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Heroes Reborn | Recensione 1×01 – Pilot / 1×02 – Odessa

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Heroes Reborn | Recensione 1×01 – Pilot / 1×02 – Odessa

Where does it come from? This fear. This quest. This need to hide in a simpler past when the future cannot be avoided. It’s coming. And when it does, everything will change. Yet there are those who can stop it. Do we know how?

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Angolo delle premesse
Prima di iniziare questa recensione voglio aprire una piccola parentesi che desidero che leggiate: io non sono una grande fan di Heroes.
Come molti ho amato la prima stagione, sopportato la seconda e odiato la terza e la quarta. Francamente? Credo di aver rimosso in toto le ultime due stagioni dalla mia memoria.
Le ultime stagioni di questa serie tv sono state un’agonia e per riportare in maniera fedele il pensiero del Dr. Sheldon Cooper:

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Vi chiederete quindi perché mi sono offerta volontaria – anche se poi alla fine sono stata scelta – per recensire una serie come Heroes Reborn. La risposta è semplice: amo quello che Heroes rappresenta.
Io sono una fan sfegatata dei supereroi, credo di essere a un passo dall’aver bisogno di un aiuto terapeutico. C’è solo una cosa che amo più dei supereroi… e sono i supereroi tormentati. Ma tormentati da cosa? Dalla responsabilità che deriva dall’avere un potere così grande.
Heroes, sostanzialmente, era questo: persone comuni che comprendono di non essere comuni; persone che devono scegliere cosa fare con quel potere che hanno scoperto; persone reali, con vite reali, catapultate in situazioni irreali con personaggi irreali.
E dopo cinque anni eccoci di nuovo qui, a sbirciare nelle vite di questi eroi che prima di tutto sono persone, persone che cercano di farsi largo in un mondo ormai troppo piccolo e pericoloso per loro.
Ma c’è una grande differenza, un abisso – se vogliamo – tra quello che i supereroi rappresentavano nel 2006 con Heroes e quello che i supereroi pretendono di rappresentare nel 2015 con Heroes Reborn.
Nel lontano 2006 i supereroi erano una novità. Iron Man e il secondo film della trilogia di Nolan sarebbero usciti solo nel 2008, dando il via a quel fenomeno inarrestabile che è stato un susseguirsi di film, telefilm e serie tv animate. Nella televisione del 2006 non c’era nulla di lontanamente paragonabile ad Heroes (in questo settore sia Marvel che DC Comics giocavano ancora con i lego, metaforicamente parlando), nemmeno Smallville che, pur trattando la storia un supereroe, non ha mai creato nello spettatore quella sensazione di ansia e smarrimento dettata dal “chissà come andrà a finire” (Clark diventa Superman, sposa Lois Lane e ottiene Lex Luthor come nemico mortale… immagino nessuno abbia gridato allo spoiler, no?).
Nel 2006 Heroes era qualcosa di fresco, di nuovo, di diverso. Oggi, purtroppo, rischia non solo di finire etichettato come l’ennesima serie tv sui supereroi, ma perfino di non raggiungere quel livello abbastanza alto a cui siamo stati abituati col tempo.
Io, sinceramente, dubito già da adesso che amerò Heroes più di Daredevil o The Flash. Mi spiace ma è così.
L’unica cosa che posso fare è questa: cancellare tutto. Voglio dimenticare ogni cosa, a partire dalle gioie che mi ha regalato la prima stagione arrivando alle delusioni delle ultime. Voglio dimenticare i personaggi che ho amato e che non posso riavere in questo reboot/sequel. Voglio dimenticare sia le cose belle che quelle brutte, voglio decontestualizzarlo dal suo ambiente. E lo consiglio anche a voi. Davvero.
Voglio prendere questa serie per quello che è: una possibile e degna conclusione – e magari rinascita – di una serie tv che è stata importante per me.
Ora possiamo iniziare.

