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Masters of Sex | La showrunner parla dell’episodio nella camera d’albergo

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Masters of Sex | La showrunner parla dell’episodio nella camera d’albergo

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Masters of Sex ha iniziato la seconda stagione con due episodi molto forti che hanno mostrato i suoi due personaggi principali senza impegni dopo la condanna del loro studio sul sesso. Il terzo episodio ha alzato ancora di più il livello dello show.

“Fight” è il miglior episodio dello show fino ad ora, con Michael Sheen e Lizzy Caplan che hanno trasformato in performance fantastiche, con varie sfumature, ciò che era essenzialmente un gioco di ruolo avvenuta una determinata notte — il 10 dicembre 1958, basato sul match eccessivamente lungo* Archie Moore che era in TV — nella camera d’albergo dove si incontrano. Oltre a scene riguardanti un caso particolarmente difficile per Bill (e un paio di stacchi strazianti su ciò che stava accadendo mentre lui non era in ospedale), l’attenzione era tutta su di lui e Virginia.

(*La showrunner Michelle Ashford dice di essersi presa qualche libertà con la lunghezza del match. In realtà sarebbe durato più o meno un’ora, con 15 round da tre minuti e brevi pause tra ognuno di questi. “Abbiamo allungato un po’ l’incontro — ma non eccessivamente”, dice. “Non credo ci siamo presi una libertà troppo oltraggiosa”.)

Zap2it ha parlato con la Ashford dell’episodio, perché è andato in onda a questo punto dello show e cosa chiarisce (o meno) su Bill e Virginia.

Zap2it: Parlami del modo in cui avete strutturato l’episodio — è stato piuttosto notevole vedere un’attenzione così intensa rivolta su loro due.
Michelle Ashford: Questa era l’idea. Ci abbiamo lavorato per molto tempo su questo episodio, e sapevamo che sarebbe stato uno di quegli episodi che sarebbe stato “un Masters of Sex molto speciale”. [ride] Ma sapevamo che doveva andare in questa direzione, perché non volevo seguire la scia di quella sorta di cliffhanger della scorsa stagione — “Non posso vivere senza di te” — Semplicemente non volevo che cadesse in una sorta di convenzione: Ora hanno una relazione, qualunque cosa facciano, la vediamo svolgersi.

Ho semplicemente pensato che sarebbe stato interessante se avessimo saputo che si incontravano, ma senza sapere cosa fanno. Letteralmente noi non sappiamo cosa sta accadendo in quella camera d’albergo. [Nota: nei primi due episodi della stagione, vediamo Bill e Virginia nell’atrio dell’hotel,ma mai nella loro camera]. Ma puoi portarla avanti così fino a un certo punto, e poi devi rispondere alla domanda. Quindi abbiamo sempre avuto in mente un episodio del tipo, “OK, questo è ciò che accade nella camera d’albergo”, e avrebbe semplicemente mostrato a voi questo strano piccolo universo che si sono costruiti, il quale non ha alcuna relazione con la realtà. Sono solo loro due che rimbalzano l’uno sull’altro…

Abbiamo sempre saputo che quell’episodio sarebbe stato strutturato in maniera diversa. Sapevamo che volevamo che accadesse qualcosa, ed Amy Lippman, che ha scritto la sceneggiatura, credo abbia trovato l’incontro di box. Scaviamo sempre per vedere cosa sta accadendo nel mondo in quel periodo e come potrebbe rendere le cose interessanti per noi nello show. E ho trovato alcune storie di bambini che sono nati con entrambi i genitali, ed ero eccitata all’idea di avere questa storia su un bambino che stava vivendo questa cosa e dargli questa vena nascosta di terrore. E’ venuto tutto insieme ed è stato uno di quegli episodi davvero divertenti per tutti noi.

