Quinn non c’è. Ma dimenticato? Nooo. Nemmeno per sogno.
Quando Homeland tornerà con al settima stagione l’11 febbraio su Showtime, “la morte di Quinn e il dolore di Carrie saranno ovunque, lui sarà presente in ogni suo pensiero,” condivide il co-creatore Alex Ganza parlando della morte del personaggio di Rupert Friend, deceduto nel finale della sesta stagione. Ganza aggiunge che la perdita di Quinn porterà Carrie a “disprezzare il presidente Keane” e “la porterà a rivedere le cose veramente importanti nella sua vita.”
Parlando del POTUS femminile di Homeland, l’indignazione di Carrie verso Keane e la sua amministrazione per come “sistematicamente abusano del potere, ignorando la leggee e costantemente rovinando le istituzioni democratiche” sarà il motore che spingerà Carrie per tutta la stagione.
Quando gli è stato chiesto se lui e il suo collega produttore sono eccitati nel dipingere Keane come una cattiva, o al limite con delle tendenze perfide, dato che è una delle poche Presidenti femminili rappresentate in tv, Ganza ha risposto, “Per noi, Keane non è ne cattiva ne buona. E’ un Presidente isolato, che cerca di tenere le redini del potere in un Paese profondamente diviso in un mondo molto pericoloso.”