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Mr. Robot | Recensione 2×11 – eps2.9_pyth0n-pt1.p7z

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Mr. Robot | Recensione 2×11 – eps2.9_pyth0n-pt1.p7z

Carissimi addicted, dopo l’episodio ricco di tensione della settimana scorsa, Mr. Robot rallenta in un certo senso il ritmo e ci regala una puntata quasi interamente dedicata all’approfondimento emotivo dei personaggi, soprattutto di Angela e della DiPierro.

“Lei non sa chi sono io!”

La nostra Angela entra in scena dimostrando di aver imparato a memoria il manuale Frasi da dire in caso di rapimento for dummies”. Peccato che i suoi sequestratori abbiano consultato lo stesso manuale e abbiano capito immediatamente quanto le sue minacce siano solo una marea di fuffa (ci mancava solo “Lei non sa chi sono io!” e “Avrà notizie dal mio avvocato!”).
La sua conversazione con Whiterose, in compenso, sembra aprire una finestra su una possibilità che non avevamo ancora contemplato: che la morte dei genitori di Angela ed Elliot non sia stata “soltanto” un tragico incidente, ma piuttosto un mezzo per mettere in moto un meccanismo molto più complesso, al centro del quale si trovano i due ragazzi, inconsapevoli ingranaggi che continuano a ruotare alla cieca, importanti a tal punto che l’Esercito Oscuro non può liberarsi di loro ponendo fine alle loro vite.
La cosa più interessante in tutto questo è forse la scoperta che anche Angela ha un preciso ruolo da giocare, un ruolo tanto fondamentale da spingere una persona perennemente ossessionata dal tempo a concederle ben ventotto minuti… molto più di quelli che abbia mai concesso ad Elliot. Ma cos’è che la rende così speciale?
Whiterose guarda la ragazza come si guarderebbe un mistero impenetrabile, la osserva e la studia cercando di capirne i segreti, come se si trattasse di un marchingegno misterioso di cui ignora il funzionamento, al punto da sottoporla a un test surreale per riuscire in qualche modo a classificarla.
Credo che tutto questo, a meno di eventuali sfortunate dipartite nel season finale, significa che finalmente Angela potrà giocare un ruolo più consistente e assumere un diverso spessore, completando il percorso di maturazione iniziato in questa stagione e cominciando a interagire più frequentemente con gli altri personaggi. La cosa non può farmi che piacere, perché ho sempre trovato il suo vivere una storyline vicina ma in qualche modo separata da quella degli altri protagonisti un tantino limitante e castrante.
Una piccola nota per quanto riguarda la regia e la fotografia: la scena del test rappresenta un esempio perfetto di come, al giorno d’oggi, le serie televisive siano ormai in grado di raggiungere un livello qualitativo pari a quello del cinema. Il botta e risposta fra la bambina e Angela, giocato più sulle pause e sui silenzi che sulle poche battute pronunciate dalle due, e il confronto fra Angela e Whiterose sono perfettamente bilanciati e riescono a costruire una tensione psicologica che quasi non fa rimpiangere il movimentato finale dello scorso episodio.

Controcorrente

In mezzo a tutto questo la DiPierro cerca per l’ennesima volta di spiegare con infinita pazienza quello che sta succedendo a Santiago, usando un linguaggio comprensibile persino a un quinquenne non particolarmente brillante, ma, sorpresa delle sorprese, proprio quando il suo capo sembra finalmente aver afferrato la gravità della situazione, Whiterose si dimostra ancora una volta all’altezza del gioco e mette al sicuro da ogni indagine l’Esercito Oscuro grazie a un prestito faraonico alla E Corp.
L’agente sarà ovviamente influenzata da quello che, almeno per il momento, rappresenta il fallimento di tutti i suoi tentativi di punire i responsabili della rivoluzione del 09 Maggio e magari di smantellare l’Esercito Oscuro, responsabile della morte dei suoi colleghi. Ma anche se la sua determinazione dovesse per un attimo vacillare, sono fermamente convinta che il senso di giustizia e del dovere di questa donna rimarrà assolutamente inalterato e continuerà a spingerla verso il suo obiettivo, rendendola forse più temibile per Elliot dell’organizzazione che gli sta dando la caccia.
Un arresto momentaneo è tuttavia comprensibile e inevitabile e la scena con Alexa riesce a trasmettere alla perfezione la desolazione di una persona completamente svuotata, che cerca disperatamente di scendere a patti con una vita che, privata del suo scopo primario, le sta scivolando di mano pian piano e si sta infrangendo in mille pezzi.
Nonostante non abbia avuto poi molto spazio, il personaggio della DiPierro si è mostrato estremamente coerente nel corso di tutta la stagione, restituendoci il ritratto di una donna estremamente forte proprio in virtù delle sue fragilità, una donna pienamente consapevole e dotata di una volontà che si può definire soltanto come ferrea.

Mind awake. Body asleep.

Dopo una breve tregua durata lo spazio di un paio di settimane, la sfiducia di Elliot nei confronti di Mr. Robot prende nuovamente il sopravvento, e a giusta ragione.
Quello che non potevamo immaginare era la portata del tradimento: non si tratta di piccole bugie o di omissioni strategiche, l’alter ego del giovane hacker ha continuato per mesi a portare avanti i piani suoi e dell’Esercito Oscuro, senza perdere i contatti nemmeno per un momento con Tyrell, ma usandolo anzi come intermediario con l’organizzazione.
E ora che questa misteriosa fase due è finalmente pronta a partire, Elliot si ritrova intrappolato in una rete che in un certo senso lui stesso ha tessuto, un complicato castello di carte di cui le persone che lo circondano (alleati? Nemici? Ormai la cosa è talmente circostanziale che è diventato impossibile starci dietro) si aspettano di vedergli assumere la sovranità.
Come già predetto da Mr. Robot, Elliot è destinato ad essere un leader, ma leader di chi? Qual è lo scopo di questa misteriosa fase due?
Un aspetto interessante del percorso di Elliot in questo episodio è che apparentemente il suo controllo sulla sua folle controparte sembra essere d’improvviso notevolmente migliorato: non solo riesce a spiarlo con successo senza che l’altro se ne accorga, ma ormai è anche in grado di riprendere il controllo del proprio corpo, consapevole ormai di esserne l’unico legittimo proprietario.

Il talento di Mr. Price

Va fatto un breve accenno anche all’apparente progressione dei piani di Mr. Price e della E Corp, ormai pronta a lanciare la propria valuta, con lo scopo di soppiantare i Bitcoin e prendere il controllo del mercato.
Sembra quasi che Price avesse previsto tutto quanto, dalla rivoluzione alle sue devastanti conseguenze, e che il lancio di questa nuova moneta non sia un rimedio d’emergenza, ma un progetto portato avanti da ben prima che la fsociety prendesse vita.
Sono comunque convinta che il dirigente stia tirando troppo la corda e che prima o poi l’Esercito Oscuro arriverà a considerarlo un personaggio troppo scomodo per essere tenuto in vita.

Siamo dunque giunti al tanto atteso season finale e, a solo una settimana dall’episodio fatidico, troppe rimangono le domande a cui non è stata ancora data risposta.

Per ingannare l’attesa, vi lascio con il trailer e vi invito a passare dalla pagina Rami Said Malek Italia per rimanere sempre aggiornati sulle ultime news riguardanti la serie e il cast.

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