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Once Upon a Time | Recensione 4×03 – Rocky Road

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Once Upon a Time | Recensione 4×03 – Rocky Road

Anche questa settimana il mio animo di shipper ha dovuto combattere duramente col mio cervello da opinionista per poter scrivere una recensione sensata.

Il primo avrebbe voluto fare un papiro di 50 pagine sulle sue ship preferite e su vaneggiamenti degni delle peggio invasate, il secondo parlare della trama orizzontale della serie e di come questa Frozen-avventura ci stia stupendo e deliziando con attimi davvero magnifici.

Per vostra fortuna ha vinto il secondo. Ma il primo avrà comunque un contentino, sappiatelo.

RAPHAEL ALEJANDRO, CHRISTIE LAING, SEAN MAGUIRE

La puntata per me è iniziata nella maniera peggiore: quando ho visto Robin e Roland passeggiare con Marian [che preferisce seguire la moda del “non mi cambio perché sono una truzzona nelle favole i personaggi hanno un solo vestito”], volevo cavarmi gli occhi e servirli ai produttori in una scatolina. Poi il piccolo Roland [Non credo ci sia qualcuno in grado di resistere alla dolcezza infinita di quel bimbino!] ha la bella idea di trascinare mamma nella gelateria della Snow Queen, dicendo “Please! Regina let me!”

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[Lo sentite il mio cuore Outlaw Queen che si frantuma in mille minuscoli pezzetti pensando a Regina e a quello che sta soffrendo? Sì che lo sentite.]
Intuendo cosa sarebbe successo ho iniziato a sorridere a trentadue denti con 2 minuti d’anticipo.
Mi sento veramente orribile ad avercela così tanto con Marian da esultare per il suo congelamento. E’ stato anche attuato un tentativo di convincimento, da parte di alcune amiche, per farmi empatizzare con un personaggio che doveva morire e si ritrova catapultata in un mondo estraneo, dove tutto è stravolto.
Credetemi… ci ho provato… ma proprio NON RIESCO A FARMELA PIACERE. La detesto. A pelle. E il gelato maledetto mi ha fatto dannatamente tifare per la Snow Queen.

Che, diciamocelo… è S P E T T A C O L A R E.

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Inizialmente mi ha stranita, col suo fare affabile e dolce, con la tenerezza con la quale tratta Marian, con l’affetto che dimostra a Roland e Robin. Elisabeth Mitchell è fenomenale nel rendercela immediatamente simpatica e alla mano; talmente tanto che, nel momento in cui la vediamo nei panni di glaciale Regina delle Nevi, il salto è così brusco da lasciarci un attimo straniti. E poi stupiti. E poi definitivamente conquistati.
Non solo la Mitchell è bellissima, ma è anche un’interprete stupefacente. Riesce a passare dalla premurosa zia/gelataia di quartiere all’algida [Pun intended… scusate non ho resistito.] Regina delle Nevi in un battito di ciglia, e ad essere terribilmente convincente in entrambi i ruoli. Fossi stata in Elsa, mi sarei lasciata persuadere pure io del suo buon cuore e delle sue apparentemente buone intenzioni.

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Una speranza per il futuro? Che questa Snow Queen, della quale non sappiamo ancora un nome, NON sia l’ennesimo personaggio frainteso da “redimere”. Le sue apparenti similitudini con Elsa ed Emma sono talmente, spaventosamente evidenti da lasciare spazio a parecchi tipi di interpretazione possibile.
MA.
Ma vorrei davvero, stavolta,che questo villain fosse ciò che è nata per essere: un’ANTAGONISTA. Cattiva, crudele, spietata. Che non sia salvabile o da salvare. Che sia da combattere.
Di certo, tutti i cattivi di OUAT sono guidati da motivazioni che loro credono profondamente giuste. Non esiste un male assoluto alla Sauron, non esiste la pura e semplice oscurità. Ma esiste chi non può essere salvato da essa, e ne abbiamo già avuto un esempio in passato, per ben due volte: Pan e Cora. Non mi spingo a citare anche Zelena, perché credo che non rientri nella categoria.
E sono proprio Cora e la sua storia, quello che mi fa tanto ben sperare per quanto riguarda la Snow Queen della Mitchell.
A chi, nella scena in cui la vediamo nella foresta confrontarsi con Elsa che non ricorda, non è venuto in mente il dialogo tra Regina e Cora nella 2×11, in cui la madre malvagia spinge Regina a tornare ad essere una vera Evil Queen, incastrandola con la finta morte di Archie per dimostrarle che tutti la odiano?
Ha usato anche parole molto molto simili.
Questo, unito alla speranza che gli autori non ci deludano con l’ennesimo rapporto famigliare da ricostruire e che, piuttosto, optino per una scelta più simil-Pan, mi fa ben sperare in un villain fatto bene.
Anche perché lo credo fortemente necessario per affrontare una storia come quella di Frozen, che di veri cattivi è penosamente carente. [Non mi dite che considerate Hans un “cattivo”, perché per me è solo uno stronzetto viziato e borioso.]

