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How To Get Away With Murder | Recensione 2×12 – It’s a Trap

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How To Get Away With Murder | Recensione 2×12 – It’s a Trap

Altro episodio rivelatorio (o sarà solo un ennesimo specchietto per le allodole?) per HTGAWM, che fa un ulteriore micro-passo in avanti nella backstory che unisce Wes ad Annalise bilanciando con una storyline nel presente mirata probabilmente ad aggiungere pathos, ma che personalmente ho trovato meno incisiva delle ricerche di Wes e Laurel in Ohio…il che, visto che per quanto mi riguarda Wes in questa stagione stava emergendo come il meno interessante dei K5, la dice lunga, ma devo ammettere che contrariamente a quanto avessi pensato all’inizio, il mistero sul suo passato mi sta intrigando (anche se forse al 90% il merito è del fatto che scoprire di più sul piccolo Wes ci darà risposte anche sulla sua connessione passata con Annalise, e un misterioso coinvolgimento di Annalise in qualcosa rende sempre tutto più interessante). Ma andiamo per gradi e vediamo cosa ci ha regalato questo episodio dal sospetto titolo

(era una settimana che aspettavo di usare questa gif!)

Parliamo subito di ciò che domina la scena nel presente, ovvero le due maggiori rivelazioni alla fine dello scorso episodio: il ritorno di Philip, e Frank che confessa a Laurel di essere l’assassino di Lila. Scusa Philly ma ti renderai conto che messo vicino a questa bomba la tua e-mail, per quanto potenzialmente devastante per il futuro fuori galera di questo branco di disperati, quasi sparisce…il che è probabilmente un contro per questa storyline, che avrebbe anche avuto un potenziale più esplosivo se non fosse stata accostata agli sviluppi successivi alla rivelazione di Frank. Il fatto che l’uomo abbia finalmente sputato il rospo sull’omicidio della Stangard era qualcosa che in molti aspettavamo da tempo e, nonostante allontanare Laurel dalla scena centrale e mettere tra le mani di Annalise&co la minaccia posta dal video di Philip dovrebbe catturare tutta la nostra attenzione, tutto quello a cui riuscivo a pensare è “non possono far gettare un masso così enorme a Frank senza poi dargli un seguito per un intero episodio”. E la notizia con cui Laurel è tornata da Cleveland potrebbe rimandare il confronto tra i due ancora per un po’ direi. Oltretutto aprire il discorso sul video di Philip annunciando che si tratta decisamente di una trappola (da qui il titolo, anche se credo che il riferimento possa trovarsi anche altrove, ci tornerò più avanti…) POTREBBE aver smorzato parte del mio interesse.

Annalise riprende il centro della scena in maniera ruggente in questo episodio, annunciando di “lasciare che ci pensi la mammina, come sempre”…questo dopo essersi fatta supplicare un po’ da Connor, perché insomma dai, almeno chiedere per favore quando pretendi che uno ti salvi il didietro!
Un po’ ho aggrottato la fronte quando ho sentito Annalise fargli notare che non avrebbe motivo per scomodarsi visto che lei “in quel video neanche appare”: non mi sembrava molto da lei, ma ho realizzato quasi subito che era il suo modo di tirare di nuovo i fili di Connor, quello tra i Keating 5 che sta facendo più storie nei suoi confronti, e ha voluto sottilmente ricordargli chi è che comanda. Io credo che Annalise, nonostante quanto affermi sul non aver mai voluto figli e di trovarlo orribile ora che ne ha ben cinque a cui badare, in fondo sia affezionata a loro, che abbia sì protetto tutti riguardo la morte di Sam per un senso di dovere in particolare nei confronti di Wes, ma che col tempo abbia iniziato a nutrire un sentimento maggiore nei confronti di tutti (aumentando le responsabilità a Laurel, dando più fiducia a Michaela, ricordando a Connor che lo stimava ai tempi in cui sapeva come guadagnarsi abilmente il trofeo dell’immunità…in diverse occasioni ha dimostrato un po’ a tutti di credere nelle loro capacità). Mi piace che si sia espresso anche a parole questo paragone con una madre che tiene al sicuro i propri figli perché mi fa pensare che forse non sono io a ricamare troppo sul rapporto Annalise/Keating 5 ma c’è davvero un crescente legame disinteressato da parte della donna, al di là dell’egoistico “continuo a tenerli fuori dai guai perché un’accusa per loro significherebbe anche risalire a un mio coinvolgimento nei fatti”.

Dal fronte casa Keating, quindi, dopo un paio di episodi in sordina, Annalise torna sul piedistallo come la mastermind che ricordavamo, pur facendo trasparire in privato tutta la sua sincera preoccupazione per un fatto che apertamente liquida come di poco conto. Mi è piaciuto molto il parallelo tra una tormentata Annalise che chiede pareri a Nate e la Annalise sicura di sé subito dopo che ripete ai suoi studenti quanto le è stato suggerito dal poliziotto, come se quella della roccia del gruppo fosse solo la facciata che deve mostrare agli altri, ma con Nate riesca finalmente a essere trasparente.