Ho trovato questi primi episodi un po’ lenti ma con tanta carne al fuoco, suppongo che la motivazione stia nel fatto che sarà una serie di soli 13 episodi che deve non solo farci affezionare ai nuovi personaggi ma anche spiegare una nuova situazione e districare problemi passati. Di sicuro non sarà facile.
Il pilot mi ha ricordato molto quello di Heroes, con l’introduzione di questi personaggi molto diversi tra loro eppure accomunati da un dono che li rende speciali, l’unica differenza è che non c’è tempo per meravigliarsi o compiacersi della scoperta. Quella meraviglia è soppiantata radicalmente dalla paura, da una caccia all’uomo che ha reso impossibile la vita degli evos.
Come detto da Tommy durante l’episodio, essere un evo in un momento storico e sociale simile è come essere una strega a Salem, e di certo queste non sono le premesse giuste per vivere una vita piacevole e tranquilla.
La storyline principale non si è districata particolarmente, immagino che Kring abbia preferito per il momento dare spazio ai personaggi e alle motivazioni che li porteranno ad essere quello che sono.
Mi hanno convinta tutti? Ovviamente no. Per questo proporrei di fare da subito una distinzione tra i personaggi che funzionano e quelli che SPERO tornino in carreggiata con i prossimi episodi.
Tra i miei abbiamo

TOMMY. Interpretato da Robbie Kay, l’ex Peter Pan che avremmo volentieri preso a calci nelle gengive ogni giorno dell’anno, inclusi i festivi, ritorna sugli schermi nel ruolo di Tommy (o qualsiasi sia il suo vero nome). Tommy è il cliché per eccellenza, è il ragazzino con i poteri e con i problemi ormonali – pessima accoppiata in un mondo che non vede l’ora di farti fuori – che non comprende il proprio potere e che si innamora di una compagna di scuola (ovviamente già impegnata).
Tommy è la Claire di Heroes Reborn, solo senza manie suicide e senza tette.
Vi chiederete allora perché inserirlo tra i personaggi che mi hanno convinta. Beh, perché questo è il genere di cliché di cui ho bisogno in una serie come questa, una serie che vuole essere dark, introspettiva, cupa. Tommy è una boccata d’aria fresca.
Non sto dicendo che questo povero ragazzo avrà vita facile, dopotutto hanno già cercato di ucciderlo, ma la sua ingenuità è molto rassicurante.

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Il suo affiancare Luke per saperne di più sull’incendio o il rifiutarsi di far sparire il patrigno violento del ragazzo di Emily mi hanno conquistata. Tommy è un ragazzo che prova una grande empatia, un ragazzo che vuole solo che sua madre possa essere felice, quindi direi che nel complesso e nell’intera situazione sia uno dei personaggi più riusciti.
E mi incuriosisce anche molto l’uomo che veglia su di lui, che senza identificativo chiamerò Penny Guy.

MIKO. Ho letto che avete trovato la storia di Miko imbarazzante. Ma perché? Al momento io la trovo la cosa più figa della serie.
Cioè, questa tipa sguaina una katana ed entra in un videogioco. UN VIDEOGIOCO.
Non ho idea di che potere possa avere e non mi interessa perché Miko è già diventata il mio personaggio preferito. Lei e Ren, che è il nerdy della situazione, sono un’accoppiata vincente.
Su di lei sappiamo ancora pochissimo, sappiamo che vuole salvare suo padre, ma chi l’ha catturato? E perché? Immagino lo scopriremo nella prossima partita puntata.

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CARLOS. Ecco, dopo la tizia che entra in un videogioco con una katana, El Vengador è la seconda componente simil-trash della storia. Abbiamo un evo che combatte il crimine vestito da wrestler messicano: l’apoteosi del WUT?
Sotto la maschera però c’è Carlos che, dopo la morte del fratello, decide di portare avanti la sua missione. In un contesto in cui gli evos sono perseguitati, non è poi così assurdo che un vigilante decida di farsi avanti per difenderne la vita e i diritti. Carlos appare già da subito molto diverso dal fratello, è infatti un uomo che si è buttato alle spalle un passato di cui non era soddisfatto e si è guadagnato il titolo di eroe per qualcosa che temo non sia davvero accaduta.
Carlos è un evo? Io credo di sì, e credo che il suo potere abbia a che fare con quanto successo in Afghanistan. Se non lo fosse, però, sarebbe molto più interessante: un uomo comune che combatte per la libertà degli evos? È sicuramente un enorme passo avanti.

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NOAH. Noah lo conosciamo già fin troppo bene. Questo personaggio mi ha sempre trasmesso grande inquietudine se devo essere sincera, ma adesso non è altri che un uomo in cerca di risposte. Addolorato per la morte di Claire, cerca di riacquistare la memoria con l’aiuto di Quentin – già apparso nella web series introduttiva Heroes Reborn: Dark Matters – creando un duo improbabile ma che sembra funzionare.
Noah si è fatto cancellare la memoria da René perché, stando a quanto detto dall’Haitiano, ha progettato il piano perfetto. Sospetto che questo piano da riscoprire sarà la colonna portante della storia.

