chiedendo perdono a suo padre per quanto fatto e liberandolo dalle catene del rimpianto, Gold avrebbe bisogno di fare pace col cervello oltre che con la coscienza, ed Emma, la nostra Emma, deve ricevere la punzione [che per me è sempre ingiusta ed immeritata, più che altro perchè non è possibile che tocchi sempre e solo a lei soffrire] per aver salvato il suo Pirata dalla morte trasformandolo in Dark One.
tumblr_o3ovigMy2Q1tciwx6o1_500Perché sì… nonostante Killian stia fisicamente soffrendo molto, in realtà quella che sta peggio vedendolo così è proprio Emma. E’ per LEI la punizione, più che per lui.
Killian, a discapito di quanto detto da Rumple, non è morto da Dark One… è morto da Eroe. E’ morto trattenendo l’Ombra per dare la possibilità ad Emma di salvare il mondo, sacrificandosi per lei e per tutti. Se Emma lo avesse lasciato andare a Camelot, Killian sarebbe probabilmente finito nella stessa Luce che ha accolto il padre di Regina e Neal, sapendola al sicuro e protetta ed amata dalla sua famiglia, sapendola magari disperata… ma sapendo che, prima o poi, grazie ad Henry e ai suoi genitori, sarebbe tornata ad amare. Salvandolo, Emma lo ha condannato all’inferno, e di questo la stessa Emma ne è perfettamente consapevole. E quindi sì: la legge del contrappasso colpisce lei nel momento in cui intravede Killian torturato, e si tormenta perchè non può sapere che lei è lì per condividere il suo cuore con lui, per salvarlo, per amarlo.

ANGOLO DELLE SPECULAZIONI
Vi ho lasciati riflettere sino ad adesso.
Quante maniere ci sono, per Killian Jones, di uscire vivo dal Limbo?
Condividere metà del cuore di Emma, scambiare se stesso per un’altra creatura vivente [e in questo caso ho paura di chi potrebbe essere…], oppure…
Oppure risolvere i propri conti in sospeso, e sono davvero tanti, ed entrare nella Luce. Perchè la morale potrebbe essere proprio questa: Emma che comprende che avrebbe dovuto rinunciare a lui già a Camelot, lasciandolo morire da Eroe, e loro che si salutano per sempre, mentre lui lascia l’inferno finalmente in pace con se stesso, e lei torna a Storybrooke consapevole di essere stata amata come nessun’altra donna al mondo.

Facciamo così: facciamo che a quest’ultima possibilità io EVITO PROPRIO DI PENSARE fino alla fine.

Vi lascio col promo del prossimo episodio, in cui vederemo finalmente comparire Hercules!

Ricordatevi di passare in queste meravigliose pagine per news, aggiornamenti e spoiler settimanali sugli episodi, news sui nostri personaggi preferiti!

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Annalisa Mantovani nasce a Ferrara, in un freddissimo e nevossissimo Febbraio del 1980. Forse è per questo che odia l’estate, il sole e il caldo e preferisce climi rigidi e temperature polari, grazie alle quali può godersi le fusa dei suoi gatti, una bella coperta calda, il divano e i suoi amatissimi libri. Sin da piccola legge tutto il leggibile, dal romanzo d’avventura al fantasy, dalla storia d’amore alle etichette dello shampoo, ma le sue letture preferite rimarranno sempre i romanzi di Emilio Salgari sul pirata Sandokan, Il Silmarillion di quello che definisce il suo “papà” letterario J.R.R.Tolkien, la saga di Harry Potter e qualsiasi cosa sia stata scritta sui vampiri, anche la spazzatura. Da qui, e dalle sessioni di Dungeons&Dragons a cui gioca col marito ormai da più di 15 anni, la passione per la scrittura di romanzi fantasy e urban fantasy che, se dio vuole, un giorno riuscirà anche a pubblicare. Telefilm Addicted da quando guardava Hazard e l’A-Team con il nonno dopo i compiti, predilige serie dove la componente sovrannaturale giochi un ruolo importante, anche se non disdegna Downton Abby, Criminal Minds e Broadchurch. Whovian per la vita, le sue serie del cuore saranno sempre Doctor Who, Buffy e, da poco aggiuntasi, Once Upon a Time, che ha il potere di farla tornare bambina.

3 COMMENTS

  1. oh cielo quanto mi eri mancata!

    fantastica recensione come sempre ^-^ l’ho letta tutta d’un fiato.

  2. Un’analisi dettagliata e perfetta come sempre. Come al solito ho poco da aggiungere a quanto hai già detto tu, concordo che da un centesimo episodio mi sarei forse aspettata qualcosa di più ma nel complesso mi è piaciuto, un ottimo ritorno…e bella la carrellata di ex-personaggi. Mi è piaciuto come si è aperto questo nuovo arco narrativo, ho adorato l’introduzione del nuovo villain (un Ade FANTASTICO!) e soprattutto la legge del contrappasso per Cora: la mia reazione è stata più o meno come la tua, solo perché non avevo anche una vuvuzela a casa per festeggiare più rumorosamente xD
    Riguardo il flashback mi è piaciuto che ci si sia concentrati su una storyline di Regina e apprezzo come sempre che gli autori si impegnino a riempire dei gap lasciati in sospeso da sottotrame precedenti, addirittura saltando indietro alla prima stagione (l’episodio in cui lei si fa accompagnare a Wonderland da Jefferson per riprendere suo padre…che in effetti mi ero sempre chiesta come fosse finito in una scatola laggiù xD).
    Per farla breve, quanto mi era mancato OUAT e quanto mi erano mancati i tuoi recap! 🙂

  3. Annalisa guarda che non e’colpa di RUmple se Neal e’ morto,anzi lui ha cercato di salvarlo inglobandolo al suo corpo,ma ormai che sto a dire tanto e’sempre tutta colpa di Rumple.in questa serie persino l’estinzione dei dinosauri.

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