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Il Potere del Trio… Il messaggio di Rose McGowan per Shannen Doherty

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Il Potere del Trio… Il messaggio di Rose McGowan per Shannen Doherty

Ammettiamolo: uno dei nostri hobby da addicted consiste nel seguire le vite e i pensieri quotidiani dei nostri cast preferiti sui social network, un modo probabilmente per sentirci più vicini a loro, creare un contatto e nel frattempo provare a conoscerli un po’ di più, per quanto sia possibile. I nostri attori preferiti ci fanno sorridere, ci divertono, ci entusiasmano ma a volte riescono a fare anche di più, ci emozionano, ci commuovono e infine ci ispirano in quanto persone e non solo personaggi o artisti. È il caso oggi di Rose McGowan, celeberrima interprete di Paige Matthews nel cult che fu l’indimenticabile e insuperabile “Charmed”, per noi italiani “Streghe”. Ho i brividi mentre vi racconto questo episodio perché mi coinvolge personalmente in quanto fan e ragazza che è cresciuta, come tanti di voi, con quella serie tv, che è stata quasi iniziata a questo mondo più grande all’interno proprio dal Poter del Trio e da quello che significava. E oggi Rose McGowan secondo me ha incarnato tutti quei significati e li ha resi reali, vivi, coraggiosi e travolgenti. In un post-lettera pubblicato su Instagram e inviato, insieme a una bellissima fanart, alla collega Shannen Doherty, storica Brenda Walsh e Prue Halliwell che da tempo ormai combatte la sua guerra contro il cancro, Rose McGowan ha ripercorso alcune tappe del suo passato “condiviso” a distanza con la “sorellastra” del serial, scrivendo per lei parole sentite, oneste e terribilmente intense e profonde. Convinta sostenitrice infatti delle più sottili e importanti sfumature del femminismo e della libertà della donna e dell’attrice di non essere vista solo come uno strumento dello showbiz, Rose McGowan rimpiange (portandomi inevitabilmente alle lacrime) di non aver potuto vivere con Shannen Doherty un rapporto di stima e magari anche amicizia a causa delle etichette e delle maschere che entrambe erano “costrette” ad indossare negli anni della loro popolarità, anni in cui purtroppo gli attori erano quasi “prigionieri” della loro immagine, delle agenzie e di ciò che tutti si aspettavano da loro. Famose infatti per il loro temperamento irruento e per gli episodi estremi della loro vita, Shannen Doherty e Rose McGowan vennero spesso catalogate come “Bad Girls”, e come tali dovevano comportarsi perché questo il mercato televisivo richiedeva loro. Ma più di ogni altra cosa, la McGowan rimpiange la possibilità di vedere la Doherty come un’alleata e non come una rivale, essendo stata portata a considerarla come il modello negativo da superare, lei doveva essere migliore, doveva andare oltre lo standard, doveva prevalere e nonostante tutto, quello che faceva non era comunque abbastanza e anche lei finì per subire la stessa sorte della sua “problematica” collega.

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As young women we were pitted against each other for society’s pleasure” [Quando eravamo solo due ragazze siamo state messe l’una contro l’altra per soddisfare le esigenze della società]

Con questa frase Rose McGowan introduce il suo pensiero rivolto a Shannen Doherty, contrastando apertamente e senza timori un mondo purtroppo ancora troppo maschilista che viveva anche grazie a queste dinamiche conflittuali tra donne.

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We were cast in this weird fake reality show where we were supposed to be enemies. I resented it greatly. I regret not being awake enough to articulate this to you at the time”. [Ci hanno imposto di recitare in un assurdo e finto reality show dove si aspettavano che fossimo nemiche. Ed è una cosa che non sopporto. Rimpiango di non essermi svegliata prima in modo da dirtelo già a quei tempi]

Non posso fare a meno di commuovermi ogni volta che Rose McGowan utilizza il termine “regret” (rimpianto), evidenziando come ogni suo gesto, ogni sua decisione, passasse al vaglio di tutti gli occhi puntati su di lei, lei che doveva essere migliore, che doveva rapportarsi costantemente con chi era venuta prima, con chi aveva segnato uno standard, in positivo e in negativo. Eppure, nonostante i suoi sforzi, nonostante i tentativi costanti di superare il modello, anche lei fu presto etichettata come “ragazza cattiva”, essendo tutti inconsapevoli, aggiungerei, delle esperienze e delle difficoltà vissute dall’attrice in quanto giovane donna.

