La terza stagione di Game of Thrones si è conclusa con un momento poco felice quando l’eroe più promettente della serie, Robb Stark, è stato brutalmente assassinato da alcuni dei suoi presunti alleati. Con il taglio di questa storyline, la star Kit Harington dice a Zap2it che la quarta stagione da la sensazione di una sorta di reset per lo show mentre gli spettatori concentrano di nuovo la loro attenzione sui personaggi che sono ancora vivi.
“Questa stagione è alquanto interessante perché in un modo un po’ strano si ha un nuovo inizio”, dice. “Il Red Wedding fa ricominciare da capo in un certo senso. Ci si libera di tutti gli Stark e si ricomincia da capo. E’ stato abbastanza piacevole inziare a costruire una storia nuova in un modo inusuale”.
Quindi qual è la storia del suo personaggio Jon Snow in questa stagione? Dopo due anni lontano dalla Muraglia, vi è ritornato alla fine della stagione 3, ferito da Ygritte dopo aver disertato i Bruti. Harington dice che lo Jon Snow che è tornato a Castle Black è molto diverso da quello che l’ha lasciato.
“Ciò che sarà interessante vedere quest’anno è quanto Jon diventi brutale”, dice. “E’ uno sviluppo lento questa stagione, ma la perdita del suo amore, la perdita di tutta la sua famiglia nel Red Wedding, l’aver passato due anni come spia sotto copertura e poi tornare a Castle Black è qualcosa che rende più duri. Per porla in un contesto moderno, i giovani uomini che vanno in guerra ai giorni nostri hanno degli sguardi assenti, distanti, e penso che Jon torni un po’ con questa cosa.
“Penso che il suo periodo con i Bruti abbia avuto degli effetti su di lui, in maniera profonda”, continua Harington. “Ma torna anche con una missione dove sa che i Bruti attaccheranno e deve iniziare a fare il leader perché nessuno lo farà. E per farlo deve iniziare a parlare e lui non ha mai detto più di tre battute. Lo vedremo tenere dei discorsi in questa stagione. E’ piuttosto folle. Era alquanto strano parlare nei suoi panni. Di solito lui è uno che assorbe le cose, non parla mai in realtà. Questa è la differenza più grande e questo è ciò che è cambiato in lui da quando è tornato dai Bruti”.
Molti fan — inclusi membri del cast come Isaac Hemstead-Wright — vedono Jon Snow come uno dei più probabili a fare giustizia per i torti di Westeros. Se ciò significa che Jon finirà sul Trono di Spade o a fare da Primo Cavaliere alla Regina Daenerys o qualcosa del genere, è visto come uno dei principali candidati per essere uno degli ultimi eroi che rimarranno in vita in Game of Thrones. Ma Harington dice che non vede Jon in quel modo.
“Non ho mai visto Jon come colui che aggiusta le cose a Westeros. Non la vedo mai come la sua missione”, dice Harington, anche se riconosce che le storyline dei libri successivi trattano la cosa. “Per me, andando storia per storia, è più preoccupato dagli Estranei e dai Bruti. Non sento quella pressione dal pubblico o dai fan, perché so quale sarà la sua missione e so cosa farà. Lo vedo come una sorta di ingranaggio, e spero uno importante nella storia, ma davvero non credo stia cercando di fare l’eroe. Lui non cerca mai di essere eroico; lui cerca di essere concreto”.
Jon vede se stesso avere uno scopo più semplice a Westeros. “Penso, in superficie — e forse anche nella sua mente — il suo unico scopo è di proteggere la Muraglia, essere parte dei Guardiani della Notte, comandarla e proteggere il reame contro gli Estranei”, spiega Harington. “In realtà ciò che sta accandendo dentro di lui è un fine molto più profondo sul provare a tutti chi sia. Ha un livello di ambizione molto pericoloso di cui non si è reso davvero conto e poi c’è la vendetta da qualche parte. Vendicare la sua famiglia è qualcosa di diffuso da qualche parte nella sua mente, ma questo davvero va più a fondo nella sua identità”.
La quarta stagione di Game of Thrones inizia il 6 aprile, ore 9 p.m. ET/PT su HBO.