E ora, tra i big fat NO abbiamo:

LUKE E JOANNE. Io adoro Zach Levi, è una delle mie persone preferite al mondo, e sono felice che abbia preso parte a questa serie, conquistando il ruolo di un personaggio così diverso da Chuck. Lo sono davvero.
Ma… ora come ora Luke e Joanne sono due personaggi che non hanno senso alcuno.

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Io capisco tutto, capisco che siano distrutti dalla morte del figlio, capisco che odino gli evos, capisco che vogliano vendetta… ma quello che stanno facendo è non solo sbagliato ma privo di ogni logica e coerenza.
Questi due vogliono assassinare tutti gli evos del pianeta, gente di qualsiasi genere o età, gente con una famiglia, senza alcuna distinzione. Solo io trovo che sia ipocrita all’ennesima potenza?
Se Luke e Joanne scovassero Jose, il nipote di Carlos, lo farebbero fuori senza la minima esitazione? Ucciderebbero un bambino innocente solo perché il loro bambino è morto?
Io non capisco. Non trovo che abbia senso.
Potrei anche sbagliarmi, ma ho visto un po’ di esitazione in Luke quando si trattava di scovare e uccidere Tommy e su una cosa del genere, sull’esitazione, sul momentaneo sprazzo di umanità, ci si può lavorare. Ma se non fosse così e ci toccherà vedere per 13 episodi questi due personaggi uccidere senza reale motivo tutta la gente con i poteri… beh, io potrei seriamente saltare le loro scene. Spero che acquisiscano un po’ di spessore perché al momento sono troppo piatti per essere anche solo commentati.

MOLLY WALKER. Ho solo una cosa da dire su di lei: che cosa le è successo? Non vorrei fare la pignola, ma nella serie originale Molly era questa bambina di sei anni, più piccola di Micah. Adesso è una donna fatta e cresciuta mentre Micah – apparso nella web series – non ha più di vent’anni.
Capisco che magari non è stato possibile ingaggiare la vecchia attrice, ma un minimo di attinenza e continuity non avrebbe fatto schifo, ecco.

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Tornando per un momento agli eventi principali, sono molto incuriosita da quanto successo il 13 giugno ad Odessa. Anche io trovo molto improbabile che siano stati gli evos ad organizzare l’attentato, quello che però non mi è chiaro è perché la reincarnazione della Primatech Paper, la Renautas, avrebbe voluto fare una cosa del genere, specialmente alla luce della rivelazione “abbiamo scoperto come usare gli evos per salvare il mondo”.
Salvare il mondo da cosa?
Adesso non ci è dato sapere di più. Io ho molte domande che spero trovino risposta, a cominciare da come faccia Noah ad essere sicuro al cento per cento della morte di Claire.
Sì, lo so che Claire si è trasferita a Nashville, ma voglio delle risposte!

Non credo di avere elementi sufficienti per giudicare questa serie, al momento sembra un po’ un accozzaglia di idee prese dalla trilogia di X-Men e da Civil War, non c’è nulla di nuovo o caratterizzante. Ma è ancora presto e anche se abbiamo un 50% di possibilità che si riveli una delle cose più inutili della televisione, possiamo utilizzare l’altro 50% fatto di fede e speranza per continuare la visione.
E voi che ne pensate di questi primi episodi? Un penny per i vostri pensieri…

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Prima di lasciarvi con il teaser promo della stagione, vi invito a passare da

Heroes Reborn Italia

Robbie Kay Italia

 Zachary Levi – Fans Club Italia

per rimanere sempre aggiornati.

https://youtu.be/Yis65CSZ4wo

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Classe 1992, messinese, ha viaggiato molto durante la sua vita pur non avendo staccato gli occhi dal computer: ha passato un certo periodo a San Francisco con le sorelle Halliwell e ha frequentato il liceo di Sunnydale; ha bazzicato per un po' al Sacro Cuore, è precipitata su un'isola sconosciuta e ha passato parte dei suoi anni on the road a bordo di una Chevy Impala del '67. Deve alle serie tv la sua felicità attuale e la sua più che certa infelicità futura (sa fin troppo bene di non poter incontrare un Klaus o un Dean Winchester dietro l'angolo, purtroppo). È ossessionata dagli angeli, da Leo di Charmed ad Angemon dei Digimon; da Angel di Buffy (che non è un angelo ma... who cares?) a Castiel di Supernatural, e spera di cuore che arrivi a salvarla dalla perdizione telefilmica, almeno quel tanto che basta da farla laureare senza problemi in tempi accettabili.