In questo episodio ci rituffiamo nel mondo di Frozen e di Arendelle. Niente Anna. Niente pastorelle. Niente deviazioni.
Ammetto che, se proprio vogliamo trovare qualcosa che non vada nell’episodio, dobbiamo cercarlo proprio in questa parte. Sembra esserci un’unica cosa lasciata totalmente al caso, o forse solo spiegata in maniera pessima.
E’ stato ben specificato che Anna è partita con una nave.
Salpata dal porto di Arendelle come i suoi genitori.
Una nave diretta a Mistheaven, la Foresta Incantata di Snow e Charming.
Non ha senso, a questo punto, che la sorella la faccia cercare dagli scout via terra all’interno del regno, ma lei lo fa ugualmente.
Dicono che il diavolo sia nei dettagli, e questo dettaglio è totalmente assurdo… o totalmente voluto? Mistheaven ed Arendelle confinano forse in più di un modo? O è stata una semplice scelta di trama (sbagliata e superflua) per introdurre uno scout che desse la notizia dell’arrivo di Hans?

Ad ogni modo, riprendiamo la storia dove l’avevamo lasciata, con Adam ed Eddy che sviluppano un post- film dove Hans non si è dato per vinto, ma ha convocato i fratelli per dare l’assalto alla città nell’intenzione di farne il suo regno…. Facendo una delle più becere figure di merda della televisione internazionale. Da Evil bad-ass a ghiacciolo in 0.2 secondi netti.

Ora… io capisco che ad Arendelle la magia non sia poi così comune [discutibile, dato che la Principessa del regno sta per sposare un tizio cresciuto con i TROLL e che parla con le renne, ma ok…]. Ma da qui ad essere così deficienti da non pensare che una giara magica, dorata e superpotente sia stata nascosta in una cava di rocce in una valla sperduta PER UN SACROSANTO MOTIVO, ce ne vuole.
Figli miei.. lo sappiamo che non brillate per intelligenza, ma se il vostro rappresentante Findus di fiducia vi dice “Non aprite quella cosa, distruggetela! E’ pericolosa!” … Dategli retta. Che magari sarà anche il peggio burino dell’universo, ma dalla sua ha di bello che non è vissuto chiuso in una stanza per tutta la vita (Elsa) e non è venuto su prepotente e viscido come i suoi altri dodici fratelli (Hans).

[Apro parentesi: per chiunque volesse sapere qualcosa di più delle rune scritte sulla giara… sì, assomigliano alle rune dell’alfabeto Futhark. Il Futhark è l’alfabeto runico di origine scandinava più utilizzato nelle zone del nord Europa tra il II e l’VIII secolo d.C. Wikipedia ne da una descrizione abbastanza dettagliata qui , ma se volete sapere cosa potrebbe dire la scritta sull’urna… ebbene… L I D I L, ecco cosa dice. Le lettere che compongono la parola, sommariamente significano “Lago”, “Ghiaccio” e “Giorno”]

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Certo, attraverso il piccolo viaggio assieme, Elsa ha modo di conoscere finalmente Kristoff, imparare ad apprezzarlo, definirlo addirittura un amico. Impara a fidarsi di lui, cosa non da poco per una persona come lei EDUCATA per non fidarsi nemmeno della propria famiglia. Ed è forse per questo che sviluppa immediatamente una forte empatia con la Regina delle Nevi: Elsa, come Emma, è sempre stata SOLA. Elsa, come Emma, non lo è mai stata per sua scelta, ma lo è stata. E’ stata isolata, temuta, tenuta a distanza. Elsa, come Emma, avrebbe potuto essere un cattivo dell’ambientazione.

Entrambe sono state salvate dalla propria famiglia, nella quale hanno imparato ad avere fiducia.

