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House of Cards | Ci sarà una terza stagione?

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House of Cards | Ci sarà una terza stagione?

House of Cards Cast(2)Il subdolo piano di Frank Underwood sta procedendo a meraviglia.

Nonostante la première della seconda stagione di House of Cards sia ancora mesi e mesi lontana nel tempo, Netfix sta già pensando a una possibile stagione 3. “La nostra intenzione è che lo show prosegua” ha detto Ted Sarandos, responsabile dei contenuti Netfix, nel discorso di apertura al 2013 Film Independent Forum dello scorso week-end. Ha poi aggiunto: “Non era nelle nostre intenzioni che lo show durasse solo due stagioni”. Dopo il discorso, Sarandos ha ribadito che l’azienda vuole produrre altre stagioni di House of Cards e ha detto a Deadline che “se ne sta parlando proprio in questo momento”.

Inizialmente Netfix si era impegnata a produrre due stagioni, ciascuna composta da 13 episodi, dello show politico “shakespeariano” di Beau Willimon. Nonostante Willimon abbia dichiarato di essere disponibile per ulteriori stagioni della serie, il co-produttore esecutivo Rick Cleveland aveva detto all’inizio del mese di pensare che lo show sarebbe terminato dopo l’episodio 26: “House of Cards avrà una seconda stagione e penso che terminerà con essa” ha detto a Gold Derby. Perché? Perché “a Kevin Spacey piace fare cinema e a Robin Wright piace fare cinema”.

Né Spacey né la Wright hanno ancora risposto alle richieste di EW di commentare la faccenda.

Qui sotto trovate il discorso completo di Sarandos, in cui dichiara anche che il futuro delle produzioni indipendenti risiede nella TV piuttosto che nel cinema e in cui dà qualche piccola anticipazione sui “grandi film” che Netfix ha in programma di produrre:




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Con il corpo è in Italia, con il cuore è in Giappone, con la testa è negli USA. Ritiene di avere ottime potenzialità come sceneggiatrice di “finali alternativi” e come moglie di attori talentuosi e affascinanti (magari con l’accento british e le fossette). In una serie cerca persone e non semplici personaggi, mondi più che location, non un sottofondo ma vere e proprie emozioni musicate, vita, non una storyline. Nel suo universo ideale la birra è rossa e il sushi è in quantità abbondante, le Harley Davidson sono meno costose, la frangia non è mai né troppo lunga né troppo corta e il suo favorito arriva incolume al finale di serie. Forse ha troppi smalti, mentre per i tatuaggi, i cani, i gadget di Spongebob e i libri troverà sempre il posto. Tiene pronti la balestra, i viveri e l’hard-disk zeppo di serie: l’Apocalisse Zombie non la coglierà impreparata!

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