“It was that bootlicking Chief of Staff, Creasy. I’ll bury that son of a bitch.”
Seriously?! Sono passati solo 40 minuti eppure è successo tutto questo?! Ok, sono ufficialmente preoccupato per la serie, è quasi impossibile mantenere questo ritmo di fatti/misteri/plot twist per altri 12 episodi. Al contempo però mi chiedo se valga la pena fasciarsi la testa prima di rompersela oppure è meglio godersi questi episodi finchè durano.
Andiamo con ordine e vediamo cosa è successo in questa terza puntata: il presidente decide di cambiare ospedale e chirurgo (chi può dargli torto?!), Duncan viene quasi assassinato da suoi “colleghi”, i rapitori continuano ad essere sempre più coinvolti dalle vicende della famiglia ed Ellen, in versione spia, riesce a scoprire la vera identità e la storia (anche se mancano ancora molti tasselli) di Duncan.
NON puoi fidarti di nessuno, questo è il messaggio che Hostages vuole trasmetterci: i rapitori non possono fidarsi dei Sanders, i Sanders non si fidano dei rapitori (prima o poi capiranno che questo però è un errore? Non so perchè ma, alla fine dei conti, credo che vedremo proprio i Sanders, magari senza Brian -c’è una gif ALTAMENTE SPOILEROSA che mi ha fatto fangirlare un bel po’-, scappare insieme a Carlisle e la figlia), Duncan non può fidarsi del Capo del Personale e viceversa, il Presidente e la First Lady non si fidano dell’ospedale e dei medici.
QUELLE CHE SEGUIRANNO SONO SOLO MIE CONGETTURE: la “particolare” entrata in scena, raccontando la storia del Presidente Garfield assassinato, la sua ostinazione a voler cambiare ospedale e il suo “scontro” con il Capo del Personale (che potrebbe essere interpretato sia come “Non mi fido di te! Hanno già attentato alla sua vita in quel posto!” che “Mi hai già deluso una volta! Ora giocheremo secondo le mie regole“), potrebbero essere tutti segnali che portano ad puntare il dito su di lei, ma quale mai sarebbe il suo scopo? Alla fine persino lei perderebbe i suoi privilegi se il Presidente dovesse morire, a meno che non ci siano altre mosse politiche sotto.
Ma ritorniamo all’episodio.
– Ellen è stata spettacolare, da bravo chirurgo riesce a mantenere la mente fredda e a trovare rapidamente una soluzione. Mi è piaciuto molto vederla insieme alla figlia di Duncan, ha umanizzato notevolmente il suo personaggio, che avevamo visto sempre abbastanza freddo (notiamo che la morte della sua migliore amica non ha quasi per nulla intaccato il suo animo, non ha avuto particolari cedimenti, eppure è successo appena un giorno prima) tranne in casi estremi (la finta sparatoria in cantina). Cosa comporterà il venire a conoscenza dei segreti di Carlisle? Sono certo che, al massimo entro un paio di episodi, avrà scoperto in quale ospedale si trova la moglie e che la storia del suo incontro con la piccola uscirà allo scoperto.
Ho amato veramente molto il suo discorso al Presidente. Il modo in cui è riuscita a mischiare le carte in tavola e a farlo ricredere.
Veramente bella ed esilarante la scena in cui il fidanzato di Morgan si è presentato a casa Sanders. La velocità di adattamento di Duncan e il modo in cui si fa valere sono stati spettacolari. Ma cosa cercava veramente il ragazzo non ci è stato detto, lo vediamo frugare, cercare di intrufolarsi in casa, ma perchè?! Solo per incontrare la ragazza o c’è qualcosa sotto? In più non è stata una bella mossa farsi beccare dal “suocero” mentre cerchi di entrargli in casa senza permesso e dopo due secondi chiedere la mano della figlia.
Vi ricordo che i ragazzi di >No Way Subs< sono velocissimi a subbare questa serie ma anche tante altre. Potrete trovare i sottotitoli proprio qui su Telefilm Addicted, quindi non dimenticatevi di venirli a scaricare martedì prossimo.
Vi lascio con il promo e con alcune immagini promozionali del prossimo episodio che potete trovare QUI
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