E questo ci porta direttamente alla parola della settimana [credevate che non l’avessi trovata, eh?]

TRUST.

La fiducia che Emma ha acquisito col tempo nei confronti della propria famiglia (prima con Henry, poi con Snow, poi col mondo al quale appartiene, ed infine con Hook il pirata, la prova più difficile di tutte). La fiducia che Elsa ha sviluppato col tempo nei confronti della sorella e che, parallelamente al percorso di Emma con Killian in questo episodio, ha iniziato ad avere nei confronti di Kristoff e ha ceduto forse troppo in fretta alla Regina delle Nevi. La fiducia che Regina sta imparando pian piano ad avere in Henry, attraverso un percorso molto simile a quello fatto da Emma nella prima stagione e che comprende, cosa che non ci sorprende affatto, una nuova missione segreta [E ricordiamoci che le manguste mangiano i serpenti…]. La fiducia che Charming sta acquisendo pian piano in se stesso e nelle proprie possibilità di aiutare la figlia e condividere i suoi fardelli. La fiducia che Snow deve imparare ad avere in se stessa e nelle proprie capacità come madre. Persino il Fante di Cuori, nuovo acquisto di Storybrooke, rientra nel grande tema di questo episodio, con la sua assoluta fiducia in se stesso e nelle proprie capacità [Il Fante di Michael Socha è ‘unico personaggio degno di nota, e che mi è mancato terribilmente, di OUAT in Wonderland. Per il momento non sappiamo cosa ci faccia a Storybrooke, ma sono certamente felicissima del fatto che sia comparso. Ragionando da giocatrice di ruolo, sarebbe il completamento perfetto per la cerchia di “compagni d’avventura” di Emma, sempre ammesso che riesca ad andare d’accordo con Hook, Regina ed Emma stessa!].

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E Killian, ovviamente, con la fiducia che desidererebbe da Emma e che crede di non avere, e con la sua mancanza di fiducia nei confronti di Rumplestilskin, che a sua volta non si fida nemmeno di Belle, e partecipa ad una scenetta da finto redento davvero pietosa viste le sue attuali condizioni.

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Come rientra in questo tema la mancanza di fiducia dei cittadini nei confronti di Snow e delle sue potenzialità come leader della comunità. Inutile dire che, per l’ennesima volta, ho trovato davvero molto ingiusto il loro comportamento. E assolutamente irritante.

Le scene riguardanti Snow e la sua prima riunione al municipio sono, in linea di massima, di una dolcezza infinita. Il modo in cui si aggrappa al suo nuovo nato, per paura di perdere anche un solo momento della sua crescita, ci ha ricordato indirettamente quanto abbia sofferto per l’allontanamento forzato di Emma.
Il look da suora laica in vacanza contribuisce a darne un’immagine da casalinga disperata, anziché da sindaco, che sottolinea fin troppo le difficoltà che sta cercando di conciliare [Io posso capire che già prima Mary Margareth si vestiva come le mamme modello delle pubblicità anni ’50… ma almeno i vestiti avevano colori accettabili. Fossi in Ginnifer, picchierei i costumisti con gli stessi stracci che le mettono addosso.]

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Tornando al punto: per salvare gli abitanti della Foresta Incantata dalle mire di Zelena, Snow si è fatta carico di lanciare la Maledizione Oscura sacrificando quasi l’amore della sua vita. E voi, ingrate teste di ca**o, non solo la trattate come una pezza da piedi, ma nemmeno vi passa per l’anticamera del cervello di fidarvi un minimo delle sue parole, quando assicura che Elsa non è un pericolo. No. Partite in spedizione punitiva, chissene frega del fatto che la donna che ha perso tutto DUE VOLTE per voi vi abbia detto di stare calmi.
Fossi in Charming, li avrei presi a palate.

Ho apprezzato comunque il tentativo di Emma di tenere al sicuro Elsa dalla “folla inferocita”. Il fatto che si sia così affezionata ad Elsa immediatamente, e che l’abbia affidata a Killian, dimostra quanta fiducia Emma stia riponendo in lui.
Ma Killian si sa… è un pirata ed un gran testone. Non ci riesce a rimanere in disparte quando si tratta della sicurezza della sua donna, nemmeno con la responsabilità di una vita a carico.

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Danger è la mia nuova parola preferita.