10 COMMENTS

  1. Io ho iniziato a guardare Heroes Reborn principalmente perché ho amato la serie Heroes, e anche perché nel cast c’è il mio attore preferito in assoluto, ovvero Zachary Levi. Io amo il suo modo di recitare e penso che abbia un talento assurdo… Eppure mi trovo ad essere d’accordo con te, per adesso è più un NO che un SI’. Non so se sono di parte o cosa, ma io do principalmente la colpa alla moglie di Luke Collins. Sia il personaggio che l’attrice non mi convincono, non hanno quella giusta chimica che dovrebbe essere fondamentale in un telefilm. In ogni caso, è soltanto il primo episodio quindi abbiamo ancora tanto da vedere! Spero che Zac sappia sorprendermi, lui ha puntato molto su questo ruolo perché gli piace l’idea di essere finalmente il bad guy della situazione… Spero solo che riesca a far vedere al mondo tutto il suo talento!!

    • Io non seguivo Chuck, ma ho sempre apprezzato Zach. È il nerd di cui il mondo ha bisogno.
      Spero davvero che il suo personaggio si evolva, anche perché altrimenti non avrebbe proprio senso.
      Staremo a vedere! Grazie per il tuo commento 🙂

  2. Io invece voglio dare fiducia a questa coppia (a dir la verità più a Luke che a Joanne…) perchè spero che ci sia da lavorare, sulla base di quel barlume di umanità che si è visto in questo episodio. In un certo senso li vedo come il corrispettivo degli evos: persone totalmente normali che in eseguito a un evento straordinario si sono fatti carico di una enorme responsabilità; la scelta della strada della vendetta e del massacro è totalmente discutibile ovviamente… ma non vedo l’ora di vedere come si evolveranno, singolarmente e come coppia!
    Per la scelta dell’attrice che interpreta Molly ho avuto la tua stessa reazione… no scusate ma perchè?!?

    • Concordo assolutamente. Spero davvero che questi due personaggi possano offrire più di quello che appare. Spero di vederli alleati con gli evos quando salterà fuori la verità.
      Sull’attrice che interpreta Molly… boh? Sono perplessa quanto te!
      Grazie per il tuo commento 🙂

  3. Innanzitutto “un penny per i vostri pensieri”…ma anche no!Ahahahaah, i miei ricordi mi servono!!Se è questo che fa Penny Guy perché a dire il vero non so se lo sia: al testimone ha fatto sparire la memoria ma il patrigno del nemico/amico di Tommy…l’ha fatto sparire proprio. Che sia come Peter Petrelli o Sylas che assorbivano i poteri altrui?Magari è in grado di replicarli…

    Introduzione stupida al commento a parte: ciao!Complimenti per la recensione, soprattutto per il tuo preambolo. Io sono tra coloro che hanno amato la prima stagione ma ha mollato neanche a metà della seconda. Non ho idea di cosa sia successo nelle due stagioni e mezza che mi sono persa e, onestamente, non penso che le recupererò, al max farò un magico viaggio su wikipedia per avere qualche eventuale bussola di riferimento.

    Concordo su molto di ciò che hai scritto e soprattutto su Katana Girl. Quando si è rivelata, ho esclamato un «fico!» che mi avrà sentito anche lei dal videogame. Innanzitutto è una maga della katana (e già questo da solo ne fa la mia nuova preferita in da world!) e poi entra nei videogiochi, ovvero ciò che molti vorrebbero fare nella realtà!Senza contare che mi incuriosisce molto la questione del padre e la perfetta corrispondenza fra luoghi reali e del videogame.
    Anche il personaggio di Tommy mi incuriosisce, in particolare vorrei capire come esattamente potrebbe salvare il mondo. Ma immagino che – come per fu per Claire – anche nel suo caso dovremmo prima scoprire quale sia la reale minaccia.
    In generale, questi primi episodi mi hanno intrigato. Anche io, come te, non mi aspetto nulla di straordinario e per le stesse tue ragioni legate alla dilagante presenza di supereroi in tutte le salse. Ma comunque, mi ha incuriosito parecchio e, incrociando le dita, sono sicura che continuerò la visione.
    Tra l’altro, sono anche stracuriosa di sapere chi ha organizzato l’attacco a Odessa e perché. Come sono curiosa di sapere per chi lavorano i due tizi che hanno catturato la troppo cresciuta Molly. Tra l’altro lei era la ragazza che ha aiutato i 48 in Mount Weather nella seconda stagione di The 100: così truccata e atteggiata, per poco non la riconoscevo!!!

