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Narcos Mexico – Forse era meglio fermarsi a Pablo Escobar

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Narcos Mexico – Forse era meglio fermarsi a Pablo Escobar

Ammetto che già alla fine della seconda stagione di “Narcos” mi ero detta “meglio finirla qui” e sono ancora convinta che la storia avrebbe dovuto chiudersi proprio con la morte di Pablo Escobar, non perché non ci fosse altro da raccontare, ma perché l’interpretazione di Wagner Moura lo ha reso un protagonista assoluto. La vera guerra è contro il cartello della droga, contro questo sistema corrotto e infestante, ma è altrettanto vero che ogni racconto ha bisogno di un eroe e di un villain e Pablo Escobar riusciva a essere entrambi – un cattivo capace di gesti mostruosi e allo stesso tempo un personaggio per cui non si poteva non provare empatia, proprio grazie al suo straordinario interprete.

E qui arrivo alla terza stagione di “Narcos”, che per me non è stata all’altezza delle precedenti nemmeno considerando la magnifica presenza di Pedro Pascal, e al mood con cui mi sono approcciata a “Narcos: Mexico”. Ammetto quindi che non avevo grandi aspettative e questo pilot non mi ha fatto del tutto cambiare idea.

Il cambio di location può dare spazio ad altre storie e Diego Luna (Dio benedica quell’uomo sempre e comunque) potrebbe essere un nuovo Wagner Moura, ma la sensazione che non mi ha mai abbandonato per tutta la durata del primo episodio è che fosse qualcosa di già visto. La qualità è sempre molto alta e lo si vede nei dettagli, nelle scelte stilistiche e nell’accuratezza della ricostruzione di un periodo storico quanto mai difficile da raccontare, ma non di sola classe vive il Telefilm Addicted e, sinceramente, a volte avere una storia appassionante, che ti coinvolge sin dal primo secondo, va anche al di là di ogni virtuosismo.

Insomma, pur con tutte le ottime carte messe in tavola e pur avendo a disposizione tutta la stagione su Netflix, ora e subito, non sento l’istinto maniacale di tuffarmi sul divano e immergermi in una maratona sfrenata di binge watching. Sicuramente finirò questa stagione, ma probabilmente mi prenderò del tempo per farlo.

La mia opinione può essere falsata dall’aver assistito alla grandiosità delle prime due stagioni di “Narcos” e forse dall’incapacità di scindere le due produzioni, per cui mi piacerebbe conoscere anche la vostra opinione su questo pilot (o sul resto della stagione, se avete già avuto modo di procedere) e magari anche quella di qualche avventuroso che si è lanciato su “Narcos: Mexico” a mente libera, senza preconcetti.

A voi la parola nei commenti.

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