Per quanto si possa parlare di responsabilità con una regina in grado di creare castelli di ghiaccio solo con un battito di ciglia.
Killian è, e sarà sempre, un pirata. Ha scelto questa vita per se stesso non solamente con onore e per l’onore, ma perché gli si addiceva, perché gli calzava, perché sapeva di poterla fare sua. Killian si è sempre dimostrato bramoso d’avventura. E lo dimostra. Non riesce a non fare nulla. Arriva persino a minacciare Gold (cosa che aveva un sacco di voglia di fare già dalla scorsa puntata) pur di ottenere le informazioni necessarie.

Per non offendere nessuno, non mi dilungherò su quanto viscido, schifoso, falso ed egoista (Alla faccia della confessione ipocrita sulla tomba del povero Bae “Voglio cambiare!”… sì, come no.) sia stato Gold in questo episodio. Rumplestiskin ha fatto almeno un centinaio di passi indietro, questa settimana. Mi perdonerete se chiamo Belle sprovveduta ed ingenua, ma è il minimo che si possa pigliare dopo la dimostrazione di cieca fede in un marito che evidentemente ha più altarini della basilica di San Pietro.
Di nuovo, mi aspettavo almeno che fosse un pochino più propositiva ed orientata sul “cerchiamo di dare una mano”, ma evidentemente il matrimonio deve averle annichilito il senso di giustizia.
Dirò solo che Killian sta camminando su un terreno molto pericoloso, e la cosa mi preoccupa non poco.

I momenti che ho amato di più nella puntata, inutile dirlo, sono quelli che riguardano da vicino le vicende personali dei nostri protagonisti.

Regina, innanzitutto, che tenta di prendere alla larga il discorso del libro di fiabe col figlio. Non è un segreto, per chi mi conosce, che io abbia un affetto tutto particolare per Henry. Questo miracolo di ragazzino attorno al quale gravitano i pensieri e le preoccupazioni di una famiglia così strana ed assurda. Questo miracolo di ragazzino che conosce ogni membro di questa famiglia, e guarda Regina con la faccia da “Sei mia madre, non mi freghi”, spiattellandole un “Cos’hai in mente?” che la lascia del tutto spiazzata.
Regina, assieme a Robin, in questo episodio mi ha spezzato il cuore.
Da entrambi i personaggi traspare un dolore evidente. Nel dover stare accanto senza sfiorarsi, nell’amarsi senza poterlo ammettere, nel mancarsi terribilmente pur essendo uno accanto all’altra.
Ammetto senza un minimo di vergogna che, al mancato effetto arcobaleno del “bacio del vero amore” tentato da Robin, mi sono messa a fare le capriole sulla sedia dalla contentezza. Poi ho pianto l’anima quando ha confessato a Regina di amare lei… e avrei voluto entrare nello schermo per abbracciare entrambi.

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Charming, che tenta con tutto se stesso di essere d’appoggio e conforto con Emma. Prima con “I’m your father, talk to me!” e poi gettandosi a tentare di salvare Killian, dimostrando di sapere che senza di lui Emma non può più vivere prima che sia lei stessa ad ammetterlo.

E poi Emma. Emma e Killian. Emma ed il suo cuore martoriato.
Al di là della ship Captain Swan, al di là dell’essere felici per questi piccoli momenti di confronto tra loro due, è meraviglioso vedere come Emma stia cominciando finalmente a crescere e ad aprirsi.
Emma non è “frigida”. Emma non è “snob”. Emma non è “insensibile”.
Emma HA PAURA.
Come Elsa, che per tutta la vita ha avuto paura del proprio potere, Emma ha paura del dolore di un cuore spezzato. Emma che, per tutta la vita, ha avuto paura di aprirsi per non soffrire, adesso è terrorizzata dalla possibilità di perdere ciò che l’ha resa così vulnerabile, di ciò che pian piano si è insinuato nel suo cuore per scaldarlo, finalmente, di ciò che adesso la fa vivere.
Perché ora ha qualcosa da perdere anche lei.
Una famiglia, degli amici, una persona da amare. E che la ama, fieramente e testardamente.
Emma è nuova all’amore. Per lo meno: è nuova ad un amore così estremamente paritario, in cui la controparte coinvolta non accetta di essere messa in un angolo, protetta, di stare a guardare mentre lei rischia la vita. Killian sa farsi da parte e non forzarle mai la mano, ma non è il tipo di uomo che fa da spettatore passivo, come accennavo prima, anche in un rapporto di coppia.
Dicevo, nella recensione del primo episodio, che non vedevo l’ora di assistere ad un bacio nel quale LUI avrebbe finalmente preso l’iniziativa. E MI HANNO ACCONTENTATA, FINALMENTE!