    Guardando il promo, però, mi è presa una gran nostalgia nel vedere alcuni visi noti…e nel prendere consapevolezza di quelli che non vedrò perché sono cantanti problematiche di Nashville o serial killer in Gotham o comandandi dell’esercito coi baffi in Shield, tanto per dire.

    alla prossima!!

    • Oddio, mi hai salvato la vita. Fissavo quella tizia e non riuscivo a riconoscerla. Mi dicevo “ma dov’è che l’ho vista?”
      Non l’avevo minimamente riconosciuta!
      Grazie mille per il tuo commento e alla prossima 🙂

  4. Sembra proprio che Tim Kring e la sua crew non abbiano imparato nulla dagli errori del passato. Per quanto si vede che si siano sforzati di creare un nuovo inizio per questo show, per tutto l’arco del doppio episodio io ho avuto la sensazione di vedere una stagione 5 del vecchio Heroes. Le stesse lacune, gli stessi errori, le stesse oscenità. Come dici tu nella tua recensione, ormai il panorama televisivo e quello cinematografico ci hanno abituati a vedere supereroi in ogni dove. Non siamo più nel 2006, per stupire serve ben altro! Ho trovato del tutto privo di spessore il personaggio di Zachary Levi (che tanto adoro fin dai tempi di Chuck) e ancora peggio è stata sua moglie. Tommy è la versione maschile di Claire, mentre tra gli altri personaggi l’unico che mi ha minimamente incuriosito è stato il tizio che lo segue e lo protegge(?). Per il resto, una bella delusione. Speravo in un qualcosa di diverso, in una cosa che fosse più vicina alla prima stagione di Heroes che alle ultime due, invece non è stato così, almeno a mio avviso. L’unico WTF del pilot è stata la scoperta del potere di Katana Girl ma, onestamente, non è riuscita ad incuriosirmi nemmeno la storia sua e del suo stereotipato compagno di avventure nerd. Gli concederò un altro paio di episodi, ma se il vento non dovesse cambiare, Heroes Reborn sarà il mio primo grande abbandono di questa stagione televisiva.

    • Io posso solo sperare che si riprenda. In fondo parliamo di 13 episodi di una serie evento, il punto dovrebbe essere quello di far quadrare i conti.
      Al momento sono un po’ perplessa. Forse il voler rendere la serie più dark dell’originale in questo caso non aiuta perché non c’è modo di smorzare un po’ l’atmosfera a tratti troppo pesante per il telespettatore.
      Staremo a vedere insomma… Io mi auguro che già dal prossimo episodio vada meglio. Magari arriva Masi Oka e salva capra e cavoli XD

  5. Allora, parto dal presupposto che vivo con speranza che questa serie non si riveli un flop. Anche io sono tra quelli affezionati alla serie madre proprio per la novità che ha rappresentato e per i personaggi che ha regalato, tipo uno a caso…Sylar. Avrei anche preferito di gran lunga che Kring e la sua crew di sceneggiatori chiudessero la storia con una degna quarta stagione, ma così non è stato e adesso abbiamo Heroes Reborn.
    A parte la nostalgia e la similitudine dei nuovi personaggi con alcuni dei veterani, ho cercato di guardare questi due primi episodi come se fossero parte di una serie nuova, nata ora. E solo così sono arrivata alla conclusione che come inizio non è stato poi così male. Miko mi ha conquistata fin da subito e il fatto che la sua storyline prenda vita nel videogioco, la trovo una figata. Carlos potrebbe rivelarsi interessante; Tommy ha un potere fighissimo ma non mi ha entusiasmata tanto come personaggio.
    Mi trovo d’accordo con te sulla questione che spinge Luke e Joanne ad uccidere gli Evos. Va bene la rabbia e il dolore per la perdita di un figlio, ma agire così mi sembra molto insensato e forzato. Mi aspetto un’altra motivazione oltre questa, almeno per dare un senso anche ai loro personaggi.

    • Insomma, questo pilot ci ha regalato non poche perplessità. Anche io spero non si riveli un flop, perché credo che questa serie meriti almeno una degna conclusione.
      Luke e Joanne devono riprendersi. 13 episodi di omicidi non si reggono! Dai Luke, tira fuori il Chuck che è in te!!!

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