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Mr. Robot | Recensione 2×05 – eps2.3_logic_b0mb.hc

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Mr. Robot | Recensione 2×05 – eps2.3_logic_b0mb.hc

Carissimi addicted, bentornati al nostro  appuntamento settimanale con Mr. Robot.
Elliot si è deciso finalmente a tornare in azione e i risultati sono stati… beh, decisamente esplosivi.

Ritornare a volare

Come ho già anticipato, questo quinto episodio ha rivisto Elliot assumere un ruolo attivo dietro alla tastiera, concedendosi finalmente di liberarsi di quel prurito che lo tormentava da troppo tempo.
Come un drogato che si concede una dose massiccia in seguito a un lungo periodo di astinenza, la sensazione provata è quella di un benessere immediato.
E di un sollievo indescrivibile.
Ora che le sue ultime difese sono cadute, che ogni briciola di resistenza è stata da lui stesso messa da parte e disintegrata, non ci sono più argini, non ci sono più limiti, nessun invito alla prudenza né restrizione.
Quello che resta è solo un’inebriante sensazione di potere, quella di tornare a fare quello per cui si è nati, di concedersi di essere se stessi dopo un lungo periodo di negazione, la sicurezza di essere il migliore, di essere invincibile, di essere in grado di orchestrare alla perfezione la distruzione di una fortezza altrimenti inespugnabile con poche, semplici linee di codice.

In amore e in guerra

Il rapporto con Angela, assieme all’affetto per Darlene, è una delle poche cose che permette a Elliot di rimanere ancorato, seppur in maniera instabile, alla sua umanità.

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Che si tratti di amore, di amicizia o di una sorta di empatia nata dalla drammatica situazione che li ha uniti, Elliot prova un forte senso di protezione nei confronti della ragazza e non ha intenzione di permettere che le succeda qualcosa di male, soprattutto a causa degli avvenimenti messi in moto dalla fsociety.
Dal canto suo Angela, dopo un iniziale momento di incertezza, decide di accettare di fare la sua parte in quella che ormai è diventata una vera e propria guerriglia sotterranea e sanguinosa.
Certo, in parte il suo coinvolgimento è forzato dal ruolo involontario giocato in passato nell’attacco alla All Safe, ma la verità è che a darle la spinta decisiva, a convincerla realmente a scendere in campo, è la sua fiducia incondizionata nei confronti di Elliot e delle sue capacità: se lui dice che si può fare, quella dichiarazione diventa per Angela un assioma incontrovertibile, un’assicurazione a prova di qualsiasi disastro o sciagura.
È bello tornare a vedere, dopo un lungo periodo di separazione, l’interazione fra questi due personaggi, un aspetto troppo a lungo trascurato nello show.

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La connessione con Angela porta a galla delle interessanti sfumature che Elliot tende a tenere celate, forse persino a se stesso, nella vita di tutti i giorni, lo spinge a riflettere sulla propria natura, a meditare sulla sua diversità e a desiderare disperatamente di essere come tutti gli altri.
Il fatto che Angela adesso sia entrata a far parte dei giochi, che abbia conosciuto finalmente tutto il gruppo, sembra garantire un numero sempre maggiore di questi scambi in futuro. Non so voi, ma io non vedo l’ora di assistere a un eventuale confronto sull’apocalisse informatica scatenata da Elliot e dai suoi.

La regina e il re

Ci sono voluti quindici episodi, ma la vera natura di Johanna è finalmente venuta a galla.
La moglie di Tyrell Wellick non poteva che dimostrarsi all’altezza del suo consorte, una regina pronta a dare scacco matto a chiunque rischi di mettere a repentaglio la sua sicurezza e quella del suo re.
Qualunque fosse l’informazione in possesso di Kareem, è più che evidente che l’uomo non è più in grado di reggere il peso del complotto che grava sulle sue spalle.
Johanna non esita, non si tira indietro e, con inesorabile spietatezza, impartisce l’ordine che segna la condanna a morte del suo alleato. Quel che più conta è che lo fa con squisito piacere, assaporando ogni attimo, come quando si affondano i denti in un cibo delizioso e si rimane immobili, a occhi chiusi, per alcuni secondi, godendosi quei primi attimi in cui il sapore tanto anticipato assale i nostri sensi.
Nonostante tutti i suoi misteri e le sue contraddizioni, comunque, la donna sembra rimanere saldamente ancorata alla sua fedeltà a Tyrell e aspetta il suo ritorno, ancora fiduciosa che il marito non lascerà soli lei e il figlio.

È tardi, è tardi sai…

Un altro dei punti salienti della puntata è sicuramente la scoperta della vera identità di Whiterose, il misterioso capo dell’Esercito Oscuro.
La scena condivisa fra il Ministro Zhang e l’agente DiPierro nella stanza degli orologi è, a mio parere, una delle più evocative e potenti dell’intera stagione.

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Facendosi aiutare dalle parole di Shakespeare, il dignitario tenta di spiegare alla donna la sua ossessione per il tempo, per l’inesorabile scorrere dei minuti, per la caducità di ogni singolo attimo.
Quella che ne nasce è una sorta di connessione, destinata a spezzarsi nel momento in cui Whiterose, sentendosi minacciata, decide con spietata freddezza di risolvere il problema alla radice e di attentare alla vita dell’intera squadra in visita, riuscendo a eliminare in un sol colpo tutto il gruppo, fatta eccezione proprio per la DiPierro, che vede sterminare sotto i propri occhi i suoi colleghi.

Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow.
The days creep slowly along until the end of time.
And every day that’s already happened
has taken fools that much closer to their deaths.
Out, out, brief candle.
Life is nothing more than an illusion.
It’s like a poor actor
who struts and worries for his hour on the stage
and then is never heard from again.
Life is a story told by an idiot,
full of noise and emotional disturbance
but devoid of meaning.

Schemi e spirali

Che dietro al sito di Ray si nascondessero traffici loschi è sempre stato fuori discussione. Quello che non sapevamo è che potevamo risparmiarci la fatica di cercare di capire in che ramo criminale operasse l’apparentemente innocuo e pacioso amico di Elliot, perché la risposta è estremamente semplice: tutti.
Droga, armi, prostituzione… niente è escluso dal proficuo mercato di Ray, che spaccia morte e desolazione come fossero innocue caramelle.
Questa scoperta genera in Elliot la nascita di nuovi conflitti con Mr. Robot: avere o non avere fiducia nella natura umana, che pure tante volte gli ha dimostrato quanto possa essere indegna di ogni sentimento benevolo? Ma soprattutto, intervenire e porre fine agli atti criminali in cui si è trovato involontariamente invischiato o voltare le spalle ed evitare ulteriori complicazioni?
Per una volta serve a poco che Elliot riesca a prendere il controllo e a prevalere sul suo insidioso alter ego: Ray ha scoperto la sua intromissione e non è disposto a tollerarla…

In attesa del prossimo episodio, vi lascio in compagnia del trailer e vi invito a passare dalle pagine Mr. Robot ItaliaRami Said Malek Italia e Mr. Robot Italy per rimanere sempre aggiornati sulle ultime news riguardanti la serie e il cast.

https://www.youtube.com/watch?v=IpLhUG6kt_M

Alla prossima!

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