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Ci vuole questo, per farli avvicinare. Ci vuole che Emma quasi si strozzi nel dire “Non posso perdere anche te!”. Ci vuole che gli occhi di lui, prima ancora delle parole,la rassicurino e le dicano “Sono bravo tanto quanto te a sopravvivere. Siamo uguali.”

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Sguardo, parole, azione. La acchiappa per baciarsela come non aveva mai fatto prima. La stringe come a voler sottolineare non solo quanto sia perdutamente innamorato, ma anche quanto non abbia alcuna intenzione di lasciarla sola in balia della tempesta.
“My Love”, finalmente detto non come semplice appellativo ma con cognizione di causa. Mentre entrambi si tengono aggrappati l’una all’altro nel bel mezzo della strada deserta, illuminata solo dalle luci dei lampioni.
Assieme sullo stesso cammino.
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E’ fondamentale realizzare quanto questo sia importante per lo sviluppo della protagonista di questa vicenda. E lo dico non a caso. Perché Emma E’ la protagonista dello show, cosa che si tende spesso a dimenticare.

Chiude la puntata, e con essa il percorso sulla FIDUCIA di questa settimana, il doppio confronto tra Emma e Killian da una parte e tra Rumplestilskin e la Snow Queen dall’altro.
Emma e Killian che imparano a fidarsi l’una dell’altro lentamente, Rumple e la Snow Queen che fingono di essere affidabili ed in realtà perseguono esclusivamente i loro scopi.
Ed impariamo che la Snow Queen conosce Emma. Ne avevamo avuto il sentore quando l’ha riconosciuta palesemente nella foresta, ma qui ci viene confermato.
E Rumple è convinto del fatto che la Snow Queen non sarà felice del fatto che Emma possa riconoscerla.

  • Ora, per passare all’ANGOLO DELLE SPECULAZIONI:Il quesito che Emma pone ad Elsa nella foresta è più che lecito: come ha fatto la Regina delle Nevi ad arrivare a Storybrooke? Perché, se tanto mi da tanto, la signora ha qualcosa a che fare col PASSATO di Emma, che ricordiamolo, è cresciuta al di fuori della cittadina mentre essa era sotto il controllo della maledizione di Regina. Nessuno poteva uscire, pena la perdita definitiva della propria personalità del mondo delle favole.
    Quindi i casi sono 3:La Snow Queen appartiene al futuro di Emma. Altro viaggio nel tempo? Sarebbe esagerato. Ho etto anche della teoria secondo la quale potrebbe essere l’Emma del futuro… ma la trovo altrettanto inverosimile. O per lo meno spero davvero in una bufala.La Snow Queen appartiene al passato di Emma. E in questo caso si era lanciata la sua maledizione per arrivare nel mondo reale PRIMA che Regina attuasse la sua, ed è tornata a Storybrooke fingendo di essere un personaggio qualsiasi.La Snow Queen è un altro parente della famiglia Charming. Mio dio vi prego: NO.L’ultima teoria che, spulciando tumblr, pare essere una delle più gettonate, è quella secondo la quale Emma ed Elsa siano entrambe figlie della Snow Queen, e che la vera Emma figlia di Charming e Snow sia da qualche altra parte.
    Io SPERO VIVAMENTE che questa se la siano sognata… perché una cosa del genere la troverei sinceramente di pessimo gusto.

Certo è che, con questi nuovi interrogativi a cui trovare risposta, l’episodio si chiude in maniera magistrale, lasciandoci suspance e tanta voglia di arrivare in fretta domenica.

Vi lascio col promo della prossima puntata, “The Apprentice”, dove vediamo Anna e Hook, in tempi diversi, fare evidentemente un “patto col diavolo”.
Sta gente non impara proprio mai…

Ricordatevi di passare in queste meravigliose pagine per news, aggiornamenti e spoiler settimanali sugli episodi!

Once Upon A Time – First Italian Fan Page

Once Upon a Time Italia

Un ringraziamento speciale, questa settimana, va a i miei angeli, Mary e Elena, senza le quali questa recensione sarebbe stata solo un lungo papiro privo di immagini.

