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Guida alla Sopravvivenza in Game Of Thrones

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Guida alla Sopravvivenza in Game Of Thrones

Questa rubrica vi ha già portato in territori pericolosi quali Lima, Mystic Falls, Storybrooke e Rosewood e continuerà a darvi consigli preziosi nel caso decideste di trasferirvi dalla grigia realtà quotidiana al pittoresco mondo telefilmico.*

*N.B. l’autore della rubrica non si fa carico di alcun danno psicologico e/o fisico che l’utente possa riportare.

1. Orientarsi.

Come è già stato detto e come voi fedeli lettori ricorderete, riconoscere certi posti risulta più facile rispetto ad altri.

Realtà il cui tasso di mortalità è al 90% sono individuabili dal numero di brutali assassinii a cui assistete nell’arco dei primi dieci minuti in cui siete arrivati.

Se sono più di tre, non abbiate dubbi: siete a Westeros.

Se il vostro grado di istruzione arriva a/si estende oltre le scuole medie è molto probabile che il vostro primo pensiero sarà:

 LASCIATE OGNI SPERANZA, VOI CH’ENTRATE

Se non lo avete pensato, allora non state pensando affatto e se non state pensando affatto, vuol dire che siete già morti. Onore al merito, altri sono durati meno.

2. Mimetizzarsi.

Se siete arrivati impreparati, e con questo intendo in jeans e maglietta, dovrete procurarvi immediatamente abiti consoni. Per fare ciò, aggredite il primo passante con un’arma improvvisata e rubategli i vestiti.

Tenete ben presente che state affrontando una delle sfide più impegnative della vostra esistenza, non c’è posto per scrupoli di coscienza o amore per i cuccioli.

 Imparate immediatamente a interpretare i segnali che vi circondano,

sopratutto se di pericolo, come una cotta di maglia nascosta di qui o una porta bloccata di lì. Le solite cose, insomma.

Dovrete di fatto sviluppare in tempo record un istinto di sopravvivenza che Bear Grylls vi deve voler implorare per dei consigli, quando a casa vostra al massimo lo utilizzavate per rendervi conto che quel: “fai quello che vuoi” messo lì dalla vostra ragazza era una trappola.

Poiché è possibile che soffrirete di vuoti di memoria, una tecnica utile a vostra disposizione è ripetere il vostro nome costantemente, per tenerlo bene a mente.

 Anche coltivare un certo amore per la carne cruda e sanguinolenta potrebbe rivelarsi utile.

3. Cosa non fare.

Se non avete a disposizione almeno due tra le cose indicate qui di seguito: una notevole quantità di potere, un’innata cattiveria, una certa astuzia, una totale assenza di compassione e moralità, dai due ai tre draghi tenetevi ben lontani dal gioco dei troni.

È forse scontato, ma sottolinearlo non fa male, che se ricevete uno di quegli inviti con i caratteri svolazzanti, per cui dovete svegliarvi presto, vestirvi bene e recarvi nella casa del Signore per condividere la gioia di due anime che diventano una, voi correte nella direzione opposta come se stesse rincorrendo un contratto di lavoro a tempo indeterminato, poco importa quanto deliziosa la torta possa essere.

È sempre buona norma e a Westeros più che mai, evitare di fare cose che potrebbero portarvi a una fine lenta e dolorosa, a titolo d’esempio: recarvi in una accampamento rivale senza neanche un’arma, gongolare quando avete quasi vinto un duello, ripassare davanti ai nemici che per miracolo vi hanno appena lasciato vivere, minacciare la moglie incinta di un Khal.

Lealtà, onore, onestà e correttezza sono tutti dei valori molto nobili, ma non vi terranno in vita. Meglio una pronunciata  vena di amoralità e una sana dose di indifferenza.

4. Lati positivi.

Nella vita ci si torva ad affrontare molte situazioni disperate, ma ripetersi le proprie fortune può aiutare a risollevare il morale, eccovi alcuni pratici suggerimenti:

-Nel mondo reale dovreste aspettare dai 50 a 60 anni per liberarvi definitivamente di una persona che non vi piace, a Westeros dai 6 ai 12 minuti.

-È un ottimo allenamento per iniziare a pensare strategicamente, immaginate quante partite di scacchi vincerete una volta a casa.

-Se riuscirete a sopravvivere abbastanza lungo, avrete una trasformazione in badass che Thea Queen se la sogna.

Questa guida aumenterà le vostre possibilità di sopravvivenza in Game of Thrones dallo 0% allo 0,002%. Buona fortuna e i sette Dei lo sanno se non ne avrete bisogno!

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Nasce a Napoli, ma sogna New York. Incomincia fin da piccola a interessarsi alle serie TV, iniziando con Una Mamma per Amica, Supernatural, the O.C. e Friends per poi appassionarsi a tante, troppe altre tra cui How I Met Your Mother, Game of Thrones, Sherlock, Arrow, Lost, Teen Wolf, White Collar, The Vampire Diaries... Comincia sempre nuove serie quando ne ha una lista infinita da recuperare: non riesce proprio a resistere a quella sensazione che si prova quando si entra in un nuovo mondo di cui scoprire segreti e abitanti. Tutto ciò la porta alle sue altre due passioni: il cinema e i libri. La sua speranza più recondita, a parte quella di essere portata via da Ten alla scoperta dell'universo, è quella di pubblicare un giorno un suo romanzo. Ha il brutto vizio di modellare il suo tipo ideale sui fictional characters, se vi chiedete chi, di grazia, diciamo un certo Killian Jones, ma le andrebbe bene anche qualcuno come Richard Castle, insomma non dite che non è una che si accontenta.

2 COMMENTS

  1. Mi sono letta il tutto con la sigla di sottofondo, non va bene vero? Comunque bello mi è piaciuto!

    Perché manca così tanto al ritorno di GoT?!?

    • Ciao, grazie per i complimenti e per il commento! Guarda, in effetti la sigla di GoT è epica e sì, hai ragione manca ancora una vita al ritorno, purtroppo.

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