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Masters of Sex | Recensione 3×10 – Through a Glass, Darkly

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Masters of Sex | Recensione 3×10 – Through a Glass, Darkly

Che questa stagione, sentimentalmente parlando, fosse un po’ troppo affollata lo si era capito già da tempo, ma l’aggiunta di nuovi elementi al trio Libby/Virginia/Bill in realtà, nonostante la confusione iniziale, si sta rivelando utile.
Devo rimangiarmi quello che avevo detto su Peter: pensavo che avrebbe giovato poco a Libby, e invece non solo è riuscito ad essere veramente tenero e premuroso con lei il giorno del suo compleanno, ma è anche stato capace di farle decidere di lasciare Bill e di pretendere, una volta per tutte, di avere finalmente un matrimonio felice con un uomo che si prenda cura di lei. Non ho mai avuto una gran simpatia per il vicino di casa, ma vedere Libby cambiare la sua vita, e non solo lamentarsene senza però mai fare niente per migliorare la sua condizione è una soddisfazione infinita. Tifo per Libby sin dalla stagione scorsa, ma, anche se questo è un gran cambiamento per lei e sicuramente le farà bene, non è ancora abbastanza: è vero che, con Peter, potrebbe finalmente avere una famiglia dove si sente 1_987d4a17dcamata, e in cui non deve accettare una seconda donna, ma sono ancora convinta che le serva avere anche altro, oltre al suo ruolo di madre e moglie, che se lo meriti e che possa averlo. Ha soltanto iniziato a rivoluzionare la sua vita; anzi, una parte di essa, ma può e ha il diritto di avere ancora di più. E’ un punto d’inizio, ma non di arrivo.
E mentre Libby programma il divorzio, Virginia si rende conto che anche la sua vita personale non può più andare avanti come prima. Che non fosse soddisfatta della sua relazione con Bill era chiaro già da molti episodi, ma adesso che anche la sua relazione con Tessa è più compromessa che mai è evidente come senta il peso delle sue scelte passate, e come si senta turbata dalla vita che sta vivendo al punto da non sopportare neanche la vista di una Bibbia.
Virginia ha commesso i suoi errori, come madre; ha trascorso poco tempo con i suoi figli, ha mentito per anni su Bill e non è riuscita ad avere con loro un rapporto stretto, anche se avrebbe voluto. Non c’è nessun dubbio sul fatto che lei li ami, ma per molto tempo non è riuscita a tenere in mano le redini della sua vita, e ha finito col perdere di vista tante cose, continuando lungo quel percorso senza mai soffermarsi davvero a capire cosa stesse facendo. Poteva mentire a Tessa, e cercare di mentire a se stessa, ma non poteva durare molto. Non ho figli, non so come ci si debba sentire nel rendersi conto che una figlia ti disprezza, ma credo che la cosa peggiore che un genitore possa sentirsi dire è di non essere stato un bravo padre o una brava madre. E Virginia, ora che sa che Tessa è al corrente di tutto, è tormentata da questo pensiero, ed è proprio questo ad averla definitivamente spezzata. Quando stava per partorire Lisa era terrorizzata dall’idea di non riuscire a dedicare abbastanza tempo alla sua bambina, e quel terrore si è concretizzato con Tessa. Virginia ha detto a se stessa che la relazione con Bill era lavoro, che lo faceva per la ricerca, e si è giustificata così per anni, ma quest’alibi crolla quando si vede attraverso gli occhi di Tessa, e capisce che le ha fatto del male. La scusa del lavoro sparisce, di fronte all’idea di essere stata una cattiva madre per lei. Al di là del dibattito su quanto sia giusto o sbagliato avere una relazione con due uomini sposati, quello che manca a Virginia è quiete, equilibrio e tranquillità, tutte cose che non riesce ad avere con Bill, ma a cui non riesce più a fare a meno. Dan Logan, ormai, sta rimpiazzando Bill sotto tutti gli aspetti e devo ammettere che non lo sta affatto facendo male. E’ancora sposato e la loro situazione non è affatto semplice, ma così come Peter sta portando via Libby a Bill, allo
3_987d4a17dc stesso modo Dan Logan è ormai, saldamente piantato nel cuore di Virginia.
E se perdere Libby non avrà effetti devastanti su Bill, perdere Virginia lo distruggerà.