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Annalisa Mantovani nasce a Ferrara, in un freddissimo e nevossissimo Febbraio del 1980. Forse è per questo che odia l’estate, il sole e il caldo e preferisce climi rigidi e temperature polari, grazie alle quali può godersi le fusa dei suoi gatti, una bella coperta calda, il divano e i suoi amatissimi libri. Sin da piccola legge tutto il leggibile, dal romanzo d’avventura al fantasy, dalla storia d’amore alle etichette dello shampoo, ma le sue letture preferite rimarranno sempre i romanzi di Emilio Salgari sul pirata Sandokan, Il Silmarillion di quello che definisce il suo “papà” letterario J.R.R.Tolkien, la saga di Harry Potter e qualsiasi cosa sia stata scritta sui vampiri, anche la spazzatura. Da qui, e dalle sessioni di Dungeons&Dragons a cui gioca col marito ormai da più di 15 anni, la passione per la scrittura di romanzi fantasy e urban fantasy che, se dio vuole, un giorno riuscirà anche a pubblicare. Telefilm Addicted da quando guardava Hazard e l’A-Team con il nonno dopo i compiti, predilige serie dove la componente sovrannaturale giochi un ruolo importante, anche se non disdegna Downton Abby, Criminal Minds e Broadchurch. Whovian per la vita, le sue serie del cuore saranno sempre Doctor Who, Buffy e, da poco aggiuntasi, Once Upon a Time, che ha il potere di farla tornare bambina.

8 COMMENTS

  1. Amo questa recensione. Amo il modo in cui vedi Emma, come la capisci (probabilmente tu meglio che gli autori, ma del resto lo si sa che dopo un certo numero di stagioni sono i fan quelli che comprendono meglio i personaggi che non i loro stessi creatori), quindi complimenti, davvero!
    Concordo con te su tutto, da Elsa a Emma a Killian; da Charming a Snow e ai cittadini, che mi stanno leggermente facendo salire l’istinto omicida, come ogni volta che si comportano da branco di pecore senza cervello; e soprattutto su Robin e Regina, che mi hanno letteralmente fatta sciogliere in una pozza di feels e gioia e angst. Senza contare che é tornato il Fante, anche per me ‘unico personaggio che avrei voluto rivedere da OUATinWonderland assieme ad Anastasia perché di Alice e Cyrus proprio non me ne poteva fregare di meno’. Sinceramente, mi piace tantissimo il modo in cui stanno gestendo la storyline di Frozen, con la Snow Queen e tutti questi misteri *^*
    On a side note, spero anch’io che la Snow Queen non sia da redimere, ma sia una vera e propria cattiva vecchio stile; e concordo su Rumple. Dannazione, ma proprio non ci riesce, ad evitare i casini, almeno una volta! E per favore, Belle, svegliati. Apri gli occhi.
    Detto questo, complimentoni a te per la recensione, e ci sentiamo al prossimo episodio!

    • TI ringrazio, come sempre, del commento e dei complimenti^^
      Non pretendo assolutamente di capire Emma meglio di chi la scrive, figurarsi! Parlo di ciò che la recitazione di Jennifer mi comunica e mi ha comunicato in queste stagioni passate, di come Emma ha reagito a determinati eventi, di quanto lasci trasparire certe emozioni piuttosto che altre^^
      Sì. I cittadini di Storybrooke sono da arare col trattore in questi episodi. Spero migliorino perchè altrimenti prego per un falò preventivo.
      Gli Outlaw Queen sono la mia terza ship preferita, quindi ti capisco bene!
      Grazie di nuovo e ala prossima!

  2. Ocean non smetterò mai di farti i complimenti, sono stata completamente rapita dalle tue parole, bellissima recensione!!

    quoto in particolare sulla snow queen basta con questi cattivi fraintesi che devono essere redenti, però ho il sentore positivo se così si può dire che il personaggio della mitchell non ci farà rimpiangere ne pan ne cora! sarà un villain con gli attributi a mio parere, basti pensare come stia manipolando a suo piacimento elsa dicendole come anna l’abbia tradita e messa nell’urna perché anna è cattiva tutti lo sono e bla bla bla…e se fosse stata proprio la cara zietta a metterla in quell’urna? il sospetto mi è venuto perché nel fb vediamo la snow queen che arriva a palazzo con elsa e tiene tra le mani l’urna!
    perché l’ha portata con se? e l’avrà utilizzata per qualcosa di malvagio? infine c’è una cosa che gioca a favore della regina; il fatto che elsa non ricorda nulla del passato e quindi può essere facilmente influenzabile!