Le storie che Bill e Virginia si raccontano iniziano come un gioco di ruolo per gli “Holden”, ma sembrano diventare sempre più reali con il passare della notte. Quanta verità dovremmo leggere in quello che ha detto Bill su suo padre o Virginia sul capitano?
Abbiamo intenzione di giocarci molto. Una delle gioie del fare televisione è che hai molto tempo per raccontare queste storie. E una delle cose più interessanti sulle persone è che sono spesso i narratori meno affidabili delle loro stesse vite. Entrambe quelle storie — la storia di Master su suo padre e la storia di lei su questo capitano — siamo stati molto attenti nell’assicurarci che ci fosse mescolata anche della fantasia, così non si è del tutto sicuri di cosa fosse vero e cosa no.

Mostreremo lungo la strada… entrambi quei personaggi sono devoti al loro modo particolare di raccontare quelle storie, ma non è necessariamente la verità, non del tutto. Seguiremo in maniera più forte la storia di Master quest’anno, anche se è tutt’altro che finita, perché la verità di quella storia è ancora più interessante di quanto abbiamo accennato fino ad ora.

E anche con Virginia il prossimo anno, abbiamo pensato che quella storia fosse interessante, ma è un po’ riduttivo dire che quella donna ha imparato a separare il sesso dall’amore perché le è stato spezzato il cuore. Infatti la verità sul perché fa ciò che fa e su chi sia è in realtà più complicata di così. Ma è una storia a cui si aggrappa. Siamo molto eccitati di esplorare questo tipo di cose, dove le persone dicono una cosa e poi si scopre, beh, che non era del tutto vera.

Virginia parla anche di sua madre — o la madre di Mrs. Holden — che si trova in prigione…
Esatto.

E ti chiedi se sia vero o meno, dato quello che sappiamo della madre.
Esatto. E’ questa la cosa divertente. Pensi “Huh, mi chiedo quale sia la verità”. Chissà quanto a lungo ci saremo, ma se sarà per un bel po’, alla fine vi direte, “Oh, OK. Questa era la verità su quella storia.” … Ci si rende conto che le persone a volte sono le meno esperte su sé stesse.

Masters of Sex va in onda alle ore 10 p.m. ET/PT ogni domenica su Showtime.

 

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Chiara, classe 1990. Incapace di vivere senza telefilm, musica, libri e film, ha iniziato a sviluppare una passione per il teatro. Predilige la lingua originale, ma sogna da sempre di entrare nel mondo del doppiaggio - magari per riportare gli adattamenti sulla retta via. All'inizio di ogni stagione telefilmica si impone di non iniziare nuove serie e sistematicamente si ritrova ad allungare la già infinita lista. Non ha un genere preferito, l'importante è che coinvolga ed intrattenga. Si affeziona troppo ai personaggi di fantasia e parla di loro come se fossero persone reali. Adora tutto ciò che è british - potrebbe passare ore ed ore ad ascoltare uomini britannici dalla voce suadente mentre leggono l'elenco telefonico - si diverte a imparare i vari accenti e cerca con scarso successo di imitarli; nel suo cuore c'è un posto riservato anche per USA e Canada. Quando Photoshop chiama, non può far altro che rispondere e darsi ai lavori di grafica e, nei momenti di ispirazione, crea anche video. Ogni tanto scrive fanfiction, ma più che altro le piace leggerle. E sì, le ship e le OTP fanno parte della sua vita, ma le usa con moderazione. Le piace viaggiare e visitare posti nuovi, ma nella vita di tutti i giorni è una pantofolaia. Nonostante il suo costante desiderio di fuggire da una realtà a cui non sente di appartenere, ama profondamente la sua famiglia. Ringrazia sempre il giorno in cui fece amicizia con un gruppo di pazze sparse per l'Italia, che sono diventate la sua famiglia virtuale. Ha incontrato David Tennant due volte in due giorni ed è ancora viva. E' rimasta in silenzio ad ammirare la sua celebrity crush tenere un'intervista a pochi metri da lei. Quando si sente giù di morale, ascoltare i rumori del suo modellino di Tardis la fa sentire meglio. P.S.: E' più pazza di quello che sembra. Uomo avvisato...

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