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You cast a long shadow over my life, We were both cast in a fake real life role, that of the Bad Girl” [Hai proiettato un’ombra ingombrante sulla mia vita. Hanno imposto a entrambe un ruolo da recitare nelle nostre vite vere, quello della Cattiva Ragazza]

Ancora oggi, quando si pensa a queste due attrici, si ricordano solo i loro cosiddetti scandali, le disavventure, i titoloni dei tabloid, i litigi, storie con cui i giornali di gossip riuscirono a sopravvivere per anni, ignorando le fragilità che entrambe le giovani donne potessero nascondere dietro i loro caratteri così forti e tenaci.

Shannen, we didn’t know it yet, but we were the good ones” [Shannen, ancora non lo sapevamo, ma noi facevamo parte dei Buoni]

Con queste parole, Rose smette di indossare quella maschera che ha dovuto portare per così tanto tempo, con questa affermazione, si scopre più simile a Shannen di quanto abbia mai creduto, essendo state entrambe “vittime” di un mondo in cui non erano protagoniste così libere come ci sembravano, ma quasi marionette legate a fili troppo doppi e invitanti da spezzare.

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I send you strenght” [Ti invio forza] – Con quest’ultima frase, Rose chiude il suo messaggio, avvicinandosi con il cuore a Shannen e alla sua battaglia.

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Fortemente commossa da questa dichiarazione così forte e imponente, ho sentito dentro di me il desiderio di inviare a entrambe le attrici con cui sono cresciuta, un messaggio onesto di stima e affetto, ricordando come se fosse ieri quei momenti in cui una ragazza allora dodicenne difendeva con tutta se stessa le due attrici più “problematiche” della serie, perché sentiva, dentro di sé, che c’era di più in loro, c’era una persona dietro il personaggio. E Rose McGowan me ne ha dato la conferma, rispondendo in questo modo al mio messaggio (con alcuni errori dovuti all’impeto del momento):

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L’incantesimo più potente delle sorelle Halliwell è sempre stato: “The power of three will set us free” [Il potere del trio coincide col mio] e ciò che secondo me volevano insegnarci fin dagli anni ’90 era che uniti si è sempre più forti, uniti si può superare qualsiasi avversità. Rose McGowan ha dimostrato oggi che quelle parole vivono ancora dentro di sé perché con questa confessione e con il suo impegno costante, ci mostra quanto abbia dedicato la sua vita ad abbattere le barriere sociali per permetterci di riconoscerci come alleati e non come rivali, anche quando una bella lite mediatica ci garantisce squallida ma imperitura memoria.

 

Fonte

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Occasionale inquilina del TARDIS e abitante in pianta stabile di un Diner americano che viaggia nel tempo e nello spazio, oscilla con regolarità tra Stati Uniti e Gran Bretagna, eternamente leale alla sua regina Victoria e parte integrante della comunità di Chicago, tra vigili del fuoco (#51), squadre speciali di polizia e staff ospedalieri. Difensore degli eroi nell’ombra e dei personaggi incompresi e detestati dalla maggioranza, appassionata di ship destinate ad affondare e comandante di un esercito di Brotp da proteggere a costo della vita, è pronta a guidare la Resistenza contro i totalitarismi in questo universo e in quelli paralleli (anche se innamorata del nemico …), tra un volo a National City e una missione sullo Zephyr One. Accumulatrice seriale di episodi arretrati, cacciatrice di pilot e archeologa del Whedonverse, scrive sempre e con passione ma meglio quando l’ispirazione colpisce davvero (seppure la sua Musa somigli troppo a Jessica Jones quindi non è facile trovarla di buon umore). Pusher ufficiale di serie tv, stalker innocua all’occorrenza, se la cercate, la trovate quasi certamente al Molly’s mentre cerca di convertire la gente al Colemanismo.

2 COMMENTS

  1. WOW!
    Io adorava Shannen in Streghe.
    Ero piccina quando lessi tutte quelle brutte cose sulle riviste, e nonostante il dubbio insinuato continuai a seguirla. In un certo senso è stata l’etichetta di “Bad Girls” che mi ha fatto continuare a seguire entrambe le attrici. Le donne che si ribellano, che non si sottomettevano a niente…Donne forti e con carattere, erano e sono questi i personaggi che apprezzo di più.
    Purtroppo, credo non sia cambiato poi molti da allora nello showbiz…tanti giovani atori/attrici finiscono in quel vortice maledetto.

    • Io credo che adesso molte attrici siano più “forti” o meglio, abbiano una voce più forte, sanno come tenere testa a chiunque cerchi di controllarle e questo è importantissimo! Non accetterebbero mai le imposizioni che purtroppo hanno dovuto subire la McGowan o la Doherty e se diventano “bad girls”, lo diventano consapevolmente e non perchè qualcuno le ha etichettate come tali!

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