Lo confesso: Bill a volte mi fa arrabbiare, sa essere odioso, egoiste, cieco e immaturo. Sa essere tremendamente egocentrico e insensibile e riesce a fare del male, anche se involontariamente, al suo stesso figlio, ma c’è una cosa che non si può mettere in dubbio di lui: ama Virginia profondamente, di un amore totale che sfocia nella dipendenza. Virginia è l’unica donna a cui si è aperto completamente, l’unica a cui ha donato tutto se stesso senza riserve, nel bene e nel male. E’ un uomo contorto che non riesce sempre a relazionarsi con gli altri, e questo ha influito molto nel suo modo di amarla e di vivere la relazione con lei, ma è anche un uomo che l’ha sempre, incondizionatamente, irrimediabilmente amata con tutto se stesso, che ha capito che lei fa emergere il suo lato migliore. Non vuole rinunciare all’unica persona con cui si è spogliato completamente, non solo fisicamente, ma anche nell’anima. Virginia è l’unica a cui ha mostrato fino all’ultimo millimetro dei suoi turbamenti, senza riserve, senza risparmiare nulla di sé, e deve aver significato per lui l’intero universo sapere che lei non se n’è andata, non l’ha abbandonato o disprezzato, ma, anzi, l’ha amato, l’ha trovato attraente, l’ha scelto, e non l’ha allontanato neanche dopo averi visto il peggio di lui; anzi, gli si è avvicinata. Bill è insicuro, ma avere l’amore di Virginia lo ha fatto sentire protetto. Lei lo ha reso felice, lo ha fatto sentire, una volta nella sua vita, completo. Virginia potrebbe farcela, senza di lui, ma lui, senza di lei, si sentirebbe perso. E’ di una tenerezza infinita vederlo combattere per lei, per non perderla, vedere come la guarda per tutto l’episodio, l’espressione che ha quando si rende conto che riesce a darle piacere, la disperazione quando ha paura di non poterla riconquistare. Quando confessa a Nora non poter far sesso con lei perché non può assolutamente rovinare l’unica cosa bella che ha avuto nella sua vita, mi è venuta una gran voglia di abbracciarlo e consolarlo e mi ha fatto male pensare che tra lui e Virginia potrebbe finire tutto. Bill può essere insopportabile, ma è un uomo che ha sofferto terribilmente e ha trovato, dopo tanta, infinita solitudine, la persona che gli ha dato un po’ di pace, e viene difficile non provare compassione per lui. Un applauso a Michael Sheen, che ha reso perfettamente il dolore e la disperazione di Bill.
E Virginia non è l’unica a vedersi attraverso gli occhi di qualcun altro. Nessuno più di Betty può capire cosa prova Barton, e viceversa. Hanno avuto due vite diverse perché hanno avuto due percorsi diversi: Barton è un uomo, che ha deciso di diventare medico e, perciò, è stato sottoposto a tutta una serie di aspettative da parte della società che lo hanno costretto e negare chi era, a vivere di nascosto e con vergogna una parte di sé che sentiva sbagliata; Betty
mosaveva su di sé meno pressioni, ma questo non le ha impedito di avvertire anche lei una lotta interiore tra chi era davvero e chi doveva essere in pubblico per evitare di sentirsi giudicata. Era una prostituta, una donna già di per sé soggetta alle malelingue, disprezzata, ed essere lesbica le ha reso le cose ancora più difficili. Ha provato, in passato, a fingersi etero, ad avere una vita “normale”, così come ha fatto Barton, ma anche lei, come lui, non c’è riuscita. Ma Betty ha avuto Helen, che l’ha accettata così com’è, e questo l’ha aiutata; Barton non ha mai avuto nessuno del genere, non ha mai potuto vivere una relazione con un uomo senza sentirsi pieno di vergogna. Ancora oggi, nonostante abbia confessato la verità alla sua famiglia, fatica ad ammettere la propria omosessualità, perché quel vecchio istinto non lo abbandona. Il suo collega ha fatto un percorso diverso, riesce ad essere sincero con se stesso e col mondo, a pretendere di essere chi è senza doversi nascondere, e riesce a difendersi. Lui potrebbe essere l’Helen di Barton, potrebbe aiutarlo a uscire dal suo guscio, a superare un altro difficile scoglio nell’accettarsi completamente. Bellissimo il momento in cui Barton accetta senza riserve di aiutare Helen e la sua fidanzata. Nessuno meglio di lui potrebbe essere di sostegno a quella coppia, in questo momento, e ora che l’uno sa dell’altra, sarebbe bello vedere altri confronti tra loro due, perché anche Betty potrebbe essere molto d’aiuto a Barton.
E voglio concludere con Tessa, su cui, in realtà, non c’è da dire granché di nuovo: resta sempre una ragazzina in eterno conflitto con sua madre, e anche il voler fare sesso nel suo letto non è nulla di più di questo.
Piccola menzione al fanatico religioso: credevo che le proteste contro il lavoro di Virginia e Bill avrebbero avuto più spazio, nella stagione, ma, almeno finora, non avevano avuto grosse conseguenze sul loro lavoro. Ma sembra proprio che, invece, con Nora il fanatico abbia trovato terreno fertile.
E’ tempo di rivoluzioni, a Masters of Sex, e mai come ora c’è aria di cambiamento. A subirne maggiormente le conseguenze sarà Bill… come affronterà la tempesta in arrivo?

 

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