    altra cosa che m’intriga parecchio è la regina che conosce emma! per me fa parte del suo passato e poi rumpel nel finale dice alla regina che è meglio per tutti se emma non si ricorda di lei…cosa sarà successo di tanto sconvolgente? mamma come so incuriosita!!!!

    applausi davvero per come hai descritto outlawqueen e captainswan e mi perdonerete ma quest’ultima ho deciso di shipparla da questa puntata! davvero bellissimi però emma io walsh non l’avrei contato dato che era una scimmia volante serva di zelena 😀 😀 scherzi a parte erano carini e coccolosi ^-^

    alla cattiveria degli abitanti di storybrooke non c’è mai fine, povera snow 🙁 quando salvi il culo a gente che non se lo merita proprio!! e poi brontolo è anche più cattivo di quello del cartone, almeno lì era solo rompiscatole mica perfido!

    alla prossima 🙂

    • Grazie, come sempre, dei complimentoni e del commento! Sono felicissima che ti sia piaciuto^^
      Che dire… ho voglia di un cattivo davvero cattivo. Ho voglia di sofferenza perchè sono masochista. Ho voglia di vedere i nostri affrontare qualcosa che li metta in seria difficoltà.
      Per quanto riguarda la storia della giara: a mio avviso, credo più probabile che la Snow Queen abbia FATTO CREDERE ad Anna che Elsa meritava di essere rinchiusa. A quanto pare le piace incastrare la gente… perchè non potrebbe averlo già fatto?
      Per quanto riguarda la connessione con Emma invece non ho indizi…non mi pronuncio^^
      Alla prossima puntata! Sperando di continuare a soddisfare le tue aspettative!

      P.S.
      Non è mai troppo tardi per shippare Captain Swan u.u

  3. Perfetto.3 righe di recensione e m’hai già fatto venire il sangue acido dall’incazzatura.Non mi spreco neanche ad andare avanti.

  4. In diversi hanno notato che Belle è diventata strana con il matrimonio. Ogni volta che la si è vista in questi ultimi episodi aveva un’espressione infastidita… capisco che le stanno rovinando la luna di miele, ma sembra che si stia progressivamente distaccando da qualunque cosa non sia Tremotino…
    A Marian, poverina, ne capitano di tutti i colori, e nonostante tutto non porta neanche tanto rancore… quando i cittadini sottolineano che il golem di Elsa la stava facendo fuori lei risponde che però sta bene (le ultime parole famose)… decisamente se la prende con più filosofia di Brontolo, che sta facendo il diavolo a quattro solo perché Elsa gli ha congelato il furgone… questi uomini e le loro vetture…
    La nonna di Ruby poi me l’aspetterei un po’ più comprensiva, considerati i “problemi” della nipote…

  5. Anche questa settimana faccio i complimenti per l’analisi dell’episodio.

    Mi piace come Elisabeth Mitchell interpreta con eleganza e freddezza il ruolo. Non ho ipotesi su quali piani abbia, ma non mi fido di lei e non ho creduto a nemmeno una parola che ha detto. Credo e SPERO che NON sia realmente zia di Elsa ed Anna.
    Rumple pessimo. Prima sulla tomba del figlio dice di voler cambiare, poi sono due puntate che vanno a chiedere il suo aiuto e non fa niente stando lì a fare l’inventario del negozio.
    Will Scarlet non mi piace, già non lo sopporto e spero lasci Storybrooke il prima possibile.
    Mi piace come stanno coinvolgendo i personaggi di Frozen, sono tutti molto fedeli alla versione animata, anche Hans. Sven è troppo simpatico.
    Emma ha finalmente imparato che usare la magia invece della pistola non solo è più figo, ma è anche più efficace.

    Regina è il mio personaggio preferito e sono uno shipper della Outlaw Queen. Questo per dire che sono bastardamente contento che Marian sia un surgelato. Tutto purché Robin capisca che la rediviva Marian è solo un impiccio e che deve tornare dalla Evil Queen. Furbetto il piccolo Roland quando ha detto ‘regina me lo permetteva’.

    Stanno mettendo molta carne sul fuoco e tante domande a cui devono rispondere (sul perché la Snow Queen conosce Emma non faccio ipotesi, spero solo non facciano vaccate). Aspetto con ansia le prossime puntate.

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