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Il genere Josei e tutte le sue sfumature

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Il genere Josei e tutte le sue sfumature

Il termine Josei, letteralmente, significa “donne” ed indica un target demografico di manga.
Il genere josei è nato per differenziarsi dallo shojo, in quanto tratta di storie dedicate generalmente al pubblico femminile, e il più delle volte parla di donne adulte nella società giapponese in modo esplicito e realistico.
Questo mese è stato presentato in anteprima, al Lucca Comics & Games, un caposaldo del genere, mi sto riferendo a Helter Skelter di Kyoko Okazaki, mangaka da molti considerata capostipite dell’intero genere.

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Edito da Dynit, fa parte della loro nuova, e meravigliosa, collana Showcase curata da Asuka Ozumi, al prezzo di 18,90€, ed è un volume unico.

E’ la storia di Ririko, una supermodella, attrice e cantante all’apice del suo successo, che tuttavia nasconde una realtà ben diversa, infatti per mantenere la sua bellezza e il suo successo sarà disposta a tutto, portando all’estremo sia la sua psiche che il suo fisico.

Il genere josei non è finora decollato nel nostro Paese, molte mangaka famose e apprezzate in Giappone da noi hanno avuto una successo limitato come, ad esempio, Yayoi Ogawa, Akiko Higashimura, Chica Umino, Moyoco Anno, Mary Okazaki ecc.

Sono tutte mangaka che amo fortemente e di cui ho letto gran parte dei loro lavori, per questo oggi vorrei consigliarvi delle serie di recente pubblicazione, in modo da condividere con voi un punto d’ingresso per questo meraviglioso genere.

Il manga che vi consiglio come primo approccio, se non avete mai affrontato un josei oppure semplicemente se non conoscete il titolo, è sicuramente Kuragehime (la Principessa delle Meduse), edito da Star Comics in 17 volumi al prezzo di 4,30€ l’uno, scritto e disegnato da Akiko Higashimura.

192 pp. b/n

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Tsukimi Kurashita, una ragazza di 18 anni, si trasferisce a Tokyo per diventare illustratrice, ma non è capace di socializzare con le persone, non cura il proprio aspetto ed è appassionata di meduse.

Vive in un dormitorio chiamato Amamizukan insieme ad altre ragazze che possiamo definire “otaku”, ognuna di loro è una collezionista di qualcosa di particolare, amano definirsi Amars (significa Suore). Tsukimi, una sera, viene soccorsa da una splendida ragazza alla moda che scoprirà essere Kuranosuke Koibuchi, figlio di un politico famoso a cui piace travestirsi da donna, il quale da quel giorno in poi, inizierà a frequentare l’Amamizukan, ovviamente come “donna”.

Ve lo consiglio perché è veramente molto divertente, la comicità della maestra Higashimura è molto particolare, ma coinvolgente e affronta tematiche importanti attraverso l’uso dell’ironia, dal mio personale punto di vista è il miglior modo di approcciarsi al josei.

Più vicino allo shojo come tematiche e stile invece è “Amami lo stesso” di Aya Nakahara, edito da Planet Manga in 10 volumi al prezzo di 5,50€ l’uno.

 184 pp. b/n

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Michiko Shibata è una trentenne disoccupata, succube del suo ragazzo, tanto da mantenerlo e rinunciare a se stessa per lui. Un giorno, scopre che lui non è realmente innamorato di lei, la sfrutta soltanto economicamente. Michiko in preda alla depressione, dopo una serie di colloqui di lavoro disastrosi, si imbatte in Kurosawa, un suo ex capo che ora gestisce un bar/ristorante, e il loro incontro sarà per Michiko un nuovo inizio.

E’ un approccio più soft che ha momenti tipicamente shojo ma con tematiche adulte. Una serie molto gradevole con un seguito ancora in corso di pubblicazione in Italia, concluso in Giappone , dal titolo “Amami lo stesso R”.

Infine vi segnalo Kakukaku Shikajika, in Italia “Disegna”, edito da J-pop, è una mini serie in 5 volumi al prezzo di 7,90 l’uno.

150 pp. b/n

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Manga autobiografico di Akiko Higashimura (il suo vero nome è Akiko Hayashi) che descrive la sua giovinezza e il suo percorso per diventare mangaka. Ci racconta dei suoi successi e dei suoi fallimenti, scopriremo il rapporto speciale con il suo primo insegnante d’arte Kenzou Hidaka, che la seguirà come una figlia.
Tutto questo ci viene raccontato con la solita ironia che contraddistingue l’autrice, mista a scene più serie e cupe.
Vi ho segnalato quest’opera perché si distacca dalle precedenti e potrete conoscere al meglio una mangaka finora poco apprezzata e seguita nel nostro paese.

Sarebbero in realtà tanti i titoli che mi sentirei di consigliarvi tra cui Happy Mania, Questo non è il mio corpo, Sei il mio cucciolo, Honey & Clover ecc., purtroppo però non sono reperibili facilmente ed è solo per questo motivo che non ne ho parlato, ma se vi dovesse capitare di trovarli ad una bancarella dell’usato o in una fiera, non potrete sbagliare ad acquistarli.

Il josei è un genere tutto da scoprire e che rappresenta le reali situazioni e vicissitudini della maggior parte delle donne nella società giapponese, spero vivamente che questo articolo sia utile per far avvicinare più persone possibili e spero che le case editrici diano giustizia a questo genere portandoci altre opere.

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