Per quanto riguarda i flashback nel passato, scopriamo di più sul ruolo di Rose nel processo ai danni di Charles Mahoney, l’uomo nei file: poteva essere il suo alibi per l’omicidio della sua fidanzata. Ma la donna, avendo problemi legati all’immigrazione, si rifiuta di testimoniare apertamente e, nonostante l’accordo di mantenerla anonima in aula, alla fine la donna non si presenta affatto. Quello che tutti pensiamo a questo punto è che dalla potente famiglia Mahoney sia partita una vendetta nei suoi confronti per aver fatto saltare la principale possibilità di Charles di farla franca al minimo sforzo: sospettato n°1 il padre dell’imputato. Questo è quello che arriva a ipotizzare lo stesso Wes, dopo una lunga ricerca tra archivi del processo e cartelle mediche sull’apparente suicidio della madre, e in questo frangente collega anche i puntini come tutti noi avevamo già fatto da tempo riguardo il singolare atteggiamento che Annalise ha sempre avuto verso di lui. Ma le cartelle mediche sembrano smentire questa teoria confermando che le ferite della donna fossero auto-inflitte. Eppure…

La sottotrama di Laurel va invece a legarsi a quella di Wes subito dopo la rivelazione di Frank che, come si poteva facilmente immaginare, la ragazza fatica ad accettare e scappa quindi dall’unico dei suoi compagni di corso con cui sembra avere un legame reale. Trova ovviamente Wes immerso fino a sopra i capelli con i file lasciatigli da Annalise e decide di accompagnarlo a Cleveland per saperne di più. In questo frangente, oltre ad aggiungere nuovi tasselli al puzzle del passato di Wes, scopriamo anche qualcosa in più sul menage familiare di Laurel (anche se da rumour qua e là nel corso della serie avevamo già intuito che la sua fosse una famiglia benestante di certo non arricchita per vie del tutto legali). Sto apprezzando molto che in questa seconda stagione si stia dando maggiore spazio all’approfondimento caratteriale e del background dei K5, dopo una prima stagione magistralmente dominata dalla figura di Annalise era anche d’obbligo cercare di dare un minimo di spessore anche a loro (che dovrebbero in un certo senso essere il nostro tramite nel mondo intricato della combattiva protagonista), personaggi partiti perlopiù come macchiette. Ma la presenza di Laurel a Cleveland con Wes permette anche di portare alla luce un twist che, non so voi, ma io davvero non avevo visto arrivare e sono rimasta qualche secondo a fissare lo schermo con due occhi della grandezza di due palle da tennis: Wes stesso era sospettato di essere l’assassino di sua madre.

 

Ora, siamo ad ancora tre episodi dal finale di stagione e ci viene sparata una bomba del genere? A freddo ho pensato che potrebbe essere questa la vera trappola del titolo, come accennavo prima: una pista che magari si rivelerà fuorviante. Non so se l’immagine finale è reale o è quello che le due interlocutrici “vedono nella loro testa”, ma anche fosse accaduto veramente non è detto che il bambino con in mano il coltello significhi automaticamente che è lui il colpevole: potrebbe aver raccolto il coltello da terra dopo. Wes confessa a Laurel di non ricordare niente di quella sera, ed è plausibile come risultato di un trauma profondo, che potrebbe essere quello di aver personalmente ucciso sua madre (magari per errore) ma anche quello di aver assistito all’uccisione per mano di qualcun altro. Al di là di quello che tutti credono o che gli autori vogliono farci credere, io rimango titubante sulla colpevolezza di Wes: ricordiamo che in qualche modo anche Eve era coinvolta nell’accaduto, anche solo indirettamente per sentito dire, visto che la vediamo presente con Annalise all’interrogatorio del ragazzino nel winter finale. Sono quindi convinta che le rivelazioni da cardiopalma riguardo la morte di Rose non sono ancora finite e in qualche modo scopriremo che il coinvolgimento di Wes è stato inserito solo per portarci un’altra volta fuori strada rispetto alla verità… Voi che ne pensate? Aspetto di leggere tutte le vostre teorie qui sotto nei commenti.

Bonus:
– Wo-hooo, c’è ancora futuro per Michaela e Caleb!
– Wes&Laurel invece è un BIG NO-NO! Non ho proprio visto arrivare il momento del bacio, tensione sessuale quasi zero e appena l’accenno di una scintilla solo tre secondi prima che i due si avvicinassero… ma non è solo questo: trovo appropriato che i due abbiano fatto immediatamente dietrofront, sarebbe stato un errore pensare a un prosieguo anche perché sono diversi episodi che elogio Laurel per il suo spassionato supporto a Wes. Mi piace che i due rimangano sinceramente amici, complici e nulla più, è un rapporto molto più autentico di quello che potrebbe essere un possibile affaire… e direi che c’è decisamente bisogno di un rapporto autentico in uno show come questo! Basta “incesti” quindi e tornate alla vostra fraterna amicizia.

Anche per questa settimana è tutto, vi do appuntamento come sempre al recap del prossimo episodio lasciandovi il promo a fine articolo e, se non l’avete già fatto, ricordatevi di passare a lasciare un bel like a queste fantastiche pagine dedicate allo show

How To Get Away With Murder Italia
How To Get Away With Murder – Italian Fanpage

Alla prossima!

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Ale
Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

1 COMMENT

  1. Secondo me Wes non è il colpevole, ha solamente raccolto il coltello e a causa di uno choc post traumatico non ricorda più nulla.
    Non sono sicura se Rose si sia suicidata, magari Annalise l’ha minacciata di portarle via Christopher o di farla deportare o se in una colluttazione tra le due, dopo aver discusso sulla mancata testimonianza in tribunale qualcosa sia andato storto e la madre di Wes ne abbia fatto le spese, finendo per infilzarsi da sola.
    I coniugi Mahoney sembravano entrambi disposti a tutto pur di salvaguardare il buon nome della loro famiglia quindi un omicidio non mi sembra poi così assurdo e per insabbiare la cosa abbiano pagato il medico legale per falsificare i documenti.
    Io comunque propendo per la ferita auto inflitta causa discussione finita male.

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